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Di Barbara Drago
FUNIMA International alla #PerugiAssisi 2014
Clicca qui per vedere le nostre foto della giornata! https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=10152504337605980&id=79128475979
Esserci. Sempre. Nonostante le difficoltà. Resistere. Domenica la marcia PerugiAssisi non si è limitata a lanciare un nuovo forte grido di pace. “È riuscita ad unire un pezzo importante della famiglia umana che non vuole lasciarsi trascinare nello sprofondo più buio della terza guerra mondiale – scrive il coordinatore Flavio Lotti.
E a dimostrare, ancora una volta, quanto sia bello e utile camminare assieme. Assieme, non accanto, come ha felicemente notato don Luigi Ciotti. Perché ogni sforzo positivo possa essere sempre più autentico, credibile e contagioso.
 
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I 24 chilometri che separano le due città umbre sono stati percorsi sventolando striscioni e bandiere con i colori dell’arcobaleno e cadenzati al ritmo di canti e slogan per dire che “Cento anni di guerre bastano”, ricordando il secolo trascorso dall’inizio della Prima guerra mondiale. La partenza è stata preceduta dal suono di cento esplosioni diffuso dagli altoparlanti. “Cento colpi che scandiscono cento anni di guerre, con tante stragi che anche oggi ci sono nel mondo. Siamo qui perché non vogliamo più vedere vittime” annuncia Lotti.
Innumerevoli i colori, i volti e innumerevoli le storie che in questo cammino hanno solcato la strada che converge verso il cuore di San Francesco d’Assisi, verso il simbolo eterno della fraternità e dell’operosità per il bene comune. Nel corteo canti, danze, sudore e bandiere da ogni parte del mondo. Marciare è percorrere una strada intima di coscienza, cum-scire dal latino ovvero sapere insieme, in un processo identitario che si riconosce e si afferma nel molteplice, nel movimento, nell’azione continua e convergente verso un obiettivo comune. La forza sprigionata da quest’onda multiforme è incredibile.
Dobbiamo essere tanti e sempre più desti, e sempre di più! Mentre l'attenzione dell'opinione pubblica internazionale si concentra principalmente sull'offensiva dell'Isis in Siria e in Iraq, il mondo in realtà esplode di conflitti vecchi e nuovi, comunità di innocenti spazzate via in nome di interessi politici ed economici. Basta!
Giovanissimi fuggono dai loro paesi per una migrazione costretta, non sapranno più nulla della loro famiglia, rischiano barcollando su un filo tra la vita e la morte, diventano un numero e affidano all’ignoto il loro vivere. Osmar, in perfetto accento abruzzese, racconta la sua storia, è in Italia da soli tre mesi, arriva dalla Libia. Nonostante sia spoglio di tutto, tutto dona a chi incrocia il suo sguardo ed è lì con noi a dire basta alla guerra! Perché siamo in guerra, sì. Una guerra subdola fatta di colpi micidiali, efferati, violenti… colpi che stanno distruggendo presente, speranza, sogni di generazioni e di popoli.
Tavola della Pace ringrazia così tutti i volontari ed i partecipanti: “Fermiamoci pure, per qualche giorno, ad ammirare lo spettacolo che abbiamo visto, a gustare l'aria di libertà che abbiamo respirato. E poi riprendiamo il cammino in ciascuna delle nostre città e dei nostri paesi. Tenendoci per mano, in modo da poter affrontare le sfide difficili che ci stanno dinnanzi. Rafforzando la nostra rete, la rete del popolo della PerugiAssisi. Una rete che deve farsi sentire con sempre più continuità, competenza e profondità, agendo insieme con una strategia comune. Grazie ancora!!! e... buon cammino a tutti”.

LA NOSTRA CREATIVITÁ ALLA MARCIA
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PREPARAZIONE E DISTRIBUZIONE DEL PASTO PER 60 RIFUGIATI POLITICI
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SIAMO MIGLIAIA! In marcia anche Salvatore Borsellino
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CHE ENERGIA RAGAZZI!!! GRAZIE!
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Barbara Drago
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