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sarandinoviembreGIORGIO BONGIOVANNI A “ENIGMAS DEL TERCER MILENIO” DI RADIO SARANDI
Di María José Lastra
Sabato notte 29 ottobre, Giorgio Bongiovanni è intervenuto nuovamente nel programma Enigmas del Tercer Milenio, trasmesso da Radio Sarandi, di Montevideo e condotto dal giornalista Georges Almendras e da Erika Pais, entrambi stretti collaboratori di Giorgio, nonché suoi rappresentanti in Uruguay.

In questa occasione Giorgio fa il suo intervento da un posto che ha un profondo significato emotivo per lui stesso e per molti di noi.

G: “Buona sera a tutti i radioascoltatori; in questo momento mi trovo in un posto molto particolare della Sicilia, sul Vulcano Etna, esattamente sul Monte Sona (noto anche come Monte Manfrè), a 1.400 m., sotto la quercia dove si sente questa energia straordinaria che ci riporta a quel lontano 30 aprile 1962. In questo punto esatto atterrò un'astronave extraterrestre da cui scesero due Esseri di Luce che contattarono Eugenio Siragusa. Da quel momento si convertì in uno dei contattisti più importanti del mondo, per non dire il più importante. Questi esseri lasciarono un messaggio di pace e di amore, ma allo stesso tempo di avvertimento contro l’energia nucleare. Eugenio cominciò a parlare al mondo, iniziò e formò molti giovani, io ero uno di loro e avevo tredici anni. Mi portò tante volte in questo posto ed ebbi diverse esperienze con questi Esseri, come le hanno avute altre persone; poi, il 2 settembre 1989, io ricevetti le stigmate a Fatima grazie a questa preparazione spirituale interiore che mi lasciarono questi Esseri attraverso Eugenio Siragusa.”

Georges: Effettivamente, un luogo speciale per chi ha seguito l’esperienza di una persona molto vicina a te, il contattato Eugenio Siragusa.
Ci puoi dire come stai portando avanti la tua missione spirituale insieme al tuo impegno come giornalista di Antimafia nella lotta contro il crimine organizzato?

G: Il messaggio spirituale di cui sono portatore viene divulgato attraverso conferenze e incontri; ci sono molti segni in Sicilia, come le lacrimazioni di quadri sacri, mentre l’altro aspetto della mia missione riguarda l’attività antimafia che svolgo insieme ai miei colleghi giornalisti della Redazione AntimafiaDuemila. Adesso abitiamo a Palermo. Il mio compito è anche denunciare ciò che religiosamente viene definito l'anticristo, ma che a livello laico e umano è sicuramente il volto della mafia siciliana. Proprio in questi giorni sta uscendo alla luce qualcosa di drammatico e inquietante che riguarda l’attentato contro il giudice Borsellino. Un pentito di mafia dichiarò il falso e furono incarcerati degli innocenti perché anche i servizi segreti deviarono le indagini, e adesso, dopo 18 anni di carcere, queste persone hanno dovuto essere liberate. Era coinvolto lo Stato italiano, dietro la facciata dei servizi segreti e anche dei politici, dei ministri del governo. In questi giorni sta scoppiando questo scandalo, mentre noi lo scrivevamo da molti anni, e adesso la parte positiva della giustizia italiana, costituita dai giudici onesti, ha scoperto questa drammatica verità che veramente fa tremare. Quando persone delle istituzioni sono conniventi con le organizzazioni criminali e uccidono altri funzionari dello stato veramente ci troviamo davanti ad una democrazia nefasta.

Georges: Hai presentato un panorama da brivido dal punto di vista umano, politico, sociale dell’Italia. Ma che lettura esoterica daresti a questi attacchi di sangue di Cosa Nostra e di altri gruppi che hanno mietuto tante vittime come i giudici Falcone e Borsellino?

G: Esotericamente possiamo definire questa forza come l’AntiCristo. Purtroppo Cosa Nostra, le mafie internazionali mondiali, il narcotraffico, i venditori di armi, ecc..., sono le braccia violente di poteri molto più forti, quelli che veramente comandano, gli stessi che muovono l’economia mondiale e che studiano a tavolino la crisi attuale che, per ragioni ovvie, potrebbe sboccare in una guerra mondiale.  Il vero potere è quello che nell’Apocalisse viene definito anticristo, demonio, Satana, il quale si contrappone ad un altro potere, quello di Cristo, che, come dice il cap. 24 del Vangelo di Matteo, annuncia la Sua Venuta nel tempo più triste e drammatico per l’umanità. Il momento in cui più grande saranno l’angoscia e la drammaticità, quella sarà l'ora della Venuta di Cristo. Nessuno conosce il giorno né l’ora, ma i segni indicano che il tempo è questo. La Sicilia ha un ruolo importante perché l’omicidio di questi due magistrati, Falcone e Borsellino, diventati gli eroi martiri della Seconda Repubblica italiana, rientra nel quadro dei segni dei tempi. Le persone che dovrebbero essere i buoni risultano essere dei giuda traditori.

In studio è invitata una studiosa della cultura celtica che ha ascoltato con attenzione l’intervento di Giorgio e gli chiede:

D: Come una persona così spirituale come lei riesce a convivere con delle cose tanto terribili, come riesce ad alleviare la sua anima dalla sofferenza per tutto ciò? Com’è la giornata di Giorgio Bongiovanni, quali i suoi pensieri?
G: Allevio la mia anima cercando la giustizia che possa liberare i giovani dalla maschera della violenza di un mondo che non esiste,  per questo lotto. La mia vita è annunciare i segni, ma anche denunciare il male per garantire un mondo migliore ai nostri giovani, dove possano respirare aria di libertà.

D:  Quando tu dici che Gesù è sulla Terra, ti riferisci ai centri planetari come l’Aurora o ad altri?
G: Io mi trovo in una delle porte dimensionali più importanti della Terra, l'Etna, un altro punto è l’Aurora, e ce ne sono altri da cui escono ed entrano gli Esseri di Luce. Potrà succedere che da una di queste porte dimensionali un giorno uscirà Cristo, oppure discenderà dal Cielo.

D: Ci sono delle testimonianze che gli extraterrestri hanno estratto sangue ad alcune persone?
G: Si, è vero. Diverse volte gli extraterrestri hanno fatto delle analisi per verificare lo stato di inquinamento umano, interiore, fisico e spirituale.

Non sono mancate le domande sulla relazione extraterrestre e Cristo, di cui la Bibbia riporta ampia testimonianza come nella visione del profeta Ezechiele.

G: Cristo è figlio di Dio, e come ha visitato noi terrestri, ha visitato anche milioni di altri pianeti, che, al contrario di noi, non lo hanno crocifisso. Lui dice che è il Re dell’Universo, una definizione corretta.

D: Cosa succederà nel 2012?
G: Non lo so, ma sicuramente sarà il tempo della scelta, o con il bene o con il male. L'ultima possibilità. Ci saranno tante catastrofi ma porteranno ad un’era positiva. (…) È possibile un’evacuazione mondiale, soprattutto se si scatena una guerra nucleare, ma sicuramente per le persone positive e non per quelle negative. Comunque, se abbiamo la pace dentro e Cristo nel cuore e lavoriamo a favore della vita non dobbiamo temere niente.

Georges: Considerati gli eventi internazionali che stanno riempiendo le prime pagine, la crisi economica della Grecia, le rivolte che si estendono sempre di più, cosa si sta incubando?
G: Stanno cercando con il lumicino gli “Hitler” di turno, ne hanno fatti fuori già quattro, adesso cercano il quinto. Significa che vogliono fare guerre e più guerre ancora. La prossima sarà contro la Siria e la seguente ancora sarà contro l’Iran, con lo scopo ultimo di scatenare una guerra mondiale, perché quella stretta cerchia di ricchi hanno un solo e unico modo per mantenere la ricchezza e il potere, attraverso le guerre e la conseguente vendita di armi. Ecco perché la crisi economica sboccherà nella terza guerra mondiale.

D: Perché le persone per bene devono essere testimoni di tutti questi eventi catastrofici?
G: Perché Cristo ha promesso la salvezza dell’anima e dello spirito. Se capiamo cosa significa veramente, non avremo paura di niente, nemmeno di perdere la vita, nella certezza che un giorno rinasceremo nella nuova era.

D. Cosa pensi della cultura celtica?
G: Penso che è una tradizione straordinaria che viene dall’antichità, come l’Atlantide, e che i Celti hanno ereditato la saggezza cosmica dai Figli delle Stelle.

Georges: Prima di chiudere puoi darci il tuo messaggio finale?
G: Dobbiamo prepararci con molta fede e con serenità, non dobbiamo essere pessimisti. Guardiamo in faccia la realtà: ci troviamo nella peggiore crisi che la storia dell’uomo ricordi, pertanto lavoriamo a favore della vita, amiamo la madre Terra, amiamoci tra di noi e cerchiamo la giustizia, anche se questo comporta denunciare chi ci governa, perché senza giustizia non possiamo avere nè pace né liberà né amore.

Sono tante le domande che sono arrivate in studio ma il tempo a disposizione non ha permesso una risposta a tutte. Ancora una volta il messaggio di Giorgio ha inondato di luce e forza i nostri spiriti.

Per la Redazione
Maria José Lastra

1 novembre 2011