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andreaspy100DI HILDA E OMAR CRISTALDO
Attendevamo la visita di Andreas e Chiara, due italiani desiderosi di conoscere il merendero Hijos del Sol, la vita dei bambini che vivono in strada e che frequentano il nostro locale. Giovanni ci ha avvisato che sarebbero arrivati venerdì 27 dicembre 2013 intorno alla mezzanotte. Li abbiamo ricevuti all’aeroporto Silvio Petirrossi, con un ritardo di due ore. Ci siamo diretti verso casa e una volta arrivati abbiamo mostrato loro la stanza, nella quale avrebbero soggiornato qui in Paraguay.
 
Venerdì 27 dic./’13 Il mattino seguente abbiamo conversato insieme, per conoscere il motivo che li ha spinti a compiere un tale viaggio. Dopo aver pranzato siamo partiti verso il merendero, desiderosi di incontrare e prendere contatto con i bambini e i giovani che lo frequentano. Abbiamo presentato i due ragazzi a tutti, spiegando la ragione della loro visita, sono iniziati i primi contatti e le foto con i presenti. Al tramonto siamo rientrati a casa, un breve riposo ed abbiamo cercato di studiare ed analizzare il modo migliore per aiutare il merendero.
 
andreaspy10Sabato 28 dic./13 Dopo la colazione, abbiamo fatto una passeggiata fugace nel centro della città ed acquistato qualche ricordo del Paraguay. Nel pomeriggio ci siamo recati di nuovo al merendero. In questo secondo giorno, si era già instaurato un ottimo rapporto confidenziale tra i due ragazzi ed i bambini.
 
Domenica 29 dic./13 Ci siamo alzati molto presto per dirigerci verso Via Ferrea, così denominata poiché si trova sopra le rotaie delle antiche vie del treno. Qui vive la famiglia Mereles Pena, la quale visita il nostro merendero insieme ai propri figli. La madre di tutti si chiama Bianca, è una famiglia numerosa, composta da 25 persone, che abita in un piccolo rifugio, non è nemmeno una casetta, ma è fatta di legno e in modo precario, ubicata in un terreno dello stato sito nella suddetta via.
andreaspy1Mamma Bianca ci ha raccontato le penurie e le difficoltà che deve affrontare per mantenere i suoi figli. Uno dei problemi maggiori riguarda tre di loro: Victor Manuel di 14 anni, Mario Ruben e Mario Rosalindo (gemelli) di 11 anni poiché sono caduti nella tossicodipendenza; spesso lasciano casa e non ritornano prima di due o tre giorni. Quando questo si verifica, Bianca  va in cerca dei suoi figli per riportali a casa ancora vivi, è così da quando sono vittime dell’assuefazione da droga. Ha parlato dei luoghi in cui va a cercarli, luoghi dove bambini e giovani si perdono a causa degli stupefacenti, della vendita massiccia del prodotto a basso costo. Le istituzioni, responsabili della lotta alla droga, la polizia e il ministero dell’Infanzia e l’Adolescenza non fanno niente a riguardo. Bianca ha continuato il suo racconto dicendoci che in questi posti non può fare denunce né andare in procura o dalla polizia, perché chi lo fa viene minacciato ed i figli ne pagheranno le conseguenze; visto che sanno dove abitano. Ecco la ragione per cui lei, in silenzio, si reca in questi luoghi per cercarli. Non sempre riesce a rintracciarli subito, ma quando ne trova uno lo riporta a casa con sé, oppure si ferma prima al merendero per farlo mangiare.
Condividiamo una foto di uno di loro.
 
Lunedì 30 dic./13 I ragazzi non volevano fare altre passeggiate per la città, ma desideravano parlare, conoscere, proporre, scrivere ciò che stavano vivendo per non dimenticare e trovare un modo per aiutare concretamente, una volta tornati in Italia, il merendero Hijos del Sol, i bambini e le rispettive famiglie. Grazie al computer,  hanno comunicato la loro esperienza ad amici e parenti che conoscono la ragione di questo viaggio in Paraguay. Nel pomeriggio siamo tornati al merendero, qui i volontari si sono integrati sempre di più insieme ai nostri bambini, ormai affezionati a loro.
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Martedì 31 dic./13 In questo giorno abbiamo svolto alcune attività in casa, come i preparativi per l’ultima cena, in modo da accogliere il nuovo anno con la speranza che sia migliore.
 
Mercoledì 1 gennaio/14  Anno nuovo: giorno di riposo, vista la festività siamo andati a trovare il padre di Hilda e i suoi fratelli. Ci siamo diretti verso la nostra città natale Villeta, a circa 35 km a sud di Asuncion, visitando inoltre il fiume Paraguay, dove molta gente prendeva il sole e si tuffava in acqua.
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Nei giorni successivi abbiamo conversato a proposito della storia di Giorgio, della sua missione,  riguardo l’Opera, Eugenio Siragusa etc. Quando eravamo al merendero, l’allegria dei bambini per Andreas e Chiara era sempre in aumento, difatti essi non volevano far più ritorno in Italia, tanto si erano affezionati.
In quei giorni abbiamo avuto l’opportunità di visitare la casa della numerosa famiglia Avaloz Martinez, costretta a vivere in molte difficoltà; nel tempo è riuscita a costruirsi una casetta con terreno, persi, purtroppo, a causa di un incendio. Essi credono sia stato doloso, scoppiato mentre si trovavano a lavorare in strada, non hanno potuto riscattare nulla e metà del soffitto della casa è rimasto inutilizzabile. Dalla loro abitazione fino al viale Eusebio Ayala impiegano due ore di autobus, quasi tutte le famiglie possono tornare a casa solo verso le 22:00 e le 23:00.
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Mentre eravamo di passaggio, siamo andati a salutare la casa di altre madri che lavorano in strada con figli che vendono caramelle, foto ecc. per sostenere la famiglia. Di seguito, alcune immagini dell’abitazione della famiglia Molas, casetta di loro proprietà grazie allo sforzo della nonna, che riescono a mantenere ed amministrare per via dei piccoli lavori fatti in strada.
 
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Nella foto a destra, insieme a Hilda c’è Edgar Monises, di circa 9 anni: è l’uomo di casa.
 
Il mercoledì sera, oltre ad essere il primo dell’anno e non avendo attività al merendero, siamo andati a trovare alcuni dei nostri bambini, ai quali abbiamo consegnato un piccolo regalo.
 
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In città, alla fermata dell’autobus, vi erano bambini indigeni ed abbiamo dato anche a loro un dono; Chiara ed Andreas erano molto emozionati.
 
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Fotos tomadas a distancia con un celular desde el auto
 
Lunedì 6 gennaio/14 L’attività nel merendero non si fa aspettare, perché il sei gennaio si ricordano i Re Magi. La tradizione vuole che in questo giorno, dopo la nascita di Gesù di Nazareth, essi accorsero da paesi stranieri per renderGli omaggio e consegnarGli regali di gran ricchezza simbolica: oro, incenso e mirra. Ad imitazione, i genitori regalano ai propri figli dei giocattoli. Erano presenti gli italiani Chiara e Andreas.
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Martedì 7 gennaio/14 Abbiamo tentato di trovare la casa di una delle signore che ci visitano insieme alla figlia e alla nipote. Si tratta di Ada Fabero, madre di una ragazzina che ha compiuto 15 anni nella Casa famiglia di Justicia y Verdad, ai suoi inizi. Oggi è uscita dal collegio nel quale ha vissuto con la sua piccola per alcuni anni, ma dopo poco tempo ha abbandonato la figlia entrando nel mondo della tossicodipendenza. La madre ci dice che è disperata, perché vive in terribili condizioni. Purtroppo non siamo riusciti a trovare la casa, per diverse ore abbiamo tentato di raggiungerla, sbagliando però la strada.
Questo martedì sera abbiamo invitato tutti i componenti dell’associazione per salutare e parlare con gli italiani, facendo un brindisi per ringraziarli della loro presenza e del forte desiderio di aiutarci.
 
Mercoledì 8 gennaio/14 Nella mattinata avevamo l’intenzione di ritornare in quei luoghi e andare a visitare un’altra famiglia, ma l’inclemenza del tempo, molto piovoso, non ci ha permesso di uscire. Così ci siamo recati al merendero, era l’ultimo giorno. I bambini erano veramente tristi, perché i loro amici stranieri dovevano già far ritorno al proprio Paese e non  li avrebbero più rivisti. In Chiara e Andreas si notava l’emozione ed il sentimento profondo per quello che avevano vissuto in quei pochi giorni condivisi insieme ai bambini del merendero. È stata un’esperienza indimenticabile, poiché lasciavano qui un pezzo del loro cuore, ma ci hanno promesso che avrebbero fatto tutto il possibile per aiutare i bambini.
 
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Terminata l’attività, dopo gli ultimi addii e con le lacrime agli occhi per l’emozione siamo tornati a casa per i preparativi del viaggio.
Il giorno successivo saremmo dovuti uscire alle 3 del mattino, quindi siamo andati a dormire molto presto. Abbiamo viaggiato nell’assoluto silenzio, quasi a non voler cancellare il ricordo nel quale eravamo immersi, per registrarlo e conservarlo per sempre. A quell’ora le strade erano libere da automobili, difatti siamo arrivati velocemente. In aeroporto la fila era molto lunga perché c’erano diversi voli per l’Argentina, San Pablo e Cancum Mexico.
Una volta controllati i documenti, i biglietti e consegnati i bagagli, abbiamo parlato alcuni minuti per salutarci con la promessa di andare avanti, coscienti che il merendero “Hijos del Sol” è molto importante per le future attività che si svilupperanno al fine di aiutarci nel miglior modo possibile. L’abbraccio fraterno ed il sentimento che ciò implica ci dà la certezza di quel che abbiamo condiviso con alcuni fratelli in missione.
 
Grazie Andreas e Chiara per la vostra visita, vi ricorderemo sempre, sperando che i nostri sogni diventino realtà: poter aiutare e servire la vita senza chiedere niente in cambio. Siamo coscienti  che da soli non possiamo ottenere molto, ma unendo gli intenti e gli sforzi potremo realizzarlo; persino ciò che per noi è fantascienza: MANIFESTARE IL CIELO IN TERRA.
 
Approfittiamo nuovamente di questa opportunità per ringraziare profondamente FUNIMA INTERNATIONAL nelle persone di Mara, Giovanni, Barbara e tutta la squadra che la compone per l’appoggio costante e la fiducia riposta in noi; per il risultato conseguito dagli obiettivi proposti per la nostra “Associazione Culturale del Cielo a la Tierra”, la quale ha iniziato le sue attività nel novembre 2004. Un’associazione senza scopo di lucro che opera con fini culturali, morali e soprattutto spirituali e non è legata a nessuna setta, religione o bandiera politica.
 
Come Associazione, vorremmo progredire a livello spirituale in una maniera più pratica e con ferma intenzione di essere utili a chi ha bisogno; per questo la nostra attenzione è rivolta a  quei bambini dimenticati dalla società, privi di un futuro, che camminano per le nostre strade, così come i giovani e gli adulti.
Ed è così che abbiamo trovato l’appoggio incondizionato di FUNIMA INTERNATIONAL ONLUS, che segue da vicino le nostre attività. Questa fiducia ha reso possibile tutto ciò ed abbiamo potuto ricevere, attraverso loro, la visita costante di persone che vogliono conoscere, collaborare con una tale realtà e fare praticantato nel Merendero dei bambini “HIJOS DEL SOL”. In molti casi, questa esperienza ha cambiato la vita della gente, esortandola ad amare e lavorare a favore della vita stessa, ma senza chiedere niente in cambio.

Non vorrei dimenticare che la nostra umile attività nasce anche con il proposito di appoggiare la grande Opera d’Amore e Servizio che porta avanti l’Eletto della Vergine: lo stimmatizzato Giorgio Bongiovanni, che ringraziamo per la sua fiducia nel portare a conoscenza il suo messaggio a tutti.
 
GLORIA A DIO NELL’ALTO DEI CIELI E PACE IN TERRA AGLI UOMINI DI BUONA VOLONTÀ. SIGNORE MIO E DIO MIO TI AMIAMO E TI ADORIAMO, CERCHIAMO DI FARE LA TUA VOLONTÀ E NON LA NOSTRA, SPERANDO ANSIOSI NEL RITORNO DEL TUO AMATISSIMO FIGLIO GESÙ CRISTO, CHE PORRÀ FINE A TANTO DOLORE E SOFFERENZA DEI TUOI PARGOLETTI. SIGNORE GESÙ VIENI,   SCENDE LA NOTTE ORMAI, E CHE LA NOTTE SIA GIORNO ED IL GIORNO SPLENDORE. AMEN.

Fraternamente
HILDA E OMAR CRISTALDO
Asunción-Paraguay,  14-01-14
Ore 18:02