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GIORGIO BONGIOVANNI A BUENOS AIRES

VEDI LA CONFERENZA - 26 GIUGNO - HOTEL BAUEN


LA SOFFERENZA KARMICA E LA SOFFERENZA CRISTICA


E' questo il messaggio che lo stigmatizzato Giorgio Bongiovanni ha trasmesso ieri notte, 26 giugno del 2010, nel corso di una grande conferenza tenuta all'Hotel Bauen di Buenos Aires, capitale dell'Argentina.
Più di 500 persone hanno ascoltato in silenzio le sue parole e hanno osservato una parte del documentario sulle apparizioni mariane nel mondo, chiesto dalla stessa Vergine a Giorgio a Peña Blanca, in Cile.
Un altro segno mostrato al pubblico presente in sala è stato quello del volto di Gesù-Cristo apparso, in modo molto nitido, sul tronco di un albero, a Montevideo, filmato dallo stesso Giorgio e dai suoi collaboratori.
Con parole che penetravano l'anima Giorgio Bongiovanni ha poi parlato delle differenti tipologie di sofferenza evidenziandone due in particolare: quella karmica e quella Cristica. La prima, ha detto, è la sofferenza che si patisce in questa vita in conseguenza di errori commessi in quella precedente o conformemente all'evoluzione che si deve fare. Quella Cristica è quella degli esseri che si incarnano sulla Terra e scelgono di patire sofferenze per ripulire i nostri peccati.
Giorgio ha parlato anche del nostro Maestro, del Suo ritorno con Potenza e Gloria, e che è la parte principale del messaggio. 
Le Sue legioni di angeli che lo accompagneranno sulla Terra, extraterrestri che non si manifestano pubblicamente e in modo massivo per due ragioni: la prima è che dobbiamo accettarli interiormente e la seconda è perché godiamo del libero arbitrio. Extraterresti che i potenti non vogliono riconoscere perché riconoscerli significherebbe porre fine alla maggior parte dei nostri problemi - la fame, le malattie, le guerre – e di fronte a questo molti perderebbero il proprio potere. Extraterrestri, legioni di angeli, come le chiamava il Cristo, sudditi del Suo regno che non è di questo mondo, concetti nuovi che Giorgio ha trasmesso alle anime che aspettavano il suo messaggio. 
Anche l'anticristo e l'antimafia sono stati due temi ascoltati in sala, una sala gremita di gente tanto che alcune persone si sono mostrate interessate a collaborare con il giornale Antimafia e a contribuire alle indagini giornalistiche.
Molte persone hanno pianto e molte altre, da differenti parti del mondo, sono state testimoni di questo grande incontro grazie alla diretta streaming trasmessa su internet.
Segnali d'amore, di Fede e di dedizione assoluta si sono potuti percepire sul volto di molti dei presenti che ascoltavano ogni parola di Giorgio, come se quelle parole fossero una via d'uscita alla sofferenza che stavano patendo. E questo è stato dimostrato dal tenore delle domande.
Ha poi fatto la sua parte anche Raúl Bagatello, il missionario delle Ande che ha parlato di Funima e dei bambini accolti nei “comedores” (mense) definendo ipocriti i sacerdoti che hanno la croce sul petto, ma non si impegnano in atti di solidarietà per questi bambini che soffrono e hanno corpo e mani tagliate dal freddo intenso della cordigliera delle Ande.
Jean Georges Almendras, direttore del giornale Antimafia in Uruguay ha trasmesso invece il suo messaggio antimafia parlando dei preti “villeros”, ossia quei sacerdoti che hanno dedicato la loro vita alle zone povere dell'Argentina, dimostrando con i loro sforzi di avere il Cristo dentro.
Il Dottor Juan Alberto Rambaldo ha parlato ancora di Giorgio Bongiovanni, di chi è, mentre con le sue parole ha fatto da moderatore all'incontro.
La serata è stata un successo e speriamo di poter proseguire questi incontri in ogni parte del mondo con in mano lo stendardo delle parole, amorose, affettuose, giuste e forti che penetrano nel nostro spirito e che pronuncia Giorgio Bongiovanni, in qualunque luogo si rechi, una voce che grida nel deserto, che trasforma i deserti spirituali in Oasi di Fede.

bauen2010

Per la redazione
Erika Pais.
27 giugno 2010