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programa tvuru2 200Di Marco Marsili e Francesca Panfili

Oggi, giovedì 23 novembre 2017, Giorgio Bongiovanni e Sonia Tabita Bongiovanni sono stati invitati alla televisione nazionale uruguayana per parlare in diretta da Canal 10 al programma “La Mañana En Casa”. Si tratta di uno dei canali più seguiti e popolari qui in Uruguay, un Paese in cui più volte Giorgio è stato invitato dalla TV nazionale per parlare ad un popolo che lo ha sempre accolto positivamente dimostrando molto interesse per la sua storia, che qui è conosciuta fin dai primi anni della stimmatizzazione anche dai mass media nazionali.

Durante l’intervista Giorgio, incalzato da conduttori attenti ed interessati, ha parlato del messaggio spirituale che da oltre trent’anni diffonde nel mondo e della sua attività di giornalista antimafia.

I due conduttori, Kairo Herrera e Petro Valensky, hanno iniziato l’intervista parlando delle Stimmate di Giorgio, un fenomeno che dura da circa 3 decenni, iniziato a Fatima il 2 settembre 1989. Giorgio, togliendo i guanti in diretta ha mostrato le Stimmate raccontando in che modo lui vive questo Segno che Cristo gli ha donato, un Segno di dolore e sofferenza che implica numerosissime rinunce nella sua vita quotidiana, che è stata completamente stravolta da quando era un ragazzo di 26 anni che amava lo sport, il proprio lavoro e tutto ciò che a quell’età fa parte della vita. Infatti Giorgio era un giovane imprenditore quando la Vergine gli apparve chiedendogli di recarsi a Fatima dove avrebbe ricevuto un Segno che tutto il mondo avrebbe visto. A Fatima la Madre Santissima gli chiese di portare nel suo corpo un po’ della sofferenza di Suo Figlio; Giorgio accettò e dal petto della Madonna uscirono due raggi di luce che colpirono i palmi delle sue mani, così fu stimmatizzato: “Da lì è iniziata la mia Odissea”, dice Giorgio rivolgendosi ai conduttori mentre irradia un sorriso carico di consapevolezza. Da quel momento la sofferenza delle Stimmate si è trasformata in un luminoso cammino, un grande movimento mondiale, un cammino glorioso di obbedienza a Cristo che Giorgio continua a servire con gioia spirituale e grande impegno civile, accompagnato anche dalla sua famiglia che lo appoggia nella Missione insieme ai suoi amici.

Alla domanda dei due conduttori su come la Chiesa Cattolica si è rapportata al Segno delle Stimmate, Giorgio ha risposto dicendo che all’inizio non fu facile ma quando divenne un giornalista impegnato nella lotta alla mafia, la Chiesa iniziò a rispettarlo e alcuni sacerdoti impegnati contro il crimine organizzato iniziarono a collaborare con lui e ad appoggiare i suoi progetti. Anche Papa Francesco, incontrando uno dei sacerdoti con cui Giorgio collabora nella lotta alla mafia, questo movimento civile e benedicendolo.

Uno dei due giornalisti ha poi chiesto a Giorgio come vive l’incredulità che spesso la gente ha rispetto al tema della visita extraterrestre. “Da sempre le novità e le scoperte innovative hanno creato un certo panico e sconvolgimento nelle menti umane, ma quello che posso dirti è che ti assicuro e ti prometto che i tuoi occhi assisteranno al contatto massivo. Tutta l’umanità vedrà e vivrà questo momento”. “Cambierà anche la natura del potere?”, chiedono poi i conduttori. E Giorgio risponde: “Finalmente avremo un mondo di pace in cui anche il potere che conosciamo oggi cambierà perché la moneta non ci sarà più, cosi come la discriminazione, perché una scienza che può risolvere tutto, compreso il problema della morte e della malattia, penso che può dare solamente amore e pace all’umanità”. Entrambi i giornalisti in studio, citando le scoperte più recenti della Nasa sulla visita extraterrestre, hanno parlato con molta naturalezza delle menzogne e delle falsità che i governi continuano a mantenere rispetto a questa realtà. Il potere ha enormi interessi economici da mantenere e perciò non consente la diffusione della verità sulla presenza extraterrestre, ha ribadito Giorgio.

Dopo l’intervento di Giorgio è stato il turno di Sonia Tabita Bongiovanni, che ha preso la parola in diretta nazionale accanto a suo papà in qualità di fondatrice del Movimento Culturale Internazionale. Tanti giovani erano presenti in studio con i loro simboli e le loro magliette per assistere all’intervista da dietro le telecamere. Sonia ha presentato in modo magistrale questo movimento laico che vede la partecipazione di giovani e giovanissimi che denunciano le ingiustizie sociali attraverso l’Arte e la lotta civile. Nato in Italia nel 2014 dalla mente di una giovanissima Sonia Bongiovanni (dodicenne!), questo movimento si sta diffondendo nel mondo, esprimendo concretamente i valori positivi in difesa della Libertà, dell’Uguaglianza, della Giustizia, della Pace, della Vita.

È una compagnia teatrale che unisce varie forme artistiche per denunciare la mafia, le ingiustizie sociali, la guerra: realtà che sono tutte interconnesse tra loro e che formano parte di uno stesso sistema criminale. Grazie all’Arte, dunque, riesce ad informare e riformare la società civile, coinvolgendo e sensibilizzando il popolo a partire proprio dai giovani, il futuro della società. Quindi giovani che con il loro entusiasmo si rivolgono a tutti, innanzitutto ad altri giovani.

I ragazzi vengono da ogni parte d’Italia e del Sud America e vogliono crescere e diventare sempre più numerosi per promuovere i loro ideali limpidi e coraggiosi come i loro sguardi.

Sonia Tabita ha infine annunciato che il 29 novembre 2017 i ragazzi  si esibiranno alle 19.30 in un importante spettacolo a Montevideo, invitando il pubblico in ascolto a partecipare numeroso. Questo spettacolo racchiuderà tutte le attività che il gruppo sta portando avanti in Uruguay.

Al termine dell’intervista, oltre a ribadire l’invito all’evento in Montevideo, i giornalisti hanno invitato i loro ospiti a ritornare nuovamente in trasmissione “La Mañana En Casa” e hanno ringraziato il famoso giornalista uruguayano Jean Georges Almendras per aver organizzato questa importante intervista, seguita da migliaia di persone in tutto il Paese.

La stampa italiana ed europea ha veramente molto da imparare da quella sudamericana, dov’è possibile parlare a milioni di telespettatori di temi quali il Ritorno di Cristo, la visita extraterrestre, il Vangelo, la lotta sociale ed altri argomenti che nelle TV nostrane vengono taciuti, ridicolizzati e trattati con scandalosa superficialità e con metodologie “da regime”.

L’Uruguay ancora una volta si dimostra un Paese attento e sensibile alle tematiche civili e spirituali che qui la maggior parte della gente non ha difficoltà a vedere come un’unica cosa.

Questo Paese ha dimostrato con i fatti di appartenere a quella Galilea dei Gentili che nell’Ultimo Tempo accoglie il Messaggio di Cristo, eternamente rivoluzionario.

Con amore e spirito di servizio,

da Montevideo, Marco e Francesca
23 Novembre 2017

Video dell’intervista: https://youtu.be/PULDV2e3M90