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DAL CIELO ALLA TERRA
 
 
HO SCRITTO IL 22 FEBBRAIO 2010:

LEGGETE QUESTA NOTIZIA E POI NON DITEMI CHE SONO CATASTROFISTA, ESALTATO O ANTIOCCIDENTALE.
LA NATO COMPIE UNA STRAGE E POI PRONUNCIA LE SCUSE UFFICIALI.
QUESTA È GIUSTIZIA? COSÌ SI RISPETTA LA LEGALITÀ? O CHIAMASI QUESTO REATO DI STRAGE E OMICIDIO VOLONTARIO?
ASSASSINI!
TIRANNI!
FASCISTI!
LA PAGHERETE CARA UN GIORNO!
SI, UN GIORNO. NEL NOME DI DIO ADONAY ARAT RA!

GIORGIO BONGIOVANNI
STIGMATIZZATO

Sant’Elpidio a Mare (Italia)
22 Febbraio 2010
 
AFGHANISTAN - STRAGE CIVILI
 
I militari hanno sparato contro tre minubus a bordo donne e bambini
Presentate le scuse ufficiali
KABUL- Almeno 21 civili, tra cui donne e bambini, sono morti in un attacco aereo della Nato che aveva come obiettivo un gruppo di talebani e ha invece colpito per errore un convoglio di veicoli. I feriti sono almeno 14. Lo ha reso noto un portavoce del governo di Kabul, Zemarai Bashary. Secondo altre fonti il bilancio sarebbe ancora più grave: si parla di 27 morti.
Il tragico incidente è accaduto nella provincia centrale Uruzgan. L’Alleanza Atlantica ha confermato di aver sparato domenica contro tre minibus, sospettati di appartenere ai ribelli. I militari non si sono resi conto dunque che nelle macchine c’erano donne e bambini. L’Isaf ha annunciato un'inchiesta.
Secondo quanto denuncia il governatore Sultan Ali Uruzgani, citato dall’Agenzia di stampa tedesca «Dpa», i morti sarebbero almeno 27, tra cui quattro donne e due bambini. Il raid della Nato è avvenuto nel sud del Paese: sui tre minibus colpiti si trovavano 42 persone, in viaggio verso Kandahar. In un comunicato, la Nato spiega che obiettivo del raid era un gruppo di «presunti insorti e ammette che l’attacco ha provocato «alcuni morti e feriti«. I militari che si sono recati sulla scena dopo il raid si sono trovati di fronte a donne e bambini nel sangue e hanno trasportato i feriti in strutture ospedaliere. «Siamo estremamente colpiti dalla tragica perdita di vite innocenti. Siamo qui per proteggere gli afghani e uccidere o ferire civili mette a rischio la loro fiducia nella nostra missione. Raddoppieremo i nostri sforzi per riguadagnare questa fiducia«, ha dichiarato il comandante delle forze Nato e Usa a Kabul, il generale Stanley McChrystal, presentando al Presidente afghano, Hamid Karzai, le sue scuse per quanto avvenuto ieri.
La morte di civili sotto i bombardamenti delle truppe Nato-Isaf è uno dei temi più delicati nel rapporto tra Kabul e le truppe straniere; ancora sabato scorso Karzai ha rivolto un appello, dinanzi al Parlamento, perchè si salvaguardino i civili negli scontri con i talebani. L’incidente non è avvenuta nell’ambito dell’operazione Mushtarak: ma da quando è iniziata la più imponente offensiva lanciata dalla Nato per espugnare i bastioni talebani nella provincia di Helmand, gli attacchi «per errore» ai civili sono divenuti una costante.
LA STAMPA, 22 FEBBRAIO 2010