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Addolorata200Di Ramón Gómez

Festeggiare, celebrare queste feste è un insulto verso colui che è nato in questo mondo per tutti noi, significa prenderci gioco di Lui. La Vergine nostra madre è dispiaciuta perché ancora una volta l’essere umano ha fallito, ha tradito il Suo amore infinito. Oggi, la nostra madre del cielo, annuncia che l’umanità pagherà cara la disubbidienza degli uomini alla volontà divina: “Ho lasciato libero il braccio di mio figlio. Di ai tuoi figli, ai tuoi fratelli, che il tempo è arrivato. Che questa buona novella porti la pace nei cuori dei giusti…”

Festeggiamo la sua nascita ma non mettiamo in pratica i Suoi insegnamenti, non diamo valore al Suo sacrificio e ci convertiamo in quelle persone che gli sputavano addosso, lo insultavano e lo colpivano, mentre Cristo camminava tra la folla caricando la Sua Croce, versando ad ogni passo il Suo sangue per noi, per questo chiedo: c’è qualcosa da festeggiare?

Sua madre oggi è triste, l’umanità ha perso la Fede, guai a noi poveri mortali che non abbiamo timore di Dio, si udirà soltanto pianto e stridor di denti a causa delle nostre vite malvagie, per questo mi chiedo: C’è qualcosa da festeggiare nella notte del 24!? Io credo di no!

Il Suo volto sofferente, il Suo amore di madre tradita, ci dice: “Il fuoco eterno della purificazione è nell'azione. La misericordia di Dio ha deciso che questo è il tempo riservato ai giusti, ai miti di cuore e ai martiri che hanno sparso il loro sangue su questa terra, che ha accolto la manifestazione più diretta di Dio agli uomini, mio Figlio il Messia, nostro e vostro Cristo, che io prego per voi duri di cuore e addormentati nello spirito. Il tempo è oggi, il tempo è arrivato, state attenti! Benedetti di mio Figlio, voi che vedete e ascoltate sarete parte del nuovo regno e della nuova terra promessa dal Santo Spirito di mio Figlio..”.

Noi dimentichiamo il perché esistiamo e viviamo la vita senza viverla veramente, Natale per gli uomini e le donne del pianeta Terra significa mangiare bene, vestirsi bene, divertirsi a più non posso, sballarsi, lasciarsi andare a un consumismo collettivo di ogni tipo, significa vedere Sodoma e Gomorra che risorgono dalle ceneri e prendono il controllo del mondo e in questo modo la nostra identità spirituale finisce, questo siamo oggi, in questo si è convertita l’umanità camminando follemente verso la sua autodistruzione.

Con Amore

Ramón Gómez
22 dicembre 2017