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hiroshima-monta
 
DAL CIELO ALLA TERRA
 

HO SCRITTO IL 6 AGOSTO 2010:

LEGGENDO E RILEGGENDO QUANTO GLI ANGELI IERI EXTRATERRESTRI OGGI CI HANNO TRASMESSO RICORDANDO QUESTO IMMANE GENOCIDIO NUCLEARE CHE L’UOMO DIABOLICAMENTE HA CAUSATO, NON POSSO NON RICORDARVI QUANTO SIA INDISPENSABILE LA MEMORIA. REPETITA JUVANT.

                                         Giorgio Bongiovanni
                                               Stigmatizzato

Sant’Elpidio a Mare (Italia)
6 agosto 2010


I FRATELLI ASTRALI COMUNICANO:

HIROSHIMA – NAGASAKI 1945-2007

RIMANGONO VALIDI ED ATTUALISSIMI I MESSAGGI E GLI AVVERTIMENTI A SUO TEMPO TRASMESSI A TUTTI, POTENTI E NON POTENTI.
DISCORSI CHE AVREBBERO POTUTO AIUTARVI MA CHE PURTROPPO NON SONO STATI ASCOLTATI.
LA SCIENZA SENZA COSCIENZA HA PREVALSO ED ORA VI TROVATE SULL'ORLO DEL PRECIPIZIO E CON L'ACQUA ALLA GOLA.
VI ERA STATO DETTO “NON SEPARATE QUANTO DIO HA UNITO!”.
CON LA SEPARAZIONE E QUINDI LA SCISSIONE DELL'ATOMO CHE DISTRUGGE LA VITA, AVETE DISUBBIDITO ANCORA UNA VOLTA ALLA LEGGE COSMICA.
L'ENERGIA NUCLEARE E LA COSTRUZIONE DI ORDIGNI ATOMICI SARANNO LA VOSTRA GHIGLIOTTINA SE NON METTETE FINE AI VOSTRI CONTINUI DESIDERI DI POTERE, DOMINIO E TIRANNIA.
VI ABBIAMO DETTO PIÙ VOLTE CHE LA NOSTRA MISSIONE SUL VOSTRO PIANETA È DI CARATTERE MESSIANICO, QUINDI PACIFICA E DI TUTELA DEL PIANETA TERRA E DI TUTTE QUELLE ANIME CHE VOGLIONO VIVERE NELLO SPIRITO E NEL CORPO.  
VI ABBIAMO ANCHE DETTO CHE I DISEGNI DIVINI CI IMPONGONO, IN CASO DI GUERRA NUCLEARE TOTALE, DI INTERVENIRE IMMEDIATAMENTE E PORRE IN SALVO IL SALVABILE.
SAPPIATE CHE L'INTELLIGENZA COSMICA VI IMPORRÀ, CON OGNI MEZZO, DI NON DISTRUGGERE IL PIANETA CHE ABITATE.

SE RILEGGETE ATTENTAMENTE I MESSAGGI QUI ALLEGATI ED APPROFONDITE LA STORIA DELLO SCRIVENTE (WWW.GIORGIOBONGIOVANNI.IT, WWW.UNPUNTOENELINFINITO.COM) E DI ALTRI NOSTRI EMISSARI DEL PASSATO, TRA TUTTI GEORGE ADAMSKI ED EUGENIO SIRAGUSA, NON VI SARÀ DIFFICILE CAPIRE I NOSTRI DISCORSI, LE NOSTRE PREOCCUPAZIONI ED IL NOSTRO AMORE PER VOI.
VI SARÀ FACILE CAPIRE INOLTRE LA GIUSTIZIA CHE CI ANIMA E SOPRATTUTTO CHI SIAMO, DA DOVE VENIAMO, PERCHÉ SIAMO RITORNATI SULLA TERRA E A CHI SIAMO DEVOTI.
L'INTELLIGENZA SUPREMA CHE VIVE E DIMORA NELLE STELLE ED IL SUO UNIGENITO FIGLIO IL CRISTO SONO IL NOSTRO PUNTO MASSIMO DI RIFERIMENTO. QUESTO VE LO ABBIAMO GIÀ DETTO!
HIROSHIMA E NAGASAKI DOVREBBERO RISVEGLIARE LE VOSTRE COSCIENZE, DOVREBBERO SPINGERE IL VOSTRO SPIRITO IN PREGHIERA E RECITARE IL MEA-CULPA, MEA MAXIMA CULPA.
PURTROPPO SOLAMENTE POCHI SULLA TERRA, A PARTE TUTTE LE ANIME CHE GIÀ SOFFRONO, SEMBRA CHE VOGLIANO VIVERE, AMARE ED ESSERE FELICI DI ADORARE SE STESSI E GLI ALTRI.
NOI SIAMO PRONTI!
IL TEMPO È VENUTO!
OGNUNO PRENDA LA PROPRIA CROCE E SEGUA COLUI CHE PROSSIMAMENTE METTERÀ FINE AD OGNI INGIUSTIZIA NEL MONDO. COLUI CHE DISSE, NON CI STANCHEREMO MAI, MAI DI RIPETERLO, “RITORNERÒ CON GRAN POTENZA E GLORIA SULLE NUVOLE”, “NON VI LASCERÒ ORFANI, RITORNERÒ IN MEZZO A VOI”.
I GIUSTI!
I BEATI!
GLI UMILI E I PACIFICI ABBIANO FEDE E PAZIENZA.
LA GIOIA DEI LORO SPIRITI LI CONDURRÀ VERSO LA META.
PACE A VOI TUTTI!
          
                 SETUN SHENAR E I FRATELLI ASTRALI SALUTANO
TRAMITE GIORGIO BONGIOVANNI
STIGMATIZZATO
Sant'Elpidio a Mare (Italia)
6 Agosto 2007. Ore 16:29
NEL 65° ANNIVERSARIO DELLA STRAGE, BAN KI-MOON ESORTA
AD ABBANDONARE LE ARMI DI DISTRUZIONE DI MASSA

HIROSHIMA RICORDA LA BOMBA ATOMICA: STORICA PARTECIPAZIONE DEGLI STATI UNITI

La campana della Pace di Hiroshima ha suonato alle 8.15 (l’1:15 in Italia), esattamente allo stesso momento in cui il 6 agosto 1945 un B-29 americano scaricò sulla città giapponese una bomba atomica, uccidendo in pochi secondi decine di migliaia di persone e centinaia negli anni. Oltre 55.000 persone hanno celebrato oggi a Hiroshima il 65° anniversario dal lancio della bomba atomica sulla città giapponese, in una cerimonia storica che ha visto per la prima volta la partecipazione ufficiale degli Stati Uniti e di un segretario generale delle Nazioni Unite. All’evento commemorativo, tenuto nel Peace Memorial Park realizzato nel centro della città rasa al suolo il 6 agosto 1945, hanno partecipato, tra le altre numerose personalità di spicco, l’ambasciatore Usa in Sol Levante, John Roos, in rappresentanza degli Stati Uniti, il Segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, e il premier nipponico Naoto Kan.
Presenza record anche per la partecipazione internazionale alla cerimonia, con diplomatici in rappresentanza di 74 Paesi, il numero più alto finora registrato, tra cui anche la prima assoluta delle potenze atomiche Francia e Gran Bretagna. «Siamo tutti insieme in un viaggio da Ground Zero a Global Zero, ovvero un mondo libero dalle armi di distruzione di massa - ha dichiarato Ban nel suo intervento alla cerimonia -. È l’unica via percorribile verso un mondo più sicuro. Finchè esisteranno gli armamenti atomici saremo costretti a vivere sotto un’ombra nucleare».
In un momento in cui il rischio di proliferazione delle armi atomiche è sempre all’ordine del giorno della politica internazionale, nel corso della cerimonia si è voluto rinnovare ancora una volta l’impegno della città martire contro questa tendenza. Ban Ki-moon, il segretario generale delle Nazioni unite (Onu), era presente alla cerimonia. «La mia visita ha rafforzato la mia convinzione che queste armi devono essere messe fuorilegge, sia da una convenzione sulle armi internazionali sia da una cornice di strumenti che si rafforzino reciprocamente», ha detto in un discorso a Nagasaki, di fronte a uno dei simboli dell’olocausto nucleare: la cattedrale cattolica di Urakami.
I bombardamenti ebbero luogo il 6 e il 9 agosto 1945: nessuno è mai riuscito a dare un esatto numero delle vittime nelle due città che furono annichilite. Incommensurabili anche i danni - fisici, psichici, sociali - lamentati dagli «hibakusha», cioè le persone che furono esposte alle radiazioni del bombardamento nelle due città. Il 15 agosto 1945 il Giappone si arrese, ma gli storici ancora oggi sono divisi sulla valutazione dell’effettiva necessità di utilizzare armi di quel tipo. Gli Stati uniti non hanno mai, ufficialmente, fatto alcun passo indietro su quella scelta e preso parte alle commemorazioni, fino ad oggi.
6 agosto 2010  -  La Stampa