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chile_01 ATTRAVERSANDO LA CORDIGLIERA
L'aereo cominciava a carreggiare nella pista, il cielo limpido, alcune nuvole disperse cedevano il passo all'uccello di metallo.
Mi lasciavo alle spalle la mia patria e alcuni piccoli problemi presentatisi all’ultimo momento come un tentativo di soffocamento del demonio che non ci vuole vedere uniti e men che meno lavorare per la luce e cerca di dominare i nostri spiriti,  li addormenta, li fa diventare egoisti.
Lasciavo dietro anche mio figlio con un po' di tristezza nei suoi occhi, ed il suo papà. Davanti a me la cordigliera, i fratelli che aspettavano ansiosi questa conferenza, per condividere insieme alcuni giorni, davanti a me la promessa al Cristo e alla Vergine di diffondere questo messaggio, di dare la mia vita per loro se dovessi avere la forza e se fosse necessario, davanti a me vedevo disegnato nel cielo azzurro il sorriso di Giorgio, il mio amico, il mio maestro, mio fratello, la mia consolazione. Un Essere che amo dal più profondo. Non lo amo perché è come io vorrei che fosse, né perché accontenta i miei capricci o perché mi adula, in realtà non fa niente di tutto questo. Lo amo perché è un Essere integro che riconosce i suoi peccati o debolezze, perché insegna ad ogni suo passo, insegna col suo esempio e si lascia schiaffeggiare dai suoi fratelli 70 volte 7. Dà soltanto e non chiede, e se lo fa non è mai per lui ma per il Cristo; lo amo per quello che rappresenta, per quello che fa, perché è pulito, perché è Giorgio.
Arrivata all'aeroporto internazionale di Santiago del Cile abbraccio Marco Antonio ed Andrea, due esseri molto speciali che hanno riconosciuto qual’è il cammino da seguire ed hanno iniziato a percorrerlo insieme e con fermezza; fratelli che capiscono gli sguardi e le lacrime e che sanno tanto sull’onestà e l’umiltà, pur non avendo avuto la possibilità di avere Giorgio vicino. Stiamo un po’ insieme, scherziamo e commentiamo le ultime novità dell'Opera mentre aspettiamo l’arrivo di Carmen de Huertos dall'Argentina, compagna dell'Opera, fedele agnello di Giorgio e di Juan Alberto, collaboratrice instancabile e sempre disponibile.  
Insieme prendiamo la strada per andare a casa di Andrea e Marco Antonio. Il motivo del nostro incontro è la diffusione del documentario della Vergine, così come la Vergine chiese espressamente a Giorgio in Cile un anno fa, avendo io stessa il privilegio di essere presente quando ricevette il messaggio. In macchina, mentre osservo le montagne innevate, i miei occhi si riempiono di lacrime, la stessa sensazione indescrivibile che provo ogni volta che siamo insieme a fratelli di diversi paesi. Una sensazione difficile da spiegare a parole, è la gioia di sentire che non esistono frontiere e che i servi di Cristo si uniscono per diffondere questo messaggio tanto pieno di Luce. Non ci incontriamo per andare in vacanza, ma per lavorare per la Luce, ci cerchiamo per fortificarci, per prepararci, per ascoltarci. Nelle nostre anime solo il desiderio di diffondere la Verità. Ed il Cielo ci regala la carezza di aiutarci a stare insieme, con i suoi fili invisibili ci avvicina e ci permette di conoscerci ed in noi si accende un raggio di luce e di speranza.
La prima notte restiamo alzati fino a tardi tra barzellette, messaggi condivisi e soprattutto parlando di questa Opera che tanto amiamo. Dall’ultima conferenza fatta a maggio l’Arca del Cile è cresciuta molto, si è fortificata, organizzata ed avanza a passi da gigante. Il lavoro dei fratelli sta dando i suoi frutti.  
Il venerdì ci alziamo molto presto per le prove tecniche dello streaming e più tardi ci rechiamo alla Televisione “La Red del Chile”, invitati ad un programma che va in onda la sera tardi ed è per adulti. Questo programma è diretto da un amico dell'Opera in Cile, Marcelo, che conobbe Giorgio l'anno scorso. Durante l’attesa ci guardiamo con Marco e sorridiamo perché le barzellette che raccontano nel programma sono un po’ spinte. Ma, ogni luogo è buono per diffondere il messaggio, avremmo usato il nostro ingegno e il nostro senso dell'umorismo per fare ciò che ci eravamo preposti. Ma il Cielo ci riserva un'altra sorpresa, al nostro ingresso in scena, la presentatrice, una ragazza molto bella ed esuberante, cambia radicalmente atteggiamento. Il suo viso si trasforma e il suo tono di voce cambia, riuscendo a dare all’intervista la giusta serietà e profondità. Riusciamo a dare il messaggio a molti giovani che seguono il programma e ci siamo arricchiti con questa esperienza.  
Ritorniamo a casa e dopo pranzo andiamo alla sala, che il giorno dopo avrebbe ospitato la conferenza, per gli accorgimenti tecnici. Nel pomeriggio riposiamo per qualche ora.
Il sabato, all'alba, un po’nervosi, un po’ felici, ma sicuri di noi stessi, ci dirigiamo alla sala. Prima di ogni conferenza alla quale sono chiamata a partecipare, prego sempre il Padre di manifestarsi attraverso me, mi lascio andare e dono me stessa, Gli chiedo  che non sia  la mia psiche a parlare ma la mia anima, che la mia voce sia la Sua, che il mio corpo sia il Suo e cerco di annullare me stessa, Gli chiedo perdono per i miei peccati e Lo ringrazio di essere utile per le anime che accorrono ad una chiamata. Se solo potessimo capire che questo non è nostro, che non ci sono ego, non ci sono sforzi, esiste solamente la consapevolezza di fare parte di qualcosa che appartiene al Padre e che Lui, solo Lui, ci autorizza a parteciparvi, non siamo noi gli attori, ma soltanto le comparse di questa rappresentazione, allora riusciremo ad equilibrarci e magari potremo dare molti più frutti.  
Inizia la conferenza, alcuni inconvenienti tecnici all’ultimo momento ci spaventano un po' ma manteniamo la calma, io mi allontano un attimo per pregare sentendo che magari il demonio stava cercando di frenare questa conferenza. Perché in questa occasione avrebbe parlato Lei, il documentario “I messaggi Segreti della Madonna”, realizzato magistralmente da Pier Giorgio ed i ragazzi di Studio3 è la chiave per aprire le menti. Ma finalmente la Luce trionfa. Il numeroso pubblico in sala aspetta paziente. Dopo una breve introduzione di Marco Antonio e mia iniziano a passare le innegabili manifestazioni della Vergine negli ultimi 200 anni. Giorgio interviene per telefono e risponde a molte domande suggellando in questo modo l’incontro. Più tardi, con prodezza, Marco Antonio ed io ci predisponiamo a rispondere le domande del pubblico. Dico con prodezza perché mai prima avevo valutato la possibilità di lasciare spazio alle domande, ma in questa occasione erano previste le domande dopo la presentazione del video.  
Insieme riusciamo a dare delle risposte chiare e concrete al pubblico desideroso di conoscere.
Dopo circa 4 ore di conferenza tutti sono ancora inchiodati sulle sedie, suscitando in noi la speranza del cambiamento, la felicità che la Madre è arrivata ancora una volta ai cuori degli uomini. Molti giovani presenti nella sala si avvicinano a noi e ci abbracciano con molto amore. Uno in particolare mi dice all’orecchio “sono qui, contate su di me. Grazie, mi sono risvegliato”, e ci guarda con i suoi occhi puliti mentre muove nervosamente le mani. Forse abbiamo attraversato la cordigliera per questi giovani, aprendo sentieri, guarendo ferite. Lo abbiamo fatto per loro e per un giovane papà che ringrazia la sua bambina di 8 anni per essere stata paziente per tutta la durata della conferenza.  
Nel pomeriggio ci riuniamo con un gruppo spirituale chiamato Friendship in contatto con la realtà extraterrestre attraverso alcune esperienze straordinarie, prendiamo un caffè insieme e parliamo dell’Opera portata avanti da entrambi i gruppi e del messaggio del Cristo.  
Che cosa posso dire? La soddisfazione personale non si esprime in numeri, bensì nell’esperienza, nei frutti. Giorgio mi ha insegnato ad amare più il messaggio che a me stessa e non è difficile farlo perché io stessa non mi piaccio, sono piena di peccati, di debolezze, di angosce, mentre questa Opera, questo messaggio è tanto bello, tanto trasparente, chiaro e cristallino e non nasce in me il dubbio su cosa devo amare di più. E quando sei testimone del cambiamento che avviene nella gente è come toccare il Cielo con le mani e questo ripaga di tutto, se mai qualcosa dovesse essere ripagata. È sufficiente per sentirti felice dentro, per capire quanto Giorgio è dentro la nostra anima. Quanto ci ha arricchito interiormente. Te ne rendi conto che in realtà Giorgio è venuto per salvarti la vita e nient'altro. Ti rendi conto che tu non sei niente e che quando ti viene permesso di fare parte di questa opera è lì che incominci appena a vivere un po'.  
Ringrazio enormemente tutti i fratelli che in questi giorni in Cile mi hanno insegnato l'allegria, l'amore e l’aristocrazia dell'Essere. Grazie Marco, Andrea, Patricia, Luis, Iavsna, José Antonio, Claudio Rojas e la sua adorabile moglie, grazie Carmen, grazie Zaid ed i bambini di José Antonio, grazie Dio per quello che mi hai dato.  

Erika País  
17 novembre 2010