Cari tutti per me è un onore essere al servizio del Cielo e collaborare con il suo Messaggero. Ho avuto la grazia di conoscere l’esperienza mistica di Giorgio Bongiovanni nell’Aprile del 1989, quando ebbe le prime apparizioni della Madre Santissima che lo chiamava a Fatima.
Da allora ho potuto seguire da vicino la sua vita di stigmatizzato, ho assistito a centinaia di sanguinazioni delle sacre stigmate, assistito alle sue conferenze e agli incontri spirituali, letto tutti i suoi messaggi, approfondito gli studi di filosofia cosmica avendo accesso alla biblioteca dell’Associazione Culturale Giordano Bruno creata da Giorgio stesso: i libri di Padre Pio e di altri stimmatizzati, libri sulle Profezie, sulle più importanti apparizioni mariane nel mondo, i messaggi del suo padre spirituale Eugenio Siragusa… quindi mi sono messa a disposizione nella segreteria spirituale per aiutare Giorgio nel servizio di elargire la conoscenza iniziatica a tutte quelle anime che non potendo incontrarlo gli scrivono.
Elisabetta Montevidoni
DOSSIER ESPECIAL
HO SCRITTO IL 23 DICEMBRE 2008:
“… NE AVETE FATTO UNA SPELONCA DI LADRI”
CRIMINI IN VATICANO - 1° PARTE
MI SENTO UN UOMO DI FEDE E COME TUTTI SANNO DA VENT’ANNI VIVO LA MIA ESPERIENZA SPIRITUALE PERSONALE, MA SONO ANCHE UN GIORNALISTA IMPEGNATO, QUALE DIRETTORE DI ANTIMAFIA DUEMILA, NEL CERCARE DI DARE IL MIO CONTRIBUTO ALL’AFFERMAZIONE DELLA DEMOCRAZIA, DELLA LIBERTA, DELLA GIUSTIZIA E DELLA FRATELLANZA NELLA MIA TERRA NATIA, LA SICILIA, IL MIO PAESE, L’ITALIA, IN EUROPA E NEL MONDO INTERO.
CRIMINI IN VATICANO - 2ª PARTE
PER TUTTI COLORO CHE NON HANNO AVUTO MODO DI LEGGERE LA PRIMA PARTE DI QUESTO DOSSIER, DESIDERO RIBADIRE LO SPIRITO CON CUI È STATO CONCEPITO E SCRITTO. CRIMINI IN VATICANO NON È E NON VUOLE ESSERE UN ATTACCO ALLA FEDE CRISTIANO-CATTOLICA E TANTO MENO AI SUOI FEDELI. E' PIUTTOSTO IL RICHIAMO DI UN CREDENTE CHE NON PUÒ ACCETTARE DI VEDERE LA FIGURA E GLI INSEGNAMENTI DEL MAESTRO GESÙ CRISTO DISATTESI, STRAVOLTI E TRADITI DA CHI DOVREBBE INVECE RAPPRESENTARLI, VIVERLI E FARLI VIVERE.
IL PAPA: ABBIAMO PECCATO CONTRO LA TERRA
Durante l’udienza trasmessa in diretta e dedicata alla 50ª Giornata mondiale della Terra che si celebra oggi, Papa Francesco ha fatto un “mea culpa” che tutti noi dovremmo fare nostro prendendo consapevolezza di non aver avuto cura del nostro pianeta, della nostra casa, di averlo maltrattato, sfruttato e fatto soffrire. “Abbiamo peccato contro la terra, contro il nostro prossimo e, in definitiva, contro il Creatore, il Padre buono che provvede a ciascuno e vuole che viviamo insieme in comunione e prosperità” così si è espresso il Papa.
La reazione quindi di autodifesa della Terra come cellula vivente prima o poi sarebbe arrivata, aggiunge il Pontefice dalla biblioteca privata del Palazzo apostolico: “Dio perdona sempre, noi perdoniamo alcune volte sì alcune volte no, la terra non perdona mai. La terra non perdona. Se noi abbiamo deteriorato la terra, la risposta sarà molto brutta”.
Il nostro ruolo come umanità ospite del pianeta era quello di tutelarlo e godere delle numerose ricchezze che ci offre senza sfruttarlo creando squilibrio nella natura stessa: “A causa dell’egoismo siamo venuti meno alla nostra responsabilità di custodi e amministratori della terra – continua il Papa - L’abbiamo inquinata, l’abbiamo depredata, mettendo in pericolo la nostra stessa vita. Non c’è futuro per noi se distruggiamo l’ambiente che ci sostiene. Abbiamo mancato nel custodire la terra, nostra casa-giardino, e nel custodire i nostri fratelli”.
Il Papa ha espresso apprezzamento per quei movimenti, soprattutto giovanili che stanno nascendo e che cercano di risvegliare le coscienze e promuovendo un cambiamento radicale di interazione con la nostra Terra.
Il Pontefice ha concluso dicendo: “Questa primavera ci invita ad unirci alla lode che la natura, i fiori e gli animali rivolgono al Creatore. Possa il Creato trovare in questo anno un’occasione particolare per rianimarsi e rinvigorire”.
Maria José Lastra
22 Aprile 2020