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ufo_pordenone2010AVVISTAMENTO COLLETTIVO NEI CIELI DEL PORDENONESE
Graziano - Cordenons 23/11/2010
La notte di venerdì 19 Novembre ci fu l'avvistamento di un oggetto particolare nei cieli del pordenonese, un esperienza vissuta con tanta gioia nel cuore.
Quella notte nessuno di noi tra Paola, Franca, Andrea, Arianna e me, avrebbero mai immaginato quanto repentine nell'avverarsi sarebbero state le parole di Giorgio Bongiovanni riguardo il manifestarsi sempre più evidente delle navi extraterrestri sui cieli d'Europa e soprattutto italiani, ascoltate qualche decina di minuti prima.
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Illustrazione 1: Ritaglio dell'originale

Era circa l'una della notte e stavamo rientrando dall'incontro spirituale con Giorgio tenuto all'arca di  pordenone. Era una notte tranquilla e l'umidità aveva preso il posto della pioggia, il cielo era coperto da un intenso banco nuvoloso quasi uniforme, in una porzione faceva capolino una timida luce lunare.
Il silenzio nell'abitacolo della macchina fu interrotto all'altezza del paese di Roveredo, stavo guidando e alla mia sinistra mi accorsi di un "qualcosa" di colore arancione rosso che stava procedendo lentamente in direzione della pedemontana. Nel cuore già sapevo la risposta, non era la prima volta, ma per "difetti di genetica" partì il ragionamento volto alla razionalizzazione del fenomeno; non feci molta fatica ad escludere fin da subito le prime spiegazioni possibili: riflessi di luce, lampioni, palloncini, palloni aerostatici, anche le stelle erano escluse essendo un cielo coperto da nuvole e comunque sarebbe stata un'anomalia nell'anomalia perchè le dimensioni a volte, contano, e l'oggetto era molto evidente. Chiesi dei pareri ai passeggeri e sia Paola che Franca, sua mamma, mi confermarono la visione dell'oggetto e la stranezza, perciò fermai la macchina sulla strada e inserii le quattro freccie. Scendemmo dalla macchina e ci portammo per sicurezza sopra  il marciapiede. L'oggetto era giusto sopra di noi, grande, arancione e/o rosso, leggermente allungato nella forma, nessun rumore percepito seppur l'una di notte, incedeva verso le montagne con una andamento abbastanza lineare e costante, più lento nel momento della quasi perpendicolare alle nostre teste e con una parvenza di ondeggiamento rispetto alla direzione. Dopo questi nuovi dettagli non facemmo molta fatica ad escludere  velivoli come aereo od elicottero, nonostante la base di Aviano era ad un tiro di schioppo da quel luogo, era dunque un OVNI, per noi molto più facilmente un'astronave.
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Illustrazione 2: Elaborata al computer per evidenziarne i margini

Le emozioni erano tante. Nessuno di noi tre aveva mai visto dal vivo, per chiarezza di manifestazione, un oggetto come questo. Anche una macchina transitata in quella stradina rallentò la sua corsa probabilmente più incuriosita da noi che dall'oggetto, la scena era buffa e pareva tratta da un film di fantascienza: una fiat punto con quattro freccie ferma in carreggiata con i passeggeri immobili sul marciapiede, in linea spalla a spalla  intenti a rimirare chissà quale stranezza.
Dopo qualche minuto l'oggetto scomparve in lontanza.
Felici e meravigliati di aver vissuto un'esperienza così bella, tornammo in macchina per proseguire la strada verso casa e avvertimmo subito Domenico, un nostro caro amico del gruppo, dell'evento vissuto, con l'avviso di tenere gli occhi aperti perchè l'astronave si stava dirigendo verso la sua casa.
L'indomani ricevetti una telefonata, era Andrea R. che così esordì al telefono dopo un veloce scambio di saluti: "hai visto anche tu ieri sera?". Capii fin da subito cosa intendesse. Mi disse che quella stessa mattina aveva chiamato Domenico per raccontare del loro avvistamento e di come Domenico lo avesse anticipato sulla descrizione perchè già informato sui fatti la notte prima.

Andrea e Arianna, sua moglie, avevano assistito alla manifestazione dell'oggetto mentre si dirigevano con la loro auto verso casa, anche loro di rientro dalla riunione con Giorgio. La loro esperienza fu molto simile alla nostra sia sulle forme, sui colori, sulla direzione, sul luogo  e sugli orari dell'avvistamento. Entrambi comprendemmo che avevamo vissuto un'esperienza di gruppo, seppur divisi da qualche chilometro.

Durante l'avvistamento scattai qualche foto e un breve video con una Canon Digital Ixus 40, purtroppo la qualità delle immagini non permettono ulteriori apporti informativi al racconto, ma ne abbiamo inserita almeno una più per chiarezza d'insieme che supporto alla veridicità dei fatti che sappiamo, è sempre un qualcosa di personale.


di
Andrea Raggiotto
Arianna Ferro
Franca Laghi
Graziano Ugenti
Paola Sist