Subito dopo la tribolazione di quei giorni,
il sole si oscurerà,
la luna non darà più la sua luce,
le stelle cadranno dal cielo
e le potenze dei cieli saranno sconvolte.
Matteo 24:29
Lo scorso 18 novembre, presso il Cinema Arteón della città di Rosario (Argentina) si è svolta la conferenza audiovisiva dal titolo “El Contacto. Señales del Regreso” (Il Contatto. Segni del Ritorno), durante la quale sono state presentate al pubblico le straordinarie esperienze del noto contattista italiano Antonio Urzi. L’incontro è stato organizzato dall’Associazione Del Cielo a la Tierra, promosso dai programmi radio Tierra viva e Frecuencia Joven, e realizzato con il supporto dell’Associazione civile Tierra Viva, Funima International Argentina e la Fundación Los Niños de San Juan.
Giorni sereni e primaverili quelli precedenti alla conferenza ed ogni previsione faceva sperare in una giornata gradevole. Tuttavia, sin dalla mattina, il cielo ha iniziato a ricoprirsi di nubi da ovest, divenendo sempre più scuro. Poco dopo mezzogiorno il servizio meteorologico ha reso noto ciò che ormai tutti noi presagivamo: allerta per possibilità di forti ed intense piogge, tornado e grandine nelle province meridionali di Córdoba, Santa Fe ed Entre Ríos, e a nord della provincia di Buenos Aires. L’estesa area del centro del paese si apprestava ad affrontare condizioni climatiche avverse. Poco prima dell’imbrunire è iniziato a piovere a Rosario, e contemporaneamente le prime immagini televisive hanno mostrato i tornado che avevano colpito Córdoba, le grandinate con chicchi grandi come pietre, campi e città allagate.
Ma avvicinandoci all’orario di l’inizio le persone hanno iniziato ad entrare in sala. È stato emozionante vederli arrivare inzuppati dalla pioggia e con le donazioni per i bambini di Salta. Pochi minuti dopo l’ora di inizio prevista è iniziata la proiezione dei video filmati da Antonio Urzi.
Juan Carlos Paolini ha aperto la serata. Con la sua ormai nota dialettica ha citato gli organizzatori e collaboratori, per poi presentare Guillermo Aldunati e Matías Guffanti, i quali, sul palco, avrebbero fatto da moderatori tra Urzi, collegato via skype da Milano, ed il pubblico, ansioso di ascoltare le sue parole e vedere i suoi straordinari filmati.
Chi vi sta parlando appartiene ad un’epoca in cui le immagini si vedevano in bianco e nero: cinema, televisione, fotografia. Chi di noi non ha osservato il Cielo nei decenni trascorsi? Tutti abbiamo visto oggetti che abbiamo cercato di fotografare. Con il tempo è arrivata la fotografia a colori ma bisognava aspettare giorni prima di sviluppare le immagini impresse nel rullino. Con il passare degli anni tutto è cambiato. Oggi, con le macchine fotografiche digitali, se osserviamo qualcosa in cielo abbiamo la possibilità di vedere immediatamente ciò che abbiamo fotografato. Vuole dire che la tecnologia si evolve, ma anche noi, esseri umani, che viviamo l’esperienza dell’informazione e della conoscenza in questo bellissimo pianeta azzurro che chiamiamo Terra, abbiamo fatto un percorso di evoluzione. Un’evoluzione parallela: uomo e macchina, macchina e uomo, una simbiosi tra entrambe le cose. Ciò permette noi di avere un’idea di cosa siamo in realtà, da dove veniamo e perché siamo qui.
Possiamo rispondere rapidamente: Da dove veniamo? Dallo spazio. A fare cosa? Ad imparare, trarre conclusioni, convivere in armonia tra di noi, con il nostro Creatore e con la Pacha Mama, che è la Madre Terra. E dove andremo dopo? Verso il punto di origine da dove siamo venuti, lo spazio, la divinità, il Creatore universale, Dio. La macchina fotografia ci aiuta, perché ci permette di vedere settori dell’universo al quale noi apparteniamo. Vedere ciò che i nostri occhi non vedono e renderci conto che ci sono multi-universi, omni-universi, oppure pluri-universi. Che ci sono altri aspetti della creazione che non conosciamo. A questo punto vi sarete resi conto che chi vi parla analizza l’informazione dal punto di vista di apertura di coscienza, di espansione del chakra del cuore, che ci permetta di accedere ad altri aspetti della stessa. Non è perché non ci rendiamo conto, o perché non ce lo hanno raccontato, che non crediamo nell’informazione che giunge sulla nostra scrivania al nostro tavolo da lavoro. Io non sono di quelli che hanno bisogno di vedere per credere.
Per assimilare tutto ciò non ci aiutano il timore, le preoccupazioni, le paure. Dobbiamo assimilare tutto con l’azione e la preghiera. Noi siamo antenne e stiamo svolgendo i compiti che noi stessi abbiamo chiesto di compiere, perché si adempisse quello che dobbiamo fare. La nostra è una missione, un karma, un lavoro che possiamo svolgere bene o meno bene, ma che dobbiamo fare. È bello essere qui e condividere queste esperienze. Molte volte mi dicono che non capiscono perché, se sono un ricercatore Ufo, parlo di temi spirituali. Io rispondo: anche voi avete avuto questa opportunità e l’avete lasciata sfuggire. L’opportunità non è altro che l’evoluzione. Tutti noi siamo qui per elevarci a quella conoscenza che dobbiamo raggiungere. Ci sono molti che lavorano in questo campo da anni. Sono sempre disponibile quando mi viene chiesto di parlare e condividere. Molte grazie a tutti per essere venuti, grazie del vostro invito. Oggi qui, a Rosario, Argentina, si sta ricevendo e trasmettendo, come un’antenna gigante, tutto l’amore di cui il nostro paese necessita, di cui l’America Latina, la nostra patria, ha bisogno, e per tutto il mondo. Grazie ancora”.
Il pubblico ha dedicato un forte applauso a Guillermo Aldunati per il suo intervento a cui è seguita la proiezione di un video istituzionale che ha presentato le molteplici attività della Fundación Los Niños de San Juan: la costruzione di una nuova abitazione per Ana Olmos e suo figlio Jesús, di 23 anni, costretto all’immobilità sin da bambino a causa di una paralisi cerebrale. Successivamente ha preso la parola il Presidente della Fondazione, il nostro caro amico Ramón Gómez:
Prima di presentare Antonio Urzi, abbiamo proiettato due interviste realizzate da Daniel Rodrigo, la prima al ricercatore messicano Fernando Correa, che comprendeva anche analisi dell’esperto Giuseppe Garofalo, e la seconda al ricercatore della realtà extraterrestre Pier Giorgio Caria.
“Buona sera amici di Rosario, Argentina, è un piacere essere con voi. Il caso di Antonio Urzi è uno dei più straordinari al mondo. È sorprendente la quantità divvideo e fotografie di oggetti non identificati che ha raccolto in tutti questi anni. Dalle ricerche che abbiamo realizzato insieme a Jaime Maussan, abbiamo constatato che, sin dall’infanzia, i genitori di Antonio dicevano che era un bambino strano, nel senso che parlava di visioni che diceva di avere. E diceva di essere inseguito da oggetti volanti non identificati. Non fu compreso nella sua infanzia ed adolescenza, era un tema difficile e lo è ancora. Con i propri mezzi, quando diventò stilista di moda ed ebbe in mano videocamere di elevata potenza, iniziò a documentare tutto ciò che vedeva. I video di Antonio Urzi hanno suscitato molti interrogativi ma sono stati anche meticolosamente analizzati. Le ultime analisi sono state realizzate da un ricercatore italiano, Giuseppe Garofalo, esperto in fotografia digitale, ed hanno dimostrato che si tratta di avvistamenti genuini, legittimi”.
Conclusioni di Garofalo. Secondo il ricercatore le analisi sono state eseguite scrupolosamente e rigorosamente su 11 fotografie originali. Le 3 o 4 risultate più chiare, o più nitide, sono state analizzate più approfonditamente. Le immagini sono veramente complesse, meravigliose. Contengono un’infinità di particolari e di informazioni. Si è cercato di eseguire le analisi nel miglior modo possibile, in modo ambientale, sono stati esaminati i bordi ed i contorni, comparando il risultato ottenuto eseguendo la stessa procedura in soggetti reali in miniatura. È stato possibile riscontrare che non si tratta, in modo assoluto, di modellini, poiché i risultati escludono tale possibilità. Garofalo ha analizzato anche l’ambientazione geografica. Con il programma di Google Earth Satelital si è cercato di localizzare il punto esatto dove era posizionata la sfera in cielo. Anche se la forma non era precisamente sferica, ma ovoide. In conclusione l’oggetto è risultato essere inserito perfettamente nel contesto ambientale. Garofalo ha potuto costatare che il disco volante era sospeso nell’aria.
Afferma che in un'altra ricostruzione sono state utilizzate delle sfere piccole riscontrando che la superficie del riflesso era di grande dimensione e le foto erano state scattate dal basso verso l'alto. L'oggetto era sospeso in aria ed è stato ripreso da terra a circa 200 o 250 metri. Il riflesso contiene una scarsa porzione di cielo, mentre cattura ed ingloba l'ambiente che lo circonda. L'analista ha affermato che non vi è stata manipolazione digitale nelle fotografie originali di Antonio Urzi, che quindi sono risultate autentiche. Gli oggetti (il disco, la sfera ed un corpo oggetto triangolare), sono presenti in forma reale, concreta e fisica, occupano uno spazio di profondità volumetrica, nel momento esatto in cui sono state scattate le 11 foto. I video di Antonio Urzi sfidano le spiegazioni convenzionali e ci portano a comprendere che le intelligenze che guidano questi veicoli spaziali, possono essere in comunicazione o in contatto con qualcuno.
Dopo le illuminanti parole di Fernando Correa e Pier Giorgio Caria, era il momento di presentare il relatore principale della serata, che seguiva l’incontro direttamente dall’Italia. Di seguito riportiamo i punti salienti del suo intervento durato circa due ore.
Antonio Urzi. “Buona sera a tutti. Io vivo questa esperienza da molti anni, per quello che mi ricordo da circa 37, 38 anni. Adesso ne ho 42 e posso dire che le stesse manifestazioni che oggi vedo con le videocamere, da bambino le vedevo ad occhio nudo. Tutto è iniziato in modo naturale, gli esseri si manifestavano sia di giorno che di notte. Di giorno si manifestavano attraverso le astronavi in cielo, generalmente d’estate, quando passiamo più tempo all’aria aperta, infatti in quei mesi erano continue. Di sera apparivano nella mia stanza. Oggi posso dire che dopo tutti questi anni vivo la stessa esperienza di allora.
Inizialmente per me le manifestazioni erano completamente indipendenti dall’aspetto spirituale, questa coscienza l’ho acquisita solo dopo l’incontro con Giorgio Bongiovanni. Prima di allora vivevo la mia esperienza a livello visivo e fisico. Non avevo altra informazione. Oggi posso dire che la verità spirituale è alla base del fenomeno e della verità extraterrestre ed è la componente più importante della visita di questi esseri. Ma tutto questo l’ho appreso da Giorgio Bongiovanni, che considero il mio padre spirituale.
Gli anni più importanti
Le esperienze più grandi per me sono quelle avvenute nel periodo del 2007, due anni dopo aver conosciuto Giorgio, quando ho cominciato a sentire nel cuore la presenza di questi esseri. A partire da allora, il contatto è diventato più ravvicinato. In quel tempo ho vissuto molte esperienze con Simona Sibilla, mia moglie; quando gli esseri si avvicinano a me e mi contattano a livello psicofisico, è molto diverso dal contatto precedente. Mi contattano in un modo molto diverso dagli anni precedenti.
Il messaggio
In tutti questi anni gli esseri mi hanno parlato fondamentalmente di cose personali. Io non ho un messaggio da dare al mondo, sono cosciente di ciò. Ma nell’anno 2011 questi esseri mi hanno parlato di un evento molto importante per tutta l’umanità e considero tale informazione importante non solamente per me ma per tutti. Il messaggio dice che la presenza extraterrestre è importante perché anticipa il ritorno di Cristo. Mi hanno anche parlato e confermato l’importanza della missione di Giorgio Bongiovanni.
L’impulso di filmare
Questo è un tema molto interessante e importante per chi non sa niente del contatto del terzo tipo, come in questo caso. Prima di filmare io sento nel cervello e nel cuore certe percezioni, sento il richiamo a predispormi ad un contatto visivo. Questo mi succede dal 2000.
Questo è un altro tema, in verità ho esperienze di questo tipo, ma non credo sia importante. Ciò che conta per me sono le prove che mi permettono di filmare e mostrare. Conosco il tema, dopo tanti anni ho avuto degli impianti in diverse parti del corpo. Ma è un tema del quale quasi non parlo, perché dà adito a molta confusione. E non mi piace che il messaggio arrivi tergiversato rispetto all’originale. Perché quando si parla di grigi o di impianti, la gente si spaventa, ha molta paura. Lo stesso quando si parla di rapimenti, che per me non lo sono, in base alla mia esperienza: la gente ha una concezione totalmente sbagliata del tema, per questo motivo si spaventa. L’interazione di questi esseri con l’umanità non ha alcun aspetto negativo. Si parla così a causa della propaganda negativa che fanno i governi, e gli ufologi radicali di un tempo con mentalità retrograda. In verità c’è un piano chiaro e preciso, nel cui contesto gli impianti servono per armonizzare le persone che portano avanti un progetto del Cielo.
Di nome si, e per esperienza personale penso anche, ma non ho ricordi chiari. Io sono un uomo comune. Conosco la storia di Eugenio Siragusa ed oggi di Giorgio Bongiovanni.
Da dove vengono gli esseri che ci visitano
Bisogna differenziare Adoniesis dagli esseri che mi contattano. Adoniesis è il padrone di questo sistema solare. Gli altri esseri che ci visitano, che arrivano sul pianeta Terra, formano parte delle civiltà che vivono nell’universo. Io ho esperienze con esseri delle Pleiadi e della stella centrale della Cintura di Orione.
Messaggio per il mondo
Io non ho nessun messaggio in particolare, come ho detto prima, perché la mia missione è registrare prove che contribuiscono alla divulgazione della verità extraterrestre. Alcuni esseri mi hanno parlato del ritorno di Cristo, questo perché sono vicino a Giorgio Bongiovanni. Perché io riconosco come veri i segni di Giorgio, e lo fanno anche gli esseri che ci visitano.
Se ha visitato la Luna e Marte
Io ho molte esperienze con gli esseri e con le astronavi, e voglio chiarire che sono esperienze a livello astrale, che per me non fa differenza, anzi sono addirittura migliori di quelle fisiche, che conosco sin da bambino. Sotto questo aspetto posso dire che ho avuto esperienze sulla Luna, su Marte ed in altri pianeti. Ho trovato esseri di diverse origini, di diverse razze, e sento come se li conoscessi da sempre, da milioni di anni. Ma non ricordiamo tutto, la maggior parte dell’informazione viene dimenticata. Evidentemente, perché questa non è la mia missione sulla Terra. La mia missione è far conoscere a tutti le astronavi che si manifestano in questo mondo. È vero che si può parlare delle caratteristiche fisiche di questi esseri, da dove vengono, del progetto in corso, si può parlare di molte cose che altri contattati dicono di conoscere, ma delle quali non ci sono prove. Io ricordo molto poco, ma ho le prove che loro sono realmente presenti. So che è difficile spiegare e capire, ma questa è la mia esperienza.
La chiamata interiore
Io ho iniziato a filmare nel 2003, ma la chiamata interiore la sento dal 2007. A volte ho filmato anche dieci volte in un giorno. Ho filmato astronavi di 30 e 40 metri di diametro. A volte sembrano astronavi di metallo, altre di luce, questo avviene perché quando gli esseri si manifestano cambiano frequenza e trasformano la luce in materia e la materia in luce. Ci sono filmati che mostrano le astronavi che posano di fronte a casa mia per 40 minuti e oltre. Molti filmati formavano parte di una preparazione personale, ancora non so bene perché. Io non so se la gente si rende conto di ciò che dovrà accadere nel mondo. Ho oltre 50 filmati di ottima qualità di Ebani (Entità Biologiche Anomale non Identificate).
Contatti con i rettiliani
Ho conosciuto rettiliani che non sono negativi, come dice invece la propaganda, fanno parte della Confederazione. Vengono dalla stella centrale della cintura di Orione. Sono tutti pacifici e completamente diversi da come l’ufologia li presenta, e che a me fa provare vergogna.
I segni e la fede
Quello che vivo non è soltanto questione di fede, io vivo esperienze sin da bambino. Giorgio è per me un punto di riferimento, perché credo nei suoi segni ed anche per tutte le cose che ha fatto, tutta la sua vita. Il mondo è pieno di segni di ogni tipo, cerchi nel grano, immagini che piangono sangue, messaggi, astronavi, dobbiamo solo vederle. Siamo all’inizio della Terza Guerra Mondiale e vicini al Ritorno di Cristo.
Il filmato della Madonna in Cielo
Un giorno mi chiamò Giorgio e mi disse che mi avrebbero dato un segno. Io pensai che sarebbe stata un’astronave. Ma una domenica, ad inizio del dicembre 2006, si manifestò in cielo una figura che inizialmente mi sembrò un angelo. Io sentivo nel cuore che era un essere, qualcosa di importante. Andai a prendere i binocoli ed iniziò a radunarsi la gente a casa mia, dopo un po’ ci rendemmo conto che era l’immagine della Madonna con il bambino in braccio.
Chi riesce a vedere le astronavi e chi no
È interessante vedere come tra due persone che sono insieme, una vede e l’altra no. In termini semplici gli esseri si manifestano alle persone usando frequenze con le quali il cervello può entrare in sintonia con quelle delle astronavi e dei membri dell’equipaggio. Se la persona che è vicino non è su quella frequenza non vede niente. Quando una persona ha una matrice spirituale forte entra in contatto, perché guarda con gli occhi dello spirito, non con quelli fisici. Il mio caso è diverso, io devo mostrare al mondo la parte fisica concreta della presenza extraterrestre, per questo si fanno vedere con tanta chiarezza, perché devo lasciare la prova della loro presenza.
Il governo mondiale e la guerra
Tutti sono segni dei tempi, niente di quanto avviene sulla Terra è un caso. Siamo vicini al contatto massivo, prima del ritorno di Cristo ed in mezzo a catastrofi. Loro devono rispettare il nostro libero arbitrio. Se l’uomo supera i limiti consentiti, loro si manifesteranno e freneranno la mano dell’uomo, per salvare il pianeta e gli uomini di buona volontà che attendono il Suo ritorno. Abbiamo tutti gli elementi che ci dicono che siamo sull’orlo di un cambiamento. La manifestazione extraterrestre è aumentata notevolmente dopo il 1945 (Hiroshima e Nagasaki), quando si è iniziata ad usare l’energia nucleare.
Il Papa Francisco e gli extraterrestri
Per me è una grande uomo, finalmente la Chiesa ha un capo che ha il coraggio di investigare e cambiare alcune cose. Ma è soltanto un’opinione mia. Credo che lui sappia molto su questi temi, che conosca bene la questione extraterrestre e non possa o non voglia parlare. Il Vaticano è un’istituzione corrotta e come tale non ha diritto di parlare di Cristo. Dice agli uomini che devono essere buoni quando loro hanno tra le loro fila la pedofilia, la corruzione, la mafia e tante altre perversioni.
L’umanità
Io sento che il 90% dell’umanità è malata, demente. Perché se la gente si rendesse realmente conto di dove viviamo farebbe una rivoluzione per cambiare il mondo. Lavora, va a passeggiare, la domenica va a messa, e nessuno parla con Cristo per dirgli che è grato di essere vivo, e non vuole nemmeno lottare per cambiare il mondo. È un’umanità estremamente fragile, comoda, nessuno pretende dalla Chiesa una condotta adeguata alla sua missione.
I crimini della Chiesa
La Chiesa ha commesso crimini terribili. Oggi si condannano i fanatici di Allah ma, quanti milioni di morti ha provocato la Chiesa con la conquista dell’America? Quante civiltà con una profonda base spirituale sono state cancellate dalla faccia della terra a causa dell’operato della Chiesa? La religione adatta il messaggio al proprio uso e consumo. È una vergogna, ma alla gente non sembra importare.
Le evidenze avallano la missione di Giorgio Bongiovanni
Il messaggio di Giorgio è completo. Gli esseri che gli danno i loro messaggi sono gli stessi che hanno sempre accompagnato gli uomini della Terra. E oggi possono essere filmati, perché abbiamo mezzi per farlo.
Messaggio finale
Il mio messaggio è semplice, io sono una persona semplice che vive un’esperienza di contatto. Tutti gli esseri umani che in questo momento hanno la ferma volontà di conoscerli ci riescono, perché loro si manifesteranno e ci sarà il contatto. Ci sarà se si desidera conoscerli ed ascoltarli dal profondo del cuore. Chi desidera il contatto deve aver presente che la cosa più importante è l’aspetto spirituale. La frequenza, l’energia e le dimensioni sono alla base. Bisogna essere sulla giusta frequenza. L’angelo della guardia è un essere di un’altra dimensione, con cui puoi sintonizzarti, e che puoi anche vedere, se vibriamo nella giusta frequenza. L’ampliamento della coscienza e la preparazione spirituale ferma e costante sono le basi del contatto. Per questo motivo è necessario leggere i vangeli di Gesù, lì si trova la chiave per elevare la nostra vibrazione. Non voglio sembrare un fanatico, ma, insisto, se si vuole conoscere in verità e profondamente il fenomeno extraterrestre si deve conoscere l’Opera ed il Messaggio di Giorgio Bongiovanni, il mio maestro spirituale che ha i segni di Cristo. Lui è l’ultima speranza per questa umanità”.
Le domande si sono susseguite una dietro l’altra. Nessuno voleva andare via. All’uscita la tormenta si era calmata e le vie erano buie e tranquille dopo la pioggia. Nessuno può fermare la natura quando decide di aprire le porte e riversare l’acqua che dà la vita a tutti. O quando i venti soffiano temibilmente. Ma la pioggia ed il vento ci parlano anche, se sappiamo ascoltare le loro storie, le loro benedizioni ancestrali e la loro furia naturale ed indomabile. E ci dicono che si può sempre andare all’appuntamento con quei momenti che il Cielo ci riserva.
L’aria umida ci ha avvolto ed in quel momento ho ricordato le parole finali dell’intervento di Antonio Urzi: Giorgio Bongiovanni è l’ultima speranza per questa umanità.