Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Italiano Español English Português Dutch Српски
testa sito 2024
Foto-2-100Di Erika Pais
Rimango in silenzio, chiudo gli occhi, ascolto la notte che avanza. Il mio cuore batte ed il suo suono nasce da dentro. I sensi si acutizzano, la mia mente vaga ed ascolto lo scintillare delle stelle.   
Una mano soave ed eterea prende la mia e mi lascio andare. Non so dove, ma non mi importa, non ho volontà mia, lascio semplicemente che mi trascini verso il nulla. Turbinii di sentimenti mi accarezzano dolcemente. Quella mano soave non ha volto, né corpo, né forma, solo essenza, ma mi ipnotizza e mi scuote fino alle viscere più profonde del mio essere. E continuo a viaggiare, semplicemente godendomi il viaggio, non so dove andiamo. E tremiti di passione inondano la mia umanità e certezze assolute accarezzano il mio spirito. E quella mano non mi lascia andare, e neanche io voglio lasciarla. Ci teniamo l’un l’altra con forza per non perderci. Quando riesco balbetto una parola. Portami dove vuoi, io voglio solo godere del viaggio. E sento degli occhi che mi guardano profondamente e mi sorridono teneramente inducendomi a tacere.    
Il viaggio è quasi finito, stiamo arrivando. Ed il mio cuore batte molto forte, sembra uscirmi dal petto. Riesco ad indovinare dove mi ha portato. Adesso so da dove nasce quella passione che faceva tremare di emozione la mia umanità. Non era il viaggio a provocarla, era la destinazione  che il mio essere intuiva.   
Delicatamente questa essenza lascia andare la mia mano e mi dice: hai appena due minuti e dopo vengo a prenderti. Guardo verso il basso e lì ci sei tu, mia sorella nello spirito. Dolcemente addormentata. Mi avvicino lentamente nella notte e ti bacio con dolcezza, ti muovi appena. Forse lo hai sentito? Respiro un minuto il tuo sogno. E questa Essenza ritorna e sorride nuovamente prendendo la mia mano: è ora, mi dice. Dobbiamo ritornare. Ed io estasiata mi lascio andare. Attraversiamo l'azzurro della notte senza parlare e delicatamente la sua mano lascia andare la mia quando ritorno nel mio letto. Aspetta, gli dico, come ti chiami? Chi sei tu, che mi hai fatto questo regalo?  
L'Amore, mi risponde.  
Con me potrai sempre creare il cosmo, attraversare il firmamento, trasformare tutte le cose create da Dio e baciarla quando dorme. Vegliare sul suo sonno ed offrire la tua vita in cambio della sua.  
Io rendo possibili tutte le cose, vedi, oggi sono venuto a cercarti e se mi nutri lo farò per sempre.  
E dicendo questo è svanito delicatamente, cioè, la sua presenza non c’era più ormai, ma sentivo quella mano soave che mi ha portato a te. Ora era dentro di me per sempre.  
Erika Pais  
25 settembre 2015