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carapeguajulio100Di Omar Cristaldo
Giovane piange lacrime di sangue
Martedì 27 giugno 2017 sono andato nuovamente alla città di Carapegua. Un amico che collabora con me per organizzare incontri e interviste radio, Edelio Benítez, mi aveva detto di aver sentito parlare di una giovane che lacrimava sangue. Lui, ritenendo si trattasse di un miracolo, mi ha contattato per chiedermi se potevo accompagnarlo a parlare con i genitori e la ragazza stessa.

Arrivati all’abitazione di questa famiglia siamo stati accolti dal padre Omar Fernando Figueredo Cuellar e dalla madre Gloria Carolina Sosa Bazan, e abbiamo iniziato a conversare. Più tardi è arrivata anche Andrea Jazmin Figueredo Sosa.

carapeguajulio2Ci hanno raccontato che nessuno sa la ragione, anche se tre anni fa la ragazza aveva ricevuto un colpo in volto, con una palla ma sono trascorsi già tre anni. Le lacrimazioni di sangue si manifestano da un po’ di tempo, da alcuni mesi.
Lei sente un forte mal di testa e inizia a sanguinare, i medici non hanno trovato assolutamente niente negli occhi; i genitori hanno effettuato tutte le analisi possibili e non riescono a trovare una spiegazione. Durante il nostro incontro con i genitori, il papà mi ha detto che la figlia sta frequentando una donna di 28 anni, nessuno conosce il suo nome, ma la chiamano “Abuela” (Nonna), e la gente la considera l’incarnazione di uno spirito indigeno. Gli incontri che fa sono molto riservati e durante il ‘rito’ lei non apre gli occhi ma racconta nel dettaglio la tua vita. A loro ha detto che la ragazza guarirà ma solo se compiranno ciò che lei chiede loro: nel giorno di San Roque, santo protettore degli animali, devono fare una festa per i cani, gli animali, solo così la loro figlia guarirà.

“Storia di San Roque: Roque nacque a metà del 1.300 a Montpellier (Francia), figlio unico di una famiglia benestante. Quando aveva 20 anni rimase orfano, vendette tutti i suoi beni e andò in peregrinaggio a Roma. In quel tempo scoppio la cosiddetta “peste nera” che sterminò gran parte della popolazione europea. Grazie alle sue conoscenze in medicina, si dedicò ad aiutare i poveri ed i malati. Durante il suo peregrinaggio riuscì ad aiutare molti, dando loro sollievo e cristiana sepoltura, giacché nessuno si sentiva di avvicinarsi ai cadaveri per paura di venire contagiato. Predicava e agiva, ma anche lui si ammalò. Per non contagiare nessuno si ritirò nel bosco e si rifugiò in una caverna aspettando la morte. Ma un giorno arrivò un cane portando un pezzo di pane in bocca, non solo gli portò da mangiare ma leccava le piaghe che la malattia gli aveva provocato, calmandogli il dolore e aiutandolo a guarire. Roque, curioso e riconoscente, decise un giorno di seguire il suo amico e così arrivò nella casa del padrone dell’animale. L’uomo, di nome Pallastrelli, commosso da quella storia di affetto, offrì ospitalità e cure mediche a Roque il quale, a sua volta, lo istruiva nel Vangelo. In seguito, ritornato ai suoi peregrinaggi, fu accusato di spionaggio e incarcerato; morì in una cella. Roque fu dichiarato santo da papa Gregorio XIII (1584).

San Roque è considerato uno dei patroni protettori degli animali, per questo motivo molti pregano lui di vegliare sui loro animali domestici. Un gesto spirituale per dare conforto e speranza”.

I genitori sono in attesa di quella data e si stanno preparando per soddisfare quella richiesta, hanno molta fede.

Quello che mi hanno raccontato mi ha fatto analizzare quanto segue: se il Cielo si manifesta attraverso fotografie o immagini sacre, o statue della Madonna, perché non potrebbe trattarsi di una manifestazione del Cielo, seppure la persona non ne è cosciente, trattandosi di una giovane donna di 16 anni? Potrebbe essere che si manifesti non attraverso una statua, ma attraverso un essere umano vivo, tramite il quale la Madre Celeste vuole fare un richiamo a chi è vicino a lei. Le lacrime di sangue sono frutto del dolore e della sofferenza della Vergine, perché gli uomini si rifiutano di pentirsi e continuano ad offenderla con le loro azioni, contaminando, devastando i suoi boschi, sterminando gli animali, ecc. Sarebbe come indurre questa famiglia a realizzare azioni o attività a favore della vita, in questo caso servendo e aiutando gli animali, e svolgere questa attività guarirebbe la loro figlia, è evidente che le azioni positive a favore della vita, arrivano alla madre Terra e la Vergine riceve un po’ di consolazione, in questo caso potrebbe non manifestare più lacrime di sangue.

Abbiamo parlato ampiamente dell’esperienza di Giorgio Bongiovanni, delle sue stigmate, della sua preparazione, la sua stigmatizzazione e l’attività che porta avanti in tutto il mondo.

Ci hanno ringraziato per la nostra preoccupazione nel cercare di aiutare a capire quello che sta succedendo alla loro famiglia, e rimarremo in contatto per seguire l’evoluzione dell’esperienza della loro figlia Andrea.

VISITA A RADIO CARAPEGUA

carapeguajulio3Era ancora presto la mattina quando ci siamo salutati, quindi ho deciso di visitare una delle radio della città. A Radio Carapeguá mi ha accolto Arnaldo González, giornalista e presentatore radiofonico, che subito mi ha fatto passare ai microfoni e mi ha presentato ai radioascoltatori. Abbiamo intrapreso un’interessante e profonda intervista sulla nostra Associazione, la relazione con lo Stigmatizzato Giorgio Bongiovanni, il Messaggio e il centenario dell’apparizione a Fatima. Tutto legato alla Giustizia Divina che si manifesta nell’azione dei disastri naturali, abbiamo detto che non siamo soli nell’universo, che gli Angeli di Ieri sono gli extraterrestri di oggi, che ci visitano e annunciano il ritorno del Maestro Gesù Cristo sulla Terra.

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Che i presupposti annunciati da Gesù stesso ai suoi apostoli si stanno compiendo fedelmente nella loro totalità, e per questo diciamo che questo è il tempo del ritorno di Gesù. Il pentimento prima che sia troppo tardi, e che sarebbe necessario che nella Sua Seconda Venuta ci trovasse tutti intenti a lavorare a favore della vita.

Il giornalista Arnaldo González ha ringraziato moltissimo per la mia presenza e ha apprezzato i contenuti di cui abbiamo parlato, manifestandomi che sono il benvenuto quando voglio passare da lì, anche senza avvisare, per parlare e approfondire ancora il messaggio di Amore e Redenzione.

L’ho ringraziato per la sua amabilità e apertura nell’accoglierci nel suo programma e l’ho salutato per poi ritornare ad Asunción.

Fraternalmente
Omar Cristaldo
Asuncion-Paraguay
3 Luglio 2017