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rosario2011INCONTRO DI TUTTE LE ARCHE
Di Mara Della Coletta
La riunione è finita. Anche se in ritardo alzo la mano per dire quello che sento nel cuore.
Vi prego di perdonare eventuali errori ma comprendo poco lo spagnolo e la mia è una  traduzione intuitiva più che letterale aiutandomi anche a volte con il traduttore di google.

22 agosto 2011, Rosario (Argentina), riunione di tutte le Arche. Oggi la tecnologia umana ci permette di sentirci, di vederci ed è una delle poche cose che apprezziamo anche se purtroppo non è una tecnologia pulita, emana onde, campi magnetici dannosi alla salute ma cellulari e computer sono “il nostro pane quotidiano” per non morire dentro. Oggi, in tempo reale, attraverso uno schermo vediamo e sentiamo i nostri fratelli Americani e nello stesso tempo sappiamo che anche dalle altre Arche stanno vedendo e captando le stesse parole, le stesse immagini. Ci differenzia un fuso orario di 4 ore (5 a causa dell’ora legale in vigore qui in Italia) ed il clima: estate qui (verano) ed inverno (invierno) in Argentina.
Dall’Arca Alea-Lores siamo collegati in streaming in attesa dell’arrivo di Giorgio. Dall’altra parte, fuori dal monitor, da quella telecamera ci sono fratelli che provano e controllano gli ultimi dettagli. Ogni tanto arriva un “hola hola hola”. Osservo il palco ed il tavolo dei relatori, la cura e l’amore con cui è preparato mi fa capire la sensibilità di questi fratelli lontani. Il tempo passa e sono quasi le 17:00 (ora Italiana) quando una voce femminile ci avvisa che Giorgio ha sanguinato ed attraverso questa manifestazione Cristo già ci parla, ravviva la fiamma accesa nei nostri cuori. Ecco, sono qui in mezzo a voi e vi preparo a questo incontro, ravvivo la vostra fiamma tremula affinché possiate accogliere il verbo, affinché non cediate alle avversità ed alle tentazioni, affinché la vostra mente, le vostre cellule siano pregne d’amore, del mio amore. 
Ancora non si vede nessuno ma l’applauso che sentiamo ci avvisa dell’arrivo di Giorgio.
Dopo la presentazione di Juan Alberto Rambaldo, rappresentante di tutte le Arche del Sud America, Giorgio prende la parola e dopo averci salutati toglie i guanti ed uniti insieme in un unico gesto recitiamo il Padre Nostro.
…siamo una famiglia, un esperimento che gli Esseri di luce, gli Arcangeli, gli Angeli stanno facendo con noi per capire se vale la pena ripopolare questo Pianeta e tentare di sviluppare una  super civiltà……siamo una Comunità di uomini che vivono in questa società ma non apparteniamo a questa  società, siamo contro il sistema e per questo motivo …la luce che ha acceso dentro di noi il Cristo 2000 anni fa ci ha convertiti in una famiglia. Un concetto che sta all’antitesi del concetto di famiglia della società in cui viviamo……Mi hanno pregato di dirvi, in questa riunione delle arche del mondo, di ricordare un’altra volta con più determinazione approfittando dell’incontro che facciamo ogni anno che noi siamo una famiglia, un esperimento celeste…siamo un tentativo che i Creatori, quelli che rappresentano lo Spirito Santo, Cristo e il Padre Adonay,  stanno tentando con noi.
Il nostro successo è quello di restare uniti. Non perfetti, uniti  in questa luce che stiamo sviluppando …, in questa rivoluzione… contro il sistema dell’anticristo il nostro compito …dare un segnale che vale la pena tentare di salvare il salvabile nel mondo.
Non siamo gli unici, ci sono altri gruppi spirituali…non siamo l’unico esperimento. Ci sono altri fratelli nostri che lavorano a favore della giustizia con religione, condizione sociale e politica diversa ma sono nel mondo facendo la stessa cosa che facciamo noi e si considerano una famiglia. Non sanno perché hanno questa comunità  ma sono  guidati da altri Arcangeli e lavorano per il Padre Adonay.
La nostra responsabilità è grande, non siamo eletti siamo chiamati. Saremo eletti se diamo tutta la nostra vita per questa causa. Raggiungere l’obbiettivo, insisto,  sarà la prova, l’evidenza per gli Arcangeli della giustizia che questo Pianeta ha il diritto di continuare ad esistere, ha il diritto di ospitare una civiltà positiva…ha il diritto di evolvere.  Questo fa parte della Profezia del Cristo. E allora cari fratelli ogni anno che ci riuniamo qui o in un altro posto del Sud America dobbiamo essere possibilmente di più di quelli che siamo, più forti,  più uniti, militanti, combattenti per questa causa. Rispondere si alla chiamata del Cristo, al Calice che lo rappresenta significa assumersi delle responsabilità.
Bene, questa è l’introduzione.  Voglio solo dire,  prima di dare la parola al mio amico, fratello e maestro Juan Alberto che oggi parleremo di molte cose ma la parte che preferisco sono le domande. Ascolteremo naturalmente le parole dei rappresentanti delle varie arche e non solo, tutti dopo potete alzare la mano perché avete il diritto di  dire quello che avete nel cuore.  Ascolteremo il nostro amico Uruguaiano Hugo Lucas che ci parlerà di questa bellissima agata del Sud America “el corazon”. Quando l’ho vista  mi  ha  fatto rimanere a bocca aperta. Poi Pier Giorgio Caria ci mostrerà evidenze straordinarie degli Esseri di luce. Ci collegheremo in Italia con Antonio Urzi autore di un nuovo filmato il quale è tra le cose fantastiche che Pier Giorgio vi presenterà, sempre in relazione alla nostra opera.  Pier attraverso le sue investigazioni  ha relazionato  un cerchio nel grano con le mie stigmate, con la nostra opera. I cerchi nel grano non sono solamente un segnale, una interpretazione scientifica matematica e cosmica ma anche spirituale.  Questo è interessate, ci sono cerchi nel grano con verità impressionanti. Ascolteremo anche chi mi accompagna, Antonella, Lorella, ecc… Vivo per servire, iniziamo.

Juan Alberto Rambaldo prende la parola. Chiama Ines che ci presenterà i giovani dell’arca “Lily Mariposa”.
Ines ringrazia sentendosi onorata della presenza di Giorgio, Juan Alberto, Sonia, Sonietta, di Pier, dei fratelli dell’Uruguay, Cile, Paraguay, di tutti i fratelli dell’Argentina. “Il minimo che posso dire è che sono molto contenta per questa opportunità che il cielo mi da.  Matias e Patrizio il 24 di giugno, giorno della ricorrenza di San Giovanni Battista, ci hanno sorpreso con un regalo per tutti i fratelli dell’Arca di Rosario. Ora chiedono di ripetere la stessa cosa qui con Giorgio presente”. 
Quello che ho capito nell’iniziale discorso di Matias e Patrizio è che hanno voluto riunire tutti nella ricorrenza di San Giovanni Battista, visti i tempi difficili che si stanno prospettando per creare o dare un’energia protettrice a tutte le famiglie, ai loro parenti e fratelli. Mi è sembrato di capire che il regalo consiste in una Croce ed uno scritto, una poesia ma ci sarà sicuramente una cronaca da Rosario che spiegherà dettagliatamente quanto detto.
C’è un brevissimo intervento di Giorgio che commenta a noi suoi fratelli italiani con orgoglio: questi sono i nostri giovani di Rosario.
Una giovane della quale non ho capito il nome così inizia: “Questa carta che ha scritto Matias per questo giorno ha emozionato molto tutti e mi emoziono anch’io nel leggerla è stata scritta nel giorno di San Giovanni Battista.
Vogliamo trasmetterla a tutti voi …questo è ciò che sentiamo attraverso le parole di Matias”.
Non riesco, non posso e non voglio tentare una traduzione di questo scritto che è la verità che portano nel cuore questi giovani. Non riesco perché mi prende forte l’emozione  e le lacrime scendono anche se provo a trattenerle, non posso perché anche un piccolo errore potrebbe compromettere la poesia che sto riascoltando, non voglio perché aspetto con pazienza la possibilità di leggerla integralmente e non importa se in spagnolo o in italiano. Lo spirito attraverso il cuore “sente” prima dell’orecchio l’amore che vibra, lo intende anche in un’altra lingua.
L’emozione forte di quel momento si è proiettata direttamente nel mio essere. In un attimo ha superato migliaia di chilometri come se un filo attraversasse quei monitor che ci permettevano di essere presenti seppur lontani. In quel momento non avevo compreso il significato delle parole non aveva nessuna importanza perchè l’emozione aveva varcato ogni confine.
Riporto di seguito la preghiera di San Patrizio in italiano letta da Patricio:
La corazza di San Patrizio

Io sorgo oggi
Grazie a una forza possente, l’invocazione della Trinità,
Alla fede nell’Essere Uno e Trino,
Alla confessione dell’unità
Del Creatore del Creato.
Io sorgo oggi
Grazie alla forza della nascita di Cristo e del suo battesimo,
Alla forza della sua crocifissione e della sua sepoltura,
Alla forza della sua resurrezione e della sua ascesa,
Alla forza della sua discesa per il Giudizio Universale.
Io sorgo oggi
Grazie alla forza dell’amore dei cherubini,
In obbedienza agli angeli,
Al servizio degli arcangeli,
Nella speranza della resurrezione e della ricompensa,
Nelle preghiere dei patriarchi,
Nelle predizioni dei profeti,
Nella predicazione degli Apostoli,
Nella fede dei confessori,
Nell’innocenza delle sante vergini,
Nelle imprese degli uomini giusti.
Io sorgo oggi
Grazie alla forza del cielo:
Luce del sole,
Fulgore della luna,
Splendore del fuoco,
Velocità del lampo,
Rapidità del vento,
Profondità del mare,
Stabilità della terra,
Saldezza della roccia.
Io sorgo oggi
Grazie alla forza del Signore che mi guida:
Il potere di Dio per sollevarmi,
La saggezza di Dio per guidarmi,
L’occhio di Dio per guardare davanti a me,
L’orecchio di Dio per udirmi,
La parola di Dio a parlare per me,
La mano di Dio a difendermi,
la via di Dio che si apre davanti a me,
Lo scudo di dio che mi protegge,
L’esercito di Dio che mi salva
dai tranelli dei diavoli,
Dalle tentazioni del vizio,
Da chiunque mi voglia del male,
vicino e lontano,
Solo e nella moltitudine.
Io invoco oggi tutte queste forze tra me e questi mali,
Contro ogni crudele e impietoso potere che si opponga al mio corpo e alla mia anima
Contro le stregonerie di falsi profeti,
Contro le leggi nere del paganesimo,
Contro le leggi false degli eretici,
Contro la pratica dell’idolatria,
Contro i sortilegi di streghe e fabbri e maghi,
Contro ogni conoscenza che corrompe il corpo e l’anima dell’uomo.
Cristo fammi da scudo oggi
Contro il veleno, contro il fuoco,
Contro l’annegamento, contro ogni ferita,
Così che io possa avere un’abbondanza di ricompense,
Cristo con me, Cristo davanti a me, Cristo dietro di me,
Cristo in me, Cristo sotto di me, Cristo sopra di me,
Cristo alla mia destra, Cristo alla mia sinistra,
Cristo quando mi corico, Cristo quando mi siedo, Cristo quando mi alzo,
Cristo nel cuore di ogni uomo che mi pensa,
Cristo sulle labbra di tutti coloro che parlano di me,
Cristo in ogni occhio che mi guarda,
Cristo in ogni orecchio che mi ascolta.
Io sorgo oggi
Grazie a una forza possente, l’invocazione della Trinità,
Alla fede nell’Essere Uno e Trino,
Alla confessione dell’unità
Del Creatore del Creato

Sintetizzando gli eventi successivi:
Si sono susseguiti sul palco i vari rappresentanti delle Arche presenti raccontando emozioni ed esperienze che li hanno portati a seguire l’opera di Giorgio Bongiovanni.
Molto emozionante l’intervento di Lorella, raggio di Luce della madre celeste, cosi come la chiama Giorgio e Madre di suo figlio Giovanni, prima di una pausa per il pranzo.
Poi l’intervento di Hugo Lucas che ha parlato della Pietra di Artigas, il collegamento skype con Antonio Urzi e Simona Sibilla (Giorgio ha  aggiunto un  “dettaglio” al loro intervento: …se Antonio, Simona e Giorgio si mantengono coerenti, integri e non si corrompono in nessuna forma materiale gli extraterrestri atterreranno e Antonio filmerà l’evidenza più grande della storia dell’Umanità: il contatto fisico, diretto tra Esseri extraterrestri ed una persona mistica), l’intervento di Pier, con documentari video, mostrando le evidenze che non siamo soli e altre cose che non abbiamo potuto vedere perché il collegamento ogni tanto si interrompeva.
Ancora Giorgio che parla:
Voglio salutare i fratelli della futura Arca del Messico che ci stanno guardando.  Stanno lavorando coordinati da Juan Alberto e spero che Dio mi dia la possibilità di andare a visitarli per benedire questa arca.  Ci sta a cuore il Messico anche perché lì abbiamo amici, Jaime Maussan e altri ancora. Un bacio al Messico. Desidero mostrare un video, una creazione musicale, un susseguirsi di immagini per concentrare l’attenzione sui veri protagonisti di tutta l’opera che sono il Cristo, la Vergine Maria  e ovviamente Dio. 
 Il significato della preghiera di san Patrizio si fissa nel nostro cuore, il significato della presenza del Cristo nel mondo, il significato del suo sacrificio, il significato psichico fisico e spirituale, il significato dell’amore della Madre Divina, della Madre che corre per soccorrere il figlio caduto sotto il peso della Croce, ché l’odio umano ha frustato.  Il significato del la Madre che si avvicina al figlio  per consolarlo.  Non può evitargli il supplizio ma è li con la presenza, la consolazione, la forza che da la Madre … il significato di questo eterno giovane, questo Nazareno, il Cristo del quale io sono innamorato, sono servo, non mi sento degno però insisto nel tentare di servirlo, il significato della salvezza, perché la Croce, il sangue, la morte, la resurrezione questo significano. Quando la Madre lo solleva ed il figlio le dice: “Madre, io faccio nuove tutte le cose”.  Cosa significa un uomo che sta grondando sangue da tutto il corpo, cade con il peso della Croce, con i carnefici che lo scortano, cade e dice questa frase. Cosa significa. E’ una frase assurda, illogica, irrazionale , infantile per la razionalità diabolica dell’uomo. “Madre io faccio nuove tutte le cose”. Quali  cose nuove se sta andando a morire con la peggiore delle morti di quell’epoca .
“Madre io faccio le cose nuove”, queste sono le cose nuove, quello che io vedo qui in Sud America  è “una cosa nuova”. Un popolo nuovo che viene da popolo antico. Cristo crea le cose nuove…mentre lo crocifiggono.
“Padre perdonali perché non sanno quello che fanno”. Cosa significa quest’altra frase assurda. Umanamente incoerente però immensa a livello Cosmico.  Con chi sta parlando, a chi si riferisce, perché prima quando era nel tempio predicando diceva: “l’ira di Dio vi castigherà” “voi ipocriti, sepolcri imbiancati”, Cristo insulta il Potere, manda maledizioni a quelli che offendono la vita. “ Guai a chi scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare”.  “Quando ritorno sarà con giustizia e gloria e farò giustizia”. Questo è il Cristo che parla però poi apparentemente con grande incoerenza che non è incoerenza dice “perdonali, non sanno quello che fanno”. A chi si riferisce? A due soldati romani che lo stanno crocifiggendo. Loro non sanno chi è lui. E’ il popolo latino che lo sta crocifiggendo. Ed è lì che il Padre ascolta suo figlio. Quel popolo latino siamo noi. Cristo ci da l’opportunità con la sua resurrezione,  perdonandoci, di essere il nuovo popolo di Dio. Questo siamo noi e  ovviamente tutti quelli che credono nelle sue parole. Russi, Cinesi ecc. Però lui elegge una parte di persone perché si converta il suo popolo. “Madre io faccio le cose nuove”.  La Madre è il testimone principale dell’opera del suo figliuolo. L’annunciatore della seconda venuta di Cristo non sono io, non sono gli apostoli. Io sono un annunciatore, voi siete annunciatori del vero annunciatore che è la Vergine Santissima. Io sono un collaboratore della Madre Santissima che annuncia il ritorno del Cristo.
Madre che fa miracoli, che appare in mille luoghi del mondo, che lacrima. Lei è l’annunciatrice dell’Apocalisse e l’annunciatrice della seconda venuta di Cristo. In queste immagini accompagnate dalla musica voglio che voi,  prima delle domande,  realizzate il significato della Madre e del figlio che le disse “Io faccio nuove tutte le cose”. Avanti, abbassiamo la luce e vediamo il video.  

Dopo il video iniziano le domande.
E’ piuttosto difficile per me fare una corretta traduzione quindi lascio a fratelli ben più esperti trascrivere domande e risposte.       
Tante emozioni, concetti e verità su cui riflettere, questo è il bagaglio che abbiamo acquisito e porteremo con noi .
Con affetto
Della Coletta Mara 
S.Giovanni di Polcenigo (Italia), 23/08/2011