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solarino103CONVEGNO SOLARINO: “I MESSAGGI SEGRETI DELLA MADONNA”
L’AMORE VINCE SEMPRE!
Di Valeria Di Blasi
E’ passato un mese dall’ultimo incontro con Giorgio qui in Sicilia e tutti attendevamo con ansia che questi due giorni da trascorrere insieme arrivassero in fretta.
Le giornate sembrano diventare sempre più dure, sono tante le situazioni difficili che si vengono a creare, ma la forza che ogni giorno ci spinge ad alzarci e a sorridere alla vita nonostante tutto è quel forte sentimento che porti nel cuore per ogni singolo fratello, quella gioia che ti esplode dentro quando ripensi a tutti i momenti trascorsi in loro compagnia.
Una volta Giorgio disse che non siamo noi a possedere l’amore, ma l’amore a possedere noi e “quando uno ama e gli si infiamma il cuore, a volte non ha bisogno nemmeno della presenza fisica della persona che ama”. Fino a poco tempo fa, non credevo che nel cuore di un essere umano potesse esserci così tanto spazio per così tante persone. Oggi invece penso che più persone hai nel cuore, più quello spazio cresce. L’amore non ha limiti e se il cuore è la parte fisica in cui risiede l’anima, beh il cuore dell’uomo può essere infinito se solo gliene diamo la possibilità.
La data dell’incontro era stata fissata diversi mesi prima e Enzo Tata si è dato parecchio da fare per organizzare tutto al meglio e devo dire che ha fatto tutto da solo con l’aiuto dei suoi collaboratori.
Alle 17 Giorgio, Sonia, Sonietta, Giovanni e Barbara arrivano all’aeroporto di Catania, ad attenderli trovano Grei e Antonio che li accompagnano a Solarino.
Dopo poco anche noi li raggiungiamo nella villetta dove alloggeranno, dove abbiamo avuto la possibilità di trascorrere qualche oretta con loro. Momenti unici che ti danno la sensazione di conoscerli da sempre e di non esserti mai separata da loro.
Anche se la sera prima abbiamo fatto parecchio tardi, domenica mattina ci alziamo di buon ora e arrivati a Solarino ci rechiamo presso il museo Etnoantropologico dove ci apprestiamo a ultimare le preparazioni per la conferenza. Così Angelo, Claudio e Giorgino preparano tutto ciò che servirà per la diretta streaming dell’evento. Noi ragazze ci occupiamo dei tavoli informativi delle nostre associazioni.
Dopo una breve pausa pranzo, intorno alle 15 iniziano ad arrivare le prime persone che provengono da Palermo per seguire l’incontro.
Sono pressappoco le 16, la sala è già piena. Sono diversi quelli che arrivano da Palermo, così come da Catania oltre che dalla stessa Solarino e dai dintorni di Siracusa.
Il mio telefonino inizia a suonare, è Antonio che mi avverte che Giorgio sta sanguinando e ci vuole lì con lui. Per un attimo avverto la sensazione come di un mancamento, cosa che avverto ancora adesso se solo ci penso. Le gambe e la mia voce tremano, mentre il cuore comincia a battere all’impazzata. Chiamo i ragazzi e insieme a Nino Catalano ci rechiamo da Giorgio. Forse un po’ presi dall’emozione, non riusciamo subito a trovare la strada, ma basta poco per imboccare quella giusta.
Arrivati lì la prima cosa che avverto fuori dalla porta è quel buonissimo profumo di rosa e nonostante mi trovassi all’aperto pareva come essere concentrato lì, come fosse qualcosa di solido quasi si avvertiva la sensazione di poterlo toccare. Entrati in stanza il profumo era molto più intenso, Giorgio si stava riprendendo. Ci avviciniamo e ci inginocchiamo chi ai piedi chi ai lati del letto. Non so se è una cosa comune, ma la prima cosa che ho pensato di fare è chiedere perdono per i peccati commessi. Ma l’emozione è tanta e non credo di esser riuscita a dire molto. Ad un tratto Giorgio ha cominciato a parlare, la sua voce era molto profonda e calma ma allo stesso tempo molto decisa, ha salutato qualcuno dei presenti e poi ha chiesto l’ora e visto che erano le 16:20 ha risposto: “Allora devo alzarmi, devo andare a parlare della Verità. Io mi rialzo sempre per la Verità. Anche se mi ammazzano resuscito sempre e sai perché resuscito sempre Valeria, per i miei fratelli.” Una lacrima fuoriesce dai suoi occhi. Un senso di colpa mi pervade. Un Amore così forte, così deciso, così grande. Poi Giorgio guardando Angelo che si era avvicinato a me mentre tenevo la sua mano ribadisce ciò che non si stanca mai di dire: “Dobbiamo stare uniti.”
Usciti dalla stanza abbraccio i miei fratelli e ritorniamo al museo.
Con un po’ di ritardo il convegno ha inizio e il primo a prendere la parola è il direttore dell’ “Accademia delle discipline Bio Natuarli”, Enzo Tata, organizzatore dell’evento e amico d’infanzia di Giorgio. “Un grazie di cuore alla nostra Solarino che oggi, partecipando a questo incontro, dimostra la voglia di cambiamento e la voglia di fare. L’iniziativa nasce in qualità di direttore dell’accademia che, insieme alla presidente Isabella Genovese, abbiamo deciso di dare una svolta importante al lavoro che svolgiamo in accademia. La missione che ci siamo posti di portare avanti è quella di aprire le porte dell’accademia al mondo che ci circonda. Abbracciamo già quelli che sono i valori universali quali la fratellanza e la pace, e da qui nasce l’esigenza di aprire il nostro cuore anche a chi la pensa in maniera diversa da noi dando la possibilità agli altri di poter esprimere le loro opinioni ascoltandoli. Naturalmente ci siamo rivolti a persone che noi già conosciamo e come sapete io e Giorgio siamo amici d’infanzia. Questo è il primo di tanti eventi che organizzeremo.”
Prende la parola la presidente dell’Accademia, Isabella Genovese che racconta brevemente la storia della stessa nata nel ’92 sotto il nome di “Accademia delle medicine naturali” a Siracusa. “Come sapete qui la cultura non ci aiuta all’aggregazione, alla condivisione. Allora un grande aiuto mi è venuto dall’effetto che fanno le discipline” constatando il fatto che le persone che partecipavano erano sempre di più. “Ci siamo evoluti così come fanno le grandi scuole e abbiamo puntanto sul potere dell’autoguarigione dell’individuo con le discipline cioè con la pratica che può aiutare. Principalmente siamo un punto di incontro e socializzazione e da qui si inizia con l’insegnare un po’ di ecologia della persona.”
Anche il sindaco di Solarino, Pietro Mangiafico, si è impegnato per la realizzazione del convegno. “Evento storico, questo, per Solarino per la levatura dei relatori soprattutto per la presenza di due eccellenze del nostro territorio, il dottore Frisone e Giorgio Bongiovanni. Vi esterno tutta la mia gioia per questo evento che costituisce il battesimo per questa struttura che è un luogo di promozione turistica. Io ti devo ringraziare - dice ad Enzo - perché qualche mese fa hai lanciato l’idea per questo incontro e noi ci abbiamo creduto, anche se strada facendo abbiamo dovuto un po’ correggere il tiro per il contenuto dei messaggi forti, così come li ho definiti io dopo aver letto il tuo libro Giorgio. Un libro che mi ha molto coinvolto e devo dire che ti ascolterò con tanta attenzione perché sicuramente il tuo intervento susciterà in noi un momento di grande riflessione. Io sono rimasto particolarmente colpito quando oggi ti ho conosciuto di presenza per la calma che trasmetti quando parli. Il fine ultimo del tuo messaggio è la pace nel mondo, e questo è qualcosa che noi tutti stiamo perdendo, stiamo perdendo quelli che sono i valori, i rapporti umani, il rispetto per il nostro simile, le guerre che non finiscono mai. Abbiamo il dovere morale di ritrovare il senso dell’amicizia, il senso della pace e il rispetto per l’essere umano. Ci sono popoli che vivono dei drammi e non bisogna andare neanche tanto lontano, lo vediamo tutti i giorni alla Tv quello che sta succedendo in nord-Africa, gente che per un tozzo di pane rischia la vita. Queste sono cose che dovrebbero farci riflettere come il tuo messaggio e chissà che molti di noi, dopo averlo ascoltato, ritroveranno la strada maestra.”
Mara, presidente della Funima International si riallaccia al discorso del sindaco: “Grazie alle parole del sindaco, colgo un desiderio, una volontà. Forse oggi da qui parte un itinerario, un percorso che ci deve far riflettere sui valori universali che ci accomunano e che ci dovranno accomunare per quello che abbiamo oggi sotto ai nostri occhi e per quello che vedremo. Un’associazione come la nostra che si occupa principalmente di assistenza ai bambini, essere più indifeso come essere umano su questo pianeta, ha ragione di essere perché è voluta, è scaturita dall’impegno e dal sacrificio di Giorgio Bongiovanni che nel 2005, insieme ad un pugno di persone compresa quella che vi sta parlando, l’ha fondata. Ma rappresenta uno, solamente uno del messaggio profondo che come ha annunciato il sindaco ascolteremo oggi. Viviamo in una società dove la comunicazione rallenta la conoscenza e c’è bisogno invece di unione, di unità. Il filo conduttore c’è ve lo garantisco e non si finisce mai di imparare in questa scuola di vita. Ci occupiamo di assistenza, di infanzia abbandonata, di situazioni estreme. Abbiamo realizzato progetti piccoli ma seri, concreti sia in Argentina che in Paraguai ed in Uruguay. Un’associazione che si sostiene come le altre, ma quello che ci accomuna forte è stata la scelta per esserci schierati per quei valori, per il sostegno di cause importanti, come quella contro il nucleare, come quella contro la guerra, a favorei dei diritti, quella contro la privatizzazione dell’acqua. Andremo a votare tra un mese, dovremo affermare i nostri si. L’acqua deve rimanere bene comune perché è alla base della vita.” E mentre il pubblico appalude forte per far intedere la propria risposta a questo tema, continua Mara “ Stiamo attenti perché ci ingannano. Facciamo parte di un coordinamento che da venticinque anni si batte per l’acqua e per i diritti umani, è il CIPSI. C’è una cultura molto antica che dice che non è vero che noi ereditiamo un mondo per i nostri padri. Noi dovremmo agire giorno per giorno, momento per momento come se noi ereditassimo un mondo in prestito per i nostri figli. Già applicare questo stravolge quello che dovrebbe essere l’atteggiamento nei confronti della vita, dare una carezza ad un bambino, dargli da mangiare e dire la verità contro tutti coloro che invece vogliono sopprimere il bene comune di questo pianeta.”
Presiede l’incontro anche il consulente comitato per gli eventi di Solarino Mario Calafiore che si occupa della promozione del territorio. In relazione a quanto detto prima dagli altri relatori, spiega che l’obiettivo che il comitato si è prefisso di portare a termine è quello di impegnarsi a favore dei giovani, per dar loro un messaggio di pace e di speranza.
Un momento commovente quello in cui mamma “ciclone” racconta quella che è la sua esperienza di vita accanto al figlio Fulvio Frisone: “Ho imparato il modo come vivere con Fulvio e farlo vivere veramente senza imbrogliare.” Rivolgendosi al figlio dice: “Questa è la vita e tu la devi vivere tranquillamente.”
“La nostra storia inizia il 19 gennaio 1966. Sono entrata in ospedale per partorire Fulvio dove mi hanno fatto attendere dieci ore di travaglio. Chiedevo ai medici di farmi partorire, ma loro non sentendomi urlare di dolore dicevano che non era ancora arrivato il momento. Dopo dieci ore però il suo cuoricino si era fermato e lì è iniziata la corsa. Secondo i medici era già morto e allora lo hanno tirato per i piedi. Io avevo un’emorragia e quando se ne sono resi conto hanno lasciato il bambino su un tavolo e si occupavano tutti di me. Io chiedevo del mio bambino, lo chiamavo. Quindi i medici si sono accorti che ero cosciente, si sono avvicinati al bambino e pungendolo con un ago si sono resi conto che era ancora vivo. Ho sentito Fulvio tossire, ma non ricordo più nulla so solo che siamo stati otto giorni tra la vita e la morte io e Fulvio. Siamo usciti in due dall’ospedale e ancora oggi mi chiedo come ha fatto a vivere dopo l’asfissia prenatale. Una sera a sei mesi Fulvio stava rischiando di morire. Non sapendo cosa fare preparo del latte e glielo dò. Ma lui le prime due volte lo butta via, poi la terza la beve e comincia a russare. In quel momento io ho assistito a un miracolo.
Dopo aver fatto un sogno porto Fulvio dal medico, un neurologo, che mi dice che mio figlio è spastico. Tramite l’asfissia prenatale c’è stato come un corto circuito al cervello di mio figlio mi spiega e l’ha definita tetra paresi spastica distonica. Ma non ero convinta, così ho fatto visitare Fulvio da diversi medici e in diverse parti del mondo, l’ultimo è stato un giapponese che mi ha detto “mamma basta girare, suo figlio è questo.” Poi si gira verso suo figlio e rivolgendosi al pubblico dice: “L’amore”. Un forte applauso parte dal pubblico quasi come a voler stringere in un abbraccio mamma Lucia e il suo amore. E continua: “Io la mattina seguente sono andata nella casa di Dio perché volevo sapere da Lui. Io non potevo accettare che, ogni qualvolta mio figlio faceva una visita, la risposta fosse sempre la stessa. Rivolgendomi a Cristo ho detto: Ti ricordi quando 2000 anni fa ti perseguitavano tutti? Non è stato niente in confronto a quello che è capace di fare una mamma. Ti perseguiterò, non ti darò un attimo di pace. Io sarò sempre presente, sempre! Tu mi devi aiutare, io capirò. Poi mi sono gettata a terra e mi sono addormentata. Non so quanto tempo sono rimasta lì. Quando mi sono rialzata ho fatto una promessa a Cristo, ho promesso che non avrei mai più pianto, starò attenta a quello che Tu mi vorrai dire l’importante che tu mi aiuti. Sono 45 anni che non piango. Oggi Fulvio è uno dei più grandi teorici della fusione fredda. Qualcuno allora mi dice che adesso posso piangere. No! Perché Fulvio ancora non ha finito, lui deve poter utilizzare quello che ha nella testa. Ci sarà un motivo perché da morto che era è tornato a vivere, qualcosa lui dovrà farla e la deve fare. Però ho un problema, nel momento in cui ho bisogno di piangere stringo la mano di qualcuno e tutto passa.”
Quello che ho pensato quando ho sentito le parole di questa donna è stato Gesù ama le persone come lei, così decise, così forti, piene di coraggio, di amore puro e di fede perché molto vicine al Suo essere. Il dottor Fulvio Frisone è l’esempio di come il corpo per lo Spirito non è altro che una limitazione, è un involucro che in questa vita serve a contenerLo. Lo Spirito non ha limiti. L’amore di una mamma è molto vicino all’Amore di Dio e mi viene da pensare ad una frase “Come in Cielo così in Terra”.
A nome di Fulvio Enzo Tata da un annuncio importante: “Dal 15 luglio sarà pienamente operativa una fondazione privata internazionale con sede a Londra che si occuperà di finanziare la ricerca sulla fusione fredda e di tutte quelle attività inerenti al miglioramento della qualità della vita. Diamo questo annuncio perché Fulvio ha già firmato i protocolli d’intesa con le aziende che si occuperanno di questa fondazione. Fulvio è il presidente della fondazione che si chiamerà “Fulvio Frisone Foundathion” e a me ha dato il compito ingrato di fare il direttore.”
Un altro dei momenti tanto attesi è l’intervento di Pier Giorgio Caria, ricercatore e ufologo che da anni studia la realtà extraterrestre e il contattismo, fenomeno quest’ultimo diffusosi già dai primi anni 60. Di recente ha lavorato per il programma Rai “Voyager”, e diversi sono i premi che gli sono stati conferiti per il lavoro svolto. Come ben sappiamo questi fenomeni, questa realtà è offuscata dai media così come dai grandi potentati. “Noi non siamo informati in maniera logica e storica di questa visita. I motivi sono molto precisi che appunto fanno si che le grandi istituzioni, sia governative che militari e anche scientifiche tacciano questa verità. Sia da solo che con Giorgio Bongiovanni, ho avuto la possibilità di parlare a livello internazionale con militari, scienziati, astronauti. In un certo senso si può definire come il segreto di Pulcinella: cioè lo sanno tutti però è segreto e la quantità di documenti che lo dimostrano è assolutamente straordinaria. Semplicemente queste notizie non ci vengono date perché questo cambierebbe il sistema, cioè andrebbe a toccare degli interessi molto importanti dei grandi potentati che governano oggi il nostro mondo.”
Nel frattempo Pier mostra al pubblico diversi filmati che avallano quello che ha precedentemente annunciato e che riguarda la vastità di prove riguardanti la realtà extraterrestre. Questi esseri più evoluti di noi, provenienti da altri pianeti ci visitano. Molto spesso gli Ufo vengono ripresi dalle televisioni nazionali e molti sono gli spettatori presenti durante le riprese. Da questo si evince che non sono solo i contattisti che hanno la capacità di entrare in contatto con questi esseri a vederli e filmarli.
“Il caso più importante al mondo di contattismo è quello di Antonio Urzi e Simona Sibilla.” Pier spiega che da poco sono tornati da un viaggio in Sud America, dove a Chicago si è svolta una conferenza con la presenza di 7.000 spettatori. Quindi mostra i video più eclatanti ripresi da Antonio che possiede una collezione di oltre 2.000 filmati di oggeti volanti. “La straordinarietà del caso Urzi è che li filma in continuazione. Ogni settimana realizza almeno un filmato di questi oggetti e praticamente dove c’è lui queste navi si manifestano. Ha una connessione particolare per cui anche quando le navi arrivano e sono anche a cinque mila metri d’altezza, difficili da individuare, Antonio comincia ad indicare e alla fine anche le altre persone presenti riescono a vederli. Ho iniziato a studiare il caso nel 2005 insieme a Giorgio e al giornalista messicano Jaime Maussan e da quando sto con lui ho visto circa 20 volte questi oggetti di cui l’ultimo a Ground Zero a New York dove sono crollate le Torri Gemelle. Antonio ha filmato anche in presenza di molti spettatori, in Turchia ad esempio, dove eravamo presenti durante un convegno internazionale. A Istanbul erano presenti 400 persone nella sala del convegno, che sono schizzate fuori quando Antonio si è messo a gridare che erano arrivati. Qui anche le telecamere della tv nazionale turca hanno ripreso gli oggetti.”
Anche in Italia accade che una telecamera della tv (Rai), per l’esattezza a Milano in pieno centro, il 4 settembre del 2009 riprende una flottillas (flotte di sfere di luce) insieme ad Antonio. Per tutta risposta, il giorno dopo Antonio riceve una telefonata dal direttore che gli comunica che il video non verrà trasmesso perché è troppo forte. “Questo avrebbe potuto scuotere le coscienze dei telespettatori vedendo in pieno centro a Milano, un filmato fatto da persone normali in presenza di un contattato.”
In collegamento via skype avremo dovuto ascoltare Antonio, ma per problemi tecnici la diretta con lui è stata interrotta diverse volte ed il collegamento è stato molto breve. Però è bastato perché egli potesse comunicarci che in quel preciso momento stava filmando un oggetto in cielo.
Dal fenomeno Ufo si passa a quello dei cerchi nel grano, che avviene ormai da circa 40 anni. Riguardo a questi si è detto che vengono realizzati da vecchietti, in passato, o da gruppi di ragazzi definiti “oaxer” che girano il mondo tentando di riprodurlo. Ma la vastità di questi cerchi e la velocità con la quale vengono realizzati, oltre alle caratteristiche che non sono assolutamente attribuibili all’uomo, ci fanno riflettere su chi possa realmente essere l’artefice di tale fenomeno. Un esempio è l’energia elettromagnetica che proviene dal centro di questi pittogrammi che spesso fa si che le camere di cornisti delle tv che vanno a realizzare dei filmati, hanno dei grossi problemi: le pile si scaricano, avvertono dei forti rumori nelle cuffie e sono costretti ad uscire. Tra l’altro questa energia rimane così a lungo in questi cerchi che, in un terreno arato e ripiantato, condiziona la crescita delle piante e si crea quel fenomeno definito del “cerchio nel grano fantasma”.
A questo punto Pier mostra l’animazione dei due crop circles che sono apparsi a Wickham Green, nel sud dell’Inghilterra. Se ruotati e sovrapposti coincidono perfettamente con l’immagine del volto della Sacra Sindone. E’ la prima volta che appare una simile immagine in un cerchio nel grano, ma non è la prima volta che questi esseri tramite questi pittogrammi ci parlano, ci ammoniscono e ci mostrano la provenienza della loro natura. “Giorgio riceve un messaggio da parte di questi esseri di Luce che a partire da questo cerchio nel grano, questo fenomeno avrebbe subito un’evoluzione. Da immagine cosmico-scientifica, come è stata fino ai cerchi degli anni precedenti, a immagini mistico-Spirituali per porre in evidenza alle nostre coscienze che è il tempo che annuncia la seconda venuta di Cristo sulla terra. Lo diceva già Eugenio Siragusa che la presenza extratterestre sul nostro pianeta non è di carattere scientifico, ma etico-spirituale. Dopo una settimana sui campi di grano inglesi compare un calice con l’ostia, un’immagine mistica per eccellenza. E anche in relazione a questo cerchio nel grano, Giorgio riceve un messaggio da questi esseri che questo cerchio nel grano simboleggia non solo il calice che usò Cristo duemila anni fa, ma simboleggia anche la persona di Giorgio perché il Santo Graal è interpretato pienamente dalla figura degli stimmatizzati, che sono realmente i contenitori vivi che versano il sangue di Cristo portando in corpo le ferite della crocifissione. Quindi questi esseri indicano nella figura di Giorgio, non tanto lui come persona, ma soprattutto come simbolo nel segno delle stimmate e anche l’opera che lui fa tra le quali una delle parti importantissime è quella di informare l’umanità che siamo nel pieno del compimento della profezia escatologica che annuncia il ritorno della seconda venuta di Cristo sulla Terra.”
A questo punto Pier mostra un video e spiega che le stimmate di Giorgio sono state analizzate in diverse parti del mondo. Le ultime le ha fatte nel 2009, anno in cui ricorreva il ventennale della sua stimmatizzazione.
In relazione al titolo dell’evento “I Messaggi segreti della Madonna”, Giorigo ha avuto un’apparizione in Cile dove gli è apparsa la Madonna che gli chiede di realizzare un documentario dove riproporre i messaggi più importanti che Lei ha dato nelle più importanti apparizioni in tutto il mondo che sono stati occultati dal potere anche religioso.
Così Pier lascia il microfono a Giorgio che, per creare la giusta atmosfera, chiede al pubblico presente di recitare il Padre Nostro. “Tutto quello che voi oggi avete ascoltato, incluso il discorso che ha fatto lo scienziato Frisone, si collega perfettamente anche al messaggio spirituale apparentemente all’antitesi quale è il mio messaggio. Oggi avete ascoltato quella che è la nuova Teologia, la scienza dello Spirito. Quella che un grande filosofo del passato, Giordano Bruno, chiamava la nuova filosofia. Il matrimonio tra la scienza e la fede. Non è assolutamente vero che la scienza è all’antitesi della fede o della spiritualità. La fede, la spiritualità, la scienza sono due facce della stessa medaglia, sono complementari. Sono l’evoluzione dell’Universo. Quando l’uomo imparerà ad essere più umile, a capire che la scienza non è mai arrivata alla verità finale, perché c’è sempre qualcosa da scoprire, quando sarà pronto a capire che questo Architetto dell’Universo, Colui che ha creato il cosmo, è un essere intelligente che chiamiamo Dio, e che noi cristiano identifichiamo in Gesù Cristo, quando comprenderemo questo e queste due discipline si uniranno, tutti i nostri problemi a livello mondiale finiranno. E non mi riferisco alla religione dei fanatici, quella che causa le guerre, alla religione delle istituzioni che pensanso solo al potere temporale cioè al denaro, mi riferisco alla religione così com’è “religo” cioè relegare, unire il messaggio di tutte le discipline spirituali perché tutte fanno capo ad una sola persona cioè a Dio. Per noi cristiani questo Dio si è rivelato, nella sua forma più alta, in nostro Signore Gesù Cristo.”
Come diceva il sindaco all’inizio della conferenza, ciò che colpisce di Giorgio è la sua calma nel trasmettere questi messaggi. Non si può fare a meno di ascoltare quella voce che acquieta l’anima, che ti da la sensazione di entrare in un’altra dimensione quasi fossi tu e lui davanti all’Universo. Quindi Giorgio racconta brevemente quella che è la sua storia. “Sono nato a Floridia in una famiglia cristiana praticante. A 13 anni conobbi un personaggio che ha lasciato un solco profondo in me, che è Eugenio Siragusa padre del contattismo mondiale. Il più importante perché è riuscito ad unire i due aspetti, quello religioso-spirituale a quello scientifico-ufologico. Dopo aver avuto delle visioni in cui mi appare la Madre Miriam che mi invita a pregare, mi dice che mi devo preparare per una missione, mi reco a Fatima perché mi dice che lì avrebbe manifestato un segno che tutto il mondo avrebbe visto. Io immaginavo che questo segno fosse di natura ufologica. Il due settembre 1989, a Fatima, mi appare di nuovo la Madonna che mi dice che avrebbe manifestato il segno, prima però mi chiede se sono disponibile a portare una parte della sofferenza di Suo Figlio. In quello stato di grazia nessuno avrebbe detto no. Nel momento in cui risposi di si due raggi dal petto della Madonna colpirono le palme delle mie mani. Da lì iniziò ad uscire del sangue e lì tutti vedevano. Due anni dopo sono arrivate quelle ai piedi. Nel ’92 nel costato, nel ’93 nella fronte. Quest’ultimo io stesso ho chiesto alla Madonna di renderlo invisibile perché è traumatizzante per chi non capisce. Solo il segno ho chiesto che fosse tolto, non il dolore. La Madonna ha acconsentito alla mia richiesta, ma mi ha anche detto che questa ferita sarebbe ricomparsa e avrebbe ripreso a sanguinare in concomitanza di momenti di grave crisi mondiale. A 33 anni ho avuto una lacrimazione. Mentre mi trovavo a casa di mio fratello cominciano ad uscire delle lacrime di sangue dagli occhi. Il mio corpo si è trasformato in uno strumento di sofferenza mistica. Il mio compito non è quello di salvare il mondo, ma io sono uno strumento per dare un segno chiaro a tutti che riguarda il significato della crocifissione di Gesù Cristo. L’offerta di redenzione che Cristo ci ha dato per riscattarci dai nostri peccati non è un’ offerta eterna, ma temporanea. Se accettiamo questa offerta di redenzione, quindi cambiamo radicalmente la nostra vita e lavoriamo a favore della vita, il significato della crocifissione di Cristo ha successo. Le stimmate hanno la funzione di annunciare anche un altro messaggio, quello che questo è il tempo della seconda venuta di Cristo sulla Terra. All’interno delle chiese non se ne parla mai perché questo significherebbe che Cristo verrà a giudicare tutta l’umanità compresa la Sua Chiesa, al cui interno ci sono dei Santi ma anche dei delinquenti. Quindi i membri del Vaticano non annunciano questo perché altrimenti dovrebbero dire che i primi ad essere giudicati saranno loro perché non fanno ciò che dovrebbero per l’Umanità. La Chiesa che amo è quella dei missionari.
A Fatima mi viene annunciata una missione che si divide in tre parti. La prima è la più importante, parlare di Gesù Cristo e della legione che ha a disposizione, cioè gli Angeli. Il significato spirituale di queste figure angeliche che obbediscono e lavorano per Gesù. Mi viene chiesto di spiegare alla gente la vera natura degli Angeli, esseri che vengono da altri mondi, da altre dimensioni, alcuni uguali a noi, altri completamente diversi. Questi ultimi sono gli Esseri di luce.”
Giorgio ci esorta a leggere il Vangelo e per dare conferma alle sue parole spiega un passo in cui Gesù si trova davanti a Pilato che lo interroga dicendo di avere potere di vita e di morte su di Lui. Gesù risponde che non avrebbe alcun potere se non gli fosse stato dato da qualcuno che sta più in alto di lui e poi continua “Io non sono di questo mondo. Il mio Regno non è di questo mondo. Se lo fosse i miei soldati verrebbero immediatamente a liberarmi.”
“Mi viene dato il compito di spiegare il Vangelo e gli eventi che stanno accadendo oggi nel mondo, i quali hanno un significato evangelico. Quello che ad esempio sta succedendo in Medio Oriente lo ha profetizzato Gesù e lo troviamo nel capitolo 24 di Matteo in cui si dice che Gerusalemme sarà circondata da eserciti. Nessuno conosce il giorno e l’ora, ma questi sono i segni che ci avvertono.”
Continua così a spiegare la seconda parte della sua missione: “La Madonna mi ha chiesto di aiutare i bambini. Ogni cinque secondi un bambino muore di fame. Quale civiltà può essere degna di essere chiamata tale quando noi facciamo morire di fame i nostri figli? La fame è il peggiore delitto che provochiamo nel mondo, più delle guerre. Funima International nasce con lo scopo di assistere questi bambini. Se potessi li salverei tutti, ma ognuno di noi fa quel che può. Per la terza parte della mia missione, la Madonna e Gesù mi dicono che devo additare l’Anticristo che è Satana. Dovete crederei all’esistenza del diavolo e non ci si deve ridere sopra perché è una cosa seria. Lui riesce a ingannare, riesce a farvi credere pure che non esiste. Ma esiste, entra nella nostra mente, entra nelle nostre famiglie quando subiamo degli eventi tragici, si serve dell’inganno, dell’egoismo, dell’invidia, della sete bramosa di denaro. Questo avviene nel nostro piccolo. In maniera più generale entra nelle banche, nelle istituzioni. Dobbiamo scacciarlo con la fede e l’insegnamento di Cristo. Comunque anche se non ci credete, l’importante che voi scacciate nella vostra vita ogni forma di corruzione, di egoismo, di odio, di invidia. Io sono alla ricerca dei luoghi ove si annida il male. Ma il male non è in mezzo a noi, il male è in chi ci vuole distruggere. Io sono nato in Sicilia e cosa c’è qua? Un’organizzazione criminale tra le più potenti nel mondo. La mafia è l’organizzazione criminale più famoso del mondo. Quindi il mio compito è quello di lavorare per liberare la mia terra da questo Anticristo che si chiama mafia. Da qui è nata la rivista antimafia. A breve mi trasferirò a Palermo per combattere la testa del serpente, per appoggiare i magistrati, non solo con la preghiera ma con la lotta laica, perché la lotta alla mafia non è solo per i cristiani, ma per tutti. La mafia è riuscita a corrompere la politica, la finanza e noi la dobbiamo combattere. Quando la nostra terra sarà completamente libera dalla mafia, il mondo inizierà a cambiare. Noi siciliani abbiamo una grande responsabilità spirituale. Se un popolo riesce ad eliminare il diavolo più forte del mondo, gli altri ci seguirebbero. Quindi non è solo una lotta sociale, ma spirituale. Se battiamo la mafia, noi aiutiamo il mondo a liberarsi dal male, non la Sicilia o l’Italia, il mondo intero. Ne sono talmente convinto che sono disposto pure a dare la vita per questa causa.”
Un lungo e forte applauso parte dal pubblico che durante tutto il discorso di Giorgio ha ascoltato in religioso silenzio e con particolare attenzione. Subito i presenti iniziano a porre le loro domande.
D: “C’è un ricercatore e un contattato presente in sala. Quale potrebbe essere il cordone ombelicale che li unisce?
R: “Il cordone ombelicale è il bene comune dell’Umanità attraverso la scienza, attraverso la ricerca, la fede che io chiamo filosofia spirituale, Nuova Teolgia o scienza dello spirito.”
D: “Io ci credo in questo progetto, perché quando sono venuta a vivere in Sicilia durante una meditazione (io sono una sensitiva) ho visto la Sicilia ripulita da tutto. Io non volevo venire in questo luogo, ma ho visto che la Sicilia sarà il fulcro di tutto.”
R: “Noi dobbiamo essere i pionieri di nostro Signore Gesù Cristo perché solo Lui può ripulire tutto. Noi dobbiamo preparare questo evento, siamo qui per questo perché Lui tornerà e si mostrerà al mondo con Potenza e Gloria.”
D: “Sono un cristiano, credo perfettamente nel messaggio di Cristo e mi adopero per questo. Ricordo che nel Vangelo c’è una parabola che dice «date a Cesare quel che è di Cesare, e a Dio quel che è di Dio». Nel messaggio che mi arriva da parte tua c’è come un mischiare le cose. Vorrei capire se mi sbaglio.”
R: “Le due cose vanno perfettamente divise, ma deve prevalere Dio su Cesare. Perché se prevale Cesare su Dio, allora prevale il diavolo su Cristo. Cesare rappresenta la materia, Dio è lo Spirito. E’ come se Gesù ti dicesse: lavora, paga le tasse, ma dai a Dio quel che è di Dio. Sa perché lo Spirito deve prevalere sulla materia? Gesù lo spiega al ricco che si avvicina a Lui e gli chiede: «Buon Maestro, cosa devo fare per servire Dio e diventare suo figlio?». Gesù intanto si irrita e dice: «Perché mi chiami buono? Uno solo è buono, e quello è Dio. Metti in pratica i comandamenti e fai la Sua volontà». E l’altro risponde: «Ma io li sto mettendo tutti in pratica, Signore». «Allora vendi tutto ciò che possiedi, dallo ai poveri e seguimi». Cosa vuol dire Gesù? Che a Lui interessa che al primo posto ci sia Dio e poi Cesare. Se Dio non si mischia con noi non è più un Dio, è un dittatore. Io voglio un Dio che si mischi con noi e aiuti i deboli. E questo lo ha fatto con Gesù. Questi era amico dei deboli, non dei potenti. Contro di essi puntava il dito continuamente.”
D: “Esiste la possibilità che ci sia qualche “razza” che non abbia intenzioni particolarmente positive, che non appartenga alle cosiddette legioni di Cristo?”
R: “Si, esiste una razza che non ha intenzioni particolarmente positive ed è odiosa, vendicativa e fa del male. E’ quella umana, terrestre, la nostra. Non mi risultano razze negative che ci visitano. Ci visitano quelle che viaggiano nel cosmo e che hanno la capacità di superare la velocità della luce. Quando una civiltà è in grado di superare la velocità della luce ha realizzato lo spirito di conservazione, l’altruismo e il rispetto della vita. Chi raggiunge la velocità della luce, ma rimane indietro nell’etica, si autodistrugge. Quello che sta accadendo a noi. Se noi esseri umani non ci eleviamo spiritualmente, la tecnologia ci porterà all’autodistruzione. Nel momento in cui ci evolveremo spiritualmente, la tecnologia ci porterà nel cosmo.”
Alla conferenza ha assistito anche la signora Giovanna, donna con un forte carattere, che è stata testimone di una lacrimazione della statua della Madonna di Maria di Gesù Crocifisso, avvenuta nel 2002 a Sortino e che noi stessi siamo andati ad intervistare l’anno scorso. Mostra a Giorgio le foto scattate alla Madonna. Racconta un po’ la sua storia e quello che colpisce di lei è la sicurezza, la sua forza ed il suo coraggio. E poi quella frase che non si stanca mai di ripetere: “Vivo dell’amore di Cristo e vorrei gridarlo al mondo intero, come una evangelizzazione, per portare la parola di Dio agli estremi confini della Terra. Perché Dio è vivo, Egli vive in ognuno di noi, e Lo dobbiamo invocare in ogni momento.”
D: “Nel momento in cui hai compreso di essere stato scelto per questa importantissima missione non ti sei chiesto perché proprio tu? Hai avuto mai momenti di tentennamento, di dubbio?
R: “Sì, me lo sono chiesto, e posso darti diverse risposte. La prima, teologica spirituale, è che io credo nella reincarnazione, e molto probabilmente avrò conosciuto Gesù. Quindi la mia, probabilmente, è una storia che si ripete, quasi una scelta di continuità. Però come uomo non sono sicuro al 100%, sono convinto di questo per una questione di fede. A livello umano, invece, mi ha convinto il fatto di essere disponibile a lasciare tutto. Perché per fare quanto sto facendo bisogna lasciare tutto, anche la propria famiglia. Ma invece cosa mi ha dato Cristo in cambio? Che la famiglia mi ha seguito… Avranno letto nel mio cuore questa disponibilità. Un’ulteriore motivazione potrebbe essere il fatto che alle mie spalle non c’è nessuno, non c’è un partito politico, non c’è un’istituzione, un interesse umano. C’è solo un motivo spirituale, perché in caso contrario il messaggio non arriverebbe in maniera genuina.”
D: “Secondo te cosa accadrebbe se tu chiedessi di non avere più le stimmate?”
R: “L’ho chiesto. Mi è stato detto che devo portare le stimmate fino al giorno del ritorno del Signore. Molti personaggi desidererebbero che io non le avessi più, così da rinfacciarmelo. Ma possono solo sperarlo, perché non sarà così. Io ho chiesto a Gesù di togliermi i segni: «Non voglio segni visibili. Posso fare ciò che sto facendo anche senza dei segni. Anzi, in termini pratici, Ti servirei meglio, perché ho una grande capacità organizzativa (sono stato un’imprenditore)». Lui mi ha detto che li devo tenere per servirLo. Io ho detto sì al Signore, e allora li porto.”
In un libro Zen che mi è capitato tra le mani, nel salone della conferenza, mi sono trovata a leggere questa frase che riporto di seguito:
Chiede Dio: “Chi è?”
“Sono io”
Dice Dio: “Vattene.”
Chiede Dio: “Chi è?”
“Sei Tu”
Dice Dio: “Entra.”

Fraternamente
Valeria Di Blasi
Catania 18 maggio 2011

Non è la prima volta che vedo questo video, ma dopo l’esperienza vissuta oggi, forse guarderò con occhi diversi anche le immaginette.