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maropati_00L'ENNESIMA CHIAMATA
Di Mara testasecca

Cari tutti, da Bari mi trovo a trascrivere quanto accaduto ieri pomeriggio. Cercando di mettere insieme in fila i ricordi e le delicate emozioni che hanno pervaso le anime di ciascuna di noi che è stata testimone diretta di un evento divino che ha coinvolto in prima persona lo stigmatizzato Giorgio Bongiovanni.
Apro questa cronaca con le espressioni di San Paolo. San Paolo che in una delle sue epistole grida: “Non vogliate spegnere lo Spirito Santo! Non disprezzate le profezie: esaminate tutto e tenete ciò che è buono!” (1 Tess. 5,19-20).

Non tutte le apparizioni ed i Segni della Madre Celeste vengono riconosciute come vere, nello specifico non hanno spento lo Spirito Santo quei Vescovi che, in questi nostri tempi difficili, hanno approvato le apparizioni e i pianti della Madonna a Parigi (nel 1830, in Rue de Lubac), a La Salette (nel 1846), a Lourdes (nel 1858), a Pontmain (nel 1871), a Fatima (nel 1917), a Siracusa (ove, nel 1953, un quadro del Suo dolcissimo volto ha pianto per 4 giorni), ad Akita in Giappone (ove nel 1975 ha pianto, anche sangue, ben 100 volte); a Kibebo in Ruanda (ove è apparsa e ha pianto dal 1981 in poi, e ha predetto la terribile carneficina che si scatenò tra le tribù). La Vergine Maria, madre di Dio è apparsa e appare a NAIU, nella Corea del Sud, dal 1975.

L'ENNESIMA CHIAMATA DELL'INFINITO AMORE DI DIO E DEL CRISTO

Ieri ci trovavamo ancora in Sicilia, a Belpasso dove nel pomeriggio di domenica si è svolta una riunione con Giorgio Bongiovanni allargata a tutti i gruppi operativi in Italia. Si lavora in concerto ormai come un'unica grande famiglia, non siamo pochi e questo rappresenta la nostra forza interiore.
Giorgio prima di lasciare la sua Sicilia decide di farci conoscere a Borrello il luogo esatto dell'apparizione della Immacolata Concezione, che negli anni '80/90 ha richiamato una moltitudine di persone ai piedi di una grande roccia lavica.

Al tempo delle apparizioni Rosario Toscano aveva 15 anni, essendo nato a Catania il 22 giugno 1971. Figlio unico, si è trovato a vivere in una famiglia di soddisfacenti condizioni economiche, a causa dell'andamento buono dei commerci del padre. Nella fanciullezza niente lasciava presagire l'esperienza delle apparizioni. Tutto il suo cammino scolastico ed ecclesiale si realizza a Catania, dove i suoi abitano e dove il padre, morto nel 1994, ha lavorato. La scuola materna e la prima elementare Rosario le porta a termine presso l'istituto delle Sacramentine. Dalla seconda elementare al secondo liceo scientifico, studia al "Leonardo da Vinci", presso i Fratelli delle Scuole Cristiane. Poi preferisce passare al liceo classico che completa presso l'istituto "Principe Umberto" per poi iscriversi a Lettere Classiche presso l'Università di Catania e si laurea.
All'interno di questa storia abbastanza comune, si inserisce ad un certo punto una esperienza di malattia di origine virale, che comportava debilitanti e persistenti febbri. Proprio quando questa malattia sembrava diventare una condanna, giacché non si riusciva a scoprirla e a curarla, per Rosario sono cominciate le manifestazioni soprannaturali, il 4 maggio 1986. Il 18 giugno dello stesso anno la S. Vergine, come promesso, gli ottenne la guarigione, anche se in seguito gli chiese di offrirsi a Dio accettando tutto quanto il Signore avrebbe permesso che gli accadesse offrendo ogni sofferenza per la conversione dei peccatori.

Si tratta di una vicenda mistica molto profonda che invitiamo ad approfondire. Nell’ultimo messaggio, 1° maggio 1988 la Ss. Vergine avvisa: "Dopo il periodo di pace che concederò al mondo per mezzo del mio Cuore, accadrà che molti si allontaneranno da Dio, si vergogneranno di Lui. Finito il periodo di pace, accadranno molti eventi spiacevoli, per ogni famiglia, per ogni città, per ogni nazione, per il mondo intero; questo perché molti si adageranno di nuovo e si dimenticheranno di Dio e delle sue leggi. La Chiesa avrà molto da soffrire. Ma prima che tutto questo accada ti avvertirò in modo che tu possa dirlo a tutti. Sarà questo il segno tangibile delle mie apparizioni ed è più importante dei segni nel cielo per la sua gravità. Non scoraggiatevi: guardate sempre ai Sacri Cuori di Gesù e di Maria. Che il Santo Vangelo sia nelle vostre menti, sia la vostra parola, ma che soprattutto sia scrittura nei vostri cuori”.
La mattina è splendida, ma nei nostri cuori la risonanza della bellezza del creato è ormai condizionata da quanto accade ogni giorno, come la catastrofe nucleare che sta flagellando il Giappone e tutto l'oriente del nostro mondo. Abbiamo appena saputo ieri di un altro fortissimo terremoto che ha imposto lo sgombero della centrale di Fukushima. Quel veleno che si riversa nell'acqua, nell'aria e nella terra rattrista gli spiriti di tutti coloro che sanno la verità sul nucleare e sui disastri che produce alla Madre Terra, l'unica vera casa per ciascun essere vivente.
Nel luogo dell'apparizione di Borrello è consentito pregare, quindi la radura di lava è piena di sedie. Ci sono alcune persone raccolte in preghiera. In questo luogo Rosario ha ricevuto messaggi molto interessanti anche sul Ritorno del nostro Signore Gesù Cristo. Ai piedi della grande e bellissima statua dell'Immacolata Concezione Giorgio si sofferma raccolto in silenzio. Quante chiamate, quanti segni di grazia e di presenza ha elargito la Madre Celeste a Giorgio, nel corso e nel seno della sua opera che abbiamo l'onore di servire.
Con noi ci sono Giorgio Barbagallo e Valeria De Blasi, due giovani dell'arca di Belpasso. A loro Giorgio affida una statuina della Madonna da porre nella sede legale della nostra arca di Belpasso.

Dopo aver condiviso qualche ora con Saro Pavone e la sua famiglia lasciamo l'isola. Il programma era ricongiungersi con il resto del gruppo nel corso del pomeriggio, ma non è andata proprio così perché abbiamo assistito in diretta il nostro amato Giorgio mentre risponde alle chiamate del Cielo.
La piccola Sonia ad un certo punto chiede di poter ascoltare della musica e viene accontentata. Le note fanno da cornice al selvaggio paesaggio calabro che alterna il verde intenso degli ulivi, al giallo dei rovi di ginepro e dei limoni, al vivo colore degli aranceti che trovano spazio in ogni lingua di terra per fiorire e donare i propri frutti. Antonella all'altezza dell'uscita di Rosarno inizia a raccontare la sua intima esperienza di tanti anni fa avuta con Natuzza Evolo, famosa taumaturga e stigmatizzata italiana.

A partire dal 15 agosto 1938 la vergine apparve a Natuzza Evolo (1924), sposata con un falegname e madre di tre figli. La veggente era una persona umile e semplice; analfabeta, ma dotata di particolari carismi, con una intensa vita spirituale e con elevate doti mistiche vissute in povertà.
Ha ricevuto il dono delle stimmate ed ogni anno riviveva sul suo corpo la Passione di Cristo in croce; sudava sangue, che formava sulle garze o sulla biancheria delle scritte in varie lingue. Ha ricevuto il dono della bilocazione, che non avvenne mai di sua spontanea volontà, ma come lei stessa ha descritto così "Mi si presentano dei defunti o degli angeli e mi accompagnano nei luoghi dove è necessaria la mia presenza".
La veggente è stata tramite di tante guarigioni; parlava lingue straniere pur non avendole studiate. Oltre la Madonna, ha avuto visioni di Gesù, dell'angelo custode, di santi e di vari defunti, con i quali poteva dialogare. All'età di 10 anni le apparve san Francesco da Paola. Il 13 maggio 1987 ha fondato l'associazione "Cuore Immacolato di Maria rifugio delle anime", finalizzata all'assistenza per i giovani, handicappati e anziani. Quello di Natuzza è un messaggio di religiosità popolare; è la logica del Signore che parla ai poveri. Oltre che Gesù, anche la Madonna ha dato a Natuzza molti messaggi.
Nel particolare il 1° aprile 1982 le annunciò che "Gesù è triste, tutto l'intero mondo rinnova la sua crocifissione; gli uomini pensano solo a tutto ciò che è terreno, trascurando le cose spirituali e quindi l'anima. Non si rendono conto che la vita terrena è breve; possono guadagnare tutto l'intero mondo, ma se non sono con Gesù perdono la loro anima. Pensate finché siete in tempo, perché Gesù è buono e misericordioso, però dice: "Non abusate della mia misericordia".
Prima di recarsi da lei Antonella non aveva mai sentito parlare delle stigmate, tanto meno di Giorgio Bongiovanni.

Giorgio interrompe il suo emotivo racconto di vita per chiedere a Sonia Alea di cercare subito su internet il nome di una località: Maropati. Visibilmente emozionato ci dice che gli è stato comunicato questo nome e chiede a Sonia di verificare se in quel luogo sia mai accaduta una apparizione, un evento legato alla Madonna.
Sonia Alea conferma subito l'esistenza del luogo che la storia incredibile dell'apparizione della Madonna del Rosario delle lacrime di sangue. Non posso non evidenziare la partecipazione attentissima di un essere per me tanto speciale: la piccola Sonia Tabita.
Quasi incredule ascoltiamo Giorgio che ci dice di aver avuto pochi minuti prima una visione, la visione di una immagine della Madonna con il volto rigato di lacrime di sangue e tante croci di sangue sotto la Sua figura. Resta lui stesso toccato profondamente alla vista del quadro che Sonia gli mostra, un quadro che dal 1971 sanguina e lacrima a Maropati, in una umile dimora, la casa dell'avvocato Cordiano e di sua moglie Katia, attualmente scomparsi.
Giorgio non indugia nemmeno un minuto. Ci dice che deve, che dobbiamo andare sul posto, senza alcun ripensamento. Sonia cerca l'indirizzo della località e Giorgio esce dall'autostrada per tornare indietro...l'avevamo passata da poco. Non solo; Sonia cerca prontamente un contatto telefonico, qualcuno che possa guidarci al luogo della manifestazione delle lacrime di sangue di questo particolarissimo quadro: il quadro della Madonna del Rosario di Pompei.
Incredibile, ma vero, dopo un paio di telefonate risponde Raffaella, una delle nuore dei coniugi Cordiano, una signora che senza il minimo problema accoglie la nostra richiesta di poter visitare il luogo delle ripetute manifestazioni delle lacrime e delle croci di sangue a Maropati, in via Risorgimento 45.
L'emozione cresce percorrendo la stretta e sconnessa stradina che ci porta alla casa; il paesaggio è comunque mozzafiato grazie alla luce di un tramonto che riflette su quella stretta gola tra le montagne della Sila.

Maropati è un paesino di 1.500 anime, a 12 km. dalla stazione ferroviaria e dall’autostrada di Rosarno. Dalle prime informazioni che ho raccolto si evince che si tratta di un evento incredibile che è comunque rimasto fuori dal condizionamento della Chiesa. Il Segretario comunale di Maropati, C. Laganà, scrive: “Il prodigioso evento di Maropati è una sconvolgente esplosione mariana - come mai avvenuta altrove - di cruento dolore e di immensa pietà”.
Una manciata di minuti e veniamo accolti da Raffaella che con una disarmante predisposizione d'animo ci conduce in quella che era la stanza da letto dei Cordiano. Il quadro troneggia nella parete dove è stato posto nel 1970, regalato da uno dei loro figli al rientro di una vacanza che aveva fatto a Pompei. Raffaella non risparmia i dettagli, ci parla della reticenza dell'avvocato che, ateo apertamente dichiarato, non desiderava alcuna immagine religiosa al capezzale del suo letto.
Questa che segue è l'immagine e la descrizione sommaria del quadro. Dimensioni 99 per 69.

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Quadro della Madonna del Rosario delle Lacrime di Sangue di Maropati

Ci troviamo al cospetto di una immagine che parla, il quadro sembra un essere vivo. Provo la stessa emozione che ho provato a città del Messico, ai piedi della Immagine della Madonna di Guadalupe. Mi sento così piccola...e grata alla vita di essere lì in quel momento preciso.
Ai piedi della immagine della Madonna del Rosario le immagini in ginocchio di San Domenico da Guzman e di Santa Caterina da Siena.

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Croci apparse nella casa che ospita il Quadro della Madonna del Rosario delle Lacrime di Sangue di Maropati

Raffaella non risparmia aneddoti, testimonianze e dettagli della manifestazione della Madonna in primis a Ketty. Più volte la donna ha sognato che il quadro si staccava dal muro per rimanere sospeso nell'aria. Quando hanno avuto inizio la formazioni delle croci di sangue suo marito le ripuliva subito e imbiancava la parete....ma queste continuavano a manifestarsi. Nel corso degli anni in seguito alla sua conversione la casa diventa meta di pellegrinaggio e di testimonianza di guarigione immediata. Le forme delle croci sotto il quadro come tante altre che si sono formate su pezze di cotone richiamano a ciascuno di noi presenti le tante croci di sangue che dal 1989 si sono manifestate sul corpo e sul luogo della sanguinazione di Giorgio. Croci che sul suo corpo o sul giaciglio dove si trovava hanno sfidato e stravolto ogni legge fisica sulla gravità. Come può una sostanza liquida formare delle figure su altri piani che non siano quello verticale...

Questa stessa coincidenza ha piegato la razionalità del Cordiano motivandone la sua conversione. Questi per 12 anni è stato sindaco marxista di Maropati e per diversi mesi ha cercato di tener nascosti i fenomeni di sangue che si ripetevano. Era comunque sì ateo, ma pienamente dedito alla cura della sua numerosa famiglia (6 figli!), nonchè ad aiutare in questa provata terra di Calabria chi aveva bisogno di essere rappresentato per questioni legali senza poterle pagare. Non a caso viene ricordato in paese come "l'avvocato dei poveri". Raffaella ci trasmette il vuoto lasciato in casa da lui, (1986) ed in particolare da sua suocera, Ketty, la vera "anima di Dio", donna riservatissima e piena d'amore. Una volta la donna sognò un monaco che le ordinò di non far mancare mai i fiori nella sua casa. Ubbidì come sempre a quella richiesta senza sapere che quel monaco era padre Pio da Petralcina...Lo riconobbe solo quando le consegnano un quadro con il volto del frate stigmatizzato più famoso al mondo del secolo scorso. Una volta appesa al muro della cucina, l'immagine di quel volto tanto austero quanto amoroso inizia a lacrimare copiosamente, tanto da bagnare lo schienale della poltroncina di stoffa che all'epoca era collocata sotto il quadretto, nella stessa parete. Ragion per cui il quadro venne spostato nella stessa stanza del quadro della Vergine del Rosario delle lacrime di sangue.
In devoto silenzio mi accorgo della particolare emozione di Antonella, sul punto di piangere. Notiamo una ad una tutte le immagini poste sulle pareti della stanza: il volto del Gesù di Adrano insieme a due immagini del volto di Gesù Cristo della Veronica. Raffaella continua nel suo racconto e rimaniamo letteralmente scioccati quando ci dice che una delle immagini della Veronica dove si sono poi formate 3 croci di sangue proviene da Palermo, portata e lasciata nella casa da un gruppo di devoti.

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Quadro della Veronica dove sono apparse tre croci

I nostri sguardi si incrociano, così come i nostri pensieri. Ci sono degli istanti eterni dove le parole non servono. Poche ore prima a Borrello avevamo saputo che il veggente Rosario Toscano risiede e lavora a Palermo. Una "coincidenza"? Noi riteniamo che non lo sia.
Sono stati eseguiti accuratissimi esami scientifici del sangue che scende dal quadro. I primi esami sono stati ordinati il 25 e il 29 marzo 1971 dall’esorcista Don Vincenzo Idà (vissuto e morto in concetto di santità e di cui è in corso la Causa di Beatificazione) presso l’Ufficio d’Igiene di Reggio Calabria ed hanno dato questo esito: “sangue umano”. Il 22 novembre 1971 vengono nuovamente rimossi i sigilli del Quadro e prelevati due campioni in doppio che, sigillati dal Pretore, vengono consegnati al Vescovo De Chiara che li fa analizzare presso il “Policlinico Gemelli” di Roma ottenendo la stessa risposta:  “sangue umano”.
Tutte le analisi scientifiche documentate dal libro: “30 anni di prodigi”, parlano di sangue umano. Soltanto le analisi di Aragona (Messina) parlano di sangue di tanti animali che lui nomina. Ma sono analisi presto smentite: a Bologna, infatti, tutti quegli stessi campioni di sangue sono stati esaminati da altissimi scienziati, utilizzando sieri speciali ritirati dalla Germania, con questo esito: “C’è soltanto sangue umano, con esclusione assoluta di sangue animale” (Cfr. “30 anni di prodigi”, pag. 139-141).
Esiste perfino una documentazione della RAI-TV che nel maggio 1971 e il 6 novembre 1972 fece dei cortometraggi (800 metri di pellicola): in questi filmati si vede passare davanti al volto della Madonna una nuvoletta, poi questa scompare e si vedono scendere gocce di sangue dagli occhi e dal cuore della Vergine Santa. Questo documento è stato trasmesso dalla TV Svizzera.
Si sono formate delle croci di sangue sul muro sotto l’Immagine, e macchie di sangue sono apparse molte volte sul tavolo che sta sotto il Quadro e in immaginette della Madonna del Rosario e in tante strisce di cotone e in migliaia di fazzoletti avvicinati al Quadro. Queste macchie non rare volte si sono formate a distanza di tempo e di luogo (nel viaggio sia di andata che di ritorno, sull’auto, in pulman, nella propria casa, ecc.). Da notare che nei pezzi di cotone il sangue a volte era perfino gorgogliante e non veniva assorbito e si manteneva fresco per ore e per giorni. Diverse persone hanno fatto eseguire analisi scientifiche di quel sangue e il risultato è stato sempre il medesimo: “sangue umano”.
Da un'altra sintetica ricerca ho rilevato che la celebre stigmatizzata e Serva di Dio Teresa Musco, nel gennaio 1973, ha scritto: “Mentre stavo in chiesa in preghiera, la Mamma Celeste mi ha detto: “Teresa, io ti lascio questo nome (quello del Parroco di Maropati, Don Eugenio Anile, che lei non conosceva) scrivi a lui e digli che ti dia un fazzoletto macchiato di sangue”. Lei poi dirà al Parroco Don Eugenio: “Con quel fazzoletto macchiato di sangue, ho ottenuto 4 guarigioni in Caserta”. “Con altri fazzoletti insanguinati sono guariti dal cancro 3 persone” (Cfr. “30 anni di prodigi” pag. 149).

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Giorgio e Antonella osservano una corona del Rosario che si è materializzata dal nulla

Raffaella continua nel suo racconto e ci dice che diversi sacerdoti sono stati presenti alle lacrimazioni di sangue e ne hanno reso giusta testimonianza. Buon per loro, penso.
Il tempo sembra essersi fermato in quella stanza. Abbracciamo Raffaella con un arrivederci. Fuori è già sera ed in macchina ci trasmettiamo il nostro sentire...fino a quando Giorgio rompe il suo silenzio con queste parole: "Perchè proprio a me, perchè proprio io...oggi, ...in questo posto? Madre Mia...Madre Mia che sempre hai graziato il mio spirito...Perchè?...Cosa deve accadere?"

Antonella ci rivela di aver sentito forte la carezza della Madre Celeste, si è sentita come avvolta dalla Sua presenza, dalla Sua energia.
Sento forte anche la vibrazione, l’animo cristallino della piccola Sonia, angelo di Dio.
Ma c'è sicuramente molto di più... e lo capiremo solo vivendo.

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Giorgio Bongiovanni in preghiera ai piedi del Quadro della Madonna del Rosario delle Lacrime di Sangue di Maropati.

Vivendo questo tempo d'Apocalisse con la presenza di Gesù Cristo nei nostri cuori.
LUI, il Salvatore del mondo, l'Unto del Signore, che si è incarnato sulla Terra per amore incommensurabile per salvare ciascuno di noi, dal più grande al più piccolo, anche coloro che non lo riconoscono come tale.
A LUI la nostra devozione e gratitudine eterna per averci salvato dalle tenebre dell'inferno... per Lui la nostra opera quotidiana in attesa del Suo promesso Ritorno, operando al fianco di uno dei Suoi servi più puri, Giorgio Bongiovanni, nel perseguimento concreto di un mondo giusto per ciascuna creatura di questo pianeta.
Con LUI fino alla vetta della montagna di questa vita terrena, fino a scoprire l'orizzonte dell'infinito, sconfinato universo, dove si respira l'aria della libertà.

Grazie Giorgio
perchè l'Amore che pratichi ed incarni con i tangibili segni delle stigmate che manifesti cresce ogni giorno che passa dentro ciascuno dei tuoi amici senza consentirci minimamente di innalzarti, di idolatrarti.
Grazie per la tua forza spirituale, la tua onestà, per il tuo acume intellettuale ed il tuo senso dell'amicizia, per la tua sete di giustizia che ha fatto scattare in noi e nell'animo di centinaia di giovani la scelta per la vita, quella che conta: la vita dell'eternità dello spirito e delle perfette idee di pace, amore e giustizia.
Grazie per l'esempio che dai di devozione immensa alla Madre Celeste.
Con amore fraterno. Mara

12 aprile 2011