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virgenninia100Di Erika Pais

Quando l’anima piange, quando pensiamo che il Sole si sia spento per noi, quando la paura ci assale, quando la solitudine ci attanaglia, quando l’esistenza umana ci presenta quel vecchio conflitto esistenziale della lotta tra chi siamo e perché siamo quello che siamo, Loro, Gli Esseri Divini e Solari, assumono forma di carezza ed il Cielo stende la sua dolce mano per sostenere il nostro vacillante camminare.

Se le speranze riposte in un'unica alternativa falliscono, loro sono lì a sussurrare al nostro cuore: “Niente è assoluto in questo mondo di illusioni e di materia, tranne i raggi del Sole, l’amore del Padre e la presenza Divina nelle sue eterne manifestazioni”.

Se le lacrime riempiono le tue pupille ed è nella notte oscura che le tue battaglie più difficili sembrano essere perse, i primi colori dell’alba si raccolgono in un abbraccio per cullarti teneramente nel Suo grembo.

virgenninia350Quando l’Amore che vivi è più forte della forza stessa, quando lo lasci esplodere nel tuo petto e riempie l’universo di farfalle multicolore, quando l’amore che senti è più potente di qualsiasi pensiero e fa si che il tuo sguardo vada oltre l’orizzonte, è possibile far discendere dal Cielo le Sue carezze.

Amore, amore che tutto può, che tutto realizza, che lotta contro tutto, amore che vibra negli occhi di qualcuno, amore che spinge il vento, che calma la tempesta, che apre coscienze e riesce a far vedere i ciechi. Amore che crea, amore che smuove, amore che ama, amore eterno. Amore che dà colore ai colori, suono alle note musicali, aria al vento, sapore ai sapori, amore che costruisce l’amore stesso. Amore che suona, che sa di miele, amore che abbraccia, che si allontana ma mai realmente, amore che è Amore. Amore che invade ogni cellula del tuo essere e non sa distinguere dove sei tu e dov’è Lui. Amore che ispira, amore che sorride e che piange allo stesso tempo, il tuo amore, il mio amore, il nostro amore.

Amore degli eterni amanti, dei soldati in battaglia, di un bambino quando bacia, amore della Madre.

Quando ho ricevuto il messaggio di Jose che mi raccontava quello che stava accadendo a casa sua, subito mi sono resa disponibile per aiutarlo. Non sapevo di cosa si trattasse, quindi ho lasciato quello che stavo facendo per concentrarmi solo su di lui. Quando ho visto la prima immagine ho sentito un tuffo al cuore. José mi ha fatto una video chiamata e mi sono sentita trasportata in un’altra dimensione. Dalla mia mente scettica sono subito scaturite tante domande, di quale materiale fosse fatta la Madonna e che temperatura c’era sul posto. Al Sud c’è ancora freddo in questo periodo dell’anno, ma la mia anima ed il mio spirito conoscevano già le risposte. Intuivano anche il perché mi era permesso essere immeritevole testimone di un evento di questa natura. Solo il Padre conosce i miei pensieri, i miei sentimenti, le mie lotte, i miei aneliti, i miei timori, conosce le mie domande e ne realizza le risposte.

Ho subito detto a Jose di toccare il liquido che scendeva dagli occhi della bellissima Madonna con il bambino in braccio e lui mi ha risposto che era olio...

Gli strumenti: una bambina chiamata Jazz, ed una statua di gesso e, attraverso di loro, la Magnificenza dell’Amore che si fa carne ed olio.

Amore che trasforma, amore che alchimizza, amore che sa solo amare, amore che purifica, amore che vince il tempo e guarisce le ferite. Amore, semplicemente amore, assolutamente Amore.

Amore che muove i mondi e illumina le stelle, amore che ti abbraccia e ti porta lontano solo un instante, perché la tua missione è sulla Terra. Amore che apre i tuoi occhi ogni mattina e li chiude al tramonto del Sole. Amore dalla dolce melodia e dal cinguettio degli uccelli. Amore di un bambino che soffre, di un nonno che piange l’uccisione di un bambino, amore di un terremoto e della Giustizia del Padre. Amore manifestato, amore etereo, amore purificato.

Amore oscuro, amore limpido, amore reale, l’Amore degli Amori.

Abbiamo Lui e abbiamo tutto, possiamo combattere la più tenebrosa delle battaglie e subire la peggiore delle ferite. Possiamo affrontare il mondo, possiamo viaggiare oltre l’universo o essere l’universo e trasformare le galassie. Se solo ci lasciamo sfiorare, possiamo sconfiggere i tiranni e liberare i popoli, possiamo raggiungere la cima della montagna o possiamo perfino far avvicinare la montagna a noi. Possiamo far germogliare un granello di senape nel deserto. Possiamo acquisire conoscenza o essere la gnosi stessa. Possiamo bere l’acqua, o essere il fiume stesso. Possiamo mangiare il pane della vita o essere il pane stesso. Possiamo Essere Liberi, ma Liberi davvero se siamo semplicemente Amore. Amore unico, pieno e vuoto allo stesso tempo, l’Amore che è tutto prima di essere Amore.

L’Amore che è disceso dal Cielo e che cammina in mezzo a noi.

Amore per sempre manifestato nella Nostra Opera.

Erika Pais
30 Novembre 2016

Dopo aver assistito ad Ushuaia al seminario di scienza e spiritualità tenuto dal Dr. Juan Alberto Rambaldo, Stella Bosich e Alicia Conti, ed aver salutato i fratelli che lì si trovavano, abbiamo ripreso il viaggio di ritorno verso casa, circa mille km, e siamo arrivati alla nostra Arca, la nostra casa, dopo circa 12 ore di viaggio. Molto stanchi ma felici di riprendere la nostra routine.

Routine che si è vista interrotta da un fatto scoperto da mia figlia Jazz di 7 anni, e dal suo fratellino Bruno di 3, mentre eravamo intenti a cucinare, pulire e sistemare le nostre valige.

Alle 10:45, mentre cucinavo, Jazz mi chiama e mi dice: “Papà, cosa succede alla Madonna?”

Quando mi avvicino vedo che la Madonnina, una statua di gesso che avevamo portato tempo fa da Santa Rosa la Pampa, dove eravamo andati per aiutare i nostri fratelli nell’organizzazione di un incontro, aveva una specie di liquido.

Mi avvicino e riesco a percepire un aroma particolare che mi ricorda l’odore di rose; il liquido, apparentemente, fuoriusciva da uno dei suoi occhi e scivolava verso il basso, percorrendo la sua mano e scivolando lungo il manto. La sensazione era molto bella e poco a poco il profumo di rose si faceva più intenso. Non riesco a descrivere la sensazione a parole, ancora adesso, mentre scrivo, continuo a sentirla, così come il profumo di rose, che continua a persistere nell’ambiente, anche se sono passate tre ore da quando Jazz ha notato il fatto. Ho scattato foto e ho chiamato Erika Pais per dirle cosa stava accadendo e sentire cosa ne pensava, in quanto io non avevo mai vissuto una cosa del genere. Le ho inviato le foto ed attraverso la video chiamata l’ho resa partecipe di quanto stava accadendo in quel momento.

Lei ha percepito una sensazione nel vedere l’immagine della Vergine, forse la stessa che sentivo io.

In quell’istante di fratellanza con Erika, Bruno e Jazz abbiamo condiviso qualcosa di meraviglioso, impossibile da descrivere a parole, ma colmo di amore.  

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Jose O. Guzman
Arca Santa Cruz
30 Novembre 2016