Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Italiano Español English Português Dutch Српски
testa sito 2024
aleaDi Sandra De Marco
Uomini veri, verissimi, ultimi baluardi di un'estenuante resistenza contro l'autodistruzione. Specie oramai rarissima, destinata all'estinzione, sopravvive ad un habitat sempre più ostile pervaso dal puzzo dell'arroganza, dell'egoismo e della sopraffazione. Uomini tutti d'un pezzo, figli di un progetto divino destinato a svanire, non necessariamente credenti, ma assolutamente e certamente credibili. Coraggiosi e leali, fieri della propria umanità, si distinguono per integrità e spessore e immersi in un quotidiano incorruttibile, per la loro straordinaria coerenza. Li ritrovi a scontrarsi con l'avversità dei potenti, degli scribi e farisei, degli Erodi e dei mafiosi di sempre.
Voci di altri tempi che gridano ad un'umanità muta senza filtri d'artificio per difendere alti ideali e inscindibili valori universali. Alimentati da una fiamma dirompente e dissacrante, avanzano incuranti di qualsiasi persecuzione e derisione da parte dei loro simili divenuti burattini di un sistema corrotto e corruttore dove prevale il compromesso, il ladrocinio e l’estremo degrado morale. Con il loro carisma riesumano una dignità umana tragicamente naufragata nella perversione e degenerazione più assoluta, in quell’indifferenza nemmeno più dissimulata che non si indigna più di nulla, tollerante, placida e glaciale.
Missionari, mistici e uomini giusti emarginati dalla comunella dei vigliacchi, i voltafaccia, dai parassiti ondivaghi e cerchiobottisti divenuti oramai milioni, anzi miliardi. Accompagnati in questo indecoroso teatrino da coloro che dinanzi ai soprusi si scrollano le spalle, autoassolti da un qualunquismo spicciolo che tacita le coscienze. Da tutti quei credenti e guide spirituali privi di ogni slancio e pudore che senza sporcarsi mai le mani come lampi effimeri si erigono a paladini della morale, per adagiarsi rincuorati da fervide preghiere nei loro templi e in una comoda fede. Da ideatori e detentori di facili illusioni che combattono l’ingiustizia dilagante e l’abuso di potere con intellettualismi presi in prestito, e quelli che dalle loro comode poltrone si limitano a fomentare il pullulare in rete di appelli e petizioni. Ergono eroici anche i fuochi di paglia rigonfi d’orgoglio, che s'invaghiscono di buoni propositi e ostentano progetti impossibili, a braccetto con quelli che dicono una cosa e poi la negano, per poi dissolversi e scomparire nel nulla con fare penosamente sfacciato. Uomini e donne affetti da un'infezione secolare, incurabile, di opportunismo e ipocrisia, dove ogni briciolo di dignità residuo sprofonda in una cloaca di falsità e menzogna.
Ma gli uomini veri, verissimi, non si piegano, né si adeguano. Sono cuori che battono con fedeltà ai principi di Verità da cui non distolgono mai lo sguardo, e con le loro opere ripercorrono un cammino esemplare. Dove ogni battaglia persa è una lezione da non perdere, dove ogni sacrificio vivifica, non di certo mortifica. Uomini che, con le loro debolezze e infinita umiltà combattono giorno dopo giorno anche a costo della vita il sudiciume e lo squallore di questo pianeta, ma non osano posare il capo e non si daranno pace finché anche all'ultimo uomo saranno garantiti gli stessi diritti, uguali ed inalienabili. Uomini veri, autentici, che con fermezza e coraggio celebrano la Pasqua e portano la loro croce affrontando l’odio e la violenza con amore e dedizione; e che, coscienti o meno, imitando il cammino di Cristo, pongono il fermento di quel mondo nuovo promesso dal Figlio dell'Uomo, dove la fraternità, la solidarietà e la giustizia avranno il sopravvento.


7 Aprile 2012 – Sabato Santo

Anche in questa vigilia di Pasqua la chioccia raccoglie i suoi pulcini per amarli, istruirli, metterne a  frutto i talenti e fare di loro dei veri militanti nell'esercito di Cristo nostro Signore, esortandoli finché il suo messaggero avrà voce a restare uniti sotto le Sue immense ali. Tra gli abbracci dei fratelli giunti da tutta Italia e quelli in ascolto, intensissime emozioni s’intrecciano a squarci di vite tessendo legami sempre più intensi, in grado di lenire sofferenze, rafforzare fede e speranze. E così ci ritroviamo, ma forse non c’eravamo mai lasciati, ad ascoltare gli insegnamenti del Maestro, affinché i nostri animi si dilatino e i nostri spiriti possano un giorno spiccare il volo verso quella verità che rende liberi. Giorgio è pronto ad elargire le sue perle di conoscenza e a scalfire sempre più in profondità nei nostri cuori l'esempio da seguire: quello di un Dio che si è fatto uomo, ha chiamato i suoi fratelli amici, ha lavato loro i piedi, li ha serviti, consolati, ha scelto la via della croce e li ha perdonati. Ad offrire un Vangelo privo di dogmi e misteri della fede, mostrando come un uomo deve amare un altro uomo, i suoi amici e i suoi nemici. E come un cristiano vero ama il proprio Dio: mettendo in pratica gli insegnamenti con le opere.
Giorgio prende la parola e introduce l’incontro con la lettura di alcuni messaggi tratti dal libro “Il Ritorno”, per dare poi spazio alle domande. Nel corso della serata consegnerà personalmente una copia a tutti i fratelli, scrivendo per ognuno una dedica personalizzata.


DAL CIELO ALLA TERRA


HO SCRITTO IL 28 FEBBRAIO 2012:

SONO UN AMICO DEL FIGLIO DELL'UOMO GESÙ CRISTO.
NON SONO L'UNICO E NEMMENO IL MIGLIORE. FORSE SONO L'ULTIMO MA CIÒ MI FA SENTIRE UOMO LO STESSO ANCHE SE SONO IL PIÙ PICCOLO. IL SOLO PENSARE CHE POSSO PARTECIPARE ALLA MENSA DI CRISTO SEDUTO ALL'ULTIMO ANGOLO DEL SACRO CENACOLO PROVOCA NEL MIO CUORE UN TONFO DI GIOIA INDESCRIVIBILE, SUPERIORE A QUELLA CHE HO PROVATO QUANDO HO VISTO NASCERE I MIEI FIGLI CON LA BENEDIZIONE DI DIO.
SIGNORE, NON SONO DEGNO DI PARTECIPARE ALLA TUA MENSA MA DIMMI SOLO UNA PAROLA ED IO SARÒ SALVATO.
SIGNORE GESÙ, AMICO MIO, MAESTRO MIO, NON VOGLIO PRIVILEGIARE LA MIA SALVEZZA, DESIDERO, ANZI VOGLIO, CON TUTTO IL MIO CUORE, VOGLIO PORTARE AI TUOI SANTI PIEDI L'ANIMA E LO SPIRITO DEI MIEI FRATELLI.
IL MIO SPIRITO È GIÀ SALVO DAL MOMENTO IN CUI IL TUO SGUARDO HA TOCCATO L'ANIMA MIA.
NON COMPRENDO SIGNORE PERCHÈ HAI PERMESSO CHE IL TUO SANGUE FOSSE MESCOLATO AL MIO,  ANCHE SE SONO L'ULTIMO DEI TUOI AMICI.
NON COMPRENDO SIGNORE PERCHÈ HAI STAMPATO SUL MIO CORPO LE CINQUE PIAGHE DELLA TUA PASSIONE. NON TI COMPRENDO SIGNORE MA TI UBBIDISCO. SEMPRE SARÒ TUO SERVO E AMICO. SEMPRE, SE TU LO VORRAI, VIAGGERÒ NELL'INTERO UNIVERSO VISITANDO PARADISI E INFERNI E PORTERÒ INSIEME AI TUOI APOSTOLI, MIEI FRATELLI, LA TUA VERITÀ, LA TUA LEGGE, IL TUO AMORE, LA TUA GIUSTIZIA CHE RENDONO GLI UOMINI LIBERI MA LIBERI DAVVERO!
SONO UN AMICO DEL FIGLIO DI DIO, FORSE L'ULTIMO E NEMMENO IL MIGLIORE MA HO IN ME LA GIOIA INFINITA CHE CONDURRÀ IL MIO SPIRITO ALLA META, ALLA TERRA PROMESSA.

                                                                                                                               IN FEDE
                                                                                                                                   G. B.

Sant’Elpidio a Mare (Italia)
28 febbraio 2012

HO SCRITTO IL 20 MARZO 2007:

ABBIAMO DETTO TUTTO!
ABBIAMO SPIEGATO, DICE L’ANGELO DELLA LUCE SETUN SHENAR, LA VERITÀ CHE IL CRISTO GESÙ, 2000 ANNI OR SONO, RIVELÒ ALL’UOMO.
ABBIAMO CONVOGLIATO SUL PIANO DELLA VOSTRA LOGICA ATTUALE, I DISCORSI CELESTI, DI GIUSTIZIA E AMORE DIVINI CHE IL FIGLIO DELL’UOMO PREDICAVA ALLE FOLLE.
ABBIAMO ANCHE RIPETUTO MOLTI DEI MIRACOLI CHE EGLI HA COMPIUTO PER DARE DEI SEGNI ALL’UMANITÀ E SOPRATTUTTO ALLE ANIME CHE DOVEVANO RISVEGLIARSI.
MIRACOLI O SEGNI! IN CIELO E IN TERRA MA ANCHE E SOPRATTUTTO I SEGNI DELLA PASSIONE DI CRISTO NEL CORPO DI UN UOMO.
ABBIAMO ANCHE SPIEGATO, NELLA NUOVA TEOLOGIA (www.giorgiobongiovanni.it), LA VERA NATURA DEGLI ANGELI IERI, EXTRATERRESTRI OGGI, LE DIMENSIONI, L’UNIVERSO, L’EVOLUZIONE DELLO SPIRITO, LA LEGGE DEL KARMA.
ABBIAMO DETTO CHI SIAMO, COSA VOGLIAMO, E PERCHÉ SIAMO RITORNATI.
ABBIAMO DETTO TUTTO!
ORA SIAMO IN ATTESA E LA NOSTRA OPERA È DI TESTIMONIANZA.
LE AZIONI A FAVORE DELLA VITA SONO IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO MA ANCHE TOGLIERE LA MASCHERA ALL’ANTICRISTO È IL NOSTRO DESTINO FINALE PER APRIRE IL CAMMINO AL RE DEI RE, AL MESSIA, IL NOSTRO AMATO MAESTRO GESÙ-CRISTO.

HO RINGRAZIATO SETUN SHENAR.

GIORGIO BONGIOVANNI
STIGMATIZZATO

Montevideo (Uruguay)
20 Marzo 2007. Ore  05:15

D: Quando Gesù guariva gli ammalati, ha mai ricostruito parzialmente o totalmente l’arto di un uomo?
R: Si. Gesù ha fatto anche questo. Gesù poteva fare quello che voleva. Molte cose non sono scritte nel Vangelo, ma io c’ero.

D: “Appena ritornati presso la folla, si avvicinò a Gesù un uomo che, gettatosi in ginocchio, gli disse: "Signore abbi pietà di mio figlio. Egli è epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e spesso anche nell'acqua; l'ho già portato dai discepoli, ma non hanno potuto guarirlo". E Gesù rispose "O generazione incredula e perversa! Fino a quando starò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatemelo qui". E Gesù gli parlò severamente, e il demonio uscì da lui e da quel momento il ragazzo fu guarito. Allora i discepoli, accostatisi a Gesù in disparte, gli chiesero: "Perché noi non abbiamo potuto scacciarlo?". Ed egli rispose: "Per la vostra poca fede. In verità vi dico: se avrete fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile. Questa razza di demoni non si scaccia se non con la preghiera e il digiuno". (Mt 17,14-21) Per quale motivo  i discepoli non riuscivano a scacciare i demoni?
R: Perché non erano ancora cristificati. Lo seguivano, lo accompagnavano, erano suoi discepoli, ma non erano ancora pronti ad essere personificati dallo Spirito Santo. Loro erano guidati dagli apostoli, cioè dai mutanti, gli esseri divini che guidavano gli apostoli-uomini, ma la personificazione avverrà solo nella Pentecoste, mentre si trovano nel Cenacolo insieme a Maria, la madre di Gesù. Perciò fino a quel momento loro riuscivano a scacciare i demoni solamente quando erano completamente disponibili. La preghiera è intesa da Gesù come una forma per sintonizzarsi con le forze celesti, con il Padre; e l’essere digiuno significa essere completamente privo e puro dalle cose materiali, dalle quali loro ancora non erano totalmente liberi. Talvolta tra di loro serpeggiavano valori materiali che li inducevano a commettere degli errori e per questo Gesù li riprendeva; loro amavano Cristo alla follia, ma si lasciavano tentare, come succede a noi, dall’invidia e dalla gelosia. Quel demone era il capro espiatorio inviato da Gesù per dare loro l’insegnamento. Gesù disse anche: “Qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò” (Gv 14,13-14); “In verità, in verità vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà” (Gv 16,23).

D:  Dopo la personificazione dello Spirito Santo gli apostoli guarivano gli ammalati e scacciavano i demoni. Perché è dovuto intervenire Paolo per scuoterli?
R: Perché dopo la Pentecoste c’è stato un periodo di addormentamento. Non dovete mai dimenticare che il diavolo non riposa mai. Lui lavora sempre, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, sabato e domenica compresi. Pietro in particolare, l’apostolo che aveva ricevuto l’eredità spirituale da Cristo, si era fatto tentare e riteneva di dover predicare solo a Gerusalemme. Allora Cristo folgora Paolo sulla via di Damasco per scuotere non solo la corrente di Pietro che ha ricominciato a viaggiare, ma anche gli altri apostoli. E c’è riuscito.

D: Come faranno i credenti e i seguaci di altre religioni a capire che è tornato Cristo?
R: Lui si presenterà fisicamente, scenderà dal cielo con la Sua luce sfolgorante e milioni di astronavi, e dirà: “Sono io, Gesù Cristo”. Ma prima di iniziare il giudizio darà la parola ad alcuni suoi accompagnatori, i messaggeri più importanti di tutte le religioni, che uno ad uno si riveleranno: "Io sono Krishna”, “Io sono Yogananda”, “Io sono Buddha”, “Io sono Babaji”, “Io sono Maometto”, "Io sono Zarathustra”, etc.  Quindi gli uomini dovranno accettarlo per forza e non ci sarà bisogno di dire altro per capire.

D: Quando i capi Giudei decisero la morte di Gesù, Caifa che era sommo sacerdote disse: «Voi non capite nulla! Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!» (Gv 11,49-50). Questo passo segue con: “Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell’anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi”. (Gv 11,51-52) Chi pronuncia quest’ultima affermazione?
R: Gesù era stato riconosciuto dal popolo di Israele e dai capi del sinedrio, perciò la volontà espressa da Caifa di condannarlo celava un motivo sostanzialmente politico. È scritto nel Vangelo: «Allora i sommi sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e dicevano: «Che facciamo? Quest'uomo compie molti segni. Se lo lasciamo fare così, tutti crederanno in lui e verranno i Romani e distruggeranno il nostro luogo santo e la nostra nazione» (Gv 11,47-48). Quindi, teologicamente parlando, sapevano quello che facevano. Dio perdonerà il popolo di Israele? Io credo di no. Non siamo razzisti e oggi in tutto il mondo c’è brava e cattiva gente, ma nel discorso generico e teologico è così, tant’è vero che fino ad oggi questo popolo non ha pace.
Mentre l’affermazione successiva (Gv 11,51-52) è scritta dall’apostolo che, compenetrato, manifesta un volere di Dio affinché si compissero le scritture, perché c’era stata una scelta dell’uomo. Alcune scritture si compiono in base alle scelte dell’uomo, altre a prescindere dalla scelta dell’uomo. Queste ultime, come ad esempio la seconda venuta di Cristo, sono irreversibili perché sono disegni di Dio che non possono essere manipolati nemmeno dal libero arbitrio. Mentre il sacrificio di Cristo fu una scelta. Dio tramite l’impero romano, quindi Pilato, che difatto lo voleva assolvere, disse: “Scegliete: Cristo o Barabba?” Non è Dio, ma l‘uomo che sceglie Barabba. L’apostolo scrive che Gesù dovrà morire per riunire i figli di Dio dispersi nel mondo, perché Lui non era venuto solo per Israele.

D: In duemila anni di storia Israele ha avuto la possibilità di pentirsi e di riconoscerLo?
R: I segni per Israele e per il mondo sono stati tantissimi. La richiesta di pentimento e ravvedimento non è solo per Israele, è per tutti. Ma l’offerta di redenzione che viene dal Cielo attraverso i messaggi si è incarnata nei popoli latini, non in Israele.

D: Fino a che età Maria, madre di Gesù, è vissuta?
R: Pochi anni dopo l’ascesa di Gesù al cielo, anche Lei è ascesa al cielo con tutto il corpo. Infatti la tomba della Madonna non c’è perché si sono portati via lo Spirito, l’anima e il corpo come hanno fatto con Elia. Il loro corpo essendo sublimato, quindi puro, può mutare in sostanza astrale senza perdere la sua forma originaria. Mentre noi, quando l’esperienza dell’incarnazione finisce, dobbiamo lasciare il corpo perché non abbiamo la capacità di trasformare la materia in energia astrale. Il corpo incorrotto di santa Bernadette Soubirous, la veggente di Lourdes morta nel 1879 ne è una prova.

D: La decisione di lasciare il corpo è stata sua?
R: È una decisione che prende un essere mutante, con il permesso del Padre, per dare un segno. Ma questo avviene solo in una missione. Anche Cristo che è un essere di luce, fa risorgere Gesù per dare un segno: dimostrare che Lui è padrone della morte e della materia. Tant'è vero che dopo la Resurrezione non si mostra a tutti e l'uomo pagherà con duemila anni di prove la sua scelta.

D:  Giovanni Battista ha operato sempre e solo in Israele?
R: Da giovane Giovanni Battista iniziava gli Esseni, ed è li che ha incontrato Gesù diverse volte. Non ha viaggiato molto ma, anche se a distanza, sono cresciuti insieme. Lui predicava nel Giordano e poi si ritirava da solo nel deserto dove veniva contattato e istruito dal Padre tramite gli angeli. A quel tempo non c'erano i mezzi di comunicazione di oggi ma, nonostante fosse ignorante e non sapesse scrivere, sapeva gridare, e anche bene. Anzi benissimo. Denunciava i mali del mondo e annunciava la venuta di Cristo: gridava tanto da farsi sentire anche a distanza e quelli che lo ascoltavano si intimorivano.

D: Quanti anni ha predicato Giovanni Battista prima che Gesù si manifestasse?
R: Una decina d’anni, o forse più. Giovanni Battista era il più grande profeta d’Israele prima di Gesù. Era il più acclamato, il più sentito e aveva migliaia di discepoli, sia nella politica che nel misticismo.

D: I discepoli che seguivano il Battista si separarono definitivamente da lui per seguire il Maestro?
R: Il Maestro si fece battezzare da Giovanni e poi se ne andò in Galilea, mentre Giovanni restò in Giudea, continuò a battezzare e nelle prediche ordinò a tutti di seguire Gesù. Giovanni avrebbe voluto seguirlo, ma ha ubbidito alla Sua volontà. Si spogliò progressivamente di tutti i suoi discepoli fino a quando, rimasto praticamente solo, non ebbe più la protezione del popolo. Ed è a quel punto che Erode lo fece arrestare. Gesù ne era a conoscenza, ma non fece nulla per liberarlo perché quella era la sua missione. Cristo stesso, il Padre, diede comunque al Battista il permesso  di assistere alle ultime giornate della passione di Gesù tramite l’apostolo Giovanni.

D: Perché doveva sacrificarsi Giovanni Battista?
R: Anche gli apostoli si sono sacrificati dopo Cristo. Tutti ci dobbiamo sacrificare per rendere gloria a Dio, a quell’epoca come oggi. Considerato che questo è il tempo della venuta di Cristo non so se dovremo essere uccisi tutti di nuovo. Può essere anche che non debba sacrificarsi nessuno e tutti nella gloria assisteremo alla Sua Seconda Venuta, e comunque sia, io sono pronto in qualsiasi momento. In questi duemila anni tutti avremmo dovuto prendere la nostra croce e seguirlo. Chi non veniva perseguitato e non moriva per Cristo, non era discepolo di Cristo, era discepolo nelle chiacchiere. Solo Giovanni l’Apostolo morirà di vecchiaia perché doveva scrivere l'Apocalisse. Lui darà la vita nelle reincarnazioni successive.

D: Prima di conoscere la Verità non riuscivo a concepire come mai Gesù non fosse intervenuto sulla carcerazione di Giovanni Battista e mi chiedevo come lo avesse vissuto. Ora mi è più chiaro.
R:  Cristo sapeva che la morte non esiste, e che se fosse stato ucciso Giovanni sarebbe tornato al Padre.

D: Dopo il Suo Ritorno, gli spiriti fedeli a Cristo che si reincarnano in questo pianeta dovranno sacrificarsi nuovamente e donare la vita?
R: Quando Gesù ritornerà, instaurerà il Nuovo Regno e non ci sarà più bisogno della reincarnazione. Non ci saranno più sacrifici, né stigmate, né sofferenza, ma ci sarà la giustizia di Dio, la gloria dei beati e di tutti quelli che se lo meritano. Chi non se lo merita andrà a soffrire in altri posti, a purificarsi per diversi milioni di anni.

D: Se nel nuovo regno non c'è bisogno della reincarnazione, come avviene l'evoluzione?
R: L'evoluzione nella materia avviene attraverso la reincarnazione e la legge del karma. In assenza, l'evoluzione è astrale.

D: Pilato nel pretorio interroga Gesù e gli chiede: «Di dove sei?». Ma Gesù non gli diede risposta. Gli disse allora Pilato: «Non mi parli? Non sai che ho il potere di metterti in libertà e il potere di metterti in croce?». Rispose Gesù: «Tu non avresti nessun potere su di me, se non ti fosse stato dato dall'alto. Per questo chi mi ha consegnato nelle tue mani ha una colpa più grande» (Gv 19,9).  Perché inizialmente fa intendere che il potere di Pilato è concesso dal Padre e poi invece asserisce che chi lo lascia nelle mani di Pilato è colpevole?
R: Quando dice a Pilato: «Tu non avresti nessun potere su di me, se non ti fosse stato dato dall'alto» fa capire che l’uomo dipende sempre da qualcuno, e che in realtà è solo un esecutore. Chi comanda veramente è il re, l’imperatore. Per cui Pilato è solamente un esecutore dell'imperatore che gli ha dato un  potere, ma  di fatto lui non ha nessun potere su Gesù. Ecco che Pilato, sapendo che una tale affermazione poteva venire solo da un vero re, si rende conto di trovarsi in un gioco più grande di lui. Lui crede veramente che Gesù sia il Re dei Giudei. Infatti farà apporre la scritta INRI (espressione latina «Iesus Nazarenus Rex Iudaeorum») e quando dai membri del Sinedrio gli fu chiesto di toglierla, rispose: "Quod scripsi, scripsi" (Quel che ho scritto, ho scritto).
Ma Pilato gli aveva creduto anche quando, subito dopo l'arresto, Gesù fu condotto dalla casa di Caifa nel pretorio per essere interrogato: «Tu sei il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te oppure altri te l'hanno detto sul mio conto?». Pilato rispose: «Sono io forse Giudeo? La tua gente e i sommi sacerdoti ti hanno consegnato a me; che cosa hai fatto?». Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». (Gv 18:33-36) Fin da subito comincia a dubitare che Gesù sia veramente un figlio degli dei; e seriamente intimorito, farà sapere a tutti che nel suo regno si era incarnato un messaggero divino. Ma alla fine l'avidità di potere e la vigliaccheria prenderanno il sopravvento e per uscire indenne da questa situazione, lo farà condannare dal popolo.

D: Quindi noi latini dobbiamo ringraziare Pilato?
R: Si, se seguiamo la logica. In realtà noi dobbiamo ringraziare il Padre, perché questo è un Suo disegno per far si che tutti i seguaci di Cristo si reincarnino nei popoli latini. Attraverso l’inseminazione della genetica, il popolo eletto si stava mescolando con il popolo latino per far si che nel tempo quest’ultimo fosse idoneo come abitacolo a ricevere l’incarnazione dei 144.000. Oggi i migliori discepoli di Cristo che si erano incarnati nel popolo di Israele duemila anni fa, sono qui. E qui troviamo, non a caso, anche la chiesa di Cristo con tutte le sue nefandezze, compresa quella vera, spirituale. La capitale del cristianesimo non è Gerusalemme e l’evangelizzazione continua qui.

D: L’Odissea è una storia vera?
R: È una leggenda, come tante altre, con sfondi di verità basata su storie antichissime. Gli dei non esistono così come riportati nelle leggende, ma esistono in altre forme. Sono esseri intelligenti che vengono da altri mondi, da altre dimensioni, ci sovrastano, sono più in alto di noi ed abitano i soli, le galassie e le stelle. Per identificarli veniva dato loro un nome. Zeus, ad esempio, era il pianeta Giove, che in realtà è un sole. Ra, il Dio Sole dell’antico Egitto, è il nostro sole. Ma noi sappiamo che è anche il Padre, ed è abitato da angeli e arcangeli.

D: Tutte queste leggende sono frutto del contatto con esseri divini?
R: Indubbiamente. Tutta la nostra storia, quella che stiamo vivendo adesso, viene da Atlantide e tutte le leggende derivano dai contatti del popolo atlantideo con gli esseri solari.  

D: Anche Gesù si trovava in Atlantide?
R: Gesù è sceso in Atlantide quattordicimila anni fa a portare il Messaggio. Lui era il più grande iniziato, e con Lui c’erano Nibiru e Bharat, che ritroviamo in Palestina in Giovanni l’apostolo e Giovanni Battista. Quando nel Vangelo Gesù dice: «Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti son mandati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figliuoli, come la gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ali; e voi non avete voluto!», lascia intendere che era già sceso altre volte sulla Terra. Gesù era sempre guidato da Cristo, ma la prima personificazione, e la più alta manifestazione di Cristo é avvenuta duemila anni fa. Questo la Chiesa non lo spiegherà mai, perché si scoprirebbe il grande inganno che ha perpetrato da sempre.

D: Zoroastro è stata un’incarnazione di Gesù?
R: Non escludo che sia stato Lui, ma sicuramente era guidato da Gesù.

D: Gesù ha avuto dei Maestri?
R: Gesù non aveva niente da imparare perché aveva la scienza infusa, quindi sapeva tutto già dalla nascita.

D: Gesù ha viaggiato molto?
R: Si, ha viaggiato spesso per iniziare altri popoli. Solo dodicimila dei 144.000 erano scesi in Palestina, per cui da dodici a trent’anni si è recato in diversi luoghi dell’Estremo Oriente, del Sudamerica e in America del Nord per visitare gli eletti, toccarli ed istruirli.  

8 Aprile -  SANTA PASQUA 2012

Giorgio prende la parola: Durante l’ultima sanguinazione dalle stimmate mi è apparso Gesù e mi ha detto di raccogliere in un volume tutti i messaggi che dal 2000 a oggi ho ricevuto dagli esseri di luce, dalla Madonna e Gesù stesso sulla seconda venuta di Cristo. Il libro "IL RITORNO” in questo anno 2012 segna un passo importante della mia vita: è il cuore del messaggio che io vivo da 23 anni. Sarà pubblicato anche in Sudamerica e sarà disponibile gratuitamente anche sul nostro sito. Io personalmente questi libri, che mi permetto di definire sacri, li preferisco in forma cartacea perché posso toccarli con le mani, sentirne l’energia, la vibrazione delle parole. Ma è anche vero che le moderne tecnologie ci permettono di raggiungere molte più persone senza dover affrontare costi, per noi persone molto modeste, insostenibili. Moltissimi messaggi riguardano gli eventi del mondo, l’Apocalisse, la spiegazione di alcuni capitoli del Vangelo, il cosmo ed i segni celesti, e in ognuno di essi troverete una parte dedicata alla Seconda Venuta di Cristo. Introdotti da una breve biografia sulla mia vita scritta da Anna Petrozzi  sono seguiti da una postfazione dello storico Flavio Ciucani sul ritorno di Cristo dove spiega come il Suo messaggio universale sia riportato nelle altre religioni,  dall’induismo, al buddismo, ebraismo e islamismo. Questo è un testo per le persone iniziate che hanno intrapreso un cammino spirituale e vogliono diventare protagonisti e testimoni del messaggio di Cristo. Importante per comprendere le dinamiche che hanno portato la mia vita e la mia persona ad essere strumento della volontà celeste e portatore dell’annuncio della seconda venuta di Cristo e la presenza extraterrestre. È un viaggio molto bello dove si parla del cosmo e dell’universo. Oltre alle denunce dei mali del mondo, troverete discorsi sublimi sull’umiltà e sul perdono, su tutti quei valori che dobbiamo mettere in pratica giorno per giorno. Ora vi voglio leggere alcuni messaggi, e inizierò da 'Rivoli di luce' che mi emoziona sempre tantissimo, dove gli esseri di luce testimoniano una mia sanguinazione, il contatto di Cristo in me.

http://www.giorgiobongiovanni.it/index.php/messaggi-2009-2000/messaggi-2005/156-rivoli-di-luce.html
http://www.giorgiobongiovanni.it/index.php/messaggi-2009-2000/messaggi-2005/148-il-contatto-seconda-parte.html
http://www.giorgiobongiovanni.it/index.php/messaggi-2009-2000/messaggi-2005/133-anno-domini-2005.html
http://www.giorgiobongiovanni.it/index.php/messaggi-2009-2000/messaggi-2007/255-lultimo-sigillo-il-ritorno.html
http://www.giorgiobongiovanni.it/index.php/messaggi-2009-2000/messaggi-2003/3869-ed-allora-vedrete-il-figliol-delluomo.html

DAL CIELO ALLA TERRA

I FRATELLI ASTRALI DELLA LUCE SOLARE COMUNICANO:

LE ARMI DELLA MORTE E L'IRA DI DIO!

SIETE SULL'ORLO DELL'AUTODISTRUZIONE. LA VOSTRA CADUTA È IRREVERSIBILE.
AVETE PERDUTO I VALORI BASILARI CHE RENDONO LIBERO E UNICO LO SPIRITO INDIVIDUALE.
PECCATO!
PAGHERETE CARI I VOSTRI ERRORI E SOPRATTUTTO LA PERSEVERANZA DI QUESTI: L'ODIO, LA VIOLENZA, LA SETE DI POTERE, IL CINISMO E LA MOSTRUOSITÀ DEI VOSTRI SENTIMENTI NEI CONFRONTI DEI VOSTRI FIGLI CHE ODIATE E TORTURATE  SENZA TIMORE DI ESSERE CASTIGATI DA DIO.
SOLO COSÌ, CON QUESTA LOGICA E CERTA INTERPRETAZIONE POSSIAMO SPIEGARE IL PERCHÈ E QUINDI QUALI SONO LE CAUSE ASSURDE E DIABOLICHE CHE SPINGONO I VOSTRI POTENTI DELLA POLITICA, DELLE RELIGIONI, DELL’ECONOMIA E DELLE FORZE MILITARI A PORRE IN ESSERE O A PERMETTERE IL COMMERCIO DELLE ARMI, ANCHE NUCLEARI, E LA DISTRUZIONE DELL'HABITAT IN CUI VIVETE A CAUSA DELLE MIGLIAIA E MIGLIAIA DI SCORIE RADIOATTIVE SPARSE IN TUTTI I MARI E IN MOLTE COLLINE DEL VOSTRO MONDO.
VOI AVETE PERSO IL DIRITTO DI ESSERE CHIAMATI UOMINI!
VOI  AVETE PERSO IL DIRITTO DI POSSEDERE IL LIBERO ARBITRIO!
VOI AVETE PERSO IL DIRITTO DI ESISTERE E MANIFESTARE LE QUALITÀ TIPICHE DELL'HOMO SAPIENS! PER TALE RAGIONE STIAMO PREPARANDO DEI NUOVI NOÈ, DELLE NUOVE ARCHE CHE NON CONOSCERANNO LE ACQUE E QUANDO TUTTO SARÀ PRONTO IL NOSTRO E VOSTRO MONARCA UNIVERSALE ADONAY ARAT RA SCATENERÀ UN NUOVO DILUVIO DI FUOCO AFFINCHÈ IL PIANETA SIA PURIFICATO E LA MAGGIOR PARTE DI VOI STERMINATI E ANNIENTATI (Come fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell'Uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio, mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando Noè entrò nell'arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e li sterminò tutti. Matteo 24, 37-40).
MA QUEI GIORNI PROSSIMI A MANIFESTARSI NON DETERMINERANNO LA FINE DEL MONDO, ANZI SARÀ IL PRELUDIO ALLA GRANDE, POTENTE E GLORIOSA MANIFESTAZIONE SULLA TERRA DEL FIGLIO DI DIO GESÙ- CRISTO. È QUELLO IL GIORNO DELLA VERITÀ, PERCHÉ ALLORA E SOLO ALLORA SARANNO GIUDICATI I VOSTRI SPIRITI E SI DECIDERÀ LA VOSTRA SORTE: LA SALVEZZA O LA MORTE SECONDA. PER MOLTI, MOLTISSIMI SARÀ LA CONDANNA. PER POCHI, POCHISSIMI LA CERTEZZA DI FAR PARTE DEL REGNO DI DIO PROMESSO DA TUTTA LA LEGGE E I PROFETI. IL PARADISO CHE CRISTO STABILIRÀ SULLA TERRA INSIEME AI GIUSTI, AI BEATI E AGLI AMANTI DELLA VITA.
PACE!
                                                                                                             
                                                                                                                 DAL CIELO ALLA TERRA
                                                                                      I FRATELLI ASTRALI DELLA LUCE SOLARE SALUTANO.


Sant'Elpidio a Mare (Italia)
22 Settembre 2009. Ore 12:31
Giorgio Bongiovanni
Stigmatizzato

Giorgio: Perché i nostri preti non ne parlano mai? Dio sterminò tutti nel diluvio e così farà quando ritornerà il Figlio. Eppure nel capitolo 24 del Vangelo di Matteo è riportato chiaramente. In questo libro vi rendo partecipi anche di alcuni messaggi dove il Padre e Gesù si degnano di parlarmi:
http://www.giorgiobongiovanni.it/index.php/messaggi-2009-2000/messaggi-2004/128-sino-a-quando-luomo-dorme.html
http://www.giorgiobongiovanni.it/index.php/messaggi-2009-2000/messaggi-2004/129-figliolo-della-mia-luce.html
Giorgio: A parte voi che siete i miei fratelli in Cristo, io spero di non dare le perle ai porci con questo libro. Gli scritti, come quello di Ashtar Sheran che ora vi leggerò, mi fanno davvero godere, nel senso spirituale del termine. Con il messaggio “Morire d’amore” ho anche composto, scritto e curato insieme ad Isacco Favazza delle musiche che presto saranno incise su cd. In realtà io non scrivo nulla, fungo solo da tramite. Mi lascio andare al contatto e attraverso la personificazione le mie mani si muovono da sole.

DAL CIELO ALLA TERRA

MORIRE D'AMORE

LA FORZA ETERNA DELL'AMORE È NELL'ESPRESSIONE DELL'ATOMO CREANTE.
VOI ESISTETE, NOI DEI, ESISTIAMO, IL COSMO ESISTE GRAZIE A QUESTO IMPULSO, GRAZIE A QUESTO ISTINTO INTELLIGENTE, RAZIONALE ED EMOZIONALE ALLO STESSO TEMPO. SE POTESTE LEGGERE NEL CUORE DEL SOLE LA VOSTRA ESTASI D'AMORE ANNIENTEREBBE IL VELO DI MAYA CHE IMPRIGIONA IL VOSTRO EGO SUM IN UN GRUMO DI MATERIA DENSA E CORRUTTIBILE.
LA MATERIA È NECESSARIA  MA NON È FINE A SE STESSA, È FUNZIONALE ALLE ESIGENZE DELLO SPIRITO PER INSEGUIRE E CONQUISTARE LA GNOSI, CIOÈ LA CONOSCENZA SUPREMA. SI, LA SUPREMA CONOSCENZA È IL VALORE INSOPPRIMIBILE CHE PROIETTERÀ IL VOSTRO SPIRITO NELLE DIMENSIONI ASTRALI, SINO ALLE DIMENSIONI DOVE DIMORA LO SPIRITO ONNICREANTE E QUINDI ESSERE UNA ED UNA SOLA COSA CON LUI. LUI! L'AMORE PURO, L'AMORE INFINITO, L'AMORE INCONDIZIONATO.
DOVETE MORIRE D'AMORE PER RINASCERE NELL'ETERNITÀ DELLA BELLEZZA, DELLA PASSIONE, DELLA GIOIA E DELLA BEATITUDINE.
FIGLIOLO, FIGLIOLO DELLA MIA LUCE, SCIOGLI NELLA TUA BOCCA IL ROTOLO DELLA GNOSI E DIVIDI CON I TUOI FRATELLI QUESTO CIBO ETERNO PER RAGGIUNGERE LA META  DOVE LA GIOIA DEL TUO SPIRITO TI CONDURRÀ.
UN DIO SOLARE!
PACE!
                            
                                                                                                                          DAL CIELO ALLA TERRA

S. Elpidio a Mare (Italia)
24 Dicembre 2011. Ore 18:14
G.B.

Giorgio: Se avete delle domande io sono a vostra disposizione.


D: Nel messaggio “Le armi della morte e l’ira di Dio” è stato detto “VOI AVETE PERSO IL DIRITTO DI ESSERE CHIAMATI UOMINI! VOI AVETE PERSO IL DIRITTO DI POSSEDERE IL LIBERO ARBITRIO”. Puoi approfondire questo concetto?
R: Non si riferisce a tutti e sette miliardi di persone, ma a tutti quelli che hanno commesso peccati contro lo Spirito Santo, e cioè quelli che ammazzano i bambini, i costruttori e i venditori di armi, gli stupratori, i venditori di droga, quelli che inquinano la Terra e ammazzano gli animali senza motivo, e tutti quelli che non fanno niente per evitarlo. Perché questi ultimi sono come i primi, e ne pagheranno le conseguenze. Chi invece si impegna per evitare che vengano commessi peccati contro lo Spirito Santo, non solo non perde il diritto ad avere il libero arbitrio, ma si guadagnerà la vita eterna, il paradiso promesso sulla Terra.

D: Da sempre tu ci raccomandi di stare uniti e dici che una delle tentazioni più grandi è proprio quella che ci porta alla divisione. Riportando ad altri questo concetto mi è capitato di sentirmi dire: “L’importante è Cristo, e solo Lui ci può salvare”. Come posso rispondere a questa affermazione?
R: È molto semplice quanto difficile da mettere in pratica. Cristo ci può salvare se noi mettiamo in pratica i suoi insegnamenti. E il più sublime dei suoi insegnamenti, quello che ci permetterà di entrare a far parte del regno dei cieli è “Amatevi come Io vi ho amato”. È la base dell'insegnamento di Cristo e in quella parola c’è l’ordine di essere uniti. Lui non salverà nessuno se non siamo uniti! Anzi, non solo non ci salverà, ma ci condannerà alla morte seconda perché abbiamo respinto il suo comandamento. Se rifiuti l’unione con i fratelli, non sei degno del regno dei cieli.

D: Io purtroppo sono ancora molto legato alle cose materiali e molto lontano dall'amare come Lui ha amato. Esiste un vademecum per imitarlo?
R: Quando Cristo si è incarnato non ha amato in un modo divino. Come ama un Dio Lui non ce l’ha mostrato mai e noi non ce lo possiamo nemmeno lontanamente immaginare. Lui si è incarnato in un uomo e ha fatto vedere come un uomo deve amare un altro uomo, come un uomo deve amare una donna e come dev’essere amico di un altro uomo. Molto semplicemente come amare. Non ha detto amatevi come io vi ho amato, affinché noi amassimo come Lui. (CIOÈ IL CRISTO ) Bensì dice di amare come il Figlio dell’Uomo ama. E come ha amato Gesù? Ha sacrificato la sua vita per i propri amici, ha lavato i loro piedi, li ha consolati. E quando si è trovato solo e ha avuto delle crisi esistenziali, ha cercato consolazione negli amici e non l’ha trovata; e malgrado ciò li ha perdonati. Quindi Gesù ci dice “Fate come me”, e con l’esempio ci offre il suo vademecum. Cercare l’amico, non aspettare mai che l’amico ti chiami. Gesù essendo il Re, aveva tutto il diritto di aspettare che gli altri lo cercassero. E invece Lui si recava anche nei posti proibiti dalla legge divina, dai delinquenti e dalle prostitute. Cristo consolava anche l’amico, e si preoccupava di cosa poteva aver bisogno. E si adirava, come quando ha preso a legnate i mercanti del tempio. Lui non ci chiede di amare divinamente, ma come Lui ci ha amati. E siccome non riusciamo a fare nemmeno questo, non siamo meritevoli del regno di Dio. Anzi, non siamo meritevoli nemmeno di stare in una società civile umana senza che ci sia il regno di Dio. Questo è il minimo che dobbiamo fare, perché poi aggiunge: «Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici" (Gv 15,13), che è ancora più difficile. Ma Gesù non ci sta chiedendo di dare la vita, che è l’estremo sacrificio. Ma di amarci, tollerarci, sorreggerci, aiutarci a vicenda e lavorare per la stessa causa. Senza gelosie, invidie e pregiudizi verso il fratello.

D: Questo significa essere fratelli in Cristo?
R: Essere fratelli in Cristo significa lavorare per la stessa causa. Qual’è la causa di Cristo? L’ha detto Lui nel Vangelo: cercare il regno di Dio e la sua giustizia. Non ha detto cercare il regno dell’amore, ma il regno di Dio che è l’amore e la sua giustizia. Noi dobbiamo lavorare per la giustizia che non c’è nel mondo ed essere devoti a Dio e ai suoi insegnamenti, rispettarlo, amarlo e venerarlo. Sebbene ognuno di noi ha compiti nella società apparentemente diversi e vive in contesti domestici, lavorativi, professionali, sentimentali all’antitesi, noi ci dobbiamo riconoscere in questo, dobbiamo ritrovarci ed essere uniti come fratelli in Cristo. E stare attenti che la nostra vita privata non corrompa la nostra vita spirituale, perché se lo permettiamo ci dobbiamo ritirare o qualcuno ci selezionerà e ci  allontanerà. Cristo ha detto “Lascia tutto e seguimi”, quindi noi dobbiamo amarci ed essere una sola cosa, essere amici. Ma Gesù ha detto anche: “Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare l’uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera; e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa. Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me” (Mt 10,37). Spero di essere stato chiaro: se vuoi seguire Gesù e la tua vita privata corrompe la tua vita spirituale, o condiziona la causa di Cristo, lascia la tua vita privata. Ma puoi benissimo non farlo. La scelta è tua, Lui non impone. Di fatto la libertà di scelta ci pone di fronte a una responsabilità enorme, perché se Lui lo avesse imposto, potevamo stare tranquilli e sarebbe tutto molto più facile. Invece Lui vuole che la decisione sia solo nostra, e che il coraggio, la fede, la realizzazione di Dio la acquisiamo da soli. Solo così un giorno diventeremo come Lui vuole.

D: Quando si parla di salvezza ci si riferisce alla salvezza propriamente fisica, fisico-animica, fisico spirituale o solo spirituale?
R: Solo spirituale. Mettetevi l’anima in pace perché la salvezza fisica non esiste, è un’illusione, perché la materia è corruttibile, destinata a trasformarsi. Il cristianesimo materialista, non quello spiritualista, crede che la salvezza eterna sia la risurrezione dei morti; ma quella, oltre che una favola, è una bestemmia contro lo Spirito Santo per il quale non c’è perdono.  Se durante la funzione religiosa di un funerale sentite il parroco pronunciare: “Il nostro caro fratello resusciterà il giorno dei morti”, sappiate che quella è una bestemmia contro lo Spirito Santo, oltre che un’affermazione assurda. Marx era un santo di fronte a queste dichiarazioni. Gesù infatti dice: «Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. [..]Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato». E ancora: «È questa la volontà del Padre che mi ha mandato: che io non perda niente di tutto quello che egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell'ultimo giorno. Questa infatti è la volontà di colui che mi ha mandato: che chiunque viene alla conoscenza del Figlio e crede in lui, abbia vita eterna, e io lo risusciterò nell'ultimo giorno». (Gv 6, 39) Che significa “Io lo resusciterò nell’ultimo giorno”? Quando Gesù Cristo ritornerà per giudicare i vivi e i morti, non si riferisce ai morti nelle tombe, ma ai morti nello spirito. Lui resusciterà le nostre anime, cioè risveglierà le anime dormienti. Se una persona vive nel peccato e ad un certo punto si converte, significa che Gesù lo ha resuscitato, cioè premia la sua perseveranza nel bene resuscitandolo dalla morte della materia. Gesù dice anche: «Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? » (Marco 8, 35-36). Quindi la salvezza è dell’anima, non del corpo.

D: Quando Dio dice ‘Instaurerò sulla Terra il mio regno' è inteso in carne, in spirito e in anima?
R: Nel nostro caso, si. Noi abbiamo ancora bisogno dell’incarnazione e quindi nel nostro pianeta ci sarà anche il regno di Dio in corpo, anima e spirito. Perché quando Gesù ritornerà e ci sarà il giudizio universale quelli che Dante chiamava il purgatorio e l’inferno, cioè i mondi purificativi, scompariranno e in questo pianeta ci sarà solo la luce, nella spiritualità e nella materia. La nostra civiltà viaggerà nell’universo, faremo parte del nuovo regno e della confederazione interstellare, quella confederazione di popoli umani extraterrestri della terza e della quarta dimensione che si sono riuniti e lavorano per la corte angelica. Beati coloro che erediteranno il regno promesso. Noi stiamo lavorando per questo.

D: Nei tuoi messaggi hai parlato di uomini- angeli redenti. Per uomini s’intende del Pianeta Terra?
R: No, anche uomini di altri pianeti: Marte, Venere, Saturno, etc. Uomini significa cittadini del cosmo. La chiesa cattolica vuole farci credere ancora nella favoletta dell’uomo che vive esclusivamente sulla Terra. Giordano Bruno screditò questa assurdità, affermando che l’uomo è cittadino del cosmo, e anche per questo la Santa inquisizione lo condannò al rogo.

D: Cosa significa idrogenali?
R: Idrogenali significa che non hanno più l’anima, sono puro spirito e quindi sono esseri Cristici. Hanno la stessa essenza, però ubbidiscono a Cristo perché Lui è l’Unigenito. (IDROGENALI SIGNIFICA CHE QUANDO SI INCARNANO POSSIEDONO L'ENTITÀ MASCHILE, L'ENTITÀ FEMMINILE ED IL FIGLIO IN SÈ QUANDO SONO IN SPIRITO. SONO UNO.)

D: Possiedono il libero arbitrio?
R: Non ne hanno bisogno perché hanno conosciuto la Verità.

D: È indispensabile praticare il Reiki per la nostra salvezza?
R: Io ho Gesù Cristo: mi basta e mi avanza. Il Reiki è comunque una pratica spirituale, e come disciplina la rispetto. Ma non sono d’accordo nel far pagare migliaia di euro per i corsi, facendo credere che sia indispensabile per la tua salvezza: quella è una truffa colossale. È comprensibile l’offerta volontaria per mantenere la professione e far fronte alle necessità della vita quotidiana, e in quel caso è un’opera cristica. Per quanto riguarda invece il nostro gruppo spirituale è obbligatorio seguire la direttiva del nostro messaggio, cioè annunciare la Seconda Venuta di Cristo, denunciare la mafia e aiutare i bambini. È obbligatorio seguire la via di Cristo e nel seguire il mio messaggio bisogna dare la faccia. Se una persona preferisce non interferire nelle cose di mafia, per me significa che è favoreggiatore e quindi lo escludo dal mio gruppo immediatamente, a prescindere. Poi ognuno è libero di scegliere tranquillamente tra le varie discipline. Personalmente, per quanto sia molto ortodosso nella mia disciplina, io amo tantissimo il maestro Yogananda, quindi il Kriya yoga. Adoro questa pratica, tant’é vero che sono sposato spiritualmente con il mio fratello Eugenio Riganello e sono tanto devoto alla sua persona e a quello che insegna. Io sono aperto e rispetto anche queste discipline.

D: Perché gli Ebrei duemila anni fa non hanno riconosciuto la prima venuta di Cristo?
R: Non tutti Lo hanno riconosciuto, e quelli che Lo hanno riconosciuto si sono reincarnati duemila anni dopo nei popoli latini. Oggi in Sudamerica, Francia, Spagna, Italia, etc. ci sono migliaia di anime che duemila anni fa vivevano in Israele. Loro, come molti di noi, non hanno gridato ‘Crocifiggi!’, semmai sono stati un po’ vigliacchi, hanno avuto paura, ma credevano in Cristo e Lo hanno servito nelle reincarnazioni successive. Quando Gesù dice: “Padre perdonali perché non sanno quello che fanno”, Gesù chiede al Padre di non far pagare il karma ai soldati romani, cioè ai latini. Le comunità come la nostra che è qui riunita in questa ex stalla, insieme a tutte le arche collegate che ci ascoltano, rappresentano i cristiani che predicano nelle catacombe del terzo millennio e devono risvegliare le anime a Cristo. Noi siamo quei cristiani che, ignorati e con poco accesso ai mezzi di comunicazione dell’impero, si riuniscono con gli apostoli di Cristo, come Giovanni, nelle nuove catacombe, oggi luoghi semplici, case, saloni, salette, teatri. Mentre Il popolo di Israele, anche se tutt’ora ha i suoi uomini giusti, sta scontando attraverso la legge del karma la sua disubbidienza.

D: Nelle beatitudini Gesù dice: “Beati i puri di cuore perché vedranno Dio”. Il vedere si riferisce al fatto che erediteranno il paradiso terrestre e quindi Lo vedranno?
R: Per capire questo concetto è necessario capire cosa significa “puro di cuore”. Nel cuore c’è lo spirito, e se il cuore è puro anche lo spirito è puro. Se lo spirito è puro significa che è vicino a Dio, compenetrato da Dio. Chi ha il cuore puro entra in sintonia con il Padre, e chi entra in sintonia con il Padre conosce la Verità. E chi conosce la Verità è libero. Chi è libero, osservando il Sole dice: “Padre, sei meraviglioso. Grazie per la luce che doni”, e attraverso il Sole vede Dio. Mentre chi non lo è, si lamenta se fa caldo o freddo, o se la giornata è uggiosa, e nella sua ignoranza vede il sole come un semplice astro che illumina.

D: Chi è Giovanni della Croce?
R:  Giovanni della Croce è Giovanni l’apostolo.

D: Se Cristo ha lavato i peccati di molti perché chiede al Padre di perdonare i latini? Non era sufficiente il Suo sacrificio?
R: No, perché Lui come Giudice dell’Universo ha emesso una condanna generale e punta il dito su tutto il popolo di Israele. «Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che ti sono mandati! Quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come la gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ali, ma voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa vi è lasciata deserta. Or io vi dico che non mi vedrete più finché venga il tempo in cui direte: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore» (Mt 23,37); «Ora vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, mentre i figli del regno saranno cacciati fuori nelle tenebre, ove sarà pianto e stridore di denti» (Mt 8,11);  «Perché non comprendete il mio linguaggio? Perché non potete dare ascolto alle mie parole, voi che avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro» (Gv 8,43). Quindi per salvarne alcuni deve fare un emendamento. Durante la crocifissione con il Suo sangue Gesù lava i peccati di coloro che credevano in Lui e indica al Padre in quale popolo gli eletti si dovranno reincarnare; e  rivolto ai popoli latini dice: «Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno» (Lc 23,34). Ma a Gerusalemme non ha detto ‘Perdonali’. Tutt'altro. Oggi un pochino di umiltà al popolo di Israele non guasterebbe. Ciò che più mi irrita riguardo al mio popolo, tant’è vero che io porto la stella di David, è l’arroganza, la mancanza di umiltà e il continuo sfidare Dio. Gli ebrei, come i Rotschield e i Rockfeller per citarne alcuni, hanno il dominio assoluto del commercio mondiale e delle finanze degli stati, sono proprietari di banche, avidi di denaro, razzisti, materialisti, e vogliono avere sempre di più. Accompagnati da un vittimismo secolare, si sentono sempre perseguitati, pretendono di aver ragione su tutto, e danno la colpa sempre agli altri, qualsiasi cosa succeda sulla Terra. Infatti si guardano bene dal confrontarsi con me, perché sanno che io conosco i fatti. Se Adonay è il loro Dio, rischiano molto di nuovo.

D: L’orgoglio è collegato al possesso o comunque alla paura di perdere qualcosa?
R: Dipende. L’orgoglio è un sentimento positivo quando, ad esempio, io sono orgoglioso di Gesù, o Gesù è orgoglioso di me; o se nel riconoscere la bravura di un amico o di un fratello ne vado orgoglioso. È grave invece se l’orgoglio si veste di arroganza. Se invece io sono orgoglioso e non ammetto l’errore, non è più orgoglio, ma arroganza. E l’arroganza è sempre qualche cosa che riguarda il possesso, qualcosa che tu hai paura di perdere. E se tu hai paura di perdere qualcosa significa che credi di possederla, altrimenti non avresti paura di perdere qualcosa che non hai.

D: Vorrei raccontare un sogno emblematico che mi ha emozionato tantissimo. Premetto che nel sogno Gesù era già tornato sulla Terra. Io mi trovavo in auto con te, che eri alla guida, Sonia Alea e Mara, e ci stavamo recando in un luogo per un incontro o una conferenza. Ad un certo punto è passata davanti a noi un’auto di piccola cilindrata, un’utilitaria, al che hai detto: “Guarda!  È arrivato Gesù!”. Intanto io, tra me e me pensavo “Ma guarda un po’.. Gesù se ne va in giro con un’utilitaria...”  e poco dopo la macchina si è allontanata. Poi cambia completamente la scena e mi trovo in un luogo della mia città molto vicino all’edificio dove ho frequentato le scuole superiori. Una costruzione in legno con un tetto di paglia, una specie di pagoda, all'interno della quale si era svolta una riunione. Nella stanza non c'era più nessuno, ma avevano lasciato dei vassoi con dei dolci e degli avanzi. D’un tratto davanti a me vedo un ragazzo con i capelli lunghi, la barba ed un drappo attorno alla vita, che rivolto a me ha detto: “Appoggia la testa sul mio petto”. Così feci e mentre appoggiavo la testa ho pensato “Questo ragazzo è Gesù”. Lui aveva il volto vicino al mio, mi guardava molto teneramente e mi disse: “Ti tremano le labbra”. Il sogno termina qui, ma qualche tempo dopo mi sono recato in un cimitero a visitare le tombe di due miei amici coetanei che sono mancati prematuramente, e mi sono imbattuto in una immagine di Gesù molto piccola, incastonata sulla lapide di una sepoltura. Il volto era lo stesso che mi era apparso in sogno. Si trattava di un immagine che non avevo mai visto prima, ma mi aveva colpito particolarmente per l’assenza di raggi, aureole, etc. Direi quasi confidenziale, molto fisica.
R: Era Lui, Gesù. In realtà nel sogno tu Lo hai visto viaggiare con un‘utilitaria, ma si trattava di un’astronave. E’ molto più logico.

D: «Ma Gesù di nuovo gridò a gran voce ed emise lo spirito. Ed ecco, il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra tremò, le rocce si spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi, che erano morti, risuscitarono. Uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti».  (Mt 27,50) La resurrezione dei morti è intesa in senso fisico o è un fatto simbolico?
R: Quando tutto era compiuto, Gesù disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito», e spirò. In quello stesso istante si squarciò il velo del tempio, si oscurò il sole e si produsse un terremoto potentissimo che non distrusse tutta Gerusalemme, ma fu sufficiente a dare il segno. La Terra si spaccò in due e molta gente morì. Gli ammalati guarirono all’istante e il sangue di Gesù che bagnava la Terra resuscitò moltissime anime che alzatesi andarono in città a testimoniarlo. Quindi il fatto non è simbolico. Lo è invece quando dice «Chi mangia il mio corpo e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo resusciterò nell'ultimo giorno».

D: Il nostro percorso evolutivo come civiltà terrestre di questo mondo è lo stesso in tutto il cosmo?
R: Il percorso è lo stesso in tutte le civiltà, ma la scelta cambia. Quando lo spirito si incarna diventa individuale  e unendosi ad altri spiriti incarnati va a comporre una civiltà di persone. Questa civiltà poi cresce e si organizza in una società, matura l’intelletto, l’individualismo, e Dio comincia a dare dei segni che esiste l’imponderabile. Attraverso l’incarnazione di esseri evoluti da l’insegnamento affinché la società stessa si evolva, fin quando arriva il momento di accogliere l’incarnazione di un Avatar o dell’entità divina. Tutte le civiltà dell’universo hanno diritto all’incarnazione divina di Cristo, che è l’entità divina per eccellenza. Quindi Lui s’incarna e offre la redenzione, grazie alla quale puoi passare dallo stadio animale-umano allo stadio umano-planetario, dalla terza alla quarta dimensione, e quindi diventare un essere angelico. Se la civiltà accetta l’incarnazione divina e quindi l’offerta di redenzione, non si carica di karma. L’eventuale rifiuto avviene invece attraverso la persecuzione, la non accettazione o addirittura, com’è avvenuto qui, con l’uccisione.

D: Può succedere che una civiltà accetti subito il messaggio di Cristo e quindi si evolva?
R: È successo a milioni di civiltà extraterrestri. Lo hanno accettato immediatamente, perciò la confederazione interstellare ha fornito loro tutta la scienza per poter fare dei balzi di qualità di migliaia di anni in un mese.  

D: È possibile che sia anche colpa di un fattore genetico?
R: No. È colpa del cattivo uso del libero arbitrio.

D: La presenza del demonio è la stessa in tutte le civiltà?
R: Nel concetto sì, cambia la forma. Nel concetto spirituale c'è il bene e il male, il positivo e il negativo. Le entità cambiano tutte, ma il concetto no. E poi c’è la scelta.

D: Nel momento in cui una civiltà viene redenta e quindi ammessa alla confederazione, le vengono forniti solo gli strumenti e le tecnologie indispensabili per avanzare nell'evoluzione attraverso lo studio e l'esplorazione? Oppure ricevono subito tutto e quindi devono soltanto vivere?
R: No, non viene dato tutto su un vassoio d’argento. L’evoluzione è sempre una conquista, uno studio continuo. Per poter costruire la tua nuova super civiltà ti vengono date delle basi dove puoi lavorare, quali una scienza più avanzata della nostra di qualche migliaia di anni, tutta la scienza intellettiva e i progetti matematici che gli scienziati, i teologici, i filosofi  devono sviluppare. Loro non ti costruiscono niente: ti forniscono il cemento, la sabbia, l'acqua e la betoniera, ma la malta di cemento la devi preparare da solo. Ti danno una tecnologia avanzatissima che ti permette di costruire mezzi tecnologici, i progetti necessari per costruire i robot, e un'economia a favore della Madre Terra. La filosofia è quella cristica, e ci sarà quella che io chiamo la ricostruzione. Noi saremo sempre aiutati dagli extraterrestri, finché nel giro di qualche anno saremo in grado di poter fare il primo esperimento nella confederazione: viaggiare nell’Universo. Gesù vivrà con noi un determinato periodo di tempo e poi ascenderà di nuovo al Cielo per ritornare alla destra del Padre, per poi far si che avvenga la situazione contraria: saremo noi ad andare da Lui. Non ci sarà più bisogno che Lui scenda sulla Terra, saremo noi ad andare verso il Sole con i nostri fratelli celesti. Questo è quello che accadrà.

D: L'uomo è mai riuscito a catturare un extraterrestre?
R: Si, ma non si trattava di extraterrestri. Sono robot biologici che gli extraterrestri costruiscono e inviano in missione esplorativa mentre loro osservano dallo spazio. La loro cattura è prevista da un disegno divino spirituale ben preciso.

D: Perché gli extraterrestri non ci difendono dai crimini commessi dall'uomo?
R: Siccome noi con il nostro libero arbitrio abbiamo scelto di ammazzarci tra di noi, loro non possono intervenire. C’è una legge divina che impone a tutte le civiltà extraterrestri di non interferire con le scelte della Terra o di tutti i pianeti. Le scelte sono autonome.

D: Ma se Satana non ci tentasse, questo non succederebbe.
R: Noi ci facciamo tentare, ma la scelta di ammazzare è dell'uomo, non di Satana. Satana offre, non impone. Se rifiuti ciò che ti offre, lui se ne va. Noi scarichiamo sempre la colpa a Satana, ma lui è uno strumento di Dio. Infatti io combatto l’uomo non Satana, perché è l’uomo il nemico di Dio. Io spesso vedo Satana nella mente dei miei fratelli, ma io non lotto e non prego contro di lui perché sta solo facendo il suo lavoro. Semmai cerco di aprire il cuore del mio fratello in modo che lui possa dire a Satana “vattene!”. Siamo noi che dobbiamo dire no a Satana e sì a Cristo. Cristo nel Vangelo non litiga mai con Satana, semmai impartisce degli ordini e lui ubbidisce. Nel deserto Satana lo tenta tre volte e mostrandogli tutti i regni del mondo con la loro gloria gli disse: «Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai».(Mt 4, 9). Gesù non lo prende a legnate, ma lo lascia parlare e poi gli dice: “Vattene Satana, non tentare il Signore Dio tuo”. E agli indemoniati dice: “Ti ordino di lasciare quest’uomo”, tant’è vero che gli scribi e farisei, maligni e ipocriti udendo le Sue parole confabulano e dicono: «Costui scaccia i demòni in nome di Beelzebùl, principe dei demòni» (Mt 12,24). Gesù è il padrone di tutti, anche del demonio. Gesù litiga invece con l’uomo. Nel Vangelo c’è un dibattito bellissimo, tra Gesù e i giudei che, accusandolo di essere indemoniato, lo incalzano e lo interrogano. Finché Gesù, stanco, si dispera e dice: «Se dico la verità, perché non mi credete? Chi è da Dio ascolta le parole di Dio: per questo voi non le ascoltate, perché non siete da Dio» (GV 8, 46-47). Leggetelo.

D: In che senso tu combatti l'uomo?
R: Io combatto l’uomo perverso e consolo l’uomo di buona volontà. E lo combatto con forza perché non sopporto gli uomini che sfidano Cristo e si burlano del Padre nostro. Io li devo additare affinché si risveglino dal sonno della materia. Poi Gesù li giudicherà. Questa è la mia missione.

D: Lucifero era un essere della quinta dimensione?
R: Si. Fino a quella dimensione puoi cadere, come è  accaduto a Lucifero. Devi stare attento ad una interferenza interna: l’ego. Non c’è più una tentazione esterna, e il nemico più grande diventi te stesso perché a quei livelli hai la realizzazione della gnosi, sei un avatar. E l’avatar deve stare attento che l'ego che non superi e non offuschi la devozione alla divinità, alla trinità. Nella sesta e settima dimensione questo non succede.

D: Quando torna Gesù ci saranno uomini che ancora dubiteranno?
R: Non ci sarà nessun dubbio, perché grande sarà la Sua potenza. Tutta l'umanità lo vedrà, buoni e cattivi. Ora vi illustrerò lo scenario del Suo Ritorno. Innanzitutto faccio una piccola premessa. Nessuno nell'universo conosce il giorno e l'ora, solo il Padre. Ma questo è il tempo e dai segni che vedo sono convinto che avverrà entro pochi anni. Gesù disse: “Verrò come un ladro nella notte”, perciò ogni giorno è possibile il Suo ritorno. Gli extraterrestri mi hanno anche detto che probabilmente tornerà di sabato o di domenica, perché molta gente non lavora e va a divertirsi. Ma non è una certezza assoluta. Prima della sua manifestazione apparirà una grande croce in cielo, a circa quattrocentosettanta chilometri di distanza dalla Terra dove attualmente c’è la stazione spaziale orbitante. Questa grande croce susciterà scalpore, meraviglia e gioia a chi aspetta Cristo, ma anche irritazione a moltissime persone. Da questo punto partiranno quattrocento, forse cinquecento milioni di sfere, alcune luminose, altre a forma di campana e di disco volante che si avvicineranno alla Terra. Il cielo sarà un pulsare di sfere luminosissime che scendono in pieno giorno, e al centro ci sarà una sfera grandissima. Tutti gli strumenti militari saranno disattivati, mentre tutti i mezzi di comunicazione del mondo, le televisioni, radio, i telefoni, internet e i satelliti saranno in grado di captare un unico segnale che entrerà su tutte le sintonie. A quel punto tutti i mezzi di comunicazione trasmetteranno lo stesso identico programma, dove appariranno esseri extraterrestri che annunceranno la loro presenza pacifica e la prossima manifestazione del Re dell'Universo Gesù Cristo. Per incutere timore le forze della natura causeranno disastri naturali e i militari non avranno la possibilità nemmeno di dire “Ammazziamolo!” perché tutte le funzioni saranno bloccate. Molto probabilmente accadrà durante una guerra mondiale, seguito dallo scoppio di una guerra nucleare dove esploderanno alcuni ordigni atomici. Per molti sarà una liberazione, per altri invece significherà la perdita della guerra. Gli extraterrestri paralizzeranno tutto e Cristo ritornerà, si presenterà fisicamente in una terra a Lui cara ma sarà visibile a tutto il mondo attraverso gli ologrammi. Forse qualcuno potrà dubitare che Lui sia Gesù, ma nessuno potrà dubitare che sia un extraterrestre. Quando si pronuncerà e dirà la Sua volontà non avremo più dubbi.  Chi ha compreso il messaggio evangelico di Dio deve stare sereno perché nessuna civiltà extraterrestre può giungere sino a noi se non è mandato da Dio. Non avrebbe i mezzi o la scienza per farlo. Per prima cosa Gesù prima di giudicare guarirà, come fece duemila anni fa, tutti gli ammalati. Tutti gli uomini sulla Terra, istantaneamente, senza discriminazione, e poi li giudicherà. Sanerà anche le infermità psichiche, perché il suo giudizio dovrà essere ascoltato con serenità, senza tormento. E un uomo è sereno se non ha sofferenze, dolori e se non sta male. Gli extraterrestri sono in grado di decontaminare in pochi giorni il pianeta e sfamare tutti gli esseri che soffrono la fame e la sete. Tutti i bambini verranno prelevati, e se sono morti durante le catastrofi si prendono l'astrale e se li portano via. Anche i più anziani godranno di lucidità mentale e di discernimento per ascoltare. Lo vedranno anche coloro che si trovano nell'aldilà, perché Gesù si può bilocare. Il Signore può tutto.

D: Anche coloro che si trovano all'inferno?
R: Anche coloro che sono in Agartha, nell’inferno, verranno liberati per ascoltare il giudizio. Anche Satana starà bene in quel momento. Gesù lo terrà legato come un rottweiler con la museruola, però potrà guardare e ascoltare. Lui è il tentatore, non ha colpa, e dev'essere solo messo in condizione di non nuocere. Ma è più facile che Satana si inchini al Signore, che l’uomo.  

D: Dove ci giudicherà Gesù?
R: Il giudizio di Gesù sarà pubblico, perché Lui aveva detto ‘amatevi come io vi ho amati’, 'siate un’unica famiglia’, ‘siate tutti fratelli e sorelle’. Noi egoisti invece ci siamo chiusi in noi stessi e abbiamo fatto nefandezze di  queste parole. Così Lui ci farà tornare alle origini. Siccome siete tutti fratelli e sorelle, tutti una famiglia, non avrete segreti tra di voi. Quindi il giudizio sarà pubblico e se ti vergognerai il problema è solo tuo. Una volta atterrato probabilmente vorrà vedere cosa è rimasto della sua chiesa, nel senso istituzionale, perché di lei non rimarrà pietra. Poi giudicherà i capi di stato, tutti i potenti del mondo, e infine giudicherà il popolo. Durante il giudizio saranno proiettati su un monitor tutti i peccati commessi e assisteremo a scene davvero drammatiche perché in quel momento sarà troppo tardi per pentirsi. Coloro che dovranno essere esiliati Gesù li farà arrestare e portare via dai fratelli extraterrestri.

D: Se io chiedo perdono prima che Lui ritorni, vengo giudicato comunque?
R: Se ti sei pentito prima del suo Ritorno e hai lavorato a favore della vita, il Signore non farà vedere le tue nefandezze perché le ha cancellate; e siccome ti sei pentito, mostrerà solo le opere buone. Ovviamente se ti penti ti devi riscattare, farti servo di Cristo, lasciare tutto e dare la vita.  Probabilmente gli uomini degni del regno non assisteranno allo straziante spettacolo dove Cristo abbatterà la sua spada sugli assassini della vita. Gli extraterrestri li porteranno subito in un pianeta vicino a Giove, mentre i condannati saranno costretti a vedere come i loro fratelli saranno martoriati nello spirito. L’uomo sarà costretto a guardare i propri peccati perché Gesù vuole che egli stesso si mortifichi e autogiudichi, e ti assicuro che davanti a Cristo anche il più crudele dei potenti s’inginocchierà. Ma ricordiamoci anche l’infinita misericordia di Dio. Lui potrebbe dare qualche attenuante a chi nel cuore in quel momento dice: “Signore, mi merito questo ed altro. Dammi il triplo di maledizioni e castighi. La punizione che mi stai dando è minima di fronte alle mie nefandezze. Mandami nel posto più oscuro dell’Universo”. E se sarete testimoni del giudizio, non osate replicare se al criminale più grande di tutti i tempi Gesù dice: ‘Bravo, meriti il paradiso’, perché noi non conosciamo i Suoi motivi di infinito amore e infinita giustizia, ed è anche possibile che glielo avesse ordinato Dio di commettere quei crimini. Questo è un esempio estremo per ricordarvi una cosa che spesso dimentichiamo: al di sopra della legge non c’è nessuno. Solo uno: chi ha fatto la legge, cioè Dio. Quindi al Signore non si deve replicare mai.

D: Dove vanno gli esseri condannati alla morte seconda?
R: Gli esseri condannati alla morte seconda che in quell'incarnazione sono ancora fisicamente vivi, verranno fatti emigrare subito in pianeti abitati da animali mastodontici, come i dinosauri. Verranno abbandonati al loro destino, con la cravatta, il portafoglio e tutte le carte di credito. Io non vorrei essere nei loro panni. E prego solo che il Signore possa dare loro misericordia, perché la morte seconda è una cosa terribile. Voi non potete nemmeno immaginare cosa sia. Io non lo auguro nemmeno a Totò Riina, nemmeno a Berlusconi, perché le cose brutte non si augurano mai a nessuno. Se il Signore li castiga, dico: “Signore, sia fatta la Tua volontà, ma abbi misericordia”, Tuttavia questo non mi impedisce di denunciare gli assassini della vita che meritano di essere fermati. Poi c’è anche la via di mezzo, cioè gli esseri che non sono degni di entrare nel regno di Dio ma non meritano una condanna grave. Loro andranno in altri pianeti dove si vive degnamente e continueranno la loro esperienza. Purtroppo non vi do una bella notizia: quasi l’80% della popolazione farà la morte seconda.

D: Con la morte seconda lo spirito può retrocedere e quindi incarnarsi in un corpo umano oltre che in un animale?
R: Sì, ma è comunque la cosa più brutta che ti possa capitare. Saranno risparmiati i bambini, chi soffre o vive nella miseria estrema e chi non è nelle condizioni di ragionare. Ma quasi l'80% dell’umanità ragiona e ha un pezzo di pane da mangiare, e nonostante ciò non fa niente per cambiare il mondo.

D: Tutte le persone buone andranno nel nuovo regno?
R: Dipende. Molte andranno anche in altri luoghi dove si sta bene, ma non sarà il regno di Dio. Per entrare nel regno di Dio, vi ho già detto altre volte, e lo ripeterò finché ho respiro, sono necessari alcuni requisiti che apparentemente possono sembrare semplici, ma sono difficili, direi quasi impossibili da realizzare: amare il prossimo come noi stessi, non possedere niente e non provare invidia, non essere gelosi di niente. Perché se una persona dice: “Io amo la mia donna”, o “quello è mio figlio”, non può entrare nel regno di Dio, nemmeno se si è comportato bene tutta la vita. Infatti gli apostoli rimanevano sconcertati quando il Signore faceva queste raccomandazioni, e temevano che non si sarebbe salvato nessuno. Gesù disse: “È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli" (Mt 19, 23-24). Non bisogna possedere niente, e amare il prossimo come se stessi. Amare la propria compagna, la propria moglie, il marito e i figli donando loro tutto l’amore, la giustizia, gli insegnamenti, senza pensare che ti appartengono. Devi amare il prossimo disinteressatamente e non aspettarti di essere ricambiato. Se vieni ricambiato ringrazi, altrimenti dici: “Signore sia fatta la tua volontà. Io voglio entrare nel tuo regno, non pretendo di essere ricambiato”. È difficile non possedere niente e Grazie a Dio Gesù non è ancora tornato, perché in questa sala non si salverebbe nessuno, nemmeno io. Siamo sulla buona strada, ma dobbiamo lavorare molto. E siccome vi amo tanto vi voglio ricordare un piccolo segreto che voi sottovalutate. Gesù premierà la nostra buona volontà, se vogliamo cambiare dentro di noi e diciamo: ”Signore, tutto quello che ho fatto per te è poco, dovevo fare di più…voglio essere migliore, essere più buono, servirti meglio, esserti fedele”. Allora il Signore sapendo che siamo imperfetti avrà misericordia. Ma se siamo arroganti e ci riteniamo più bravi o migliori di altri, il Signore si irrita. È scritto anche nel Vangelo, nella parabola del fariseo e del pubblicano: «Due uomini salirono al tempio per pregare; uno era fariseo, e l'altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così dentro di sé: "O Dio, ti ringrazio che io non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri; neppure come questo pubblicano. Io digiuno due volte la settimana; pago la decima su tutto quello che possiedo". Ma il pubblicano se ne stava a distanza e non osava neppure alzare gli occhi al cielo; ma si batteva il petto, dicendo: "O Dio, abbi pietà di me, peccatore!" Io vi dico che questo tornò a casa sua giustificato, piuttosto che quello; perché chiunque s'innalza sarà abbassato; ma chi si abbassa sarà innalzato» (Lc 18,9). Gesù premia l’umiltà, e non sopporta l’arroganza. Quindi se anche limitati, siamo umili, Gesù ci da la forza per amare meglio, per crescere meglio e ci farà diventare, come dice il Vangelo, perfetti come il Padre vostro che è nei cieli.

D: Non posso più pronunciare la parola 'mio'?
R: Puoi dirlo, ma nel cuore non lo devi sentire. Tu puoi dire che quella è la tua ragazza, ma al Signore dirai: “Fai di me e di lei tutto quello che vuoi perché tutto ti appartiene. Se Tu Signore te la vuoi prendere è tua. Se tu Signore la vuoi dare a un altro, sia fatta la Tua volontà”. E puoi aggiungere: “Questa è la mia ragazza , Signore, ma sia fatta sempre la Tua volontà e non la mia. Tutto quello che io ho Signore non è mio, è tuo. Fai di me quello che vuoi”. Lui ti ascolta ovunque.

D: Alla fine del libro c’è scritto che quando Gesù tornerà, tutte le tribù si batteranno il petto. Perché non lo fanno adesso?
R: Perché sono arroganti e non hanno alcun timore di Dio. E perché, forse, non credono al Suo ritorno.

D: La notte prima della domenica delle palme ho sognato Giorgio mentre sanguinava e nel sogno volevo che l’acqua usata per ripulire il sangue venisse raccolta in un catino. Non so perché, ma nel sogno lo sentivo un concetto estremamente importante.
R: Il sangue è l’offerta di redenzione che Cristo ci da. L’acqua è il simbolo della vita. Il resto decifralo da solo.

D: Un essere condannato alla morte seconda è cosciente di ciò che è successo nella vita precedente?
R: Si, nel modo più assoluto. Deve scontare il male che ha fatto e quindi comincia a subire  atroci conseguenze sia sul piano fisico che su quello spirituale, sia nel processo delle incarnazioni. In milioni e milioni di anni dovrà purificarsi, dopodiché dovrà ricominciare dalla prima incarnazione.

D: Se io mi ritrovassi a vivere con i dinosauri credo che mi suiciderei lasciandomi divorare dagli animali.
R: No, non devi toglierti la vita. Devi cercare di sopravvivere finché vieni ammazzato. Poi ti reincarnerai negli animali, che è ancora peggio. Come vi ho già detto, la morte seconda non la auguro a nessuno.

D: Puoi spiegare la differenza tra spirito e anima?
R: Lo spirito è l’intelligenza. L’anima è il corpo energetico invisibile agli occhi della materia, ma visibile agli occhi astrali. L’anima è l’astrale, e all’interno dell’astrale c’è lo spirito che non ha forma. Infatti l’astrale lo puoi vedere: è l’aura, il corpo di luce che ha ognuno di noi. Quando lasci il corpo, lo spirito va via, cioè si disincarna e porta con sé l’astrale che è necessario per fare le esperienze nella materia e nella dimensione superiore alla materia, fino a diventare spirito puro. Il corpo astrale è il contenitore della coscienza, e la coscienza è l’anima, la quale accumula tutte le esperienze. Quindi la coscienza può essere paragonata al container di un tir. Non è il motore che trascina tutto, ma quel container deve accumulare tante esperienze, positive negative e trasmetterle al motore che è lo spirito. Tutte queste esperienze fanno si che lo spirito di evolva, cioè diventi più cosciente, e quindi si avvicini di più a Dio. Che cos’è l’intelligenza? Potrei parlarne per una settimana, ma lo riassumerò in due parole: ‘io sono’. Quella è l’intelligenza. Se ad un cagnolino dici ‘io sono‘, lui non sa ripeterlo, perché non ha l’intelligenza ma ha l’anima, e come tale va amato e rispettato. Il  progenitore o il capostipite della sua razza ha lo spirito e lui è parte di quello spirito. Quindi noi dobbiamo aiutarlo a diventare ‘io sono’, perché è un essere vivente. La tua fortuna, la tua grazia è che Dio ti ha dato lo spirito, ma lo darà a tutti, anche agli animali solo che loro devono crescere. Anche tu nelle tue reincarnazioni precedenti sei stato un animaletto prima di essere uomo.
D: Anche i robot biologici hanno lo spirito?
R: No, i robot biologici sono delle macchine di tessuto biologico umano. Solo chi è cosciente dell’anima dello spirito è in grado di costruirle. Così come il tuo computer elabora dati in base al softwear e ai programmi che hai inserito, cosi operano i loro robot. Gli extraterrestri li creano dall’energia solare, che materializzano in forma biologica, senza spirito. Si tratta di androidi, copie identiche di altri esseri prive di spirito. Sono pensanti e possono distruggere il mondo in otto minuti, e per fare questo è sufficiente inserire un programma. Molti extraterrestri che conosco sono in grado di fare le stesse cose di Gesù, perché gli è stata data la scienza cristica da Cristo stesso. Sono esseri solari talmente evoluti che possono resuscitare i morti, alzare gli oceani e avere il comando su tutti e quattro gli elementi della natura. Ma loro non si permettono di alzare nemmeno un granello di sabbia senza il permesso del Monarca. Perché se commettono un atto arbitrario vengono immediatamente destituiti, abbassati di evoluzione e precipitati in un mondo materiale come avvenne con Lucifero.

D: Per questi esseri è una grande sofferenza vedere quello che succede nel mondo?
R: Per loro è una sofferenza grandissima. Quando hanno visto crocifiggere Gesù c’è stato un vero e proprio ammutinamento di alcuni angeli. L’arcangelo Michele, Comandante dei sette arcangeli, insieme all'arcangelo Gabriele, annunciatore e giustiziere, hanno dovuto sedare la ribellione. Una reazione comprensibile per la quale furono ripresi, non castigati, perché gli esseri di luce soffrivano e smaniavano per intervenire di fronte all'umiliazione dello spirito del loro Re e per la mancata devozione. Ma loro ubbidiscono all’autorità dell’arcangelo Michele. Gesù era incarnato, e loro sapevano che Cristo non soffriva nella sua essenza, perché Lui è suprema gioia, supremo amore, infinita bellezza, allegrezza, felicità. Però nell’incarnazione Cristo respirava con i polmoni di Gesù, parlava la lingua di Gesù, camminava con la pelle, il cuore, i piedi di Gesù. Gesù era cristificato quindi nell’incarnazione gli esseri di luce sapevano che Cristo dentro Gesù soffriva l’umana sofferenza, la tortura, la persecuzione. Il corpo viveva tutti i dolori e fremeva, mentre la coscienza soffriva la tristezza di non essere compreso, la disubbidienza, il non riconoscimento. Quando Pilato fece chiamare Gesù e gli chiese: «Tu sei il re dei Giudei?», Gesù rispose: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù », perché allora come oggi, il mondo non ha un re, ma è governato da un principe che è Satana. Molto presto Gesù verrà a conquistare il Suo Regno e a spodestare con il suo esercito il principe di questo mondo. E noi siamo i soldatini dell’avanguardia che annunciano il ritorno del Maestro.

D: C’è un nesso tra l’inizio evolutivo dell’uomo terrestre, cioè la nascita del primate dell’uomo in Sicilia, e la conclusione di questo ciclo evolutivo che, attraverso la battaglia di Armaghedon, in questo tempo si conclude nella stessa terra con il sacrificio dei due testimoni e infine la gloria e il trionfo del Cristo?
R: La Sicilia è la vagina della Terra dove il Sole concepisce e partorisce, e da i suoi frutti. Poi ci sono le mammelle, i piedi, il cervello, il cuore della Terra. Se voi guardate ad esempio l’Uruguay, noterete che ha la forma del cuore. La Sicilia, che è la parte genitale, più bella e creativa, è affetta da una grave forma di tumore che bisogna estirpare, perché l'abnorme proliferazione della massa rischia di uccidere tutta l’umanità. È difficile da dimostrare a livello umano, ma a livello teologico se noi estirpiamo il tumore dalla terra della Sicilia, per effetto domino guarisce tutto il mondo. Ecco perché io voglio eliminare la mafia. Chi ha orecchie da intendere intenda. Chi ha occhi per vedere, veda. Chi ha orecchie per ascoltare, ascolti.

D: Se venissi contattata da esseri di altri mondi, come posso distinguere se sono positivi o negativi?
R: Lo spiego con un esempio pratico. Davanti a voi c'è un messaggero di Dio, o degli extraterrestri, che riceve messaggi e si chiama Giorgio. Nel momento in cui a te o ad uno di voi dovesse apparire un essere fisico extraterrestre che si siede, parla con te e ti da la prova che è lui, innanzitutto lo devi ascoltare. E, mentre parla, prepari la coscienza al fatto che da Giorgio ti dovrai distaccare, poiché sei chiamato ad una missione nel mondo. Perché nel 2012 due persone che vedono lo stesso e accompagnano un gruppo di anime verso Cristo sono incompatibili. Se io accompagno Eugenio Siragusa che vede gli extraterrestri e da loro riceve messaggi, a me non interessa che mi appaia nessuno perché io ho lui e mi basta. Quindi se mi appare la Madonna è perché mi deve dare una missione con una metodologia complementare o gemellare. E quindi fisicamente, non spiritualmente, mi devo allontanare lui. La stessa cosa ha fatto Gesù quando ha diviso i dodici apostoli, perché se fossero rimasti insieme avrebbero litigato dalla mattina alla sera e non avrebbero evangelizzato nessuno. Per quanto riguarda il discernimento, invece, non complicatevi la vita finché potete chiedere a me. Questo tormento semmai lo vivo io perché a me appaiono luci, voci, la Madonna, Gesù Cristo, dove tutti mi dicono cosa fare e io devo capire se è il diavolo o Gesù.

D: Ieri un fratello mi ha raccontato un episodio riguardante una donna indemoniata e mi chiedevo come ci dovremmo comportare se ci trovassimo di fronte a una situazione simile.
R: Mi auguro che non ti capiti mai, perché non saresti pronta ad aiutare quella persona. Non è la tua missione, né la mia.  Qualora un giorno il Signore ci dovesse chiamare anche a questo tipo di aiuto, ti porto con me e mi aiuti ad esorcizzare le povere anime che sono possedute da questo tipo di entità. Ma se sarà così, è perché in qualche modo il Signore ci ha preparato a questo tipo di missione. Per adesso non ho notizie da Gesù che io mi debba occupare di questo.


D: Nell’indemoniato si manifestano fenomeni quali la lievitazione, la lettura del pensiero,  dimostrazioni di una forza fisica sovraumana, ed espressioni in una lingue sconosciute. Com’è possibile?
R:  Le entità che posseggono un indemoniato hanno gli stessi poteri paranormali che hanno gli esseri di luce o che aveva Gesù, solo che li usano nel lato negativo. Hanno il potere anche di sanare le malattie terminali di tumori, ma l’indemoniato commetterà poi atrocità, bestemmie etc.; la telecinesi gli permette di spostare oggetti col pensiero, sbattere le porte, spingerti violentemente con la forza del pensiero all’indietro, farti cadere da un balcone, anche ammazzarti. Devi essere un’anima forte per combattere quel tipo di demoni e voi non siete pronti. Io lo potrei fare perché porto i segni di Gesù, ma Lui mi ha detto di non occuparmi di quelle anime perché non è la mia missione. Nella mia missione mi devo occupare di quelle anime apparentemente innocue ma mille volte peggiori di quelle che esorcizzano i sacerdoti, perché sono possedute dal danaro. Oggi il danaro è  la possessione più grande che abbiamo: possiede le banche, il tuo lavoro, lo tieni in tasca tutto il giorno con te, lo maneggi ventiquattro ore al giorno, hai un bisogno spasmodico della sua presenza e lui finge di farti godere. Io devo esorcizzare tutti voi da questo.

D: Io conosco alcune donne che lavorano con dei sacerdoti in istituto ecclesiastico e hanno subito violenze psicologiche, oltre a violenze fisiche. Ma invece di difendersi e denunciarli, hanno urlato contro il crocifisso e bestemmiato Dio. Quindi non solo hanno perso la fede e non vanno più in chiesa, ma ce l’hanno con Dio, sempre. Quando ritorna Cristo saranno perdonate?
R: È senz’altro un peccato bestemmiare Cristo o Dio, ma nel caso specifico le tue amiche hanno una ragione che le porta a sfogarsi contro Gesù che non ha colpa. Purtroppo alcuni suoi ministri che lo dovrebbero rappresentare sono dei criminali e commettono questi atti osceni, nefasti. Io nella lezione spirituale ho detto che se bestemmierete contro lo Spirito Santo non ci sarà perdono, ma se bestemmierete contro Gesù c’è perdono. Il loro è un peccato contro Gesù: basta pentirsi, ravvedersi e conoscerLo.

D: Le donne possono essere ai loro occhi delle tentatrici? È stato detto che i preti sono prima uomini e dopo sacerdoti. È così?
R: Sì è così, ma solo i delinquenti e le bestie commettono certe nefandezze. Non gli uomini. Quando loro commettono questi atti impuri non sono uomini: sono depravati, delinquenti, bestie. Quindi il connubio sacerdoti-uomini finisce e dobbiamo definirli bestie e basta. Gli atti delinquenziali vanno puniti secondo la legge e non hanno alcuna giustificazione.

D: Loro si coprono a vicenda..
R: Loro si coprono perché sono vipere, sepolcri imbiancati. Io non appartengo al Vaticano. Io credo nella chiesa, nei veri missionari, e credo anche nell’eucarestia, ma a questa istituzione che ormai ha tradito Cristo io non ci credo. Il Cristo che conosco io è un Cristo diverso, un Cristo dell’amore e della giustizia. Quindi se hai la possibilità, devi dire a queste tue amiche: “Vi faccio conoscere Gesù, quello che non avete conosciuto” e le porti qua. Ti assicuro che vedranno il vero Cristo. Qui c’è uno che rappresenta Cristo ed è sacerdote, messaggero e anche uomo. Non bestia. Un uomo con tutte le sue debolezze umane, ma onesto e che rispetta la legge. Anzi, io sono un pochino ortodosso, per quell'antica legge che Gesù ha modificato un po’, ma che non ha cancellato: occhio per occhio, dente per dente, chi di spada ferisce di spada perisce. Quella è la mia legge. Se un uomo si pente veramente deve essere perdonato. Ma l'arroganza che subiscono le tue amiche non sarà perdonata.

D: Ma loro sono consapevoli di peccare?
R: Loro sono consapevoli di essere nel peccato, ma sono totalmente indemoniati da continuare a peccare sapendo di peccare. Infatti quando Lui ritorna la prima ad essere giudicata sarà la sua chiesa.
Flavio: Mi dispiace che le donne facciano discorsi maschilisti e dicano che la donna è la tentazione dell'uomo. Questo è un discorso tipico del maschilista e serve a coprire le nefandezze degli uomini. La donna è come l'uomo: se è tentatrice la donna nei confronti dell'uomo, allo stesso modo è tentatore l'uomo nei confronti della donna. La differenza sta solo nel fatto che l'uomo è più prepotente, più forte, e riesce maggiormente a imporre la propria volontà. Nel caso specifico di queste donne, il problema sta nell'educazione maschilista, refrattaria e di setta che i sacerdoti hanno ricevuto, perché sono chiusi dentro un seminario per vent'anni e non sanno neppure com'è fatta una donna. Se davvero le donne fossero tentatrici, e quindi fossero tutte streghe da mandare al rogo, cosa dire dei bambini vittime di abusi? Anche loro sono tentazioni per i sacerdoti? Queste sono tutte coperture, e gli uomini che commettono certe nefandezze sono dei delinquenti e depravati. Questo non è un problema di tentazioni, ma di una mentalità gretta, medievale e maschilista.

D: Loro considerano peccatrici anche le donne divorziate.
R: Stai tranquilla che Gesù, il figlio di Dio, è un'altra cosa. Gesù adorava le donne, e le ha messe alla pari dell'uomo. Li conosco uno a uno a questi signori e ti assicuro che il regno di Dio non sarà dato a loro. È scritto nel Vangelo: “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci”. I farisei di quel tempo non sono diversi da quelli di oggi e la giustizia sta arrivando anche per loro. Non tutti, perché ci sono anche i veri sacerdoti come don Ciotti, il prete antimafia, padre Zanotelli, don Gallo, don Franco, e alcuni di loro hanno dato anche la vita come padre Puglisi e don Diana.
Al Papa ho scritto:


DAL CIELO ALLA TERRA

MESSAGGIO PER SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI
PAPA DELLA CHIESA CATTOLICA APOSTOLICA ROMANA

SAREBBE AUSPICABILE UNA FORTE, DECISA E GIUSTA DIFFUSIONE DELLA VERITÀ RIGUARDANTE I SEGNI DEI TEMPI E L'ANNUNCIO DELLA SECONDA VENUTA NEL MONDO DI GESÙ CRISTO, COSÌ COME EGLI STESSO PROFETIZZA NEL VANGELO. SAREBBE INOLTRE INDISPENSABILE LA RIVELAZIONE COMPLETA DEL TERZO MESSAGGIO DELLA MADRE CELESTE CONOSCIUTO COME TERZO SEGRETO DI FATIMA ANCORA NON DEL TUTTO RIVELATO. L'ANNUNCIO SOLENNE DI QUESTE VERITÀ, PROCLAMATO DALLA MASSIMA AUTORITÀ DELLA CHIESA CATTOLICA, POTREBBE LIMITARE NOTEVOLMENTE LE IMMANI SOFFERENZE CHE L'UMANITÀ PROSSIMAMENTE DOVRÀ AFFRONTARE NELL'APOCALISSE CAUSATA DALLE PROSSIME GUERRE E DAI MOVIMENTI TITANICI DELLA TERRA CHE UBBIDISCE AGLI ANGELI CHE COORDINANO, PER VOLONTÀ DEL SIGNORE ADONAY, LE FORZE ELEMENTALI DEL PIANETA, GLI ZIGOS (L'ACQUA, L'ARIA, LA TERRA E IL FUOCO). ABBIAMO GIÀ DETTO, E LO RIPETIAMO ANCHE A SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI, CHE AMARE, VENERARE E POI DISUBBIDIRE IL CRISTO-GESÙ CHE SI VUOLE RAPPRESENTARE, PROIETTEREBBE LA QUASI TOTALITÀ DELLA CHIESA CATTOLICA SOTTO SEVERO GIUDIZIO DIVINO FACENDO PRECIPITARE LA STESSA IN UNA CADUTA IRREVERSIBILE VERSO GRANDI SOFFERENZE, APOSTASIE E OSCURI VORTICI TENEBROSI.
DICE L'APOCALISSE "..... caduta, è caduta Babilonia la grande, ed è diventata una dimora di demoni, un covo di ogni spirito immondo, un covo di ogni uccello immondo ed abominevole". (AP. 18, 2) QUESTA PROFEZIA POTREBBE COMPIERSI SE LA DISUBBIDIENZA DOVESSE PREVALERE SULLA FEDE, SULLA SPERANZA E SUL CORAGGIO DI DIRE LA VERITÀ. IL PAPA BENEDETTO XVI È PERFETTAMENTE A CONOSCENZA CHE NOI, LE CELESTI MILIZIE, SIAMO SULLA TERRA E CHE QUESTO È IL TEMPO TANTO ATTESO. IL TEMPO DELLA PARUSIA, DELL'APOCALISSE E DEL RITORNO DEL FIGLIUOL DELL'UOMO GESÙ NEL VOSTRO MONDO.
GLI UMILI, I SEMPLICI, I BEATI E I GIUSTI ANNUNCIANO E GRIDANO IL PROSSIMO AVVENTO!
MANCA IL SUO, SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI. L'ANNUNCIO SOLENNE DEL PAPA SUCCESSORE DI PIETRO.
"ESTREMO" NELL'AMORE, NELLA GIUSTIZIA E NELLA VERITÀ OPPURE "ESTREMO" NELLA PAURA, NELLA DISUBBIDIENZA E NELLA DEBOLEZZA.
A LEI, SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI, LA SCELTA.
ANCHE PER LEI, COME PER TUTTI GLI UOMINI, VALE LA LEGGE DELL'ALTISSIMO ADONAY, INFINITAMENTE MISERICORDIOSA DEL LIBERO ARBITRIO E ONNIPOTENTE DELLA GIUSTIZIA DIVINA.
PACE, AMORE E GIUSTIZIA SULLA TERRA!


DAL CIELO ALLA TERRA
GIORGIO BONGIOVANNI
STIGMATIZZATO

Montevideo (Uruguay)
4 Dicembre 2007. Ore 20:43

Giorgio: Il Papa sa che Gesù sta per ritornare. Non sa il giorno e l’ora perché non lo sa nessuno, ma sa perfettamente che questo è il tempo. Lui è in possesso di documenti straordinari sulla presenza extraterrestre, sui segni celesti e sul fenomeno delle lacrimazioni. Quando era ancora cardinale alla guida della Congregazione per la dottrina della fede, ha censurato quella parte del messaggio di Fatima dove la Madonna spiega la visione. Probabilmente perché sapeva, in base ai sondaggi, che sarebbe stato il successore, e che quindi il messaggio parlava di lui. Cosicché, quando gli viene ordinato dal Papa di divulgare il messaggio, lui omise la spiegazione della Madonna e la sostituì con un documento scritto di suo pugno che riportava una spiegazione assurda, accollandosi una grave responsabilità di fronte ad un miliardo di anime.


D: Come spera di sfuggire al giudizio?
R: Il diavolo condiziona la mente dei nostri fratelli del sinedrio cattolico. Sono confusi dal demonio e pensano, a partire dal Papa fino all’ultimo dei cardinali, tranne qualche eccezione, che la chiesa sia un’istituzione che appartiene a Gesù Cristo e in quanto tale non deve assolutamente e per nessun motivo fallire. Deve sopravvivere a qualsiasi situazione politica, economica, naturale, catastrofica che accada sulla Terra, fino al Suo ritorno nel quale loro credono più di ogni altra cosa. Soprattutto il Papa, ad eccezione di alcuni cardinali che non credono in niente perché sono infiltrati della massoneria. Il demonio attacca le loro anime confondendole e facendo credere loro che il ritorno di Cristo sarà in carne ed ossa, ma in un tempo millenario. E che se Cristo non è tornato nell’anno mille, né nell’anno duemila, può essere che non torni neppure nell’anno tremila o quattromila, e per questo motivo devono preoccuparsi di far sopravvivere la chiesa creando delle super potenze economiche e ricchezze che dovranno prevalere su tutto e su tutti. Siccome Gesù disse: «E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa» (Mt 16,18) e “Nessuno ti conquisterà, ti sottometterà, ti schiaccerà fino alla mia venuta”. I suoi uomini sono disposti ad accettare compromessi, come dimenticarsi della povertà o prostituirsi con il potere, pur di mantenere in vita questa istituzione millenaria. Dove sbagliano? Il primo errore gravissimo sta nella mancanza di fede. Gesù, rivolto alla sua chiesa disse anche: «Quando il Figlio dell’uomo ritornerà, troverà ancora la fede sulla terra?» (Lc 18, 8) No, non la troverà. Il secondo gravissimo errore è credere che tornerà tra qualche migliaio di anni, mentre Lui è già sulla Terra. Il terzo gravissimo errore è credere che Gesù, se dovesse tornare, informerebbe prima la chiesa, quindi il Santo Padre. La loro arroganza fa credere loro che le apparizioni e i messaggi dati ai veggenti, ai pastorelli, agli umili sono per ricordare l'esistenza di Dio, e che il compimento delle grandi profezie come la Seconda Venuta, uno dei grandi dogmi della chiesa, saranno comunicati al Santo Padre.

D: Ma il Papa è convinto che Gesù lo comunicherà prima a lui?
R: Duemila anni fa Gesù si presentò ai discepoli di Emmaus e a Maria Maddalena che apparentemente non c'entravano niente e sicuramente non avevano accesso al suo fianco come gli undici apostoli. Eppure Gesù è apparso prima a loro. Perciò Papa Ratzinger, come Giovanni Paolo II, è tormentato dal dubbio riguardo al tempo della Sua Venuta, e, in qualità di rappresentante della Sua Chiesa, sull'essere degni di ricevere il Suo messaggio. Nel frattempo tace e continua con la sua metodologia ’millenarista’.

D: Dopo aver commesso i crimini più terribili, come possono pretendere che Gesù parli a loro?
R: Dal tuo punto di vista la loro politica è assurda. Loro sanno di essere peccatori, e che dei loro gravissimi errori pagheranno con l'inferno. Ma secondo la loro ottica, i loro peccati non hanno niente a che fare con la Chiesa, che non ha colpa. Come uomini risponderanno e pagheranno singolarmente; mentre come membri della chiesa di Cristo a cui è stata affidata la custodia nei secoli dei secoli in questo mondo governato da tiranni, malfattori, guerrafondai e mafiosi è inevitabile corrompersi per mantenere questa istituzione viva. Per quanto riguarda invece l'annuncio del Suo ritorno, loro temono che se Gesù poi non torna o tarda di secoli, perderebbero credibilità e quindi il dominio sui fedeli. Questo è un ragionamento materialista e la loro tentazione è sempre la mancanza di fede. Purtroppo il loro peccato è più grave di quello che voi pensate, perché non sta solo nel commettere il peccato stesso: il peccato è spirituale. Siccome sono posseduti spiritualmente, mantengono in vita il sistema della chiesa attraverso la materia e non lo spirito, che è all’antitesi del messaggio che Cristo ha lasciato.


D: La loro chiesa è diventata il loro Dio?
R: No, il loro Dio è il corpo mistico di Cristo, che è la chiesa cattolica. È Cristo risorto. Ma la loro metodologia 'millenaristica' ne ha fatto una chiesa perdente. La mancanza di fede, la vigliaccheria di questi sepolcri imbiancati, li ha indotti ad uccidere, a torturare, a violentare e a sposarsi con il potere per mantenere l'istituzione. Una metodologia adottata anche con Giordano Bruno, dove Il cardinale Bellarmino che nutriva un sentimento di amore-odio verso il frate, tentò di fargli abiurare molte delle sue tesi considerate eretiche. La reincarnazione e l'esistenza di mondi infiniti avrebbero infatti rivoluzionato un modo di pensare millenario della chiesa cattolica. Come sempre la mancanza di fede li ha portati a temere che la chiesa di Cristo potesse scomparire e che i giovani non avrebbero più sposato la dottrina cattolica. Questo ragionamento perverso dimostra l'abilità di Satana.


D: Nel messaggio di Pasqua del 2009 Gesù disse: “VI HO DETTO E RIPETUTO PIÙ VOLTE CHE SONO SULLA TERRA E MANIFESTO I SEGNI DELLA MIA PRESENZA IN MEZZO A VOI!” NON SONO SOLO, I MIEI ANGELI DI LUCE MI ACCOMPAGNANO, ESSI SONO COLORO CHE VOI CHIAMATE EXTRATERRESTRI, ESSERI DI LUCE E ALIENI. SULLA TERRA VIVONO ED OPERANO ALCUNI DEI MIEI MESSAGGERI-APOSTOLI. COLUI CHE SCRIVE È UNA VOCE CHE GRIDA NEL DESERTO CHE HA IL COMPITO SPECIFICO DI ANNUNCIARE LA MIA PROSSIMA GLORIOSA, POTENTE E VISIBILE MANIFESTAZIONE NEL VOSTRO MONDO”. Posso allora considerare i segni una sorta di Venuta intermedia?
R: Si. Il fatto che Gesù sia già in mezzo a noi e manifesti i segni può essere considerato la sua venuta intermedia. Adesso è ritornato per stare vicino agli eletti e ancora continua ad offrire. È scritto nel Vangelo: “Io non vi lascerò orfani, ritornerò in mezzo a voi”. Mentre la Seconda Venuta è il Suo Ritorno con potenza e gloria, dove Lui discende dal cielo e si manifesta a tutto il mondo con autorità e imporrà, non offrirà.


D: Nel messaggio di Natale Gesù disse: “VI VISITERÒ UNO AD UNO”.  Chi lo vede in sogno potrebbe essere eletto?
R: Eletto o chiamato. Il messaggio dice: “QUESTO È IL TEMPO DELLA MIA VISITAZIONE!
VISITERÒ PERSONALMENTE GLI ELETTI, POI I CHIAMATI E POI TUTTE LE ANIME CHE SOFFRONO PER UNA GIUSTA CAUSA”. Gesù può visitare in sogno, ma potrebbe farlo anche dando dei segni.

D: Durante la Santa Inquisizione gli uomini della chiesa commettevano crimini in nome della Chiesa. Questo rende i loro peccati meno gravi rispetto ad oggi?
R: No. Hanno commesso crimini efferati in nome di Cristo. Peggio ancora. Difatti il Tribunale nacque principalmente per motivi economici e politici. All’epoca la chiesa in Europa esercitava una forte autorità, mentre economicamente era molto debole. Caduta nella degenerazione, la sua politica sfacciata e nefasta, come quella attuata dai Borgia, l'aveva frantumata in centinaia di congregazioni e drasticamente impoverita tanto che i suoi seguaci rischiavano di scomparire. Perciò temeva che chi aveva intelligenza, cultura filosofica, ingegno e capacità politica potesse conquistare i potenti a tal punto da convincerli che la chiesa non avesse motivo di esistere e poteva essere schiacciata. Un timore fondato e un motivo sufficiente per attuare una politica sanguinaria e, attraverso la Santa Inquisizione, salvare così la chiesa di Cristo. È un ragionamento diabolico e, nel male, logico. Giordano Bruno infatti era uno che parlava con i potenti: Filippo II d’Asburgo, il re e la regina di Inghilterra Elisabetta I, il re di Spagna Filippo II e il sovrano francese Enrico III. Lui si rifiutò di rinnegare i fondamenti della sua filosofia e per tale ragione fu torturato e condannato al rogo. E di fatto, grazie all'autorità politica, la chiesa è diventata una vera e propria organizzazione criminale di mafiosi e delinquenti.

D: Loro erano coscienti che stavano commettendo peccati gravissimi?
R: No, loro erano coscienti che quello che stavano facendo era volontà di Dio e che era necessario per salvare la chiesa di Cristo. Quindi non lo ritenevano peccato, altrimenti non avrebbero avuto la capacità di fare quello che hanno fatto. Ma in realtà la volontà era di Satana.

D: Quindi saranno perdonati?
R: No, perché Dio inviò loro messaggeri come Giordano Bruno, Giovanna D’Arco e San Francesco per aprire le loro menti e ammonire gli stessi papi che la volontà di Dio era ben altra cosa. Infatti Papa Innocenzo III s'inginocchiò di fronte a San Francesco, lo riconobbe, ne approvò la Regola e diede mandato di predicare la penitenza. Poi Satana lo vinse nuovamente e riprese la politica di sempre. E oggi siamo alla resa dei conti.

D: I membri della chiesa come vedono questo Gesù che ritorna?
R: Con potenza e gloria. Sanno che se torna adesso saranno completamente annientati. Quindi pregano che non succeda e si autofrustrano nel tentativo di riformarla. Sono convinti di farcela, se non loro, i loro successori. Cosi come il tossicodipendente, vittima di un meccanismo perverso, promette ogni giorno a sé stesso di smettere finché muore, loro dicono: “Domani cambieremo”. Si autoconvincono che comunque Gesù guarderà soprattutto alle cose buone, ai Santi e ai missionari. E la loro arroganza gli fa credere che il Messia dopotutto, quando tornerà andrà da loro nel Sinedrio. Questo è il loro ragionamento.
Si conclude così anche questo giorno speciale dove, grazie al Cielo, la Pasqua non si riduce a pura rievocazione o ad una sterile commemorazione storica, né ad occasione di relax e svago. Ma diventa esempio di un cammino che trae la sua forza dall’amore infinito di Cristo liberandoci sempre più da condizionamenti, da quei criteri di produttività adottati come parametri di valori da una società depravata conformisticamente prona alle aberranti logiche del potere. Un cammino che, libero da dogmi religiosi falsi e devianti imposti da un’istituzione religiosa nelle mani di Satana, ci riporta alla vera volontà del nostro Maestro dove tutti gli uomini sono chiamati ad essere non solo credenti, ma costruttori integri e credibili di una nuova umanità degna di essere chiamata tale.

Sandra De Marco
04 maggio 2012
San Giovanni di Polcenigo (Italia)