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GiovanniDi Giovanna Mazzucco.
31 Agosto 2018

Ed eccoci qui, dopo mille forse, vediamo..., non so..., arriviamo a Sant’Elpidio dopo un estenuante viaggio di 12 ore.

Veniamo accolti nella semplice e calda casa di Valeria e Daniele, ad aspettarci anche il piccolo Giosuè, che con i suoi modi buffi ci da il benvenuto.

L'impatto è forte, il sentire di coloro che ti offrono tutto, anzi più di quello che possiedono senza nulla in cambio è disarmante.

Sorge il sole e da li scorrono due giorni intensi, la pioggia fitta non fà paura e non scoraggia l'unione e l'armonia.

Ecco l'Arca, un luogo umile dove si sente forte l'insieme delle fatiche di tutti coloro che la sostengono con gran fervore. Sono circondata da tanta gente, persone che come instancabili formichine si danno da fare ognuno con ciò che di meglio sa fare e con gran sorrisi sinceri.

Si accalcano tante sensazioni, mi stordisce un po’ la spontaneità di molti, mi sento anche io una minuscola parte di un grande insieme, la dolcezza di Vanessa e Giorgina, la giovialità di Flavio, la semplicità di Pier Giorgio, un uomo umile ma con grande conoscenza con il quale sento forte un legame di amicizia, il calore materno di Pina e poi l'affetto di tanti altri di cui mi scuso ma non ricordo il nome.

Mi batte forte il cuore, un tremito continuo percorre il mio corpo, ed ecco arrivare Giorgio nel silenzio di tutti in segno di riverenza, cerco di farmi carico di un po' del suo dolore, vedo le sue ferite fresche del sangue della vicina sanguinazione.

Mentre sono li con mille pensieri e mille perché, Giorgio ci saluta: "Ciao Giovanni... Ciao Giovanna", accogliendoci come se ci fossimo stretti in un terminabile abbraccio.

Sono li, nella bramosa attesa di conoscere colui che grande compito ha avuto affidato e mi nutro della parola di Dio che tramite Giorgio mi è stata offerta e come hanno detto Flavio e Pier Giorgio, sento che quel pane mi si sta sciogliendo in bocca... sta diventando tutt'uno con la mia saliva, è divenuta in me... adesso è me!

È un intrecciarsi di sensazioni, vedere lo sguardo di Sonietta rivolto verso suo padre mi fa venire un tuffo al cuore, trasuda l'amore, il rispetto, la riconoscenza della saggezza l'affidarsi completamente, mi fa commuovere perché è ciò che ognuno di noi dovrebbe provare verso Colui che ci ha creato.

GRAZIE..., GRAZIE..., io bambina nel mio cammino ma con una grande certezza della sua chiamata, ritorno più fortificata che mai e vado a letto con le braccia doloranti per tanto averle tenute tese per riuscire ad accogliere ciò che ciascun fratello mi ha donato in modo spontaneo.

Ecco, faccio un sogno, vedo tanta gente riunita che parla, che si abbraccia che aiuta, e ad un tratto una voce... dal nulla suona dolce e dice: "IO SONO LA VIA, LA VERITÀ E LA VITA"!

Mi sveglio confusa, faccio fatica a capire e cerco di ricordare il volto di Colui che nel sogno ha parlato, il filo è sottile, ma poi il cuore parla e commossa ringrazio.... era un altro dono che il Padre ha voluto donarmi, un grande insegnamento!

A volte vogliamo esperienze forti, altre che Lui ci appaia o che faccia grandi miracoli ma mi ha fatto capire che Lui era lì, con noi nella condivisione della fratellanza, negli occhi di chi mi era accanto, nei sorrisi dei bambini, nella pioggia che ci bagnava.... piccoli pezzetti d'amore per formare un unico Cuore pulsante con Lui!

Lui era lì per me... e per noi.

Giovanna Mazzucco.

5 settembre 2018