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Di Claudia Marsilisardegna100

Il viaggio in Sardegna è appena terminato e, rientrata a casa, sento forte il desiderio di scrivere tutto quello che sento. Sono stati solo pochi giorni, ma mi sembra di essere stata in viaggio per un tempo indefinito… se chiudo gli occhi vedo ancora l’immensità del mare che ho potuto scorgere dal ponte della nave, mentre il silenzio della notte ci portava via da quella terra così affascinante e profumata. Nelle mie orecchie ho ancora il suono della voce di ogni singola persona. Le voci dei ragazzi, mentre recitano, cantano, gridano al mondo la loro infuocata passione, sono scolpite dentro di me. I volti delle centinaia di ragazzi che hanno assistito ai vari spettacoli portati in scena, la grande partecipazione, il modo in cui i ragazzi  sono riusciti a coinvolgere ogni volta un pubblico diverso con la stessa energia… sono tutti piccoli grandi segni di questo progetto che sta assumendo dimensioni inimmaginabili.

Fino all’ultimo secondo mille impedimenti e rallentamenti di ogni natura hanno messo a repentaglio il realizzarsi stesso del viaggio: salute, burocrazia, economia… ma alla fine siamo qui, e tutto fluisce con una semplicità che affascina e lascia sgomenti.

Dietro le quinte sembriamo formichine impazzite, che danno tutte loro stesse affinché possa essere tutto perfetto, e, anche se a volte compare un po’ di tensione e c’è qualche piccolo problema, quando i ragazzi salgono sul palco si lasciano tutto alle spalle e la loro luce abbaglia tutti.

Quando inizia lo spettacolo il tempo sembra sospeso.

Tutto viene avvolto da un’energia che ci sovrasta.

Professori e presidi di tutte le scuole visitate si complimentano con l’organizzazione e soprattutto con gli artisti, per la loro capacità di tenere incollati gli alunni, che sono soliti distrarsi e creare non pochi problemi durante qualsiasi tipo di evento realizzato a scuola. Sembra incredibile, ci dicono. Nell’ultima tappa a Terralba, Oristano, alcuni, che sarebbero dovuti partire prima con l’autobus per rientrare nelle proprie case, non si accorgono nemmeno del tempo che passa e rischiano di perderlo… episodio che lascia sconvolti i professori e, a loro dire, mai verificatosi prima d’ora!

Il Padre Sole ci assiste e col suo calore scalda gli animi di tutti e c’infonde la sua energia. Il suo sorgere ogni mattina sembra ricaricarci tutti della grinta necessaria ad affrontare i ritmi serrati delle giornate: due spettacoli al giorno e, subito dopo, ore di viaggio per spostarsi altrove ad allestire e preparare tutto per il giorno seguente; pochissime ore di sonno, tante cose da fare, inconvenienti, problemi da risolvere, ma tutto alla fine si sistema come per magia.

Voglio ringraziare tutti, uno per uno, i miei compagni di viaggio.

Grazie a Donatella, che con la sua determinazione e il suo entusiasmo ha dato vita a questo tour e ci ha creduto con tutta se stessa, grazie ad Adriano, che l’ha affiancata in ogni passaggio e che ci ha fatti sentire a casa, grazie a Lino, che ha vegliato su tutti noi ogni istante, grazie a Stefania e Luciana, che hanno condiviso con me e con tutti i ragazzi gioie e dolori dietro le quinte, accogliendo tutte le richieste e le esigenze dei ragazzi… senza perdersi d’animo! Grazie a Mara, prezioso strumento di Dio, pronta a tutto per dare voce ai ragazzi e sostenerli in ogni loro passo, grazie a Fabio, insostituibile come autista e sostegno indispensabile dello staff tecnico. Grazie a Maria, potenza della natura, che come ogni volta ha diretto con maestria la regia, grazie a Davide, che si è lanciato in questa nuova avventura con dedizione e competenza, grazie a Sonia Alea, meravigliosa creatura che ci ha deliziato della sua presenza, dei suoi sorrisi, della sua potente energia. Grazie a Jamil e Karim, che oltre ad aver messo a frutto i loro talenti artistici nello spettacolo, hanno affiancato magistralmente il nostro Aaron, compagno di una preziosa parte di questo viaggio. Grazie a Stefano, che ha messo tutto se stesso in tutti i campi in cui c’è stato bisogno di lui… e che col suo pezzo hip-hop ha catturato tutte le platee! Grazie ad Ivano, che ho avuto modo di conoscere in tutta la sua sensibilità e disponibilità al servizio di tutti, grazie alla dolce Noemi, che è riuscita ad emozionare tutti, grazie a Sofia, che con la sua semplicità e simpatia rende tutto più facile, grazie mille a Lorenzo, un aiuto prezioso per tutti con la sua innata saggezza e pacatezza, grazie a Maurice, che ci ha fatto ridere e commuovere… la nostra piccola mascotte che ormai sta diventando un ometto! Grazie a Miro, che ci ha accolti nella sua casa con umiltà e semplicità: grazie ai suoi occhi dolci e al suo sorriso sincero. Grazie a Sonia Tabita, che ha partorito tutto questo dal suo potente spirito e lo coltiva ogni secondo con immenso amore e straripante passione. Grazie a mio marito Gabriele, col quale condivido questo intenso percorso di vita e di amore, grazie per la sua disponibilità, per la sua pazienza: un esempio costante per me, che mi sprona a migliorarmi ogni giorno.

Non so se riuscirò mai a ringraziare abbastanza per quello che ho ricevuto in questi giorni. Che, come ogni volta, è molto… molto di più rispetto a ciò che ho potuto donare e offrire di me.

Con amore… al vostro servizio

Claudia

sardegna

Gubbio, 6 ottobre 2017