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trabajo100Di Stefanía Rodrigo

Anche quest’anno, come ogni anno, abbiamo avuto l’importante ed emozionante compito di organizzare il pranzo solidale al fine di raccogliere donazioni per la Fondazione Los niños de San  Juan e informare sulla dura realtà che si trovano a vivere le famiglie della Puna Salteña (altopiano dell’Argentina, ndr.) e ovviamente condividere un bel momento con amici, famiglia, simpatizzanti e collaboratori.

trabajoPer alcune settimane abbiamo diffuso nei programmi radio Tierra Viva e Frecuencia Joven il messaggio di Ramón Gómez, presidente della Fondazione, sulle enormi difficoltà che affrontano giorno dopo giorno le famiglie che egli assiste, a causa dell'indifferenza e l'abbandono. Sono oltre 15 anni che Ramón, sua moglie Sandra e i loro tre figli Camila, Leandro ed Ana lavorano per aiutare queste persone facendo fronte ad ogni loro necessità in un lavoro instancabile.

È così che l’Arca di Rosario si è riunita domenica 16 luglio nel salone Blu Bel, messo a disposizione molto generosamente da Belén Paolini per poter realizzare questo evento. Il giorno è iniziato molto presto con preparativi di ogni tipo, ci aspettava una giornata colma di attività e ci siamo messi all'opera.

La mattina è trascorsa molto velocemente e alle 12:00 sono iniziati ad arrivare i primi invitati, con le loro donazioni. Poco a poco sono stati occupati tutti i posti a sedere fino a riempire il salone alla sua massima capacità. In tutto circa 70 persone; tutto era pronto per iniziare.

trabajo2L’intera organizzazione è stata a carico di Emilia Cardoso e di Belén Paolini che hanno lavorato ad ogni dettaglio, mentre Daniel Rodrigo, prima di iniziare a pranzare, ha ringraziato tutti i presenti per la loro collaborazione.

Matías Guffanti, per introdurre, ha raccontato un po’ del lavoro che viene fatto a Salta, delle distinte attività che la Fondazione sta portando avanti e ci ha mostrato un video per far conoscere l'enorme impegno del gruppo dei giovani a Salta, che ci ha commosso tutti.

Ci ha raccontato anche l'esperienza che aveva vissuto a La Puna alcune settimane prima, insieme ad altri giovani. Ha parlato di cosa significa vivere isolati nelle montagne, affrontare temperature estreme, tanto il freddo che il caldo, sprovvisti di abbigliamento o calzature adeguate. Di come sia vivere in un terreno tanto arido dove la mancanza d’acqua è esasperante e di come sia vivere in case di mattone crudo dove le temperature si percepiscono doppiamente elevate.

L’atmosfera nel salone era cambiata completamente, tutti ascoltavamo attentamente Matías, non c'era cuore che non fosse commosso ascoltando questi racconti; conoscere questa realtà ci aveva scosso dentro e toccato nel più profondo del nostro essere.

trabajo3Per concludere e fare il pieno di gioia, abbiamo visto in un altro video la storia di Jesús, un giovane di 24 anni paralitico che viveva in una casa di mattone crudo molto precaria insieme a sua madre: grazie all'enorme lavoro di Ramón e di tutti coloro che lo hanno aiutato è stato possibile costruire una casa con delle stanze, attrezzata in maniera speciale per far fronte alle sue necessità di salute.

Il pranzo è proseguito per mano di Juan Carlos che, con il suo ineguagliabile carisma, ha anche organizzato il gioco del Bingo e altre estrazioni a sorte, come ogni anno. Abbiamo venduto anche marmellate e torte fatte in casa per raccogliere fondi.

L'evento si è concluso alle 17:00 circa. Tutti avevano apprezzato il cibo, i giochi, le chiacchierate e la visione dei video. Le ore erano volate! A poco a poco gli invitati e collaboratori sono andati via. Io e tutti quelli che hanno collaborato all’organizzazione ci siamo ritirati con i cuori colmi di gioia, emozionati e grati per tutto quello che viviamo e condividiamo. E anche con un senso di impegno che inondava i nostri cuori, e con la voglia di continuare ad aiutare, rimasta viva in noi.

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Stefanía Rodrigo

7 Agosto del 2017
Arca Lily Mariposa
Rosario, Santa Fe, Argentina