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ch100Di Marco Antonio Readi Cerda
Santiago del Cile Aprile / Luglio 2013
"Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio».
(Matteo 4:4)     
 
Prima di tutto voglio ringraziare Dio per ogni nuova opportunità che ci concede. I momenti che abbiamo vissuto sono custoditi dentro me e hanno segnato la mia vita ancora di più. Di seguito, condivido con voi la mia esperienza nei dettagli.
 
Il Viaggio:
Un viaggio in macchina da Santiago del Cile a Rosario (Argentina) - 2.945 km andate e ritorno - un’esperienza già vissuta nel 2009 insieme a mia moglie Andrea. Chilometri e chilometri di strada da percorrere, quasi divorando l’asfalto, come sostenuti da un’energia che impregna ogni tuo poro, quell’energia vitale che ti spinge e che non riesci a spiegare. So soltanto che una forza superiore mi animava ad affrontare questo faticoso viaggio in 3 giorni e mezzo. Quattro cileni con i volti pieni di allegria e di ansie per i momenti che ci aspettavano: i fratelli Yasna, Luis Ayala, Andrea Sánchez e il sottoscritto intraprendiamo gioiosi il viaggio il 29 Marzo 2013, alle 4:35 del mattino, nel buio della notte e pieni di speranze.
La prima prova la incontriamo all’arrivo al primo casello: erano le 6:47 e ci dicono che se fossimo arrivati alle 7:01 non saremmo più potuti passare, poiché la strada sarebbe stata chiusa per lavori, il che avrebbe significato un giorno in più di viaggio. Lo interpreto come un chiarissimo e schiacciante segno del cielo: qualcuno da lassù ha voluto che ci trovassimo a quell’ora in quel posto per poter proseguire il nostro viaggio.
 
I lavori lungo la strada
Proseguendo, incontriamo lavori in corso per strada, soprattutto sulla salita per Caracoles, una marcata salita di curve e pendii, con centinaia di camion fermi che aspettano il turno per poter proseguire. Con due ore circa di ritardo arriviamo alla frontiera Cile/Argentina a passo d’uomo poiché la fila di auto e le formalità burocratiche ella polizia internazionale ci costringono a ritardare altre 3 ore.
 
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SALITA A CARACOLES
FILA PER PASSARE LA DOGANA
 
In coda in una delle quattro file che attendevano i controlli di routine alla frontiera, uno tra i centinaia di camion si ferma di fronte a noi e nella parte posteriore della cabina dell’autista vediamo disegnato il volto di Nostro Signore Gesù Cristo. Lo faccio notare a Luis Ayala e lo interpreto come …
Un altro segno nel cammino
Quando ho visto quell’immagine mi sono detto che nostro Signore Gesù Cristo era con noi e, in quel modo, ci stava dicendo che ci accompagnava lungo il cammino.
Ormai sul rettilineo e senza barriere lungo la strada riusciamo ad avanzare velocemente e raggiungiamo la città di Mendoza dopo dieci ore di viaggio, poi San Luis, Villa Mercedes … la nostra meta è la città di Rio Cuarto dove abbiamo prenotato per la notte.
 
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 UNA SOSTA LUNGO IL CAMMINO
 
Ancora un segno eclatante. Durante il viaggio, io e Andrea ci siamo avvicendati nella guida; ad un certo punto, ho ripreso io per guidare qualche ora ma mi sentivo un po’ stanco e ho chiesto a Luis Ayala di sostituirmi. Eravamo su un lungo rettilineo, senza cartelli o segnali stradali, solo vegetazione e alberi. Si avvicinava il tramonto e decidiamo di accostare per una sosta e, a quel punto, quasi dal niente, accanto all’auto, scorgiamo un altro cartello che non avevamo notato e sui cui non vi era alcuna pubblicità…
 
Ancora un chiaro ed eclatante segno:
Una bellissima immagine di Gesù Cristo a figura intera. Forse si tratta di pensieri nostri, o forse miei, ma posso dire che le coincidenze o la buona fortuna non esistono, il Cielo fa la sua parte per illuminare il sentiero di tutti noi. Non posso non dire grazie al Padre Creatore, mille grazie per questi segni, che ci hanno accompagnato lungo il cammino, mi hanno fortificato e confortato l’anima.
    
Arriviamo alla nostra prima meta, Rio Cuarto, alle 22:20, dopo 18 ore di questo primo lungo giorno di viaggio. Appena registrati nell’Hotel, usciamo a visitare la città e mangiare una pizza, ormai un po’ più distesi e rilassati (purtroppo nel 2009 non avevamo potuto farlo con Andrea, perché proseguimmo praticamente senza fermarci e con un’auto più piccola).
Il giorno dopo, 30 Marzo, un po’ più riposati, partiamo da Rio Cuarto alle 12:20. Ci aspettavano altri 500 km per arrivare a destinazione, la città di Rosario: secondo i nostri calcoli, ad una velocità media di 110 km/h, saremmo arrivati per le 17:00, giusto in tempo per la riunione di Rosario fissata per quell’ora.
Quanto ci si sente diversi quando facciamo un viaggio! È come dare nuovo colore alla tua vita, una nuova alba alla nostra a volte monotona routine. Ci sentivamo felici, contenti, lo si leggeva nei nostri volti, scherzavamo in continuazione ed emergeva tutta la ‘birbanteria’ del cileno (battute e scherzi): se lo facessimo più spesso la nostra vita sarebbe davvero diversa. Non si scherzava soltanto; per lunghi momenti la conversazione cambiava tono ed approfondivamo i concetti dei messaggi, leggevamo e esprimevamo le nostre opinioni per poi discernere e chiarire sempre quanto già letto. La musica spirituale di sottofondo armonizzava e donava un tono mistico particolare al viaggio; in alcuni momenti avevo le lacrime agli occhi, nascondevo la mia emozione dietro i miei occhiali scuri e con le mani sul volante. Ogni momento è rimasto impresso nella mia mente.
In questa parte del viaggio, la strada era poco transitata e scorreva veloce, facilitando il nostro arrivo a …
 
Rosario, via Paraguay:
Questa era la nostra destinazione; lì avremmo trovato i nostri fratelli dell’Argentina, Paraguay, Uruguay, Italia e Cile. Quanta gioia incontrare tutti loro, tra abbracci e strette di mano, sorrisi, emozioni, lacrime ed un’energia che straborda, tutti riuniti con uno stesso fine. Insieme aspettiamo Giorgio, Sonia Alea e Sonietta, che arrivano con la disponibilità di sempre: che meraviglia incontrarli di nuovo, che privilegio, che onore! Immortalo ogni momento con video e foto.
Giorgio apre l’incontro con la preghiera del Padre Nostro e, come d’abitudine, si toglie i guanti lasciando allo scoperto le stigmate: non riesco a distogliere lo sguardo dalle ferite, mi colpiscono nel profondo e ricordo con emozione quando Giorgio è stato in Cile nel novembre del 2009 a casa nostra e sanguinò in due occasioni. In una di esse mi permise di toccare le sue stigmate, le mie mani si impregnarono del suo sangue (il sangue di Gesù Cristo) e di odore di rosa. Questa profonda esperienza cambiò la mia vita e forse senza rendermi conto mi spinge ad andare avanti senza avere la piena coscienza della responsabilità che questo implica.
 
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GIORGIO, LE STIGMATE E IL MESSAGGIO
 
Il Messaggio del Figlio di Dio:
Poi ha letto il messaggio di Gesù Cristo della Santa Pasqua

DAL CIELO ALLA TERRA

SANTA PASQUA DELL'ANNO DOMINI 2013
 
ASCOLTATEMI E RICONOSCETEMI DA CIÒ CHE VI DICO!
HO GIÀ SCELTO IL LUOGO DEL MONDO DOVE MANIFESTERÒ LA MIA POTENZA E LA MIA GLORIA CON IL MIO SPIRITO ED IL MIO CORPO. LE LEGIONI ANGELICHE MI ACCOMPAGNERANNO E SULLA TERRA TRIONFERÀ LA GIUSTIZIA, LA PACE E L'AMORE.
STATE ATTENTI E VIGILATE! IL TEMPO CHE MANIFESTERÀ QUESTO GRANDE ED UNICO EVENTO PER GLI UOMINI DELLA TERRA È PROSSIMO ED I SEGNI CHE LO PREANNUNCIANO SONO PALESI A TUTTI. DURANTE QUEI GIORNI IL CIELO SI SQUARCERÀ E LE FORZE DELLA NATURA: L'ACQUA, L'ARIA, LA TERRA ED IL FUOCO, AVRANNO GIÀ PERCOSSO CON LA VERGA DIVINA I POTENTI DEL MONDO E MILIARDI DI ESSERI UMANI. LE LEGIONI ANGELICHE SI PRESENTERANNO ALLA CIVILTÀ DEL PIANETA TERRA COMPIENDO MIRACOLI CHE SCONVOLGERANNO LA SCIENZA E LA RELIGIONE DEGLI UOMINI.
VIGILATE QUINDI! E PREPARATEVI, FIGLIOLETTI MIEI!
VI HO GIÀ DETTO, ATTRAVERSO LO SCRIVENTE CHE PORTA NEL SUO CORPO I SEGNI SACRI DELLA MIA CROCIFISSIONE, MIO SERVO E SERVO VOSTRO, CHE VISITERÒ UNO AD UNO GLI ELETTI DAL PADRE MIO E TUTTE LE ANIME CHE SONO STATE DA LORO CHIAMATE PER PARTECIPARE ALLA CHIESA GIOVANNEA.
VIGILATE! E SOPRATTUTTO SIATE UNITI, IL CAMMINO SOLITARIO SENZA LA COMUNIONE TRA VOI CHIAMATI È UNA TENTAZIONE CHE VI TRASCINERÀ INESORABILMENTE LONTANI DALLA MIA LUCE CRISTICA.
IL FIGLIO DELL'UOMO È PRESENTE CON VOI SOLO SE, UNITI NEL CAMMINO MESSIANICO, VI AMATE COME FRATELLI, VI CIBATE DEL MIO CORPO E BEVETE DEL MIO SANGUE. NON PENSATE CHE IO POSSA CONSOLARE LE VOSTRE ANIME SE LE STESSE PERCORRONO SOLITARIE IL CAMMINO DELLA VERITÀ CHE PORTA ALLA REDENZIONE.
STATE ATTENTI! IO VI HO AVVERTITI!
IL CALICE DELLA CRISTICA COMUNIONE CHE VIVE IN MEZZO A VOI ESISTE PER DISSETARE CON L'ACQUA DELLA VITA IL VOSTRO SPIRITO CANDIDATO ALLA REDENZIONE!
ASCOLTATELO!
ABBIATE LA MIA PACE!

DAL CIELO ALLA TERRA

Las Parejas (Santa Fe-Argentina)
30 Marzo 2013. Ore 9:52
G. B.     
                                  
Non poteva essere più chiaro ed equivocabile; ogni volta che Giorgio legge questo scritto, ne approfondisco il significato e mi rimane sempre qualcosa in più. Rispondendo ad una mia domanda su come gli si fosse presentato il Figlio di Dio per dargli quel messaggio, guardando prima me e poi Juan Alberto, Giorgio mi risponde: “Marco Antonio, alzati e estendi le tue braccia, ecco come si è presentato a me il Figlio di Dio”. Che grande privilegio, che meraviglia sapere che Gesù Cristo si presenta davanti a lui e che  poi il messaggero di Cristo legge il messaggio direttamente a noi.  
“A chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più” (Lucas 12:39-48).
Trascorrono le ore, tra domande e risposte: il nostro amato amico risponde a tutto con chiarezza e con pazienza degne della sua natura cosmica spirituale. Ho vivi in me i momenti, i minuti, l’allegria e la vibrazione che si respirava nell’ambiente che ospitava la riunione. Io guardavo Giorgio direttamente in viso, attento ad ogni dettaglio, ho guardato la sua fronte e ho visto la sua emozione, ho notato la croce che si presenta in momenti di particolare energia.
Dopo la stupenda riunione a Rosario durata diverse ore, ci attendevano altre due ore di viaggio per raggiungere Zarate, a casa di Paola e Agustín che gentilmente avrebbero ospitato noi 4 cileni. La loro ospitalità, nonostante la stanchezza, è stata da ammirare, degna di fratelli del cuore.
È notte inoltrata e moriamo dal sonno; stiamo insieme per poco tempo e poi dritti a dormire … il giorno dopo ci attendeva il grande evento, la riunione delle Arche 2013.
 
31 Marzo 2013:
Ci alziamo molto presto per prepararci per la riunione delle Arche e dare una mano nei preparativi a Paola e Agustín. Nel luogo stabilito per l’incontro troviamo già i fratelli dell’Uruguay, Georges Almendras, Marita, sua figlia ed altri amici. È sempre per me una gioia enorme incontrarmi con i fratelli uruguaiani. Georges Almendras è stato in Cile e noi in Uruguay e siamo uniti da un’amicizia che supera ogni frontiera.
Alla riunione internazionale delle Arche partecipano fratelli dell’Argentina, Cile, Costa Rica, Italia, Messico, Paraguay, Uruguay, circa 150 persone radunatesi con uno stesso fine, quello di ascoltare il Calice Vivente della Comunione Cristica. Un giorno intero da trascorrere insieme a lui e alla sua famiglia. E’ presente anche la veggente Luz de Maria che abbiamo avuto l’opportunità di conoscere di più, e che con la sua semplicità e umiltà di cuore e di spirito, ci ha dato l’esempio di come sono i grandi esseri.
Siamo “stigmatizzati nello spirito”, dice Giorgio: un sigillo che segna per sempre, che comporta una donazione totale, mantenendo soprattutto l’unione e l’armonia dell’amore con i fratelli, rispettando i codici d’onore che Gesù Cristo ci ha concesso per amore universale del Dio Adonay. E’ chiaro per noi che questo richiede responsabilità e che il premio finale può essere “La morte seconda” o “il Nuovo Regno promesso da Dio”; dipende solo da noi.
La mattina trascorre velocemente e Giorgio si è concesso un breve riposo per poi incontrare in privato i fratelli del Paraguay, con il fratello venuto dal Messico e poi con noi del Cile. Come posso descrivere questa riunione …
 
Riunione privata con Giorgio:
Non era mai accaduto prima che tanti cileni (Luis Ayala, Yasna Ayala, Maria Cecilia Bartholin, Claudio Rojas, Carmen Rosa Alegre, Jose Antonio Bustamante, Andrea Sanchez e il sottoscritto) si trovassero insieme in una riunione privata con Giorgio. Si è creata un’atmosfera familiare, si respirava l’energia e la vibrazione di tutti noi: ho visto Giorgio rilassato, Sonia Alea con le lacrime agli occhi quasi di continuo … e che dire di noi… le lacrime hanno bagnato gli occhi di tutti quanti. Ad un certo punto Juan Alberto interrompe la riunione per chiedere a Giorgio cosa doveva dire alle persone che aspettavano. E Giorgio, con la sua voce armoniosa e calma, risponde … “Ancora dieci minuti, caro Juan”.
Dopo circa mezz’ora insieme, scattiamo una foto che potete vedere in questo scritto. È stato un momento magico, poiché per noi cileni, che non abbiamo questo tipo di opportunità, è veramente un regalo del Cielo.
 
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GIORGIO E SONIA DOPO LA RIUNIONE PRIVATA CON L’ARCA DEL CILE
 
Dopo questo momento che non dimenticheremo mai, Giorgio prosegue la conferenza. I rappresentanti dei vari paesi portano la loro testimonianza. Luz de María legge il messaggio ricevuto dal Cielo e, quasi alla fine, io che mi trovavo seduto insieme ai cileni in seconda fila, precisamente all’angolo, vicino al posto in cui Giorgio si trovava, ho sentito un profondo odore di rose, che ratificava nuovamente la presenza del Cielo in quella riunione.
 
Il viaggio di ritorno:
Il 1 Aprile, alle 00:30 circa, salutiamo Agustín, Paola ed i fratelli del Paraguay per fare rientro in Cile. Alcuni fratelli ci avevano consigliato una strada più breve e scorrevole. Luis Ayala e io prendiamo qualche bibita energizzante per meglio sostenere il lungo viaggio. In un certo momento dico ai miei compagni di viaggio che sicuramente avremmo avuto tormenta e pioggia più tardi … “speriamo di no!”, mi rispondono.
La tormenta
Alcune gocce cominciano a cadere sull’asfalto e il vento si fa sempre più forte. Madre Natura ci mette tutti alla prova con una forte pioggia, vento, fulmini e tuoni: in verità ci allarmiamo un po’ perché la visibilità diventa molto difficoltosa. Purtroppo non potevamo fermarci poiché dovevamo arrivare alla frontiera ad una determinata ora (per i lavori in corso); affrontiamo  questa pioggia torrenziale per oltre 3 ore, l’acqua cadeva a dirotto, i tuoni e il vento facevano la loro parte, uno dei quattro cavalieri dell’Apocalisse ci stava mettendo alla prova.
Ad un certo punto rivolgiamo al Cielo una sentita preghiera di fede e dedizione, affinché la mano di Dio calmasse la tormenta: “Se avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo monte ‘Spostati da qui a là’ ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile”. E’ così è stato: il potere della preghiera e della fede profonda hanno calmato la pioggia che continuò a cadere prima più lentamente e infime cessò, permettendoci di arrivare all’ora indicata. In seguito, abbiamo appreso che questa tempesta ha causato danni e morti a Buenos Aires.  
 
Ringraziamenti:
Al mio caro Giorgio e a Luz de Maria, Sonia Alea, Sonia, ai fratelli delle Arche sudamericane, grazie di esserci, grazie di esistere, grazie perché non dimenticate, grazie per quello che fate, sempre, sempre per il Cristo, per il nostro Padre Creatore, per questa missione che siamo venuti a realizzare in questa era, in questo istante di questo tempo.
Un abbraccio in questo ‘sogno’, amato spirituale, nostro nutrimento cristico, l’energia dei miei fratelli del Cile, a tutti: a Yasna per la tua umiltà, Luis per la tua saggezza e pazienza, Andrea per la tua dedizione, grazie cari miei, tutti mi avete dato e fatto crescere…
In condivisione, con affetto, amore e lacrime negli occhi
 
Marco Antonio Readi Cerda
Dal Cielo alla Terra / Chile
Arca del Cile
30 Luglio 2013