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cristinacollino
Di Cristina Collino
Ogni volta che Giorgio Bongiovanni viene in Argentina, si smuovono in me un’infinità di emozioni. Quando mi guarda, so che mi sta esaminando e sento sempre di non aver superato la prova. Per quanto mi sia sforzata durante tutto l’anno, mi manca ancora molto. Sebbene il suo sguardo mi causi vergogna, non mi paralizza, al contrario fa aumentare in me la volontà di ricercare nella mia interiorità ciò che devo fare, affinché il prossimo anno lui mi trovi un po’ più matura. Riuscire così, passo dopo passo, a liberarmi dalle croste purulente del mio spirito, per continuare ad avvicinarmi un pochino di più al Cristo che Giorgio mi ha insegnato ad amare e seguire.
Ci riuscirò? Non lo so. Sono certa di essere una persona migliore rispetto a ciò che ero trent’anni fa, quando ho conosciuto Eugenio Siragusa attraverso il mio primo maestro, e successivamente Giorgio, la guida spirituale che ho ora sulla Terra. Non so se sarà sufficiente per il mio spirito, affinché possa ascendere verso la luce nel giorno in cui lascerò il corpo che ora mi accompagna in questa tappa. Quando dovrò presentarmi all’Altissimo, andrò di sicuro in un luogo meno oscuro di quello in cui sarei finita nell’anno 1977, poiché ho rischiato la vita mentre aspettavo il mio primo figlio. Per questo devo ringraziare  Giorgio, il suo tempo speso per la gente come me, che si credeva buona solo perché non uccideva, non rubava con la rivoltella in mano, studiava, lavorava, andava a messa le domeniche; era rispettosa ed educata cercando di avere una vita “serena e sana”.
Attraverso la dedizione e l’impegno di Giorgio, il Cielo mi ha insegnato che la strada era un’altra. Cammino che a volte non ho compreso, date le mie minuscole capacità intellettuali, ma allora “sentii” nel cuore che quella era la via da dover percorrere. Così, fra ostacoli e cadute, lo sto facendo... e spero di poter continuare.
Non ho mai promesso a Giorgio di accompagnarlo fino alla fine, perché sono una donna debole e cado in ogni momento, per questo non so fin dove e quanto resterò al suo fianco. Ogni mattina offro la mia giornata per essere uno strumento che possa fare del bene alla sua opera, mentre di notte ringranzio per aver potuto mettere il mio piccolo granello di sabbia, affinché qualche cambiamento sia possibile in me e intorno a me.
Grazie alla disponibilità di Giorgio, posso apportare dei cambiamenti all’interno del mio essere, nella mia vita familiare, sentimentale, lavorativa, che mi consentono di diventare una persona migliore. Oggi la mia famiglia è migliore, il mio ambiente lavorativo è migliore. È già ottimo? Ovviamente no. Manca tanto! Ci sono molti fantasmi interni da scacciare. Tante asprezze da limare! Tante paure da vincere! Tanto lavoro da affrontare! Tanto da imparare!
Giorgio mi ha dato le basi sulle quali lavorare, ma il mio lavoro interiore posso farlo  anche grazie ai miei fratelli, con i quali so di poter parlare, con il cuore in mano, dei miei risultati e fondamentalmente delle mie miserie senza essere giudicata; trovando non solo un udito attento ma anche una parola di conforto e un’opinione. Il mio lavoro interiore è possibile anche grazie ai fratelli che non comprendo, con i quali non ho molta affinità, poiché in essi vedo lo specchio delle mie carenze, e così, nel visualizzarli, posso operare per migliorarle.
Grazie Giorgio! Grazie a tutti i fratelli che mi aiutano a crescere.
Cristina Paraná (Entre Ríos, Argentina)
03 maggio 2014