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DAL CIELO ALLA TERRA

LE LACRIME DELLA MADONNA DI AUDITORE

HO SCRITTO IL 20 LUGLIO 2015:

IL RISULTATO DELLE ANALISI È CHIARO. SI TRATTA DI SANGUE DI ANIMALE.
ORA, BISOGNA PROVARE IL REATO DI PROCURATO ALLARME.
RIMANIAMO IN ATTESA DI INDAGINI DEFINITIVE.
CIÒ CHE È ANCORA CHIARO È CHE NEL VISO DELLA STATUA DELLA SANTISSIMA MADRE SCORRONO LACRIME DI SANGUE.
G.B.
 
Palermo (Italia)
20 Luglio 2015
DAL CIELO ALLA TERRA

LE LACRIME DELLA SANTA MADRE NELLE MARCHE

NOI SAPPIAMO IL PERCHÉ.
DOVRESTE SAPERLO ANCHE VOI.
LEGGETE, MEDITATE E DEDUCETE LA CRONACA DEL NOSTRO FRATELLO FLAVIO CIUCANI.
PACE!
 
DAL CIELO ALLA TERRA
Palermo (Italia)
17 Luglio 2015. Ore 22:38
G. B.
 
IL SEGNO DI UNA NOTTE E UN GIORNO
Di Flavio Ciucani

Auditore è un paesino di 1600 abitanti a una trentina di chilometri da Pesaro. L'otto luglio un'anziana signora si reca presso una celletta, tipo “porziuncola” in miniatura, per accudirla, pulire, cambiare l'acqua ai fiori o rinnovarli, sotto una statua della Madonna di Fatima, perché sua cognata, colei che aveva provveduto a questa incombenza per trent'anni, la signora Ada, era stata sepolta il giorno avanti. Nel giorno del funerale il signor Gualfardo, proprietario della chiesetta, aveva creduto opportuno lasciare aperta la porticina in legno della celletta come saluto e ringraziamento alla signora Ada per il suo devoto lavoro quando la bara sarebbe passata sotto lo sguardo della Madonnina; al ritorno della cerimonia funebre la celletta è stata richiusa senza che fosse stato notato alcunché di strano.
 
madona1Ma la donna che il giorno successivo entra nella celletta, per fare ciò che sua cognata si era adoperata ad adempire per tanti anni, vede il volto della Vergine rigato da lacrime vermiglie. Pensa immediatamente che sia effetto dal passaggio dal riverbero del sole estivo alla penombra, ma dopo essersi avvicinata alla statua si rende conto che sono lacrime. La signora ha un attimo di smarrimento e si prostra in ginocchio, poi si rialza chiude il portone della cella e va a casa. I famigliari e lo stesso Gualfardo, che mi ha raccontato l'accaduto per telefono, non riescono a far parlare l'anziana signora che per circa un'ora cade in un mutismo che fa preoccupare gli astanti per la sua salute. Poi finalmente, dopo un pianto tranquillizzante, la donna parla: “La Madonna della celletta sta piangendo!!!” La notizia si è sparsa per le case del paesino in un batter d'occhio e subito una piccola folla si è riunita avanti la cella invadendo la strada provinciale. Sono arrivati i carabinieri e anche il sindaco. Subito il curato del posto ha madona350avvertito il vescovo di Rimini, il quale senza chiedere molte spiegazioni ha ordinato di togliere la statua dalla celletta e metterla a riparo dalla curiosità della gente, ma i cittadini si sono opposti, e soprattutto i proprietari della celletta i quali hanno ribadito che la statua della Vergine sarebbe rimasta lì dove da quasi mezzo secolo e stata riposta!
Abbiamo letto con attenzione le dichiarazioni del sindaco, Giuseppe Zito, ex poliziotto in pensione: “Ho lavorato per molti anni nella Scientifica e so riconoscere se si tratta di sostanza ematica o no. Ma sono cauto e aspettiamo il risultato delle analisi da Ancona. Mi dispiacerebbe se si rivelasse uno scherzo, perché questi non sono scherzi da fare!”
I fatti raccolti
Questi sono i fatti dell'accaduto aldilà delle illazioni e ipotesi che abbiamo letto sui giornali. La nostra sorella Anna si è recata sul posto ricostruendo tutti i fatti e raccolto testimonianze e scattato foto. Mi ha fatto parlare per telefono col signor Gualfardo il quale mi ha ribadito alcuni dati importanti. Non esistono né sono esistite altre macchie color sangue, né tanto meno schizzi, sulle mura interne della celletta; la statua della Madonna è distante tre metri dalla porta che ha delle finestrelle con grate di legno e che quindi sarebbe difficile iniettare con siringhe o altri oggetti, materiale ematico sul volto di Maria.
Alcune considerazioni
Nell'attesa dei risultati di laboratorio mi permetto di fare alcune considerazioni.
Un giornalista, noto per la sua ignoranza religiosa senza le basilari conoscenze teologiche, durante una diretta televisiva ha paragonato l'evento di Auditore con quello di Civitavecchia, affermando che la Madonna non può piangere lacrime il cui DNA è di un uomo! Nessuno gli ha mai spiegato che la madre di Gesù non è la protagonista della storia del cristianesimo, ma Cristo Risorto. Ella ha avuto il compito, e lo ha ancora, di portare Cristo nel mondo, e se piange lacrime da uomo è perché è Lui, il Cristo, che deve mostrare: la Madonna è una Cristofora! Anzi spero proprio che il risultato delle analisi di Ancona sia lo stesso di madona4Civitavecchia!
La statua della Madonna di Auditore ha pianto un giorno e una notte. Questo fatto ha riacceso in me la speranza che i tempi del ritorno di Cristo siano questi che viviamo. Non conosciamo il tempo del cielo: quanto dura un giorno e una notte nella sapienza divina? Ma il giudizio di Sodoma e Gomorra è durato un giorno e una notte, il tempo dato agli angeli di Dio per salvare gli eventuali giusti. “Poi il Signore apparve a lui alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all'ingresso della tenda nell'ora più calda del giorno. … «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola; forse là se ne troveranno dieci». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei dieci». Poi il Signore, come ebbe finito di parlare con Abramo, se ne andò e Abramo ritornò alla sua abitazione.” (Genesi 18, 1- 32 e 33) … “I due angeli arrivarono a Sòdoma sul far della sera … Il sole spuntava sulla terra e Lot era arrivato a Zoar, quand'ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sòdoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco proveniente dal Signore. Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo.” (Genesi 19, 1- 23 e 24)
Una strana coincidenza
Il vescovo di Rimini, monsignor Francesco Lambiasi, per quasi dieci anni, mentre insegnava teologia ai futuri sacerdoti in seminario, è stato viceparroco nella parrocchia Santa Maria Goretti di Latina. E' da notare che la famiglia Goretti è originaria di Corinaldo distante 60 chilometri da Pesaro e 70 da Auditore; e che l'assassino della fanciulla Maria, Alessandro Serenelli, è morto nel convento dei cappuccini di Macerata, convertito e pentito dopo un miracoloso sogno della stessa Santa!
Monsignor vescovo non pensa che in questi tempi bui una lacrimazione miracolosa possa esser utile alla conversione di qualche anima?

Flavio Ciucani
Sant'Elpidio a Mare, 16 luglio 2015