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Giacomo chiede:

Volevo sapere se Giorgio sa come è stato creato l'uomo, se è come racconta la Sacra Bibbia o diversamente. Grazie. Dio vi Benedica buon lavoro e Pace e ogni Bene.
Maranathà.

RISPOSTA

Caro Giacomo

La frase della Bibbia che riguarda la nascita dell'uomo è simbolica:

"Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente". Genesi 2,7

 La polvere del suolo rappresenta l'involucro fisico attraverso il quale lo spirito fa esperienza nella dimensione materiale, difatti dopo la morte il corpo si decompone.

 L'alito soffiato nelle narici è l'innesto dello spirito nel corpo umano e questo è avvenuto per volontà dello Spirito Santo attraverso i genisti cosmici o geni solari, che sono gli Elohim di cui parla la bibbia, sono di luce e appartengono alla sesta e settima dimensione. Essi sono arrivati sul nostro pianeta circa 100 milioni di anni fa, hanno preso l'animale più intelligente del pianeta , un dinosauro marino, lo hanno modificato geneticamente per farlo vivere fuori dall'acqua e poi hanno innestato la scintilla divina, l'Ego Sum (quella è la somiglianza con Dio), nasce così il primate dell'uomo terrestre e vertice piramidale dei tre regni inferiori (minerale- vegetale -animale)

 «Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». Genesi 1,26-27

Anche Adamo ed Eva sono simboli della disubbidienza dell'uomo alle Leggi del Creatore, il serpente simboleggia la materia che bisogna sottomettere facendo prevalere lo spirito mentre il giardino dell'Eden sono i valori della verità ai quali non si deve disubbidire se vogliamo seguire la strada dell'evoluzione ed essere in armonia con Dio e la Creazione.

Saluti cari, Pace e Bene

Elisabetta
Segreteria dal Cielo alla Terra
www.giorgiobongiovanni.i 

 

Paola scrive:

Buonasera caro Giorgio,

Da poco ti ho "conosciuto" attraverso internet e sono commossa dalla tua opera.

Ti scrivo per capire meglio alcune cose, se puoi aiutarmi; prima di tutto vorrei capire bene il concetto di morte seconda; poi vorrei esporti un interrogativo del tutto personale: ho avuto una vita difficile e sofferta dal punto di vista spirituale / psicologico. Per anni ho sofferto di un disturbo che mi aveva bollato come pazza, praticamente, il disturbo bipolare. Ho trascorso venti anni tra cure psicoterapeutiche e farmacologiche. Da circa cinque anni sono completamente guarita. Ho deciso di non prendere più medicine, sono guarita con la meditazione e la preghiera. Vorrei sapere perché si viene colpiti da queste malattie?

Ti saluto e ti ringrazio augurandoti ogni Bene. Che Dio ci aiuti tutti.

Paola

RISPOSTA

Cara Enza, Giorgio ti ringrazia di cuore e ti abbraccia fraternamente.

La morte seconda non è altro che una regressione evolutiva dello spirito ego sum.

Lo spirito si incarna in un corpo umano per sperimentare, conoscere la differenza tra il bene e il male e quindi praticare l'amore e la giustizia altruistici per evolvere verso la dimensione angelica.

Quando lo spirito pecca sconta il karma. Se poi lo spirito  persevera nel peccare e pecca contro lo Spirito Santo è soggetto alla morte seconda, quindi regredisce in evoluzione per ritornare all'anima collettiva animale. Si tratta di una sofferenza immane perché lo spirito è consapevole di essere stato uomo!

Il film Fluke spiega bene ciò che si prova a rinascere e sentirsi limitato in un corpo animale ricordando di essere stato un uomo, anche se il film affronta la morte seconda con leggerezza. Non si sconta la morte seconda per così poco.

Ti invito a leggere il seguente messaggio sulla morte seconda in atto

http://www.giorgiobongiovanni.it/messaggi-1999-1990/3950-la-morte-seconda-e-in-atto.html

Spiegazione della malattia: quando lo spirito, incarnato nella dimensione materiale, non è abbastanza forte da sottomettere le esigenze materiali del corpo fisico e soprattutto quelle emozionali del corpo astrale, ( sentimenti)  si determina uno squilibrio psico-fisico emozionale che genera depressione, rabbia  e altre sintomatologie che sfociano nella "malattia".

I medici, che non concepiscono questo, perchè non prendono in considerazione l'essere umano dotato di anima e spirito, ma vedono solamente il corpo fisico (ossa, muscoli e nervi)  cercano di sedare gli effetti che ne derivano sul piano umano,  ma non arrivano mai alla causa vera e propria della malattia che è un malessere dell'anima disadattata in questo mondo.  Ecco perchè Gesù invita a prendere la croce e a superare le vicissitudini della vita imperfetta col perdono, con la tolleranza, con l'umiltà, con la fede, con l'accettazione delle ingiustizie subite, col distacco dalla materia e dai sentimenti egoici e soprattutto Giorgio spiega che è fondamentale avere dentro di se la gioia di vivere praticando l'amore altruistico disinteressato verso il prossimo.

Pace

Elisabetta
Segreteria dal Cielo alla Terra