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IN RELAZIONE AL PRODIGIO APPARSO A FRANCAVILLA DI SICILIA IL 14 APRILE DEL CORRENTE ANNO 2009

SETUN SHENAR E I FRATELLI DELLA LUCE COMUNICANO:

SIAMO NOI GLI AUTORI DI QUESTI PRODIGI!
SIAMO NOI PER ORDINE DI CRISTO GESÙ  I CREATORI DI QUESTI “MIRACOLI” PER SENSIBILIZZARE LE ANIME AL RISVEGLIO DELLA VERITÀ DEL TEMPO DI TUTTI I TEMPI.
IN UNA DELLE TERRE BENEDETTE DA DIO, LA GALILEA DEI GENTILI, LA SICILIA, PREPARIAMO IL TERRENO ALLA MISSIONE CHE HA DA SVOLGERE IN QUESTO TERRITORIO LO SCRIVENTE, PORTANTE LE STIGMATE DELLA PASSIONE DI JESUS-CRISTO, NOSTRO E VOSTRO SIGNORE.
VI AVEVAMO DETTO CHE IN QUESTA TERRA SAREBBERO APPARSI DEI SEGNI.
ECCO, IL TEMPO SI COMPIE!
NULLA DA AGGIUNGERE A QUANTO GIÀ SCRITTO DAL FRATELLO ROSARIO PAVONE, AMICO DEL NOSTRO MESSAGGERO.

                                                              SETUN SHENAR E I FRATELLI DELLA LUCE SALUTANO
                                                                                     TRAMITE GIORGIO BONGIOVANNI
                                                                                                        STIGMATIZZATO

Sant'Epidio a Mare (Italia)
19 Maggio 2009. Ore 21:00

Domenica 17 Maggio 2009

Avevo saputo di questo fenomeno ed essendo distante dal luogo solo circa 10 Km, appena finito di pranzare, con mia moglie Flavia e mia figlia Aurora, e la sua fotocamera, andiamo a Francavilla di Sicilia, centro agricolo della Valle Alcantara e cittadina dal quasi millenario storico passato. Non fatichiamo molto a trovare la pur piccola e defilata stradina che ci conduce all'abitazione del "prodigio", anzi si tratta proprio di un piccolo vicolo cieco con appunto dirimpetto, dove finisce la strada, la  modesta abitazione che cerchiamo. Un sapore caratteristico e di antico, straduzze vecchie, secolari, strette, dove si fa fatica ad addentrarsi con la macchina, case vecchie o riadattate una addossata all'altra con un cumulo di suggestioni che mi riportano all'infanzia... Insomma il vero e proprio "antico quartiere" popolare così caro ai ricordi di tanti di noi...
Suoniamo il campanello ed al secondo tentativo ecco aprirsi la porta e spuntare il padrone di casa: "Mi scusi, é questa la casa dove é apparsa la figura...?" "Si, é quì... ma adesso é scomparso tutto... non c'é più niente..." Lo guardo in faccia e con palese espressione di incredulità ed estemporanea... sfacciataggine gli dico: "Ma va... veramente...? Possiamo comunque lo stesso visitare il posto?"
Allora lui mi fissa, si gira indietro come per cercare un cenno di assenso dalla moglie, e: "Va bene… entrate... entrate".
Poi mi confesserà che mettono in atto questa "tattica" per allontanare i curiosi ed i detrattori, i calunniatori, giacché in paese tra i tanti animati commenti vi erano stati anche quelli che dipingevano l'accaduto come una loro montatura. E, conoscendoci a poco a poco,  mi dirà anche: "... difatti ho capito che tu non ci hai creduto che le figure erano scomparse...".
Una casa piccola ed umile, modestissima, nella stessa identica maniera delle altre che in questi anni ho visitato per fatti analoghi... forse una costante che depone a favore della genuinità..., del fatto che la volontà Superiore quasi richieda gente semplice ed ambienti modesti per manifestare i suoi segni.
Appena entrati sulla sinistra si nota subito, su di un pilastro, una figura (foto 12 e 13) a mezzo busto come disegnata sul fondo bianco che in pratica è quella pubblicata nell'articolo di stampa come il volto di Cristo sofferente con corona. Solo che adesso, e questa é un'importante novità di questo caso, sta "scomparendo" anche se non si capisce se del tutto o per lasciar posto al modellarsi di un'altra. Infatti le varie figure comparse, come si può chiaramente notare dalle foto fatte in tempi diversi, sembrerebbero che siano in "continua evoluzione" ed avrebbero la capacità di riformarsi qualora, maldestramente, come il parroco ad esempio fece, si tentasse di "pulirle". Una cosa che inspiegabilmente é veramente accaduta.
Singolare e di buon... auspicio i nomi della coppia: lui Giovanni e lei...Giovanna. Non ci é voluto tanto affinché familiarizzassimo un poco, anche con la piccola Vanessa, ultima di tre figli ed unica di essi presente, e non appena, credo, lei, Giovanna, si sia resa conto del tipo di persone che le stavano dinnanzi ha iniziato a confidarci che adesso "Sono una persona completamente diversa da come ero prima.... é cambiata totalmente la mia vita..." facendoci intendere chiaramente in conseguenza anche agli eventi prodigiosi che da oltre un mese vive nella sua casa, non ultimo tra questi, mentre assisteva al formarsi della figura di Gesù su uno dei muri, l'aver "sentito" e visto la figura reale del medesimo accanto a lei... "Mi rizzuni ancora i carni... vidi? quannu u cuntu..." ci aggiunge, a "garanzia", in dialetto, equivalente del "Mi si increspa ancora la pelle al raccontarlo".
Giovanna, solo a vederla, sembra essere una persona dal vissuto travagliato che culmina con la diagnosi di un male letale cui segue un delicatissimo e complesso intervento chirurgico il cui esito non é affatto esagerato definire miracoloso. E questo solo un poco prima che iniziassero a manifestarsi i fenomeni nella sua casa, anche se da prima "... qualcosa già era iniziata...". Un invito forse... una possibilità ad intraprendere una "nuova vita"? Un "mandato" del Cielo? Una risposta seria ed impegnativa di quel Personaggio, il Maestro, cui assieme al marito si era rivolta affinché donasse pace e serenità nella famiglia?
Personalmente lo credo. Così come per altri casi in cui mi sono imbattuto in questi anni.
"No, fotografie non se ne possono fare.." "Beh..-dico ad Aurora- va bene, allora non ne facciamo..." anche se nella mia testa pensavo che qualcuna l'avremmo sicuramente fatta lo stesso. Cosicché ci invitano a salire sopra, nella loro piccola camera da letto, teatro delle manifestazioni al momento più significative. Attraverso gli angusti scalini di una scala a "chiocciola", ottimale soluzione nell'economia degli spazi, dalla cucina arriviamo alla stanza da letto, spartanamente arredata dentro quelle quattro pareti "bianco sporco" che mai ci si sarebbe potuto immaginare al centro di una simil attenzione.
La prima figura che ci mostrano é in realtà cronologica l'ultima ad essersi appalesata, almeno sino a quel momento: é la figura, a tutto corpo, di una giovane donna, bellissima dagli elementari lineamenti del volto. (foto 2, 4) Anche questa già "mutata" dall'originale comparsa del 30 aprile, ma sempre con tunica-manto e velo e che presenta, la Madonnina, sulla sua gota sinistra quel che a occhio nudo ci parve nitidamente essere una foglia con persino il gambo... (foto 4) cosa che si formò -ci diranno i coniugi- a seguito di una lacrima, bianca, che videro materializzarsi e scendere dal suo occhio sinistro. Altra cosa incredibile e di cui ci siamo accorti solo al momento della visione della foto sul monitor del PC - ma giurerei che non c'era prima - é quella particolare "goccia bianca" in mezzo alla fronte e che secondo Flavia potrebbe essere il "terzo occhio".
Poi passiamo a ciò che si é materializzato, più corretto dire si sta materializzando, sopra il capezzale del letto: (foto 10) un volto di Gesù sofferente sotto la corona di spine che, ci confideranno, quasi evocato da Giovanni quando dopo le prime manifestazioni spontaneamente chiese: "Signore, perché non compari in un muro?" E pare che già il giorno dopo, 17 aprile, la richiesta venne... accolta. Ed il giorno dopo ancora il volto inizia a sanguinare... Su questo disegno mi soffermo un poco azzardando a passarci sopra delicatamente una mano e poter distintamente percepire la temperatura nettamente differente rispetto alla parete, ovvero più... fresca, più umida; e guardate in controluce, le straordinarie figure sembrano essere una vera e propria decalcomania, traslucidano...
Quindi arriviamo ad osservare il segno che si é manifestato per primo e per certi versi forse il più traumatizzante: il volto di Cristo sofferente che ricorda chiaramente, come incredibilmente confermato anche da precedenti foto prima che venisse più d'una volta "cancellato", quello elaborato dalla Sindone (foto 11), sullo specchio del comò. Il 14 aprile fa la comparsa sullo specchio questo incredibile "alone" che sarà successivamente, in più circostanze, "pulito" anche semplicemente passandoci sopra le dita: l'immagine scompare quindi... per poi, regolarmente, riformarsi dopo alcuni minuti...
Sulla parete a sinistra dello specchio ci fanno notare un'altra incredibile evidenza: il 15 aprile, il giorno dopo del volto sullo specchio, compaiono sul muro tre croci, due laterali con una più grande centrale color sangue (foto 7) anch'esse adesso in via di "trasformazione"... "Vedi? Sulla croce centrale pare vi sia ... Qualcuno...
Sono Gesù e i due ladroni" mi dice seraficamente Giovanni, ed aggiunge: "E le croci profumano anche!" "Come -ribatto, sbigottito ma… non troppo- profumano?"
Appoggio quasi il mio naso alle croci, imitato prestamente anche da Aurora e Flavia, e l'incredibile odore, meglio profumo, che sento é quello tipico "di rosa"...
Per intenderci lo stesso tante volte nitidamente percepito vicino alle stigmate di Giorgio Bongiovanni e di altri stimmatizzati che ho incontrato... Lo stesso anche riscontrato in prossimità di figure di significato religioso sanguinanti… Evidentemente esiste un Comune Denominatore in tutto questo...
Dopo esserci resi conto dell'importanza di questi segni chiedo che mi facciano fare qualche foto, per farla vedere ad amici che come me si interessano a questi segni di cui, spiego loro, sono uno studioso oltrechè un credente per il loro valore universale e che hanno come fine di richiamare l'attenzione a Dio del suo vero popolo...
Ché il mondo sta precipitando... Aggiungo loro che collaboro anche con Giorgio che sembra non conoscano... e ci danno benevolmente il permesso di far fare alla piccola Aurora le foto che vi allego, non senza avvertirmi che: "Guarda che forse non ve le fa fare... a tanti... come il parroco non gliele ha fatto fare…" significandomi che tanti scatti, misteriosamente, non hanno impressionato un bel niente... " Tranquillo - rispondo con sicura e... spavalda certezza - vedrai che a noi le farà fare..."
Grazie a Dio cosi fu, anche se con qualità amatoriale.
Trovo anche il tempo di raccomandare che il loro compito adesso é quello di dare testimonianza e far conoscere quanto avviene: sono concordi su questo, sanno che é un loro dovere, sembrano sicuri ed ammaestrati...
Dopodiché iniziarono ad arrivare persone... e quindi lo scambio di indirizzi e telefoni ed una foto ricordo, momento, rammemoro bene, seppur nella sua estemporaneità di piccola comunione…

Saro Pavone
Gaggi-Sicilia (Italia)
19 maggio 2009

(Coniugi: Giovanni Papa e Giovanna Maria Raneri)
(Foto: Aurora Pavone)

 

IL TEMPO DEI SEGNI,
IL TEMPO DEL COMPIMENTO DELLE PROFEZIE,

IL TEMPO IN CUI “IL SEGNO CHE TUTTO IL MONDO AVREBBE VISTO”

PERCORRE LE VIE DEL MONDO

Una piccola riflessione su questo particolare e strano tempo che stiamo vivendo.

I fatti di Francavilla sono solo uno degli ultimi eventi trascendentali che si sono manifestati in questi ultimi mesi. Forse il più importante, forse no. Difficile fare classifiche, forse non serve nemmeno. In ogni caso penso invece sia molto utile focalizzare quello che sta succedendo con intensità sempre crescente. Ancora le attività di Giorgio Bongiovanni in Italia non hanno preso la loro piena intensità che quanto da lui annunciato mesi fa è già in piena attuazione. “Il segno che tutto il mondo avrebbe visto” così ricordo lo annunciava Eugenio Siragusa, prima ancora che si sapesse di che segno si trattasse, vede verificarsi il compimento della profezia che una volontà superiore e divina, gli aveva chiesto di diffondere. Un segno che annuncia altri segni, segni che si stanno manifestando con puntualità incredibile. Con rapidità sconcertante. Non avevo dubbi su questo, ne ero certo, eppure quanto sta avvenendo mi colpisce. Mi colpisce il numero, mi colpisce la grandezza, mi colpiscono la bellezza e la profondità di questi segni, la loro molteplice natura. Dal sacro al cosmico, una unione inscindibile che abbraccia volti sacri e cari, a fantastiche navi di luce che si stanno manifestando, anche loro, con cadenza crescente in tutta Italia e nel mondo. Appena annunciati e già in piena realizzazione e, suppongo, ancora non abbiamo visto il meglio. Se metto insieme tutti questi eventi recenti mi stupisco e, allo stesso tempo, sono felice perché mi consolano. Mi danno conforto in un momento dove l'assurdo, la follia, la crudeltà, il cinismo, la corruzione e, soprattutto, l'indifferenza la fanno da padrone su questo mondo. Mi danno speranza e mi fanno riflettere su quanto importante sia per tutti noi e per questa povera madre Terra, questo corpo che sanguina, questo cuore che soffre, questa voce che grida nel deserto.
Grazie Giorgio.

P. G. Caria
Sant’Elpidio a Mare (Italia)
20 maggio 2009