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royal-1IL VALORE ESSENZIALE DEL PERDONO
L’opera del Cielo non conosce sosta e ci vuole sempre pronti e disponibili, il Sito non va in vacanza, in questo tempo sempre più buio le anime devono essere consolate e nutrite, devono essere spiegati i Segni che il Cielo elargisce perchè il potere che domina il mondo cerca di denigrarli e questa sera Pier Giorgio ha saltato la cena e farà nottata per terminare il video dedicato ai messaggi rimasti segreti delle principali apparizioni nel mondo della Madre Celeste che l’indomani sarà presentato in conferenza.
Ma spogliarsi dei beni materiali, rinunciare ai piaceri della vita, ai divertimenti, alle vacanze estive e sacrificarsi per servire l’Opera di Cristo non è sufficiente. Spesso l’unione nel servizio alla grande Opera Celeste viene intaccata dalle nostre debolezze umane. L’orgoglio per aver subito “un torto” o per non essere compresi ci mette contro il fratello e frena le energie della battaglia di Armageddon.
E allora la sera del 14 agosto il segnato di Cristo dopo un’ennesima sanguinazione dalle stigmate ci convoca per una riunione operativa e ci impartisce una profonda lezione evangelica. E’ presente anche un gruppo di stretti collaboratori di Pordenone e due collaboratori di Bari.
Negli ultimi mesi abbiamo incontrato Giorgio solamente nelle conferenze pubbliche, da tempo è in isolamento spirituale, costretto ad affrontare lunghi viaggi per motivi operativi, solo e lontano dalla famiglia che consola la sua sofferenza quotidiana. Proprio durante questo isolamento ha vissuto  una straordinaria  esperienza e ce la  racconta:
- L’altro giorno mi appare il Cristo, ma io avevo bisogno di un’esperienza umana, di toccarlo. Quindi Lui mi dice di andare nella casa della preghiera a Latisana.
Mi reco in questo paesino che si trova in provincia di Udine dove non ero mai stato e cerco una chiesa. Sento il rintocco delle campane e mi faccio guidare, la trovo ed entro. Vedo sopra l’altare un crocifisso ligneo di circa un metro e ottanta e per circa venti minuti lo fisso e prego invocandolo continuamente di parlarmi. All’improvviso accade come nel film “Marcellino Pane e Vino” che la testa lignea del crocifisso si alza, apre gli occhi e  mi parla, rispondendo alle mie richieste e poi mi dice di andare da sua Madre. Di fronte vedo la statua della Madre Celeste, anche questa statua si muove e mi parla dicendomi di ubbidire a Suo Figlio e di avere pazienza perchè dopo il 5 settembre cambieranno molte cose della mia vita in positivo per affrontare la lotta contro il male e per il risveglio delle anime. A destra, sulla parete del tabernacolo scorgo un dipinto del Veronese che raffigura la decapitazione del Giovanni Battista e scopro che la chiesa è dedicata lui. E’ un segno per il mio spirito. Nel pomeriggio sento la chiamata del Signore che mi invita a ritornare nella chiesa per assistere alla messa perché dovrò poi trasmettere un messaggio ai miei fratelli dato che non ne parlo mai. Il Signore mi dice: “Parli della Mia giustizia del Mio trionfo  ma dimentichi di parlare del cuore del mio messaggio perché non è nella tua natura: il Perdono”. In effetti io  sono un maestro della Giustizia divina e conosco molto bene anche  quella legale umana; la giustizia è il valore preponderante della mia vita e del mio cammino spirituale nei 14000 anni di incarnazione  per missione sulla terra.
La legge del perdono è la grande rivoluzione spirituale che il Cristo ha portato nel mondo, per farci superare l’antica legge del taglione che vigeva in quel tempo  e farci elevare spiritualmente.
Il perdono fa parte essenziale del cammino dell’evoluzione, senza perdono non c’è evoluzione.
Il perdono fa parte dell’Amore cristico, è uno stato dell’essere.
E’ un atto di volontà. Significa essere compassionevoli, dimenticare il torto e non serbare rancore. Per questo molti non riescono a perdonare, perché sentono l’offesa ricevuta ancora presente nel cuore, accantonano il problema e sono pronti a ritirarlo fuori quando si ha qualcosa da rinfacciare o magari sarà giunto il fatidico momento della vendetta scambiata erroneamente per giustizia.
E così stasera Giorgio ci rinfresca alcuni passi fondamentali del vangelo:
-Quando l'apostolo Pietro chiede a  Gesù: "Signore, quante volte perdonerò mio fratello se pecca contro di me? Fino a sette volte” Gesù gli risponde: “Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette" (Matteo cap.18,21)
Inoltre il Padre ci pone la condizione che ci perdona se noi perdoniamo:
“Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato” (Luca 6,37)
Il valore essenziale per stare insieme tutti noi fratelli è amarci nel perdono, ci dobbiamo perdonare sempre e se non riuscite a farlo per amore fatelo almeno per convenienza perché se non perdoniamo il fratello il Padre non ci perdona - dice Giorgio con una potente voce che ci fa identificare Colui che ci sta parlando in quel momento attraverso la personificazione .
In Matteo 18 si legge la parabola del servitore spietato:
"…Così vi farà anche il Padre mio celeste, se ognuno di voi non perdona di cuore al proprio fratello". Questa condizione è di così vitale importanza che Gesù la include nella preghiera del Padre Nostro: "E rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori"
- E non pensate - continua Giorgio - che facendo cento buone azioni il Padre abbuoni la vostra unica azione cattiva. La legge di causa ed effetto è implacabile.
Ma se non sentite il perdono verso qualsiasi fratello non potete seguire questo cammino,  bisogna ritirarsi, perchè il perdono è alla base della vita cristiana.
Di fronte a questa società di valori ipocriti e falsi in cui siamo cresciuti chi perdona è un debole, un vigliacco, perde la dignità,  invece vi dico che chi perdona è il più forte, il migliore, quello che non cadrà mai.
Il Signore me lo ha fatto vivere quando ho incontrato uno di quelli che ha sciolto nell’acido il bambino figlio di un pentito. Me lo sono trovato davanti per alcuni giorni e il Signore mi ha detto:
“prima di parlarci devi perdonarlo”. Quando sono tornato a casa ho avuto le convulsioni, ho vomitato, perché mi è stato imposto di perdonare il peggiore degli assassini il quale poi  mi ha raccontato nei dettagli come ha ucciso il bambino, come lo ha strangolato e lo ha messo  nell’acido…  e mi è costato, ma ce l’ho fatta perché c’era Cristo dietro di me. Io messaggero di Cristo e stigmatizzato ho dovuto perdonare gli assassini ed ora per me è facile insegnarvi il perdono, perché  a voi chiedo solo di perdonare il vostro fratello. Poi bisogna imparare a perdonare tutti, anche i nemici. Questo però non significa che se devo perdonare un criminale come Totò Riina non devo denunciarlo e fermare le sue azioni malvage.
Cristo puntava il dito contro i tiranni per difendere gli innocenti.
Invece tra fratelli in Cristo non è valida la denuncia perché noi non siamo assassini, corrotti, stupratori, siamo solo peccatori nelle umane debolezze. È inutile quindi  lavorare per Dio, nella Sua vigna, in Chiesa, nell’arca, aiutare i bambini di  Funima, lottare contro la mafia, diffondere il messaggio spirituale, fino a dare la vita per Cristo, se non si è capaci di perdonare il fratello, se non c’è nel cuore il valore assoluto del perdono.
Soprattutto nei tempi apocalittici che vivremo non sarà facile superare le incomprensioni, le divergenze se non impariamo a perdonarci.
Giovanni figlio di Giorgio interviene evidenziando che le 490 volte richieste da Gesù rappresentino  un  numero elevato e simbolico per dire che non bisogna stancarsi di perdonare finchè si è in vita,
perchè è impossibile che il Maestro abbia stabilito un numero oltre il quale  poi si è liberi di vendicarsi.
L'Amore fa parte di noi, costituisce la nostra vera essenza, ma noi l'abbiamo sepolta con strati di egoismo, orgoglio, rabbia, risentimento, amarezza, tristezza, paura ed altri sentimenti negativi.
-Nel cammino spirituale l’istinto deve essere abbandonato.
Dobbiamo vivere unicamente con il cuore e con la mente- conclude Giorgio che ci saluta dandoci appuntamento per la Conferenza del giorno dopo.

I MESSAGGI SEGRETI DELLA MADONNA
Il 15 agosto come ogni anno Giorgio rende omaggio alla Madre Celeste con un incontro fraterno in comunione nella nostra arca, ma quest’anno sono arrivate in redazione  le adesioni di tanti fratelli, simpatizzanti e di persone nuove che visitano il sito così, per motivi  logistici, siamo stati costretti all’ultimo momento a spostare l’incontro  nella Sala dell’Hotel Royal  di Casabianca di Fermo.
La Sala è strapiena, circa duecento persone giunte da diverse parti d’Italia oltre a quelli che seguiranno la conferenza via internet col collegamento streaming.
Giorgio è raggiante perché proprio in questo giorno che ricorda l’Assunzione della Madre Celeste finalmente presenterà l’ultimo anello dell’opera che la Madonna ha richiesto quando gli è apparsa in Cile l’anno scorso. Si tratta della ricostruzione in video delle Sue più importanti apparizioni con la rivelazione dei messaggi di ammonimento all’umanità che i vari veggenti hanno tenuto segreti perché si sono fatti condizionare dal potere istituzionale della Chiesa.
E dopo l’apertura con la preghiera del padre Nostro e la benedizione ai presenti, tra la grande emozione che sovrasta la sala, Giorgio inizia a parlare:
- Il Vangelo non è una telenovela ma è lotta, guerra, senza le armi, azione nonviolenta,  per trasformare questo mondo pieno di violenza, crudeltà, morte, politici corrotti, malattie, disoccupazione, dove pochi privilegiati vivono sulla pelle di milioni di poveri ed emarginati in un Regno di Pace e si concluderà con la prossima venuta  di Cristo.
La prima condottiera, il primo apostolo di Cristo, il più importante è la Santa Madre che da quel 15 agosto, malgrado sia stata assunta al Cielo, ha iniziato ad apparire prima agli apostoli poi alle persone semplici e ai bambini, puri di cuore dando messaggi di preghiera, raccomandazioni e profezie perché si è preoccupata del destino dei figli della Chiesa di Cristo. In questi duemila anni  ci sono state oltre duemila apparizioni  ma negli ultimi due secoli le apparizioni mariane si sono intensificate e sono accaduti miracoli e lacrimazioni di statue.
Dal 1945 si sono manifestate le lacrimazioni di sangue in tutto il mondo: Europa, Asia, Africa e America, come segno di dolore per un’umanità che potrebbe scomparire a causa del nucleare.
La Madre celeste vuole evitare la distruzione del mondo e funge da intermediaria tra noi e il Padre creatore, inoltre la Madonna è l’annunciatore dell’arrivo di suo Figlio.
Passa poi la parola a Pier Giorgio che spiegherà con vera maestria, in quanto programmato dagli esseri di luce,  gli ultimi due crop circles apparsi in questi giorni in Inghilterra che rispetto a quelli degli anni passati esprimono nel simbolismo alti concetti spirituali e teologici: il Volto della  Sindone e il Calice con l’ostia, sui quali  Giorgio ha ricevuto due distinti messaggi di presentazione a conferma che questi esseri provenienti da altre dimensioni, pianeti e stelle, sono le legioni di angeli di cui parla Cristo nel Vangelo.
Poi Giorgio continua la spiegazione esoterica di Colei che viene compenetrata dallo Spirito Santo,  l’Energia Creante divina,   e proprio nel  rosario c’è una parte chiave rivelatrice in cui viene esaltata la Madonna . Il Suo Cuore Immacolato è depositario dello Spirito Santo. Maria madre di Gesù attraverso il processo di  compenetrazione diventa espressione di Dio Madre che consola Cristo quando il Padre è costretto ad abbandonare Suo Figlio in croce affinché si compia il sacrificio di salvezza delle nostre anime.
Invita i presenti alla visione del video della durata di due ore, un film speciale sulle più importanti apparizioni mariane dell’ultimo secolo, La Salette, Lourdes, Garabandal, Fatima, Peña Blanca, Medijugorie, Porto Sant’Elpidio… e senza pagare biglietto.
Un documentario veramente straordinario, per il lavoro certosino di equipe per le immagini, la ricerca delle fonti, i montaggi, il doppiaggio e le musiche.
Al termine del documentario Giorgio fa una richiesta a tutti i presenti: prendere più copie del dvd e diffonderle a parenti, amici e conoscenti sensibili alle tematiche trattate.
Da oggi con questo documento la Madonna si presenta e parla in prima persona affinché molti cuori possano evitare di affondare nel mare in tempesta che è la vita e ritornare a Dio.

Fraternamente in Cristo
Elisabetta
Sant’Elpidio a Mare, il 16 agosto 2010

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