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Il Papa a Santa Marta: lo dice «Gesù: “Chi non è con me, è contro di me”. Non ci sarà una strada di compromesso»
Domenico Agasso jr

Roma - Non esistono compromessi per i cristiani, per chi dice di volere vivere secondo la parola di Dio. Se non ci si lascia condizionare dalla misericordia del Signore, se non si ama il prossimo – come i santi – si è ipocriti che compiono il male anziché il bene. Lo ha affermato papa Francesco nell’omelia della Messa mattutina a Casa Santa Marta, sintetizzata da Radio Vaticana.

La riflessione del Pontefice riguarda i tempi di Abele come il terzo millennio. La Lettura odierna propone la voce di Geremia, in cui c’è la Parola di Dio stesso, che constata con delusione come il popolo eletto, pur avendo ricevuto benefici, non lo abbia ascoltato e seguito. Il Signore «ha dato tutto», ha detto Papa Bergoglio, ma ha ricevuto in cambio solo «cose brutte». «La fedeltà è sparita – ha sottolineato il Papa – voi non siete un popolo fedele: questa è la Storia di Dio. Sembra che Dio piangesse, qui.

Ti ho amato tanto, ti ho dato tanto e tu… Tutto contro di me. Anche Gesù guardando Gerusalemme pianse. Perché nel cuore di Gesù c’era tutta questa storia dove la fedeltà era sparita. Noi facciamo la nostra volontà, ma facendo questo nel cammino della vita seguiamo una strada di indurimento: il cuore si indurisce, si pietrifica. E la Parola del Signore non entra. E il popolo si allontana. Anche la nostra storia personale può diventare così. E oggi, in questo giorno quaresimale, possiamo domandarci: “Io ascolto la voce del Signore, o faccio quello che io voglio, quello che a me piace?”».

Il Pontefice argentino ha osservato che anche l’episodio del Vangelo di oggi mostra un esempio di «cuore indurito»: il Figlio del Signore guarisce un indemoniato e in cambio – ha messo in evidenza il Papa – ne riceve un’accusa: «Tu cacci i demoni in nome del demonio. Tu sei uno stregone demoniaco». Ecco, ha denunciato Francesco, questa è la tipica scusa dei «legalisti, che credono che la vita sia regolata dalle leggi che fanno loro». E questo è «accaduto nella Storia della Chiesa!». Il Papa ha elencato alcune vicende paradossali: «Ma pensate alla povera Giovanna d’Arco: oggi è santa! Poverina: questi dottori l’hanno bruciata viva, perché dicevano che era eretica, accusata di eresia… Ma erano i dottori, quelli che sapevano la dottrina sicura, questi farisei: allontanati dall’amore di Dio. Vicino a noi, pensate al Beato Rosmini: tutti i suoi libri all’indice. Non si potevano leggere, era peccato leggerli. Oggi è Beato. Nella Storia di Dio con il suo popolo, il Signore mandava, per dirgli che amava il suo popolo, i Profeti. Nella Chiesa, il Signore manda i Santi. Sono i Santi che portano avanti la vita della Chiesa: sono i Santi. Non sono i potenti, non sono gli ipocriti: no. I Santi».

E i santi, ha aggiunto, «sono quelli che non hanno paura di lasciarsi accarezzare dalla misericordia di Dio. E per questo i Santi sono uomini e donne che capiscono tante miserie, tante miserie umane, e accompagnano il popolo da vicino. Non disprezzano il popolo. Gesù dice: “Chi non è con me, è contro di me”. Ma non ci sarà una via di compromesso, un po’ di qua e un po’ di là? No. O tu sei sulla via dell’amore – ha precisato in conclusione Jorge Mario Bergoglio - o tu sei sulla via dell’ipocrisia. O tu ti lasci amare dalla misericordia di Dio, o tu fai quello che tu vuoi, secondo il tuo cuore, che si indurisce di più, ogni volta, su questa strada. Chi non è con me, è contro di me: non c’è una terza via di compromesso. O sei santo, o vai per l’altra via. Chi non raccoglie con me, lascia le cose… No, è peggio: disperde, rovina. È un corruttore. È un corrotto, che corrompe».

Oggi in un tweet dall'account @Pontifex papa Francesco ha affermato: «Attenzione alle comodità! Quando ci sentiamo comodi, ci dimentichiamo facilmente degli altri».       

12 de marzo 2015

http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/santa-marta-39689/