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Setun-ShenarDAL CIELO ALLA TERRA

SETUN SHENAR COMUNICA:
 
ANIME!
ANIME SOFFERENTI IN CERCA DI CONSOLAZIONE!
ANIME CHE DESIDERANO CONOSCERE  E CHIEDONO AL PADRE IL PERCHÉ I LORO AMATI SONO TRAPASSATI.
ANIME CHE CREDONO IN CRISTO E VOGLIONO TOCCARLO, VEDERLO, SENTIRLO.
ANIME CHE VOGLIONO RISVEGLIARSI NELLA LUCE ETERNA DELLO SPIRITO PER SMETTERE DI PIANGERE.
LACRIME DI SANGUE INTRISE DI DOLORE MATERNO, PATERNO E SORRIDERE DI GIOIA INFINITA PER AVER CONOSCIUTO LA VERITÀ CHE RENDE LIBERI MA LIBERI DAVVERO!
ANIME CHE AMANO DAVVERO INFINITAMENTE LA VITA E SPERANO, SPERANO CHE UN GIORNO TRIONFI LA PACE, L'AMORE E LA GIUSTIZIA NEL MONDO AFFINCHÉ NESSUNO PIÙ PATISCA SOFFERENZE E DOLORI FAMILIARI. ANIME CHE ABBIAMO INCONTRATO A MODENA CON LE QUALI ABBIAMO PIANTO DI GIOIA E D'AMORE.
ONORE E RISPETTO A QUESTE ANIME DI DIO.
PACE!
 
SETUN SHENAR CON AMORE
 
Sant'Elpidio a Mare (Italia)
28 gennaio 2015. Ore 17:21
G. B.
 
“OLTRE LA VITA”

Esperienza, Mistero, Ricerca, Scienza, Fede

Siamo a Modena al 23° Convegno della speranza sul tema “Oltre la vita”. Tre giornate, 23-24-25 gennaio, promosse dal Centro Culturale l’Albero  http://www.centroculturalelalbero.org/.
Un programma fitto di interventi. I lavori del 24 gennaio iniziano alle 8:30. Il tempo di accreditarci ed alle 9:00 inizia l’intervento di Pier Giorgio Caria.

“Ho una bella notizia per tutti voi: la morte non esiste!” così dicendo Pier inizia a spiegare le leggi che regolano l’essere eterni, la trasmigrazione dell’anima o reincarnazione.

“…Ci manifestiamo vita dopo vita per ascendere a livelli superiori di coscienza… in questa evoluzione sono coinvolte tutte le anime dell’Universo… gli extraterrestri entrano a pieno titolo nell’ascesa spirituale”. Il ricercatore approfondisce e continua parlando delle diverse dimensioni.

 Chi conosce il Centro Culturale l’Albero comprende maggiormente le motivazioni di questo tipo di introduzione, infatti alla pagina web del convegno si legge:
“La storia lontana vede l’inizio di questo evento a seguito della morte di un Figlio. Il tema predominante era l’aiuto al dolore per la perdita di una persona cara, era per chi non aveva ancora la consapevolezza di un aldilà vivo e pieno di luce e di amore, per chi era nella più atroce sofferenza, per chi aveva bisogno di speranza...”

“Siamo in un momento della storia evolutiva di grandi crisi ma anche di grandi opportunità”.

Pier si avvale dei testi della Bibbia e di altre profezie che anticipavano-preannunciavano questo tempo. Lo scenario prospetta la fine di un’era che vede il crollo del nostro tipo di società, il nostro modo distruttivo di intendere la vita e l’inizio di un’altra che porterà al contatto con Esseri Cosmici di altre dimensioni. È un conflitto di interessi. Per sete di potere e avidità i potenti del nostro mondo ostacolano in ogni modo l’espandersi della verità cioè che siamo visitati da Esseri di altri mondi che con la loro tecnologia e la loro etica possono instaurare sul nostro pianeta la pace ed il benessere delle loro  società.

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Pier introduce la figura di Giorgio Bongiovanni e presenta il video con le ultime analisi delle stigmate a dimostrazione della veridicità dei segni che porta nel suo corpo dal 1989. La relazione continua con un fluire ed una chiarezza impeccabili tanto che il poco tempo a disposizione impone a Pier di contenersi.
Arriva il momento dell’intervento di Giorgio. Con spiccata sensibilità la prof.sa Manuela Racci lo presenta alle 500 persone presenti in sala. Stima e affetto profondo la legano da anni a Giorgio e lo trasmette ai presenti.

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“Vi dirò quello che sento, quello che vivo. Sono trascorsi  oramai 25 anni di questa esperienza mistica che vivo e con la quale convivo, fino a stamattina (facendo riferimento alla sanguinazione dalle stigmate di poco più di un'ora prima) ...io stesso vedendo le immagini di queste ferite che porto nel corpo non capisco, ...non mi sono mai abituato.
Per quanto vivo in prima persona questa esperienza di fede, mistica, visibile, che chiunque può vedere, rimane sempre un’esperienza di fede personale e soprattutto in questo momento direi riservata. Il segno è importantissimo ma non è fondamentale, fondamentale è il messaggio che mi è stato dato e che spero possa entrare nel cuore della gente”.
Anche Giorgio tocca il tema della reincarnazione. “Siamo di passaggio in questo mondo ma la verità è che siamo eterni.  Quando prendiamo coscienza che siamo eterni sappiamo che rivedremo gli esseri che amiamo e che abbiamo incontrato per una ragione spirituale. Non lo dico io, è scritto nel Vangelo. Lo dice quel Cristo che ritornerà.
Il cuore della missione che devo compiere è annunciare la Seconda Venuta di Gesù Cristo. Mai come in questo tempo si sono verificati eventi che ci indicano il Suo Prossimo Ritorno. Egli si  manifesterà a tutti. Si squarcerà il confine con l’aldilà e quindi sia gli spiriti che non sono incarnati sia noi, se resteremo fino a quel giorno, avremo la possibilità di vedere il Figlio di Dio scendere nel nostro mondo.
Saranno quelli i giorni del Giudizio Universale perché è necessario che questa umanità passi da questa vita materiale di sofferenza, di Karma, di disarmonia, a una vita di pace, fratellanza, amore, libertà e armonia tra gli esseri umani.
Il Cristo è stato designato dal Creatore come giudice garante per giudicare e stabilire chi meriterà di passare nella Nuova Era. Dovrà decidere Lui perché solo Lui può giudicare tutte le anime. Molti non saranno idonei e dovranno reincarnarsi in altri posti, non sulla terra. Questo è il motivo per il quale io sono rinato.
Nell’attesa di questo grande evento Cristo mi dice che non possiamo stare fermi, dobbiamo essere testimoni della verità, di coloro che fanno le azioni a favore della vita. Dobbiamo amare il prossimo e difendere i giusti perché sulla Terra a fare del bene non ci sono solo missionari o persone di fede, ma anche delle persone che sono laiche. Questi sono coloro che nella BIBBIA vengono definiti come i giusti. Per esempio “i giusti” sono Falcone e Borsellino, il generale Dalla Chiesa, i martiri uccisi dalla mafia. Quelli sono dei giusti e noi li dobbiamo difendere e appoggiare con spirito cristiano. Se poi il destino e la vita ci da l’onore di difenderli ed essere solidali con le loro battaglie, come nel mio caso con la professione di giornalista, lo si fa direttamente sul campo.
Dobbiamo annunciare la seconda venuta di Cristo e lavorare tutti i giorni nella nostra società per il bene comune... e noi sappiamo qual' è.

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Noi che seguiamo un cammino spirituale non possiamo cadere dalle nuvole e dire: “queste cose non mi interessano”. Dai barconi i migranti cadono in mare ed “a me non interessa”, ci sono i bambini del sud del nostro Paese in mezzo alla strada, i genitori sono in carcere e dire “a me non interessa”. Noi dobbiamo invece inserirci nella società in cui ci troviamo con la nostra spiritualità e dire “io partecipo al miglioramento della mia città, del mio Paese”. Diamo così la prova al mondo che il nostro messaggio è vero.

Comprendo ora perché sono qui e ringrazio per questa possibilità che mi viene data di parlare a tanta gente, per annunciare di prepararci a questa prossima seconda venuta come per la Prima Comunione. Dobbiamo prepararci alla seconda venuta di Cristo quindi la preparazione non può essere rimanendo a guardare il campionato di calcio oppure facendo gli indifferenti. Dobbiamo prepararci con la preghiera, la meditazione, con la comunione e con l’azione. Dobbiamo essere attivi, dare la faccia sfidando quello che Pier prima chiamava l’anticristo.

Satana è la rappresentazione del male quindi tutti quegli uomini che incarnano il male sono suoi seguaci. Chi comanda le grandi multinazionali è Satana, i narcotrafficanti sono Satana, chi sequestra i bambini e li violenta è Satana, i governanti che tolgono linfa vitale al popolo sono Satana. Dobbiamo inserirci. Dobbiamo combattere. Gesù lo faceva. La sua missione si divideva in tre parti: Predicare, guarire e attaccare i potenti. Leggete il Vangelo. Gesù attacca i potenti continuamente “guai a voi scribi e farisei… guide cieche! che colate la zanzara, e inghiottite il cammello.” Attaccava i potenti per difendere i deboli, i perseguitati, quelli che non avevano niente, quindi se noi siamo cristiani dobbiamo imitare Cristo nell’azione. Purtroppo la nostra Chiesa è stata ipocrita per centinaia di anni. Sempre amica dei potenti. Papa Francesco che sta cercando di cambiare le cose forse vuole far ritornare la Chiesa a Cristo.
Cristo è il nostro imperatore.
Annunciare la seconda venuta di Cristo, combattere nella nostra società per liberarla dal male soprattutto spiritualmente e alleviare il male fisico.
Questa è una preparazione durante la quale vivremo, come stiamo vivendo, tanti segni. Ho saputo che ci saranno segni bellissimi: le apparizioni in cielo di tante astronavi extraterrestri. Una delle più belle cose che l’uomo del terzo millennio può scoprire è che non siamo soli nell’Universo. Grazie a Dio ci sono altre civiltà. Bellissime. Piene d’amore e fratellanza che possiamo imitare. Non c’è solo la nostra semidistrutta e piena di sofferenze. Possiamo trasformarci in una società armonica, non è utopia.
Non vi posso nascondere che ci saranno anche grandi catastrofi, ma non perché Dio è cattivo e ci castiga bensì perché noi abbiamo causato questo facendo a pezzi la Madre Terra la quale non ha più la capacità di sopportare le nostre violenze, gli esperimenti nucleari, il buco dell’ozono, l’inquinamento degli oceani, l’inquinamento atmosferico, l’inquinamento terrestre… la Terra non ce la fa più. Quindi è una reazione naturale della Terra alla nostra violenza.
Questo fa parte dei segni perché Cristo, quando nel Vangelo annuncia la Sua seconda venuta, annuncia anche grandi catastrofi. Fame, pestilenze, ma arriverà il giorno che apparirà in Cielo una grande Croce e tutti la vedremo. Quello è il segno che Gesù sta per tornare con il corpo con il quale è resuscitato e asceso al cielo. Disse agli apostoli: “Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che è stato di tra voi assunto fino al cielo, tornerà un giorno allo stesso modo in cui l'avete visto andare in cielo” (Atti degli Apostoli 1-11).
Dobbiamo aspettarlo questo giovane Nazareno del quale io sono innamorato. Egli sarà un giudice severo. Io fino a quel giorno griderò nel deserto come Giovanni il Battista “ravvedetevi, Cristo sta per ritornare”.      
Nel frattempo in quella mia Sicilia lontana ma tanto vicina continuo a combattere contro il male che nella mia terra non può che essere la mafia.

D.:  Ci sarà una religione universale?
G.:Certo. Dio è uno ed è il Creatore di tutto. Ha mandato molti messaggeri sulla Terra. Noi, e non i Maestri spirituali che sono venuti sulla terra, abbiamo creato le religioni. Purtroppo in nome delle religioni abbiamo massacrato e ucciso e continuiamo a farlo. Ora però Dio si è stancato delle nostre disubbidienze. Quando Cristo ritornerà non sarà solo. Sarà accompagnato da Budda, Krishna, Maometto… quindi ci sarà una unica religione.

D.:  Cosa pensa dell’Inferno?
G.: A parte qui in questa stanza credo che mi trovo in un inferno abbastanza potente sulla Terra perché vedo bambini che muoiono di fame, stuprati, uccisi, guerre, organizzazioni criminali che hanno nelle mani l’economia mondiale, migliaia di testate nucleari… io non lo so se all’inferno c’è lo stesso male. Credo che Satana si sia messo le mani nei capelli perché gli uomini lo hanno superato. Cara, è più facile conciliare Satana con Dio che l’uomo con Dio. Satana ubbidisce a Dio. Quando Cristo scaccia i demoni loro se ne vanno, ma quando Cristo ordina all’uomo di non fare la guerra l’uomo lo sberleffa.  Chi è più ubbidiente a Dio tra l’uomo e Satana?

Giorgio chiama e fa accomodare vicino a se l’amica Paola Giovetti, scrittrice e giornalista, la quale ha scritto un libro sulla sua storia  "GIORGIO BONGIOVANNI STIGMATIZZATO l'avventura di una vita" edizioni Mediterranee.
Ella domanda a Giorgio: La tua vicenda è cominciata a Fatima ed è molto legata al terzo segreto. Su suggerimento di Pier Giorgio quest’inverno ho letto il libro “Un cammino sotto lo sguardo di Maria”, editato dalla OCD, interessantissimo. Sappiamo tutti che la storia del terzo segreto non è finita nella parte che la chiesa ha rivelato. Non spiegherebbe il perché il terzo segreto sia rimasto segreto per tanti anni al di là di quello che Lucia avrebbe dovuto rivelare.

D.:  Cosa ci puoi dire ancora del terzo segreto?
G.: Il Cardinale Ratzinger, in seguito divenuto Papa, parla della visione che Lucia ha ed è quella che tutti sapete.http://www.giorgiobongiovanni.it/3d-segreto-di-fatima/il-segreto-di-fatima.html    

TERZA PARTE DEL «SEGRETO»
«J.M.J. La terza parte del segreto rivelato il 13 luglio 1917 nella Cova di Iria-Fatima. Scrivo in atto di obbedienza a Voi mio Dio, che me lo comandate per mezzo di sua Ecc.za Rev.ma il Signor Vescovo di Leiria e della Vostra e mia Santissima Madre. Dopo le due parti che già ho esposto, abbiamo visto al lato sinistro di Nostra Signora un poco più in alto un Angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo; ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui: l'Angelo indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza! E vedemmo in una luce immensa che è Dio: “qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti” un Vescovo vestito di Bianco “abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre”. Vari altri Vescovi, Sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c'era una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i Vescovi Sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due braccia della Croce c'erano due Angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio. Tuy-3-1-1944».  

Questo è il terzo segreto di Fatima che ci è stato spiegato.
Misteriosamente oppure purtroppo per grandi interessi, anche politici forse, non viene data la spiegazione del terzo segreto. Mentre nei primi due segreti la Madonna spiega le visioni nel terzo segreto, secondo la Chiesa Ella non da spiegazioni.
Invece c’è la spiegazione, non solo, ma come avete ascoltato con la relazione di Pier Giorgio, Lucia ha un seguito di questa visione. Il seguito di questa visione è il segno che io ho ricevuto a Fatima, come se Lucia mi avesse guidato da Suor Sofia, sua prediletta. Lucia scrive nel 1944 che questa visione continua e la Madonna non riesce a fermare la spada della giustizia di Dio che cade sulla Terra. Cade così violentemente che, dice lei, l’asse polare magnetico della Terra si sposta. Uno sconvolgimento mondiale. Questo è parte del segreto di Fatima.
Non ci è stato detto ma parla anche della seconda venuta di Cristo. Quando la Madonna dice: “E alla fine il mio cuore immacolato trionferà”… puntini puntini. Puntini cosa? Il mio cuore immacolato trionferà perché verrà Colui che non aspettate” cioè si riferisce a Suo Figlio, quindi annuncia la seconda venuta di Cristo.
Ma poi il messaggio di Fatima parla di un’altra cosa che prima Pier ha accennato “darò a Satana 100 anni di tempo per provare il mondo”. I 100 anni scadono nel 2017 e poi un’altra cosa: il contatto con Esseri che vengono da altri mondi. Ovviamente la Madonna li chiama Angeli. Come li può chiamare? Come deve parlare a tre pastorelli che non sapevano nemmeno cos’era la Russia? Quando la Madonna dice ai tre pastorelli che la Russia si convertirà Lucia pensava fosse una delle vicine di casa della quale non conosceva il nome. Come ha detto Paola il segreto di Fatima non è solo quello divulgato dalla Chiesa. La Chiesa ha spiegato il segreto di Fatima incompleto. Capisco la preoccupazione della Chiesa ma quando la Madonna  da un messaggio bisogna dirlo costi quel che costi.  Vi dico una cosa col cuore: a me la Madonna non ha dato segreti. Tutto quello che mi ha detto io l’ho riferito.

D.: Cosa ne pensi dei messaggi della Madonna della pace di Medjugorje? Si parla pochissimo di questi messaggi anche se vengono puntualmente ogni 25 del mese.  Sono messaggi di pace. La Chiesa non ne parla, non riconosce la funzione dei veggenti. Anche i veggenti pare abbiano 10 segreti che non hanno rivelato.
G.: Non mi permetterò mai di giudicare l’ultimo degli uomini, figurati se vado a giudicare eletti dalla Santa Madre. Abbiamo il diritto di parola e di critica, sempre costruttiva, quindi dico che il messaggio della Madonna di Medjugorje è immacolato. Quello che non condivido è tenersi i segreti. Ora, se la Madonna ha dato loro dei segreti, per carità, devono ubbidire ma non capisco questa contraddizione di riservatezza. Se c’è pericolo che possa accadere una guerra, una catastrofe… se la Madonna mi dice “a Modena avverrà una catastrofe il 25 maggio del 2017 ma è un segreto, non lo devi dire a nessuno” io, che sono figlio della Madonna, le dico   .  Io che attuo il discernimento penso che c’è un condizionamento da parte di chi tutela questi veggenti, quindi sacerdoti, vescovi, monsignori… che magari dicono loro: . La mia opinione è questa. Io sono sicuro che se la Madonna da un messaggio è per dirlo a tutti compreso il terzo segreto di Fatima. La Madonna ordinò di tenerlo nascosto fino al 1960 ma poi bisognava dirlo a tutti. Il messaggio non era comprensibile dal ’17 al ’60. Si parlava della Russia, di conversione, di seconda venuta… Perché questi segreti? Dicono che uno di questi segreti era la guerra sanguinosa in Jugoslavia. Ma se loro lo avessero detto prima può essere che si salvava tanta gente. Ovviamente è una mia opinione.

D.: Cristo incarnato potrebbe essere già sulla Terra in attesa di manifestarsi?
G.: Si. È sulla Terra. Io l’ho visto. Ho avuto delle visioni spirituali di Cristo ma l’ho visto anche fisicamente, è venuto a casa mia. Non ha suonato alla porta. È sceso dal tetto, si è seduto nella mensa della cucina e mi ha parlato. Era Lui. 2000 anni fa gli apostoli erano chiusi a chiave nel cenacolo e Lui è entrato attraversando il muro. Mi ha detto di dire a tutti che Lui è presente. Si deve solo manifestare. Lo vedrete tutti. Lo so che rischio l’ospedale psichiatrico ma non posso nasconderlo, lo devo dire.  

D.: Anch’io ho pensato ai 100 anni che stanno scadendo. Come sto pensando ai 7 anni. Dal 2010 al 2017. Sono 7 anni. Questi sono anche i sette anni descritti dal profeta Daniele che portano in effetti alla rivelazione, alla venuta di Cristo, quindi c’è in realtà non solo una continua testimonianza da parte di chi come lei ha questo privilegio, ma proprio testimonianza anche scritturale. Ciascuno di noi come credente, come cristiano, come colui che sente che il Cristo tornerà è tenuto, ciascuno nel suo intimo, a testimoniare?
G.:Per chi lo sente è nostro dovere testimoniare la venuta di Cristo però, guardi signora, noi non dobbiamo farci illusioni né aspettative. Questa seconda venuta, non per colpa di Gesù ma per nostra responsabilità, sarà terribile. Non possiamo pensare che le forze avverse, se domani mattina dovesse scendere Gesù, lo applaudano. Ci sono delle forze criminali e assassine che potendolo lo ucciderebbero di nuovo. A governare il mondo abbiamo degli assassini che hanno nelle mani migliaia di testate nucleari e pur di non perdere il potere sono capaci di dire . Abbiamo a che fare con personaggi veramente indemoniati Scendendo Nostro Signore non avrà un lavoretto semplice. Siccome Lui è giudice e lo può fare, dovrà agire contro il male, contro l'avversario che cercherà di fermarlo.
Il Padre, Colui che invia Cristo, è un personaggio molto autoritario. Egli è la giustizia. Il Padre Adonay è lo stesso che sul monte Sinai dette i 10 comandamenti a Mosè, ma è anche lo stesso che ha distrutto Sodoma e Gomorra, è anche quello che ha detto a Noè di entrare nell'arca con tutta la sua famiglia «… ho visto che sei giusto davanti a me, in questa generazione». Ge 6:8-22; Mt 24:37-39 «Io sterminerò dalla faccia della terra l'uomo che ho creato: dall'uomo al bestiame, ai rettili, agli uccelli dei cieli; perché mi pento di averli fatti». Genesi 6,5-8,20
Sempre quel Dio è. Tutti voi non vi dovete preoccupare perché siete nel cuore di Cristo, ma chi non è nel cuore di Cristo dovrà mordersi la lingua a sangue.

D.: Secondo i vivi, il fatto che il pensiero crea la realtà come sostiene la fisica quantistica, quindi il nostro corpo, la nostra realtà, tutto quello che viviamo è un pensiero consolidato. Anche il tuo corpo è il tuo pensiero consolidato, quindi cos’è che ha consolidato, come pensiero, i tuoi segni sul corpo?
G.: I miei segni sul corpo li ha consolidati una forza esterna. Il mio pensiero non è in grado di consolidare nel mio corpo un segno che io non posso controllare. Io so chi li ha impressi. So le forze che lo hanno fatto. Il mio corpo è frutto del mio pensiero ma io sono un’eccezione rispetto a tutti voi perché Dio vuole mostrare tramite me un segno quindi fa un’eccezione. Il mio corpo pensiero consolida tutto il mio corpo ma questi segni li consolida Lui.

1) Relativamente alla risposta che ha dato sul fatto che i veggenti di Medjugorje hanno dei segreti e non li dicono. Perché, quello che ha spiegato anche Papa Francesco, noi se preghiamo tanto riusciamo o a bloccare questi eventi che si possono verificare o a spostarli.

2) L’altra cosa che le volevo chiedere, come è fatto Gesù visto che lei l’ha visto?

G.: 1) Insisto. Per quanto riguarda i veggenti io non voglio giudicare nessuno, ho detto una mia opinione. Per quanto riguarda la preghiera sono convinto che può fare molto. Questi ultimi 15 anni nei quali sono impegnato anche come giornalista in Sicilia vedo le cose molto pratiche signora. Non è cambiata molto la situazione nel mondo con la preghiera, è peggiorata quindi non siamo bravi a pregare. Penso che se non ci rimbocchiamo le maniche e le cambiamo con la nostra forza quotidiana operativa le cose non cambieranno mai. Continuiamo a pregare, ma dobbiamo agire con tanta tanta forza. Tra l’altro lo stesso Papa dice di fare le opere.
2) Io ho visto Gesù. Nelle visioni spirituali lo vedo con tanta Luce quindi il volto non è molto identificabile. Assomiglia tantissimo alla Sacra Sindone. Fisicamente l’ho visto alto circa 1,80-85, aveva la tunica usata color granata come se l’avesse addosso da chissà quanti anni però tutto il suo Essere profumava di rosa secca. Aveva il volto somigliante alla Sacra Sindone ma molto più nitido. Con i capelli lunghi sul rossiccio-marrone e la barba tagliata nel mezzo. Non un ragazzo fragile come spesso nei film ci hanno fatto vedere. Era una persona molto virile, forte, con un grandissimo carisma. Ho visto che aveva gli stessi segni che ho io cioè io porto gli stessi segni che ha Lui nelle mani e nei piedi. Il costato non l’ho visto. Siccome potevo notare la corporatura, così come si è presentato a me era un giovane di 33-34 anni muscoloso. Quando mi ha messo la mano sulla spalla non era una mano delicata, era una mano di uomo forte. Mi ha detto: “Figliuolo, dobbiamo mangiare il pane della vita.”

D.: In questo secolo ci sono stati vari stigmatizzati. Ogni uno ha avuto una missione diversa dalla tua. Per lo meno ho letto le loro biografie cominciando da Padre Pio a San Francesco. Ti volevo domandare se ci sono nel mondo altri come te in questo momento.
G.:Domanda difficilissima. Io credo che ce ne sono, ne ho conosciuti di altri stigmatizzati ma non sono stigmatizzati permanenti. Stigmatizzati permanenti forse non ce ne sono altri.

D.: Cristo è stato crocifisso nei polsi. Perché i segni vengono nelle palme?
G.: Dovrei avere più tempo ma ti rispondo brevemente: perché Dio è molto intelligente e astuto. Tutta l’iconografia cristiana, dal primo pittore allo scultore fino ad oggi hanno messo i chiodi di Cristo nelle palme quindi tutta la coscienza popolare di 7 miliardi di persone ha questa immagine. Se io fossi Dio stigmatizzerei una persona nelle palme perché non sono un Dio pignolo e fariseo, devo risvegliare il cuore delle persone quindi io Dio mi conviene stigmatizzarlo nelle palme in modo che tutta la gente non rimanga perplessa. Questa è la mia spiegazione.

*I presenti in sala sono talmente concentrati ed attenti che escludono categoricamente la pausa prevista per dare spazio alle ultime domande.

D.: Io ho il cuore che mi scoppia. Ho due domande. Riguardo a quello che succederà nel 2017 che è il termine dei 7 anni si riferisce ai famosi tre giorni di buio?
G.:Non so se succederà nel 2017. Io non ho dato una data però ci saranno questi 3 giorni di buio.
La data del 2017 è un’ipotesi di studio che stiamo facendo insieme Pier Giorgio ed io, ma nessuno sa quando accade una determinata cosa. Le assicuro che se mi viene detta una data io la do subito.

D.: Per tutte le persone, coppie separate, divorziate che comunque si ritrovano in una nuova convivenza, con un’altra persona, cosa ne dice riguardo a quanto ha detto prima della Comunione quando ha parlato con Gesù e che dobbiamo mangiare il pane della vita?
G.: Le rispondo con la Parola di Cristo:  Nel Vangelo due persone erano andate al Tempio. Un fariseo, un monsignore, e un povero disgraziato. Al Tempio, quindi a Dio, il monsignore dice: Signore non ho commesso peccati, do l’elemosina… non come questo disgraziato peccatore che si permette di venire al Tempio tutto sporco.
Invece il peccatore: Signore faccio schifo, ho sbagliato però sono qua ti voglio servire…
Le dico in verità, come dice Gesù nel Vangelo, che Dio perdona il peccatore e lo consacra e al fariseo lo giudica e lo condanna.

D.: Nel Vangelo leggiamo che Gesù quando fa i miracoli, guarisce dicendo al guarito “non dire niente a nessuno” il guarito subito corre e lo dice a tutti. Io non ho mai capito se era una provocazione che Lui dovesse dire o meno. Che relazione c’è tra questa cosa e i segreti, “…non dire che ti ho guarito…”?
G.:Gesù diceva “non dire che ti ho guarito” perché era umile. È una cosa molto interessante che noi tralasciamo. Gesù, che è il figlio di Dio, dice ai Suoi apostoli che lo è, ma pubblicamente era umile. La Sua era umiltà. Quella che noi non abbiamo.

Mara della Coletta
Pordenone, 26 Gennaio 2015