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TESTIMONIANZA COMMOVENTE
Vorrei raccontarvi un'esperienza da me vissuta per dono di un uomo che ha scelto di portare con sè grandi sofferenze per amore dell'umanità, Giorgio Bongiovanni.
Avevo visto ed ascoltato Giorgio il giorno prima (sabato 5), in occasione di una conferenza tenuta a Pordenone dal titolo: "I PIANI DEL POTERE: Quale futuro ci aspetta". Le sue parole in merito ai gravi problemi etico/sociali... che i potenti del mondo hanno rafforzato grazie anche al nostro silenzio apatico e disfattista mi hanno coinvolto in un vortice di pensieri per tutta la sera e tutta notte fino al mattino seguente. Avevo appena appreso dell'esistenza di una parte di me vorace di verità e giustizia essere deludente sotto l'aspetto pratico; forse in molti si sono sentiti così, poichè hanno chiesto ripetutamente a Giorgio cosa fare per combattere o convertire l'egoismo dei potenti  con l'unica risposta che non spettava a lui dare soluzioni al problema, ma toccava a noi difenderci con l'unione crescente delle nostre forze. Sono rimasto molto colpito anche dalle persone che lo circondavano, perchè esprimevano quell'umiltà, onestà, fiducia e gioia nel dedicarsi agli altri in un concentrato tale da ubriacare l'animo di ogni bene al mondo; non sentivo alcun tipo di necessità se non quella di condividere ogni attimo della mia giornata con tutti loro....avrei ancora tanto da dedicargli ma non vorrei dilungarmi troppo!
Il giorno dopo Bongiovanni ci aspettava a casa di amici per concedere un colloquio privato a due mie amiche. Dopo aver atteso per circa un'ora in buona compagnia ci dissero che Giorgio non poteva sostenere colloqui perchè stava sanguinando dalle ferite alle mani ed ai piedi, condizione che lo indebolisce molto fisicamente; mentre ci apprestavamo ad andare via ci informarono che Giorgio ci voleva vicini, così assistemmo al suo dolore. Nella stanza c'erano persone che piangevano intorno a Lui come in una scena da film, il letto macchiato di sangue ed il corpo e lo sguardo segnati dalla
sofferenza. Inizialmente pensai ad una messa in scena, così mi avvicinai alla Sua mano sinistra per osservare da vicino le ferite; quando mi resi conto della realtà dei fatti fissai il volto di Giorgio sofferente ma amorevole allo stesso tempo. La sua voce era un dolce suono per ogni parola, anche quando chiese alla figlia come si chiamavano quelle lucine piccole, la bimba disse" le lucciole", e così Lui ripetè "Voi siete le mie lucciole" a tutti i presenti. Quando iniziai a realizzare che in Giorgio sembrava essere subentrato lo spirito di Gesù, vedendolo soffrire per me,  mi vennero in mente alcune parole del vangelo dove il maestro diceva che chi sarà misericordioso avrà misericordia, così pensai di mostrarmi tale per essere riconosciuto e salvato. Poichè il pensiero appena realizzato mi aveva disgustato ed addolorato, al momento non ebbi il coraggio di toccarlo per consolarlo; Solo dopo aver accolto la richiesta di sua figlia di cedergli energia pensai che quella sofferenza provata anche per me andava almeno riconosciuta con il mio desiderio di cedergli energia affinchè smetta di sanguinare e soffra di meno. In quel momento il maestro chiese anche il mio nome rendendomi felice a tal punto da non poter trattenere le lacrime. Ricordo alcune  frasi pronunciate "Il dolore apre le porte dell'amore", "rivedrete tutti il Signore". Dopo aver invitato Casimiro a stringergli la mano da vero amico rispose alla sua domanda confermandogli che aveva appena abbracciato Gesù.
Quando Giorgio si sentì meglio e smise di sanguinare ero totalmente immerso in un fiume di emozioni inspiegabili. Da allora racconto questa mia verità a molte persone, con la speranza che sempre più numerosi si uniscano a Giorgio al fine di contribuire a liberare l'umanità dalle ingiustizie
che la attanagliano.
Con affetto a Voi tutti miei cari fratelli

Luigi Sabatino
14 dicembre 2009