Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Italiano Español English Português Dutch Српски
testa sito 2024

rosario1

UN INCONTRO CHE HA SEGNATO A FUOCO IL MIO CUORE

Giorgio ci aveva detto che avremmo fatto ritorno a casa con il fuoco nei nostri cuori e ancora sento esplodere il mio, per le emozioni vissute il sabato 21 novembre a Rosario.
Si sono compiuti 20 anni di sofferenza di un giovane che, da quando ne aveva 26, porta nel suo corpo le stigmate della Passione del Nostro Signore Gesú Cristo, affinché noi, questa umanità che distrugge se stessa, rifletta, cambi e accetti Cristo.
La sala era piena, questa volta non si trattava di un pubblico qualunque, ma di fratelli arrivati da tutte le parti: dall’Argentina, Uruguay, Paraguay, Cile, Italia, tutti desiderosi di ascoltare le sagge parole di Colui che ci ha guidato in tutti questi anni, senza sosta, lavorando giorno e notte, sopportando le piaghe laceranti e sanguinanti ogni giorno, ciò nonostante, sempre con il sorriso e una parola di amore infinito per aiutarci in ogni momento, per non lasciarci cedere.
Oggi sono tra noi uomini e donne che erano dei bebè quando Giorgio iniziò questo titanico compito, ascoltiamo Juan Alberto che dice tra le lacrime, emozionato: “Avere con noi Mara, vedere qui a Cielito dopo tanti anni, vederla qui, in questo luogo e anche Cristian, avevano pochi mesi allora, anche le due bellissime ragazze di Santa Fé che sono il seme di quelle persone che abbiamo iniziato tanto tempo fa…
…Questa opera, prima impensabile, si è estesa da una punta all’altra del paese, Lui rende tutto possibile… Che esseri di diverse parti del paese e del Latino America alzino la voce e annuncino nei quattro angoli della terra che questo sta per finire, che un mondo nuovo ci aspetta, che il Maestro si farà presente in mezzo a noi e Lui è tutto ciò che aspettiamo.”
Raúl ci dice…“Penso che abbiamo avuto un anno positivo, la gioia di stare tutti insieme qui... Siamo prossimi ad un cambio, ad un cambio duro per l’umanità che in questo momento sta vivendo una specie di malattia, come se avesse una ciste che oggi è diventata un cancro. Un cancro che non ha cura, si  inizia con la chemio, dopo con  i raggi e dopo andiamo dal Padre”.
Giorgio
“Dove sono riuniti due, tre o più di tre nel mio nome, io sono in mezzo a voi.
Questo è scritto nel Vangelo. Oggi con noi c’è Cristo”.
“Ritornerete alle vostre case con il fuoco che brucia nei vostri cuori, se voi credete, pensate e sentite che Cristo è in questa sala… io non sono Cristo, ma lo vedo e lo sento, sono un Suo messaggero, allora cominciamo questa riunione con la coscienza che Lui e Sua Madre Maria Santissima sono con noi... ognuno di voi è stato chiamato per nome da Cristo, allora voglio dare inizio a questa riunione con i chiamati, non so se tutti un giorno sarete eletti, dipende da voi, dipende anche da me, ma se siamo uniti, questa è una parola insistente nella mia vita, se siamo uniti condivideremo con il nostro Re, il Cristo, il nuovo regno, allora, in onore di Lui che è qui oggi presente, recitiamo il Padre Nostro”.
“… La personificazione… cinque anni fa, quando sono venuto qui, dopo un lungo silenzio e mi sono presentato in questo luogo… in queste terre, ho detto che il regno di Dio è in mezzo a voi, rallegratevi… Il regno di Dio è in mezzo a voi, ascoltatelo”.
… Sono qui per servirvi, sono parole del Maestro, a volte non ho bisogno di scriverle, a volte l’uno e l’altro sono una cosa sola…
J.A. Cinque anni fa, in Uruguay, a Natale, il Cielo ci ha dato la possibilità di siglare un’alleanza… non era una cosa da poco, era più di quanto io potessi immaginare in tutta la mia vita, ma oggi qui, alla presenza di Cristo, con il Regno in mezzo a noi, alla presenza del suo precursore e portavoce, io chiedo permesso per estendere a tutti voi e a noi stessi la possibilità di  siglare nuovamente questa alleanza del Cielo con la Terra,… tutti coloro che sono dalla parte della luce siglino questa Alleanza con Cristo, per il nuovo Regno, per il nuovo mondo, affinché la Luce del Padre si espanda tra noi… Amen.
Le emozioni non hanno fine, Marco Antonio, del Cile, esprime il suo sentire a Giorgio ricordando il viaggio da lui realizzato in questo paese la settimana precedente, ma soprattutto l’esperienza vissuta a Peña Blanca.
Omar Cristaldo ci dice tra altre cose: “Il nostro contributo è un piccolo granello di sabbia per l’amore immenso che sentiamo verso di te e verso Cristo, continueremo impegnandoci con tutto il nostro essere nella la tua opera di amore, sacrificio e di molta sofferenza. Speriamo alla fine di riuscire ad alleviare un po’ questo dolore che provi per l’umanità”.
Tocca a Erika Pais prendere il microfono e Giorgio dice: “Erika, Erika è la sorella che ho sempre desiderato, mia mamma, mio papà, mio fratello Filippo ed io abbiamo sempre desiderato avere una sorella, una sorellina che non è mai arrivata e quando ho conosciuto Erika, che  assomiglia tanto alla mia mamma quando era giovane, ho pensato che il Cielo mi aveva mandato la sorella che ho sempre voluto nella mia vita”.
Erika: “Con Giorgio siamo cresciuti moltissimo, come gruppo, come fratelli, credo che Giorgio  ci abbia fatto diventare tutti persone migliori, nella nostra vita c’è un prima e un dopo….”
Chiama anche Domingo che rappresenta l’Uruguay, il quale trasmette la sua rabbia per le ingiustizie del mondo e incoraggia Giorgio nella sua denuncia dell’anticristo.
È la volta di Mara, Giorgio racconta di un patto che fece con lei durante una sanguinazione, il 27 dicembre 1989, quando fecero un rituale Navajo, un patto tra Giorgio, Mara e il sangue sacro di Cristo che fluisce da quelle ferite, “questo patto di sangue che Mara accettò  era quello di servire Cristo e accompagnarmi in tutto il mondo, sono passati 20 anni. Mara mi ha accompagnato in molti viaggi per il mondo ed in questi ultimi anni questo patto di sangue l’ha portata a svolgere insieme a mio figlio Giovanni la missione Cristica di aiutare un missionario, Raúl Bagatello”.
Mara: “Giorgio con le sue stigmate ci pone in connessione con il Cielo”… Questa nuova alleanza, come ha detto il mio eterno amico Juan Alberto. Le stigmate sono il segno che richiama i credenti e i non credenti alla storia  e alla Passione d'Amore del figlio di Dio, che si è fatto uomo per distruggere in mille pezzi il velo di Maja, il velo dell'inganno, che è continuamente steso e tessuto dai  servitori dell'Orgoglio e dell'Arroganza dell'Angelo caduto: Lucifero.
L’esperienza di vita in questi anni, mi consente oggi di affiancare nello specifico in Italia l'operato di Giovanni Bongiovanni e di tanti uomini e donne impegnate in attività che sostengono la Fundacion los Niños del Mañana fondata da Raul Bagatello in Argentina, in Uruguay ed  in Paraguay.
Dare la vita per i bambini è come stare ai piedi della croce, il compromesso è altissimo e la responsabilità enorme. Raúl ha bisogno del nostro appoggio in quelle montagne, del nostro appoggio e del nostro aiuto fraterno. ... Questo è il tempo del ritorno promesso di Cristo, nessuno sa il giorno né l’ora, nessuno, ma questo è il tempo, i segni sono chiari… Eugenio ha scritto su Giorgio che lui è il Calice Vivente della Comunione Cristica ed è confermato dai fatti e dalle opere messe in pratica. Cristo è la via, la verità e la vita, cosí è scritto, questo vale per i santi, per i missionari, per tutti gli uomini ...., sia che si tratti di un essere in missione o di un essere incarnato per espiazione. In uno degli ultimi incontri tra di noi all'arca, in assenza di Giorgio, (apparente assenza) siamo partiti dalla riflessione che, ogni nostro gesto, ogni azione si ripercuote sul gruppo e sull'opera che stiamo servendo, dobbiamo essere consapevoli di questo.
Quante volte ci dimentichiamo dell'insegnamento del Maestro Gesù Cristo, quando dopo il discorso sulla Montagna, allargando le braccia e guardando tutti con i Suoi occhi carichi della Luce dell'AMORE disse: "Se presenti la tua offerta sull'Altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono. Va prima a riconciliarti con tuo fratello e poi torna ad offrire. ...” nessuno può negare che Giorgio ci insegna lo stesso: " quando avete delle situazioni da risolvere non isolatevi mai, fermate le vostre attività e riunitevi…risolvete”. La verità si manifesta sempre in modo disadorno – diretto - senza fronzoli. Come può accadere che di fronte al male, alle prove di questo mondo c'è chi accetta con consapevolezza la propria Croce e chi invece gira su sé stesso indebolito dalla sua stessa incapacità, dalla sua stessa lamentela?
La differenza sta in questo: al mattino, quando il Sole sorge proponiamoci alla vita come un dono e la vita ci ritornerà 10 volte di più quanto abbiamo donato veramente con il cuore... se perdoniamo saremo perdonati, se giudichiamo saremo giudicati.
... Dobbiamo essere compatti, forti e degni soldati dell’esercito di Cristo, significa che dobbiamo crescere dentro, per combattere fuori verso chi è contro di Lui. Non c’è più tempo... non  temiamo le avversità e le persecuzioni, perchè esse mettono l'anima ai piedi della Croce e la Croce le proietta  alle porte del cielo... Così sia”.
Giorgio parla con l’arca di Italia, specialmente a Lorella e Giovanni. Racconta di una domanda che gli era stata formulata da Marco Antonio a cui rispose: “L’unico motivo per cui chiederei a Cristo di togliermi le stigmate per un’ora, non sarebbe per farmi un bagno, ma per insegnare a nuotare a Lorella, perché Lorella mi ha detto: “solo tu potresti insegnarmi a nuotare”. Un momento molto emotivo..
Raúl, chiede la parola. Racconta cosa la Madonna gli aveva chiesto di dire a Giorgio:
“Giorgio, la Madonna mi ha detto che dietro di te, l’energia che si muove, che porti dappertutto, è l’energia cristica dentro questa materia, ciò me lo ha detto la Madonna. Voglio dire con questo, che io sempre ho rispettato Giorgio, pienamente, al di là dei suoi insegnamenti, di questa vibrazione di armonia che emana. Voi potete vederlo come persona, ma io non lo vedo come persona, a me lo ha detto la Madonna che dietro di lui si nasconde un grande personaggio che è l’energia cristica e da quel giorno fino ad oggi, comunque sia, non mi separerò mai. La prima volta nel 1993, Gesú e la Madonna mi dissero che la mia missione è per esempio fare le sanazioni e mi hanno detto che lo avrei fatto sempre attraverso Cristo. È qualcosa di molto importante, mi ha detto inoltre... anche se tu non mi vedrai Io sempre sarò accanto a te. Solo adesso comprendo che, è chiaro, io non lo vedo ma so che è accanto a me, ti amo Giorgio”.
Giorgio: “Sono un messaggero, sono un servo di Cristo, quando Lui ritornerà voi rimarrete fulminati, quando Cristo ritornerà lo farà con Potenza e Gloria. Fino al Suo ritorno diffonderò la Sua parola. Io non sono, come Raúl, Juan Alberto e tutti sanno, l’unico nel mondo a diffondere la parola di Cristo, ci sono molti angeli che umilmente lo fanno in silenzio”.
Passiamo da un’emozione all’altra, non sapevo se il mio corpo avrebbe retto a così tante emozioni, tanta energia e ci aspettava ancora tutto il pomeriggio. Ritorniamo in sala dopo una pausa per il pranzo. Ci attendevano tante altre emozioni.
Iniziano i regali per la commemorazione dei 20 anni delle stigmate.
Da parte dell’Argentina, con grande impegno dei ragazzi di La Plata, è stato realizzato un video che raccoglie i 20 anni di opera di Giorgio in Argentina, abbiamo visto volti che sono passati nel tempo, alcuni sono rimasti, altri hanno cambiato traiettoria, ma lui sempre presente e con il suo appoggio costante e continuo, portando con sé la sua sofferenza, sopportando i nostri errori, le nostre manchevolezze, sempre con un sorriso ed una parola amabile, piena di amore tanto nel riprendere come nell’elogiare.
Rosario si fa presente con un regalo per Giorgio, Mara e Sonia a nome dell’Arca Lili Mariposa. Un altro stupendo video: “Grazie a te e grazie a Colui che si è servito del tuo essere per fare questo, all’angelo che ti ha guidato a realizzarlo e si è servito di te come strumento”.
Anche Buenos Aires si fa avanti con un bellissimo regalo:
Giorgio: “Oggi sono presenti insieme a Cristo diversi angeli ed uno in particolare è l’Angelo custode di questa arca che porta il suo nome. Ho dato questo nome in sua memoria e lei ha cura di tutti i miei fratelli dell’Argentina, qui in particolare. Parlo di Liliana Rambaldo, la mamma di tre meravigliosi figli che sono qui presenti, la sposa di un uomo meraviglioso che è Juan Alberto Rambaldo, ti ringrazio Liliana per la tua presenza, per la tua essenza, per il tuo essere sublime. Grazie”. Insieme a Liliana ci sono altri fratelli che ci hanno lasciato in questi anni... mi ricordo di Ricardo, di Don Pedro Romaniuk, di Erika e di tutti coloro che in questo momento non ricordo, ma uno in particolare che rappresenta tutti e che è sempre con me, il Consolatore promesso, la voce della Verità, che si chiama Eugenio Siragusa”.
Inés:L’arca Lili Mariposa, non diciamo molto questo nome, forse perchè è molto doloroso ancora, forse perchè è sempre presente. Voglio dirvi a tutti, a tutti i fratelli del mondo che Rosario vi pensa , vi ama... Voglio dirvi anche che l’arca di Rosario è qui per ricevervi... l’arca è la casa del Padre, di Cristo, di Giorgio, noi ne abbiamo cura, è anche di tutti voi”.
Ringrazia tutti di essere venuti e chiede a Giorgio di benedire la candele, un rituale che si ripete ogni anno. Inés e i fratelli di Rosario regaleranno a tutti noi le candele benedette.
Tutti gli insegnamenti prodigati da Giorgio in questo giorno sono meravigliosi e ne trascrivo alcuni, soprattutto per i fratelli che non sono potuti essere presenti e anche per quelli che erano lì, per ricordare questi momenti.
Giorgio nomina alcune dei fratelli venuti da lontano ringraziando loro di essere lì.
“È importante essere uniti”. Siamo strumenti di un corpo mistico, Juan Alberto, Raúl e vostro fratello Giorgio, siamo persone pienamente integrate, disponibili e servi di una sola persona che è Cristo... Un messaggero di Dio, o un portavoce, o un braccio destro, un apostolo, quando sceglie di servire l’opera di Cristo, sa che niente e nessuno gli appartiene, tutto appartiene al Maestro Gesù... a volte penso Cristo mio, se io sbaglio, comprometto Te, ma poi dico no, perchè la tua opera è così grande, che supera ogni barriera umana... ognuno di voi che si sente chiamato a servire questa opera, ben sia Dal Cielo alla Terra, della Fondazione Los Niños del Mañana, la lotta contro la mafia, Greenpeace, Madre Teresa di Calcutta, qualunque causa voi vi sentite chiamati a servire è Cristo che vi chiama, far parte dei devoti della Madonna di Fatima, della Madonna di Garabandal, si deve fare con questo sentimento, che niente gli appartiene. Qualunque cosa riusciamo a fare, risvegliare un’anima al messaggio di Cristo, è Sua e Lui ha diritto a fare con questa anima ciò che vuole, non ci appartiene. A volte il tentatore Satana entra nella mia mente e mi dice: “Tutti i fratelli sono tuoi, tu li devi comandare, manipolare, sottometterli alla tua volontà”. No, tutti i miei fratelli sono di Cristo... dobbiamo capire che non possediamo niente, nemmeno noi stessi, tutto ciò che abbiamo appartiene a Cristo, a Suo Padre, nemmeno alla Madre, perchè la Madre Santissima ci dice di fare la volontà di Suo Figlio… per questo motivo io voglio diminuire giorno dopo giorno, per lasciare il passo al nostro Signore, alla Sua manifestazione, affinché Lui parli a tutti voi e riconquisti questo mondo, che è totalmente nelle mani del demonio. Lui è il Re, noi siamo soltanto sudditi, soldati Suoi. Adesso più che mai dobbiamo fare nostro questo concetto, che niente ci appartiene. Apparteniamo a Cristo, siamo soli dinnanzi alla Sua presenza, Lui e noi, affinché faccia di noi quello che desidera. Poi, se nella Sua misericordia ci regala una famiglia, una moglie, dei figli, dei fratelli, dei genitori, è la Sua bontà, generosità, ma dobbiamo sentirci soli e appartenere solo a Lui, compromettersi soltanto con Lui. Questa è la chiave, Lui lo sa e se ha bisogno di te ti chiama e diventi un Suo soldato.
... Con questa coscienza mi sento sereno, tranquillo, non ho paura di niente, di nessuno, perché sento Cristo dentro di me, mi sento in un inferno qui sulla terra, ma Cristo mi ha dato un regalo che non merito, tutti voi, tutti i fratelli che ho avuto la fortuna di conoscere in Italia, Latino America, Spagna e in tutto il mondo e quello che sto vedendo oggi mi conferma questo sentimento, grazie a tutti”.
Raúl: ”È da un po’ di tempo che mi sento molto triste per l’umanità, per la direzione sbagliata imboccata, purtroppo questa umanità non ha ritorno”… e ci lascia perché lo aspettano a Villa Maria.
Giorgio mostra la mappa interattiva della situazione mondiale, che possiamo vedere nei nostri siti e la spiega insieme a Gonzalo.
Giorgio: “La Madre Santissima vede che la terra può finire da un momento all’altro. Quando la domenica scorsa, a Peña Blanca, si è presentata  la Santissima Madre dinnanzi a vostro fratello, io ho visto il pianeta terra, non ho raccontato prima di oggi quello che ho visto durante la visione, non l’ho scritto neppure nel messaggio, ma vedevo molte fiamme sulla terra, vedevo la terra che bruciava in molti luoghi del mondo; vedevo questa Madre che piangeva molto sangue dai Suoi occhi e quando mi ha espresso il desiderio di realizzare questa produzione, mi sta chiedendo ancora una volta, forse per l’ultima volta, di diffondere massivamente i Suoi messaggi, io ho capito ciò che Lei stessa mi ha confermato, che il tempo è stato accorciato. La Madre Santissima vuole che noi diffondiamo il messaggio di Fatima, di nuovo il messaggio di Fatima, di nuovo il Segreto di Fatima, il messaggio di Garabandal, il significato della profezia di Garabandal, vuole che diffonda il messaggio di Lourdes, il suo significato, vuole che io diffonda massivamente il messaggio di La Salette dove ha parlato ai bambini Melania e Massimino, vuole che diffonda massivamente il messaggio di Medjougorie, i segreti nascosti che Satana e la Chiesa, non tutta la Chiesa (una parte è positiva), ha nascosto a Medjougorie, vuole che io diffonda di nuovo il messaggio che mi ha dato a Fatima nel 1989, dove si parla della venuta di Cristo, la Madonna vuole che io diffonda i Suoi messaggi più importanti prima del 13 Maggio 2010. Lei  è triste per l’umanità, sente che le catastrofi e il castigo di Dio sono su di noi. Usa una frase drammatica che mi ispira una tenerezza di amore infinito verso di Lei, quando dice: “ non ho più forza nel mio essere per fermare la mano del Santo Padre che sta per abbattersi sul genere umano, non ho più la forza”. È simbolico, ma profondo, perchè è Lei, la Madre Santissima, colei che, ancora per motivi di amore infinito, misericordioso fino a un punto che io non capisco, ma ubbidisco, impedisce che la spada di Dio cada sul genere umano… Allora l’unica cosa che possiamo fare, Madre, noi, fin quando  Tu avrai la forza per fermare le mani del Padre, ti promettiamo è di risvegliare le anime e di consegnarle ai piedi di Tuo Figlio, sia fatta la Tua volontà, sia fatta la volontà del Padre quando tu abbassi le mani,  noi ci sottomettiamo alla volontà di Cristo…”.
Vanno via i giovani profeti, come li chiama Giorgio, Ariel, a nome di tutti prende la parola e dice ringraziandolo: “L’esperienza che abbiamo avuto ci ha cambiato la vita. Da bambino ho deciso di cercare la verità di questo mondo, non conformarmi con la malvagità che c’è, ma cercare l’amore e la verità. Dopo questo, il gruppo è aumentato con i fratelli spirituali, sono arrivate le profezie e come fa Giorgio, diciamo all’umanità di risvegliarsi e di prendere coscienza della situazione mondiale attuale”.
Giorgio: “Quello che so, che sento e che farò è diminuire e far esplodere Cristo nei vostri cuori, voi Lo dovete aspettare, in verità vi dico che Lui si manifesterà a voi prima di manifestarsi all’umanità, Lui visiterà ognuno di voi personalmente, io lo so questo. Ma dovete prepararvi per darGli il benvenuto e aspettarLo... Non sottovalutate i segni che il Cielo vi darà, non fanatizzarli ma nemmeno sottovalutarli, quando vedete delle luci, quando sentite qualcuno che vi chiama, quando sognate a colori, quando nella vostra vita di ogni giorno succedono cose inaspettate, positive o negative, interpretarle, ragionarle, voi non siete più agnelli, ma pecore, prima eravate agnelli ed avevate bisogno di una pecora grande per indicarvi il cammino, non avete più bisogno di me, io sono una pecora, più grande, ma sempre una pecora. Adesso voi dovete ascoltare il Pastore. Il piccolo agnello ascolta il Pastore, ha l’orecchio piccolo, ha paura, vuole le coccole dalla pecora, ma adesso siete pecore e dovete ascoltare il Pastore, che è Cristo, che è il vostro Padrone, il vostro Re, ma il Pastore non parla la lingua spagnola, a volte si, ma la maggior parte delle volte parla in simboli, immagini e parla alle sue pecore attraverso le immagini. Allora non sottovalutate i segni che il Pastore ed i suoi angeli vi daranno, vi prometto che vi aiuterò.
La situazione nel mondo è questa: non c’è futuro, l’unico futuro che ci rimane è Cristo, l’unico futuro che ci rimane è convincere la gente a cambiare fino alla disperazione e a salvarsi nell’anima e nel corpo… Non c’è futuro politico, non c’è futuro sociale, non c’è futuro spirituale, non ci sono risorse materiali per sopravvivere, si sono mangiati tutto. Giulietto Chiesa, ateo,  giornalista famosissimo italiano, secondo le sue investigazioni scientifiche, è uno scientifico, ma estremista, dice che non abbiamo più di 20 anni e non crede in Dio, lui dice che solamente la fratellanza e la solidarietà possono farci sopravvivere ed io lo confermo. Lo sanno i potenti, lo sa il Papa, lo sanno i militari, lo sanno i presidenti italiani, argentini. La cosa più preoccupante, più inquietante, più drammatica, è che non sanno cosa fare, hanno perso il controllo, i potenti, l’anticristo, ha perso il controllo, l’anticristo ed i suoi strumenti. Non sanno cosa fare, allora per mantenersi, per sopravvivere, poiché si sentono bestie ferite a morte, cosa fa una bestia ferita a morte? Vuole annichilare, sterminare l’avversario, allora hanno programmato lo sterminio dell’umanità, perché la pazzia, la possessione diabolica che hanno fa loro credere che se uccidono 4 miliardi di persone loro sopravvivranno. Allora, cari fratelli, prepariamoci alla battaglia di Armaghedon. Noi dobbiamo risvegliare le anime, non pensare alla nostra vita fisica, pensare solo a risvegliare le anime, la protezione del Cielo è con voi, non vi succederà niente, nemmeno se scoppia la terza guerra mondiale, anche se scoppiassero un milione di bombe atomiche qui, a voi, non succederà niente, perchè siete servitori della Santa Madre e di Cristo; a qualunque persona che si offra per risvegliare anime a Cristo, Cristo ha promesso di proteggerla a lei e alla sua famiglia. Dovete essere sereni, uniti, dobbiamo stare in contatto, quando ancora io sono disponibile ed aspettare, aspettare la venuta del nostro Signore.
Questa persona che vi sta parlando è un utopista, ho sempre uno spazio piccolo nel mio cuore che è una delle cose che mi fanno andare avanti, aspetto sempre in un miracolo, che il mondo cambi e che tutto il mondo si salvi. Spero.
Un bacio grande”.

“NON SENTITEVI MAI SOLI, MAI SIETE STATI SOLI, SEMPRE AVETE AVUTO DEI FRATELLI, ESSERI CHE HANNO AVUTO CURA DI VOI”.
Sonia chiama i bambini e dice: “Cristo ci ha detto che dobbiamo essere come i bambini per entrare nel Regno di Dio e quello che Giorgio ci ha detto oggi è cercare, perchè Cristo ci chiederà conto quando ritornerà, cosa abbiamo fatto per i nostri figli, ci chiederà se siamo stati uniti tra di noi ed allora, quello che dobbiamo fare è soprattutto per loro, stiamo lottando per questo, per un futuro per loro, questa è la forza che dobbiamo avere”.
Le emozioni pervadono la nostra anima, non vorremmo andare via, nessuno vuole andare via, gli applausi non finiscono… Cristo è stato ed è con noi, si sente.

Carmen de Huertos

29 novembre 2009