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elisabetta

SUL MESSAGGIO GIOVANNI PAOLO II SANTO 
Di Elisabetta Montevidoni

HO SCRITTO IL 5 MAGGIO 2011:

VI PREGO DI LEGGERE LA RISPOSTA DELLA NOSTRA SORELLA ELISABETTA ALLA LETTERA ARRIVATA IN SEGRETERIA DAL CIELO ALLA TERRA SULLA NATURA DEL MESSAGGIO DA ME RICEVUTO IL GIORNO 1 MAGGIO 2011 “GIOVANNI PAOLO II SANTO”.

GIORGIO BONGIOVANNI

Sant’Elpidio a Mare (Italia)
5 Maggio 2011
Giorgio Bongiovanni


Ciao Giorgio, sono un ragazzo che segue da molti anni la tua persona. Ho avuto visioni e ho visto con i miei occhi eventi in cielo straordinari. Comunque fino ad oggi tutto ma proprio tutto di quello che leggevo e ascoltavo dei tuoi messaggi era praticamente in simbiosi con il mio spirito ma delle piccole incertezze le ho avute con il commento sulla santificazione di Giovanni Paolo II. Che Gesù fosse perfetto non lo sapevo, gia solo il 30% di quello che Paolo II  è riuscito a fare in quel tipo di chiesa lo rende santo da subito. Una persona che è stata capace di insegnare a miliardi di giovani con le sue parole (me compreso) come vivere con amore e cosa vuol dire la parola amore, dare la speranza ad un umanità caduta nella profonda ignoranza lo rende santo senza ombra di dubbio. Morto in santità dedicando il suo ultimo sospiro ancora una volta ai giovani ed all'amore lo rende santo. Quindi adesso modifica l'articolo se no sono guai.. Scherzo ma ci tenevo a dire che non mi è piaciuto l'ho visto un po’ troppo cattivo.. Un saluto un tuo amico

Risposta:
Caro ragazzo, Giorgio è un messaggero celeste e ubbidisce alla volontà divina. Giorgio riceve messaggi da Gesù il quale non solo legge nei cuori ma è capace di riconoscere meglio di noi gli uomini. E i frutti di Woitila sono più negativi che positivi. Vorrei ricordarti che un papa ha responsabilità diverse da un semplice prete di strada. Ricordi la parabola dei talenti nel Vangelo secondo Matteo 25,14?
Il Codice di diritto canonico definisce il papa «Organo supremo della potestà di giurisdizione» e in lui si assommano i poteri legislativo, esecutivo e amministrativo; oggetto della sua giurisdizione sono: la fede, i costumi e la disciplina ecclesiastica; la sua giurisdizione si estende a tutte le singole chiese, a tutta la gerarchia ecclesiastica e a tutti i fedeli. In questa veste viene anche chiamato "Sommo Pontefice della Chiesa Universale" e "Servo dei servi di Dio" Il papa riveste anche un ruolo "secolare" in quanto sovrano dello Stato della Città del Vaticano e della Santa Sede; quest'ultima è un soggetto della diplomazia e del diritto internazionale.
Quindi non si può fare Santo un Papa che ha collaborato con la mafia.
Il Papa polacco era a conoscenza degli affari illeciti che ruotavano attorno allo IOR, ma  prima di tutto ha guardato agli interessi della sua Polonia, all'epoca ancora sotto il giogo sovietico. Lo IOR agiva, grazie alle "amicizie" di Marcinkus, Gelli, Craxi, Sindona, Calvi ed alcune famiglie mafiose legate allo stesso Sindona, al riciclaggio del denaro sporco, utilizzandone i proventi per sovvenzionare Solidarnosc.
Da recenti testimonianze lo IOR stesso avrebbe chiesto denaro alla "Banda della Magliana", gruppo malavitoso, oltretutto presente sul mercato dell'usura.
Wojtyla era a conoscenza di ogni cosa, tanto che, quando nel 1987 lo Stato italiano emanò un ordine di cattura internazionale contro Marcinkus, Wojtyla riuscì ad evitare il carcere al capo dello IOR, appellandosi alla sovranità territoriale dello Stato Vaticano, e con un misterioso accordo con Craxi, che permise a Marcinkus di eclissarsi in quel di Phoenix, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita. Marcinkus era pienamente coinvolto e consapevole di quale fosse la situazione di Emanuela Orlandi, rapita nel 1983 nella capitale. Era amico di Renatino, e molto legato alla loggia P2, tanto da farne parte, nonostante il diritto canonico sancisse l'iimediata scomunica per i prelati massoni.
Nel gennaio del 1979, papa Giovanni Paolo II dichiarò che «la concezione di Cristo come una figura politica, di rivoluzionario, non è compatibile con gli insegnamenti delle Chiesa».
Lo stesso papa sollecitò dalla Congregazione per la dottrina della fede, presieduta dal cardinale Joseph Ratzinger due studi sulla Teologia della Liberazione: Libertatis Nuntius (1984) e Libertatis Conscientia (1986). In entrambi, si considerava, in sostanza, che nonostante la vicinanza della Chiesa cattolica ai poveri, la tendenza della Teologia della Liberazione ad accettare postulati marxisti e di altre ideologie politiche non era compatibile con la dottrina sociale della Chiesa cattolica, specialmente nell'assunto in cui quella teologia sosteneva che la redenzione fosse ottenibile attraverso un compromesso con le esigenze di riscatto sociale dei poveri.
Tali giudizi fortemente critici e la forte pressione dei settori conservatori della Chiesa, come l'Opus Dei, spinsero verso la negazione di un appoggio della Santa Sede richiesto da monsignor Oscar Romero, ucciso poi barbaramente mentre diceva Messa e ai cui funerali il Papa non ha presenziato.
E l'oscurantismo praticato dalla Chiesa sotto il suo pontificato in merito alla pedofilia del clero dove lo mettiamo?
Non da ultimo vorrei ricordarti la disubbidienza alla volontà della Madre Celeste per aver divulgato solo una parte del terzo segreto di Fatima omettendo proprio quella parte dove la Madonna accusa il Vaticano.
Forse dovresti studiare profondamente il vangelo per comprendere che la figura di Gesù non è rivestita di falso buonismo e ipocrisia come ce lo hanno sempre raccontato al catechismo ma è una figura carica di Giustizia e con questa giustizia si manifesterà nel giorno del giudizio (leggi Cap.24 e 25 Mt e cap.17 Lc)
Così tuonava la voce Gesù sulla Chiesa di duemila anni fa:
"Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo proselito e, ottenutolo, lo rendete figlio della Geenna il doppio di voi.
Guai a voi, guide cieche, che dite: Se si giura per il tempio non vale, ma se si giura per l'oro del tempio si è obbligati. Stolti e ciechi: che cosa è più grande, l'oro o il tempio che rende sacro l'oro? E dite ancora: Se si giura per l'altare non vale, ma se si giura per l'offerta che vi sta sopra, si resta obbligati. Ciechi! Che cosa è più grande, l'offerta o l'altare che rende sacra l'offerta? Ebbene, chi giura per l'altare, giura per l'altare e per quanto vi sta sopra; e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che l'abita. E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell'anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l'esterno del bicchiere e del piatto mentre all'interno sono pieni di rapina e d'intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere, perché anche l'esterno diventi netto!
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all'esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume. Così anche voi apparite giusti all'esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d'ipocrisia e d'iniquità.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che innalzate i sepolcri ai profeti e adornate le tombe dei giusti, e dite: Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non ci saremmo associati a loro per versare il sangue dei profeti; e così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli degli uccisori dei profeti. Ebbene, colmate la misura dei vostri padri!
Serpenti, razza di vipere, come potrete scampare dalla condanna della Geenna? Perciò ecco, io vi mando profeti, sapienti e scribi; di questi alcuni ne ucciderete e crocifiggerete, altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città; perché ricada su di voi tutto il sangue innocente versato sopra la terra, dal sangue del giusto Abele fino al sangue di Zaccaria, figlio di Barachìa, che avete ucciso tra il santuario e l'altare. In verità vi dico: tutte queste cose ricadranno su questa generazione. (Matteo cap.23:13)

Restiamo a disposizione per ulteriori approfondimenti e inviamo un caro saluto di pace.
Elisabetta
segreteria dal Cielo alla terra
www.giorgiobongiovanni.it