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saro2017Di Saro Pavone
Milazzo 04.06.2017

Era nata come una discussione tra amici e studiosi dei fenomeni del mistero, da svolgersi quasi a casa di qualcuno di noi, una maniera anche per confrontarsi su temi indubbiamente importanti. Ma poi si è trasformata in un evento aperto al pubblico essendo sopravvenute anche circostanze e condizioni propizie. Cosicché assieme agli amici del gruppo ufologico “Adam” ci diamo appuntamento il pomeriggio di domenica nella sala conferenze dell’Eolian Inn a Milazzo.

Riccardo aveva curato la parte organizzativa ed anche tecnica con l’aiuto degli altri amici del luogo, ma ciò nonostante degli imprevisti non dovuti alla nostra volontà hanno fatto slittare l’inizio di una buona ora e annullare anche la diretta sperimentale che si era pensato di fare attraverso Facebook.

Dopo le presentazioni prendo la parola per un brevissimo prologo che riporta al significato dei temi che tratteremo ivi spiegando anche sinteticamente la valutazione ufficiale che si da all’Ufologia ed il valore che la stessa di contro potrebbe assumere per tutta la storia planetaria, una storia che sicuramente disconosciamo nella gran parte del suo trascorso, giacché la “nostra” storia viene datata da solo qualche millennio a.c. Tematica quest’ultima che introduce il primo relatore, l’amico e professore Nino Abramo, che ci fa viaggiare lungo il tempo e lo spazio di questo Mondo: sono tanti i siti archeologici e le strutture megalitiche disseminate, secondo datazioni a metodo scientifico, in un arco temporale che arriva a toccare gli oltre 20.000 anni fa. Costruzioni e vestigia di civiltà di cui nulla o pochissimo immaginiamo, rimaste sufficientemente altere e compatte da dove tra le tante altre cose evinciamo delle tecniche murarie e di costruzione in genere, realmente sbalorditive, atti a far ritenere, senza ombra di dubbio, la esistenza di “perdute” civiltà con un corredo per lo meno tecnico scientifico realmente avanzatissimo, sia per i tempi supposti quanto anche per quelli attuali. “Solo ciò che è scolpito nella roccia è indelebile e non si può cancellare” chiosava il nostro professore alla fine della sua interessante esposizione supportata da eloquenti fotografie.

Incisioni rupestri, disseminati in ogni continente del pianeta, completano questa tesi anche con l’indicazione specifica che raffigura esseri e mezzi che sembrano, alla luce delle nostre conoscenze, provenire dallo Spazio. E tantissimo altro esiste ovviamente.

Riprendo la parola tuffandomi direttamente con immagini varie nella nostra storia sacra a cavallo tra Nuovo e Vecchio Testamento dove non sono sicuramente rari i riferimenti, alcuni evidentissimi, ad una presenza che terrestre non è ma che non risulta nemmeno collocabile nel mistico, etereo ed impalpabile angelico. Esseri “superiori” si, di “luce” a volte apparivano, che discendevano dalle loro “nuvole” o dai loro “cherubini”, ma uomini sostanzialmente e senza ali, ovvero quelli che abbiamo sintetizzato con “Angeli ieri, Extraterrestri oggi”. I cui interlocutori “privilegiati” sono stati nel corso dei secoli e in modo particolare da subito dopo Hiroshima e Nagasaki i cosiddetti “contattisti” dei quali scorrono le abbondanti foto nel mentre. Una sorta di nuovi profeti cui i Signori delle Stelle affidarono, con univocità di messaggio, un accorato appello per la salvezza dell’Umanità tutta stante il pericolo reale della sua autodistruzione. George Adamski, Howard Menger, Eugenio Siragusa e moltissimi altri, presentarono al mondo la realtà dei cosiddetti “dischi volanti” come una evidenza la cui caratteristica era prettamente messianica. Ribadisco al pubblico anche che nel caso di Eugenio vi fu un forte approfondimento di natura spirituale ed escatologico, con l’utilizzo diretto della semantica cristica e l’annuncio della imminente Parusia i cui eventi preparativi erano affidati alle legioni di coloro che definiamo Extraterrestri. Identico indirizzo quindi anche dello Stigmatizzato Giorgio Bongiovanni, anche egli “contattato”, di cui inizio a raccontare quando lo stesso interviene in collegamento Skype.

Trascriviamo a tal fine quasi tutta la conversazione, e per la qualità delle domande postegli e per l’importanza delle risposte date:

Quale il senso della tua missione?

… Il senso della mia missione è quello di annunciare la Seconda Venuta di Cristo nel mondo e mettere in relazione la logica spirituale antica dell’Antico e del Nuovo Testamento alla luce dell’Era Moderna. Negli ultimi cinque secoli abbiamo scoperto che l’universo è infinito, che ci sono miliardi e miliardi di galassie, un oceano sconfinato di vita, e che la vita non è solamente sul nostro mondo. Quindi Dio, che ha visitato il nostro pianeta tramite Cristo ed altri suoi messaggeri, ha visitato anche altri mondi. E vi assicuro che la rivelazione più grande e più bella, certamente dopo la visitazione di Dio tramite Gesù di Nazareth ed altri messaggeri, che ci dà gioia infinita, che ci fa credere nella eternità, è che noi siamo fratelli di altri esseri che vivono in altre galassie. Questo è il senso della mia missione.

La relazione tra Ufologia e Spiritualità?

La relazione tra l’ufologia e la spiritualità, cioè, testi sacri, Vangeli, Bibbia, ecc., è molto semplice. Ormai, dopo quasi trent’anni, direi quasi banale. C’è un detto nazista che dice ‘la banalità del male’, a me piace dire ‘la banalità del bene’, esiste anche quella. Negli ultimi secoli, da Giordano Bruno a Galileo, abbiamo scoperto una tecnologia super-avanzata per il nostro secolo, abbiamo scoperto che ci sono centinaia di miliardi di galassie esistenti nell’universo, un numero infinito. Tutti gli scienziati ammettono che c’è vita nell’universo, sono restii ad ammettere che siamo visitati, perché la logica umana è basata ancora oggi sull’arroganza, sull’ignoranza e sulla certezza di se stessi ed esclude che siamo visitati da esseri extraterrestri, proprio come nel 1485/86 escludeva che al di là dell’Oceano Atlantico ci fossero terra e vita. Quindi questi esseri esistono senz’altro e, se ci visitano, sono senza dubbio più evoluti di noi.

È più facile mettere in relazione gli extraterrestri con Dio, piuttosto che noi con Dio. Per noi è molto difficile, in quanto non abbiamo nessuna relazione né conciliazione con Dio, perlomeno con quel Dio che si è presentato a Mosè, quel Dio che si è fatto vedere da Cristo, della non violenza; noi siamo esseri feroci, sanguinari, materialisti. Invece è molto facile che questi esseri possano relazionarsi con Dio, perché da un punto di vista laico, se i testi sacri ci parlano di scudi argentei, carri di fuoco, visite angeliche di questi esseri pacifici, è molto facile fare una connessione spirituale tra gli Ufo, l’ufologia e Gesù Cristo e tutto ciò che per noi rappresenta la dimensione soprannaturale, a meno che non vogliamo essere ortodossi o bigotti.

Mi sembra logico che se un ufologo si apre alla possibilità della vita nell’universo, della vita extraterrestre, non può non relazionare le esperienze archeologiche, storiche, evangeliche, bibliche di contatto tra uomini ed esseri angelici fatti di carne ed ossa, con gli extraterrestri, perché sarebbe un falso ufologo e un falso studioso.

Se lo vuoi sapere, io li ho visti personalmente. Non parlo dei dischi volanti, degli ufo: quelli li hai visti anche tu, soprattutto durante la frequentazione con un noto contattista che è stato la nostra guida, Eugenio Siragusa. Io ho visto personalmente questi esseri tante volte, perché nelle mie visioni mistiche con Gesù Cristo, che è l’esperienza spirituale che vivo, non c’è solo questo. Ho avuto dei contatti diretti con queste persone che sono venuti direttamente a presentarsi a me. Paradossalmente mi hanno chiesto aiuto, loro mi ritengono fortunato, graziato, per aver visto la coscienza cristica, per essere di aiuto nel sensibilizzare l’umanità alla loro presenza sulla Terra, perché sono un soggetto spirituale pacifico. Non ho cercato io il contatto, sono venuti loro da me e mi hanno detto ‘tu hai visto quello che per noi è anche il nostro Signore, ti chiediamo di aiutarci a divulgare la nostra presenza nel mondo” e non a caso sono stato cresciuto in quell’ambito ufologico spirituale che tu conosci benissimo, niente è successo a caso nella nostra vita.

Dal pubblico una ragazza chiede “Perché non tutti riescono ad essere svegli e sensibili a queste realtà?”

Dipende dal nostro grado di ricezione e di sensibilità. La risposta più semplice, che può sembrare arrogante ma non è sbagliata, è che è questione di evoluzione. Cercherò di spiegarmi senza arroganza. Diciamo che gli esseri che aprono la propria coscienza ai valori universali hanno un’evoluzione spirituale più avanzata rispetto ad altri che vivono solo pensando alla felicità materiale. D’altronde Gesù, che è la nostra guida suprema e facciamo riferimento a Lui tutta la nostra vita, nel Vangelo lo dice chiaramente ‘Molti i chiamati, pochi gli eletti’, oppure, Grazie Padre che permetti ai semplici, ai giusti, ai buoni di recepire il mio discorso, mentre ad altri no. Quindi Gesù separa, pur non facendo alcuna discriminazione, due soggetti: il soggetto sensibile, evoluto e il soggetto poco sensibile e meno evoluto.

Quelli avranno la saracinesca chiusa, finché non realizzeranno, attraverso il processo di tante vite, cioè della reincarnazione, i valori spirituali.

Ad un signore, padre di una bimba piccola, preoccupato per gli eventi, Giorgio risponde:

Io ti posso rispondere per quello che ho realizzato io. Noi dobbiamo essere felici… tu hai detto di essere cattolico, come me, e se questo è vero, altrimenti siamo ipocriti, noi dobbiamo essere le persone più felici del mondo, perché a noi è stata garantita la salvezza dell’anima eterna. Se noi crediamo a Gesù di Nazareth, il quale ci ha promesso di essere eterni, salvi, e di ereditare il Paradiso, nel momento in cui abbiamo paura siamo vigliacchi, ipocriti e stiamo mentendo a Gesù Cristo. La paura per noi è proibita, altrimenti siamo come Pietro, vigliacchi, rinneghiamo e tradiamo Cristo nel momento in cui abbiamo paura. La paura può essere temporanea, e Gesù ci perdona. Quindi, va bene avere paura, ma la dobbiamo vincere, ritornare alla felicità, alla gioia di esistere, a servire la verità, a cercare la giustizia dei giusti, la giustizia per chi è innocente, chiedere al Padre giustizia per gli altri, mai per noi stessi, e soprattutto avere la certezza assoluta che non ci sarà mai la fine del mondo. A noi potrà accadere qualsiasi cosa, anche la Terza guerra mondiale, ma il Padre, il Cristo e questi esseri che sono al servizio di Cristo, impediranno qualsiasi forma di distruzione totale sul pianeta Terra. Quindi io sono felice, l’uomo più felice sulla faccia della Terra. Grido come un pazzo, perché non voglio che i bambini muoiano di fame, non voglio che ci siano guerre, mi dispero, piango, ma non per me, io sono felice, non mi manca niente, perché Gesù mi ha dato la salvezza e nel momento in cui sei cosciente di essere salvo non devi più avere paura di niente e di nessuno, la tua bambina è nelle grazie di Dio se tu hai fede. Ma se noi facciamo finta di essere cattolici, facciamo finta di essere cristiani, perderemo l’anima, i nostri figli e perderemo tutto.

Che ne pensi, alla luce della tua esperienza spirituale, dei postulati della dottrina cattolica che per essere salvati basti solo essere cattolici e credere?

Sono d’accordo, basta essere cattolici, credenti, battezzati, cresimati… ma c’è un piccolo dettaglio. Credere nel Vangelo significa agire, metterlo in pratica.

Quindi, nel momento in cui questo credere noi lo realizziamo nel valore più profondo del significato della parola, cioè agire, mettere in pratica, allora saremo salvi. C’è un passo del Vangelo che dimostra quanto adesso sto dicendo: “Non chiunque dirà ‘Signore, Signore’ entrerà nel Regno dei Cieli, ma solo coloro che faranno la volontà del Padre Mio”. Quindi noi possiamo dire Si! Si! a Gesù, ma solo se mettiamo in pratica la volontà di Dio saremo salvi, Cristo ha detto tutto, non c’è niente che Lui non abbia detto.

Ma cosa significa fare la Volontà del Padre mio? Per Gesù significa lasciare tutto, dare i propri averi al prossimo, sacrificare la propria vita per i fratelli, non possedere niente, testimoniare la verità di Cristo anche a costo della morte, rinnegare se stessi e annunciare la Venuta di Cristo e il Regno di Dio nel mondo. Questo significa fare la Volontà del Padre mio. A questo punto il numero dei cattolici nel mondo, da un miliardo si riduce a una decina di persone. Io penso anche meno.

E se guardiamo noi cattolici, siamo le persone più ipocrite, più codarde di tutte le religioni. Io ammiro di più l’Islam nell’essenza, che non è la mia: io non sono musulmano, non sono nemmeno d’accordo con Maometto nella religione, lo rispetto ma non condivido l’Islam, ma ammiro di più i musulmani che sono coerenti con i loro insegnamenti, purtroppo a volte violenti, che noi ipocriti cattolici che diciamo di essere cristiani quando invece siamo mafiosi, criminali, politici corrotti, ipocriti, assassini, delinquenti, pedofili, ecc. ecc. ecc. Mi rendo conto che come Giordano Bruno scandalizzo un po’, ma penso di dire la verità.

Se posso consigliare ai giovani in sala: Avvicinatevi a Gesù di Nazareth, ragazzi, perché è l’essere più bello, più grande, più dolce… Il Maestro di vita e di verità che ha letteralmente imposto, inculcato… quasi con violenza la non violenza, la pace, la fratellanza. Cioè, Gesù è un’istigazione continua, costante, ossessiva alla non violenza, quindi come si può non sposare questo essere…

Sono i dati storici che dimostrano che Gesù di Nazareth, l’uomo che aveva un potere soprannaturale di fare qualsiasi cosa sugli uomini, ha usato l’amore, la non violenza, per lasciarci l’insegnamento. Nemmeno il Dio biblico che aveva potere di vita e di morte fu all’altezza di Gesù. Gesù è più grande del Dio biblico, è più grande del Dio di Mosè.

E sul valore della preghiera e dell’azione?

Sono la stessa cosa, perché se tu hai la certezza assoluta di ciò che pensi e che fai, lo ottieni.
Se io ho la certezza assoluta che questa sera con il Padre Nostro realizzerò la pace nel mondo, questa ci sarà. Se io ho certezza assoluta che oggi pongo in essere un’iniziativa di protesta che vuole la pace nel mondo, ci sarà. Il problema, sia nella preghiera che nell’azione, è che noi non abbiamo totalmente fede di realizzare ciò che crediamo, ecco perché non si avvera. Ci sforziamo, siamo nella strada, siamo nel sentiero.

Il Signore ci perdona, ci aiuta, perché abbiamo la buona volontà, ma se le cose nel mondo non cambiano, è perché la preghiera e l’azione non sono fatte con quella fede che muove le montagne. Parlo anche a me stesso ovviamente. Infatti, quando Gesù dice: “quando il Figlio dell’Uomo tornerà sulla terra, troverà la Fede?”. Non la troverà, quindi nessuno di noi oggi sulla Terra, me compreso come stigmatizzato, ha fede. Abbiamo buona volontà, quando avremo la fede totale, la certezza assoluta che nel nome di Cristo, Lui cambia le cose, qualsiasi cosa chiederemo nel Suo nome con fede Lui ce la darà. Quindi, fino adesso, ciò che succede nel mondo, malgrado i nostri sforzi, i nostri sacrifici, e la nostra buona volontà che Dio guarda con misericordia e bontà, avviene perché malgrado ciò, non abbiamo Fede.

Perché hai deciso di intraprendere la tua campagna di denuncia contro la criminalità, la mafia?

La mia scelta non nasce da un’iniziativa laica; ho amici con i quali condivido quotidianamente il lavoro antimafia che sono partiti da una scelta laica, umanistica e sociale, che io ammiro e rispetto tantissimo. La mia è una scelta mistica spirituale. Io identifico nella mafia l’anticristo, Satana, il male, e vedo nella mafia il braccio di Satana. Ma la mente non è la mafia, la mente sono i poteri occulti, i poteri della finanza mondiale che si servono della mafia, che agevolano la mafia, che sostengono la mafia, quindi la mia scelta parte dal fatto che io identifico il diavolo, il Satana biblico, evangelico che Gesù ci fa conoscere, nella mafia, in tutte le associazioni criminali del mondo che sono finanziate da chi vuole che questo mondo vada avanti negativamente, come sta andando. Parte da lì e poi questa scelta mistica viene trasformata in puro giornalismo di ricerca, per dare informazione giusta e veritiera alle persone che devono scegliere da che parte stare. La scelta non è mistica, è puramente umana.

Fatima. Indubbiamente è parte della tua vita. E francamente riflettevo che quando negli anni ’80 pare che la stessa Lucia rinnegasse la importanza e l’urgenza, manifestate con “1960”, della rivelazione del famoso Segreto…non sia un caso che Qualcuno scelse di legare nel 1989 la tua esistenza a Fatima stessa…

Io non mi sento un personaggio di fama mondiale, però, dal 1989 ad oggi il segreto di Fatima, il messaggio che secondo noi è il Segreto di Fatima, lo ha potuto leggere oltre un miliardo di persone, quindi ci credo anche io che quella visita della Madonna è stata molto speciale per me ed è stata una prosecuzione di quello che volevano far rimanere nel silenzio. Io mi sento di dire una frase che secondo me non è arrogante, ma basata sui fatti: secondo me la Chiesa Cattolica non avrebbe mai rivelato nulla se tutti noi non avessimo divulgato, con le stigmate, la missione di Fatima a miliardi di persone. Ancora oggi ci sarebbe il super segreto. Sono stati costretti a rivelarlo, sebbene solo in parte, perché negli anni ’80, ’90 e 2000 era nata una comunità mondiale formata da centinaia di migliaia di persone, comprese anche associazione cattoliche non frequentatrici delle nostre comunità. Secondo me, lo dico umilmente, tutto scaturisce dal 2 settembre 1989 e dal fatto che io ho avuto acceso alla Russia, la Russia di Gorbaciov, e ho parlato a centinaia di milioni di persone, ma non in un solo programma. Io ho fatto almeno una cinquantina di programmi, ogni settimana. Ho praticamente vissuto quasi dieci anni in Russia, parlando di Fatima ossessivamente, quando ancora c’erano tre canali, non venti come ci sono adesso.

La sera le persone avevano accesso ad un programma religioso, mai accaduto nella storia dell’Unione Sovietica, e le autorità del Vaticano si sono rese conto che questo piccolo uomo che parlava stava creando qualcosa ed era ormai inevitabile parlare del Segreto di Fatima. Lo hanno fatto solo in parte ma la Madonna apre sempre le strade. Due anni fa abbiamo incontrato la segretaria personale di Lucia Dos Santos la quale ha avuto il permesso, credo da Papa Francesco, perché dal Monastero non può uscire niente, se non c’è l’imprimatur del Papa. Sono state pubblicate le lettere segrete di Lucia dove lei parla del 1960, parla del castigo di Dio, parla addirittura di una cosa veramente incredibile di cui solo Eugenio e noi avevamo parlato fino a quel momento: lo spostamento dell’asse magnetico terrestre. Lucia Dos Santos, in una lettera nel 1940, ha una visione dove c’è un angelo che sposta l’asse magnetico terrestre, quindi lì abbiamo avuto delle conferme…

Ringrazio il Signore che l’esperienza che abbiamo vissuto era ed è vera e Suor Sofia si è lasciata filmare, registrare, ci ha detto che ancora ci sono diecimila lettere di Lucia che nessuno conosce, da pubblicare nel prossimo futuro… sono tante… significa che questa donna fino agli anni 60 scriveva sicuramente tutto il giorno… scriveva 20, 30 lettere al giorno nel diario, mai pubblicate e se le pubblicheranno finalmente avremo tutta la vera storia di Fatima. Io penso che Lucia in quelle lettere – non ho le prove ma le avrò – parli anche degli extraterrestri, ne sono convinto.

Veramente con grande proprietà e dense di significato ed ammaestramenti le dichiarazioni di Giorgio! Ma continuiamo volgendo al termine e presentando una scheda su Fatima e tutta la sua storia, i suoi gialli ed i suoi misteri. E’ il nostro Filippo Rando, al suo esordio, che si incarica di relazionarci. Con sicurezza degli argomenti e precisione degli avvenimenti Filippo ci racconta la complessa storia di questo evento quasi epocale, dagli albori nel 1917 al 2000 anno della…mezza rivelazione, passando ovviamente anche per la 7a apparizione che è quella che riguarda il nostro Giorgio. Mentre sullo schermo scorrono a rotazione sincronizzata una ventina di immagini di repertorio che avevo selezionato, nulla cercando di tralasciare. Come ad esempio una cosa che forse tutti non sapranno e che spieghiamo in sala, ovvero la descrizione fatta da Lucia prima e da Giacinta e Francisco dopo dell’aspetto della “Signora” che vedevano, e che potete apprezzare dalla foto sotto che presenta un identikit elaborato sulle precise indicazioni dei bambini.

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La descrizione la si può ben reperire essendo contenuta nei documenti delle apparizioni conservati presso il Santuario di Fatima. Ma eccovela testualmente: “Aveva un mantello bianco che dalla testa arrivava fino al fondo della gonna, era dorato dalla vita in giù, da catenine che l’attraversavano. La gonna era tutta bianca e dorata da catene dall’alto al basso e oblique, ma arrivava solo al ginocchio; aveva una giacca bianca non dorata, e tra le mani solo due o tre collane. Non aveva scarpe, aveva calze bianche. Al collo aveva una catena d’oro con una medaglia sul petto. Aveva le mani giunte, portava alle orecchie dei bottoni molto piccoli. Aveva gli occhi neri, era di altezza media.(Lucia, 14 giugno 1917)

"Era vestita con calze bianche e un abito tutto dorato, non aveva scarpe, la gonna era bianca e tutta dorata e le arrivava al ginocchio: il dorato era nelle collane che la ricoprivano. Aveva una giacca bianca, anch’essa dorata, e un mantello bianco”. (Giacinta)

Stessa cosa confermò Francisco, ma lo scandalo era tanto grande per i sacerdoti portoghesi, in particolar don Manuel Marques Ferreira, che costrinsero i bambini a parlare della Madonna così come appariva dalla iconografia ufficiale che crearono ad hoc. Ciò, seppur un apparente dettaglio, la dice lunga sulle manipolazioni che spesso intervengono in queste faccende come parimenti il clima di vera inquisizione che vessa molto spesso i tanti veggenti…

Terminato l’intervento su Fatima, prima dei saluti, mi prendo una “licenza” particolare che ci presenta le famose 25 righe in un unico foglio scritto a mano del testo mancante nel famoso (mezzo) “Terzo Segreto”, il quale storicamente venne visionato da Roncalli, Capovilla, Tavarez che lo tradusse dal portoghese, Montini, Ottaviani, Luciani, Woytila e si suppone Pacelli e secondo i ben informati da altri ancora. Quello che leggerete dalla foto del manoscritto qui sotto non è certo invenzione mia*, ma la persona che lo ha reso noto mi ha assicurato che gli è stato consegnato da una “elemento addentro agli ambienti” di oltre Tevere che vuole rigorosamente rimanere in anonimato perché “non vuole fare la fine di Luciani”. A tal proposito annotiamo che tra i quattro/cinque punti programmatici del Papa, oltre al totale riordino dello Ior, vi era anche la rivelazione del Segreto. Giacché un anno prima, da Cardinale, era rimasto molto impressionato dal colloquio personale di due ore che ebbe con la Lucia in Portogallo…

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Questo scritto nella sua sconvolgente semplicità ci consegnerebbe una chiave di lettura chiara ed evidente del perché la Chiesa Cattolica sia stata e continui ad essere così riluttante alla rivelazione della terza profezia in integrale. Le parti in risalto in giallo sono in effetti i punti cardini che lo dimostrano: un’apostasia che dura da tempo immemore in quanto è stata mistificata e nascosta “la vera Parola del Cristo“ rendendo l’uomo schiavo del peccato e delle superstizioni; l’indicazione risoluta, della Madonna, della necessità del pentimento pubblico della Chiesa e che “tutti dovranno saperlo” e vederlo; l’accenno chiarissimo al Ritorno del Signore “accompagnato dai Fratelli Cosmici per guidare l’Umanità nel nuovo Eden e per proseguire il piano di evoluzione spirituale stabilito dal Padre nell’inizio dei Tempi“.

E con questo chiudiamo l’incontro pubblico e totalmente gratuito in quanto persino la sala conferenze dell’Hotel ci era stata data gratuitamente, fatto insolito certamente ma possibile. I ringraziamenti a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo evento: Riccardo, anima organizzativa del tutto; Nella e Vladimiro per il loro preziosissimo apporto; Antonio, Massimo, Mariella, Stella, Filippo e Giorgino per la fattiva collaborazione; il gruppo Adam ed in particolare il simpaticissimo e caro professore Nino con i quali in futuro ci ripromettiamo altro.

Quanto a me una cosa l’ho imparata da questa esperienza: l’esercizio della pazienza. Una virtù, almeno per me, basilare. Essere saldi e tranquilli, non impulsivi, anche quando pare che tutto ti crolli addosso poiché il Cielo, se i tuoi intenti sono puri, sa come rimettere ogni cosa al suo giusto posto!

L’ultima desidero dedicarla a chi ci ha gentilmente ospitato: l’EOLIAN INN HOTEL è una splendida struttura a metà sospesa a terrazza sullo splendido mare e per l’altro verso radicata sull’adiacente “Borgo Antico” di una cittadina, Milazzo, che trasuda storia da millenni. Chi volesse in questa estate rilassarsi tra mare, Storia ed Eolie comprese…può benissimo verificare!

* Il testo del messaggio di Fatima è stato pubblicato da Laura Fezia nel suo libro edito nel 2008 dal titolo: “Fatima: un segreto per il futuro prossimo”.
Saro Pavone
18 Giugno 2017


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