Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Italiano Español English Português Dutch Српски
testa sito 2024

giorgio0RADIO MANTRA FM DI BUENOS AIRES INTERVISTA GIORGIO BONGIOVANNI
26 agosto 2011
Di Mara Testasecca
Alle ore 18 e 30 ora argentina, lo stigmatizzato Giorgio Bongiovanni e il ricercatore Pier Giorgio Caria sono stati intervistati in diretta dalla conduttrice Maga negli studi di Radio Mantra FM di Buenos Aires.
Due ore di una intensa e "vivace" intervista che verrà ripetuta martedì e domenica prossima. Il tema centrale della trasmissione è stato il Ritorno del Cristo ed il Suo giudizio. Per secoli la Chiesa cattolica ha tergiversato i concetti teologici e condizionato la cultura spirituale di troppe generazioni e non si è abituati a concepire il timor di Dio, a conciliare il Dio che perdona con il Dio che castiga, ...in particolare far comprendere che il Giudizio finale sarà "sommamente giusto all'insegna dell'amore più alto", dichiara Bongiovanni.


In un coinvolgente scambio di opinioni sollecitato dalla brillante professionista Maga, Giorgio ha dichiarato che nessuno si sta occupando o si interesserebbe del pianeta Terra come lo fa il Cristo. Quando tornerà sarà possibile riconoscere la Sua grandezza e la Sua autorità proprio perchè Lui manterrà quanto ha promesso. Quanto sta accadendo a questo mondo a milioni e milioni di persone è di una gravità estrema, la maggior parte degli uomini sopravvive sottomessa e ricattata, hanno diritto costoro ad invocare, a pregare la venuta di un liberatore?
Chi ancora vive nell'agiatezza tutto sommato non si pone il problema e concepisce  solo il Dio interiore, senza sviluppare la fratellanza cosmica, l'appartenenza alla stessa "cittadinanza", ragion per cui non si anela alla giustizia sociale. 
Essere temuto dai potenti, dare fastidio a certi ibridi personaggi, essere criticato per i messaggi che riceve rappresenta per Giorgio un segno per continuare ad andare avanti con più forza, non sarebbe un segno positivo il contrario.
Gli angeli di ieri, extraterrestri di oggi vigilano attentamente l'operato dell'uomo, non intervengono sulle scelleratezze di ogni natura e tipo che questi pone in essere perchè rispettano il libero arbitrio, ma per intervenire basta loro l'ordine del Cristo, a Sua volta subordinato anche se unito al Padre. 
Sarà l'intervento del Padre ad evitare la distruzione totale del pianeta Terra...e questo è amore.
Le catastrofi naturali saranno più violente; è la reazione della Madre Terra, il mezzo che può generare il pentimento, il timore di Dio. Chi deve farsi dei problemi in tal senso non sono i giusti ed i pacifici, ma chi commette gravi colpe.
Un messaggio universale quello di Giorgio Bongiovanni "fuori dal coro" commenta Maga, concetti che fanno emergere a chi ascolta reazioni di differente polarità: o comprensione o repulsione, resistenza, anche aggressione. 
Pier Giorgio Caria è stato intervistato sulle sue ricerche, sui documenti che presenta nel corso di tanti seminari e conferenze pubbliche insieme e anche senza Giorgio. In particolare ha illustrato le figure straordinarie che si rilevano nel cavo interno della "Piedra del corazon" un rilevamento di 130 milioni di anni letteralmente capitato - non a caso - nelle mani della famiglia Lucas, ad Artigas, in Uruguay. Sul progetto Haarp il ricercatore Caria non crede, a differenza di quanto si dice, che possa essere stato la causa del terremoto in Giappone.

La conclusione del noto ricercatore è stata che la gente deve sapere che deve decidere se vivere o morire...e se sceglie di vivere deve mettersi in gioco, agire.

Non poteva mancare il focus sulle stigmate impresse sulle mani e sul corpo di Giorgio Bongiovanni dal 1989. Le piaghe vengono mostrate in studio a Maga e ai presenti  ed  è percepita via etere la loro emozione. Questo gesto è assolutamente inconsueto e Giorgio spiega che non ci si deve emozionare per il segno, ma per il messaggio che trae con sè, le stigmate non sono un segnale, ma "il segnale" di Cristo. 
Segue una toccante dichiarazione.
"Qualora venissi ucciso, so che quell'ordine verrà dal Vaticano e che il  tradimento avverrà per mano di un mio fratello ...ma io ho già perdonato chi lo farà.
Io non perdono gli assassini della vita; cara Maga non chiedere giustizia per te stessa; se sei tu a ricevere il male devi perdonare, ma per gli altri devi chiedere giustizia. 
Nessuno è perfetto, ma tutti abbiamo la possibilità di superare il limite e rendere possibile la realizzazione dell'Ama il tuo prossimo come te stesso."

La conclusione è stata unica, e questo è avvenuto grazie a Maga che in diretta ha chiesto a Giorgio di recitare il Padre Nostro in aramaico. Sono stati attimi eterni senza alcun sottofondo musicale, che ancora una volta hanno evocato l'immagine del Maestro dei Maestri Gesù il Cristo.

Radio Mantra FM: uno strumento mediatico ad hoc per annunciare ripetutamente la conferenza pubblica che si terrà tra poco a Buenos Aires, nell'hotel Bauen, oggi 27 agosto alle ore 18, ora argentina.

Per la redazione, Mara.

27 agosto 2011