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LETTERA A STEFANO DE FIORES

20 ottobre 2009

Oggetto: La Statua di Monte Mario

Egregio Professore,
ho letto l’ intervista da lei rilasciata sul sito “Il Tempo.it – Roma”, del 13 ottobre scorso, e sulla sua preoccupazione di far rientrare l’evento della caduta della statua della Madonna nel puro e semplice fatto atmosferico. Il mio padre spirituale ( per la verità dovrei dire i miei padri spirituali, data la mia età) mi ha sempre suggerito di stare attento ai segni. Anche la telefonata di un amico può essere un segno, l’incontro con una persona può essere un segno, una carezza, un atto di bontà o malvagio può rappresentare un segno che induce a pensare, a meditare e, perché no, ad aiutare a prendere una decisione. Tutto ciò che ci circonda è un segno, e non necessariamente un miracolo, perché la natura è opera di Dio Creatore e Padre e attraverso di essa si manifesta il Suo disegno. Qualche tempo fa lei ha affermato che i fatti di Medjugorie non sono affatto da sottovalutare, nonostante la cautela della Chiesa, perché ci sono tante manifestazioni di fede. Sono segni positivi e le anime sensibili lo percepiscono. Perché? Maria è “la candidata per eccellenza per farci percepire il volto di Cristo”. Sono sue parole!
Si ricorda quando i farisei volevano che Gesù azzittisse i suoi rozzi apostoli cosa Egli rispose loro? “Anche se essi non parlassero, sarebbero le pietre a parlare.”
Egregio professore, la caduta della statua della Madonna di Monte Mario  a Roma non è un miracolo, è un segno! Un segno contro il materialismo, un segno contro la malvagità di questa umanità che sta rendendo invivibile la Terra, un segno contro chi si arroga il diritto di distruggere il Creato, di chi pensa che tutto è denaro e materia e che lo spirito non esista. Non voglio farLe la predica, ma in un mondo in cui la materia prevale sullo spirito e le manifestazioni spirituali sono snobbate e cautamente accantonate in attesa di eventi, il Padre ci parla con il linguaggio della natura, dei simboli, dei segni.
Un ultima piccola osservazione: io non credo al caso e, non per caso, la statua è crollata il 13 di ottobre, anniversario del miracolo del sole a Fatima, della quale Lei, in un suo recente libro, ha scritto: ”Fatima ci aiuta a vedere la mano di Dio, guida provvidenziale e Padre paziente e misericordioso"

Con osservanza

Flavio Ciucani