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Gabriele PappalardoDi Gabriele Pappalardo

“Venezia che nel tuo tappeto salato

rifletti le stelle dell’infinito, l’infinito e le

stelle sono come le gocce dell’acqua

della tua laguna, sono uniti e indivisibili,

ma divisibili e uniti allo stesso tempo..

riflessi di luce nell’acqua della laguna

sono l’infinito, l’universo che si manifesta

in un tempo oscuro ma dove la bellezza

delle stelle ha deciso di accendere la luce”.

La buonanotte augurataci da Giorgio dopo una giornata, quella del 15 agosto, intensa e di emozioni. A Pordenone la mia prima volta il giorno della Santissima Madre, tutti ci ritroviamo.

Ci disponiamo in semicerchio davanti alla grotta della Madonna di Fatima ad aspettare Giorgio che aveva appena sanguinato. Ci raggiunge scalzo… questa è l’umiltà del potente Segno.

Il Segno parla, e ci dice che il Regno di Dio è in mezzo a noi, perchè presto scenderanno le tenebre su questo pianeta. I bambini ballano e cantano...

Flavio Ciucani:

Storicamente è importante nelle nostre ricerche porsi all’opposto di quello che la storia dice, perchè altrimenti non riusciamo mai a capire se quello che ci hanno raccontato è vero o è un falso: quindi, sempre mettere in discussione. Io mi ricordo la prima discussione che ho fatto col mio professore di storia, era su Garibaldi. Dicevo come era possibile che uno, condannato a morte in contumacia, potesse essere entrato in uno Stato che era uno Stato con una polizia segreta diciamo efficiente, che siano arrivate mille persone da tutta Italia in uno stesso posto, erano tre navi già pronte per partire, quindi armi, munizioni ecc. e nessuno se n’è accorto.

Partiamo dalle prime città che sono state costruite, circa 10.000 anni fa già c’erano delle città. Tra queste città c’era una specie di filo che le univa, e questo filo erano le vie carovaniere: la gente portava le merci da molto lontano e arrivavano ai punti di commercio. Perchè sono importanti queste vie carovaniere? Perchè erano, diciamo, tutto il commercio esistente al mondo conosciuto di quell’epoca, cioè le grandi città che sono nate dal 10.000 all’8.000 a.C. Il punto di incontro era verso il Mediterraneo, in una zona che è un altopiano nella Turchia: quando arrivavano i mercanti da tutte le parti del mondo, arrivavano in questo altopiano e a un certo momento incontravano strada facendo delle piccole immagini; immagini di donna, erano delle piccole statuette più o meno grandi, “mater magna”. Ce n’erano tante proprio sparse in questo tragitto e praticamente loro si fermavano e facevano le offerte. La “mater magna” è la Madre Terra, la Dea Madre, la più grande madre che esista al mondo. Ma la cosa più interessante era che ad un certo momento in questo viaggio, in cui incontravano queste statuette, si fermavano e si buttavano faccia a terra come una manifestazione di onore e di preghiera. Loro si prostravano a terra a onorare la madre terra, ma non era più una statua, non era più una dea che rassomigliava a una donna o a un uomo, cioè umana, ma era l’anima stessa della terra: loro onoravano l’anima della terra.

Questo credevano a quell’epoca, credevano che c’è un’anima vivente sulla terra e quest’anima vivente era la nostra madre. Questo essere che noi oggi chiamiamo Madonna è stato sempre, è sempre esistito, non è un’invenzione del cristianesimo.

Questo Spirito Eterno non è rappresentato da una religione, non è rappresentato da una zona ma è rappresentato da l’anima, dalla sensibilità umana e quindi dall’anima stessa della terra. Non può essere una cosa estranea alla terra e data soltanto in dotazione a una nazione o una città. Talmente è vero che i romani poi sul tempio hanno scritto M.M.I.D., che significa mater magna idea deorum, cioè nel senso che era la grande madre che non ha partorito gli dei ma li ha creati con l’idea, con la mente, con il pensiero, era la madre universale: idea deorum, cioè –“idea”– con il pensiero ha creato; chi è che crea nella teologia cristiana? Lo spirito santo.

Antonio Urzi:

Buonasera! Grazie Giorgio. Voglio ringraziare tutti per la splendida giornata, oggi ho trovato tanti fratelli, ho avuto l’opportunità di abbracciarvi e sia io sia Simona siamo felicissimi perchè è una giornata memorabile e indimenticabile, perchè sono molti anni che Giorgio mi invita qua a Pordenone e non ero venuto.

Giorgio è il mio maestro perchè io sono nato per lui. Il mio è un progetto di vita, io sono nato nella terra ma non sono di qua, perchè il mio spirito non è terrestre, io sono un essere che viene di là; e oggi mi ritrovo purtroppo in questa situazione scomoda ma me la faccio andar bene, sono felice e onorato di accettare questa missione, sono consapevole di non essere di questo mondo ma di vivere in questo mondo e di accompagnare questo essere meraviglioso che va al di là di tutto e di tutti.

Giorgio: Antonio non è di qua, Antonio è un essere extraterrestre; ancora non è cosciente di chi è lui, io lo so ma non glielo dico. Il suo spirito ribelle, come quello di Simona, sono appartenenti a una razza di esseri extraterrestri che sono molto legati come tutti noi ai Maestri Cosmici; e siccome hanno avuto la missione di incarnarsi e quando un missionario che viene da un’altra dimensione si incarna, la condizione e il rischio è che si può perdere nella terza dimensione. E quindi la scelta di venire in missione cristica gode, se compie la missione, del passaggio a una dimensione superiore. Quindi, esseri come Antonio e Simona e altri qui in mezzo a voi che ce ne siete e non siete coscienti, se compiono la missione passano a una dimensione superiore; se non la compiono ritornano e fanno la morte seconda che nella quarta dimensione significa ritornare esseri umani, non è che incarni in un animale. E quindi siccome il principe di questo mondo vuole far diventare angeli perduti gli angeli di Cristo, li tenta, ci tenta; però io credo che Antonio sta svolgendo la sua missione e – così com’è successo a me con Sonia Tabita – per evitare io di perdermi e per evitare Antonio e Simona di perdersi è sceso sulla terra questo essere bellissimo, Luz.

Voi non lo conoscete il Padre... scusate, apro una parentesi... non conoscete voi il Padre. Il Padre è la personificazione della perfezione della giustizia; è anche amore e lo vediamo in Gesù Cristo crocifisso, è l’amore più grande di tutti gli amori, ma in origine e nella sua essenza il Padre è giusto, e quando manda sulla terra i suoi figli, grazie all’esempio del suo Unigenito, pretende che noi diamo tutto, e prendiamo frustate per dare l’insegnamento, però il Padre mi dice anche “Io sono anche un buon pagatore, e pago sempre di sabato”: una volta tradizionalmente la paga si prendeva tutte le settimane e di sabato, ai tempi della legge di Mosè, per tradizione; e il Padre per tradizione, ci dice, mi ha detto “Io ti pago il sabato”. “Cosa vuoi questo sabato?” – “Questo voglio”. Il prossimo sabato (i sabati per il Padre sono forse una volta ogni 10-15 anni.. tanto lui vive fuori dal tempo), il prossimo debito che mi deve pagare il Padre per averlo amato, servito e dandogli tutta la mia vita è: “la discesa sulla terra di Suo Figlio domani mattina, me lo paghi ‘sto debito?”

Antonio: E noi siamo qua ad aspettarlo, siamo nati per questo.

Giorgio: La prossima volta che il Padre Adonay mi dice – attenzione ai miei discorsi allegorici, sono simbolici, non prendetemi alla lettera – , la prossima volta che il Padre mi dovesse dire “alzati figliolo, destati, che ti devo parlare” – “qua sono, Signore” – “ho deciso di pagarti un altro debito: chiedimi qualsiasi cosa” – “qualsiasi?” – “qualsiasi” – “ma proprio qualsiasi?” – “qualsiasi!” – “fai scendere sulla terra Tuo figlio domani mattina”, e Lui lo farà.

Antonio: Io ogni volta che ascolto Giorgio mi emoziono come fosse la prima volta.

(...)

Giorgio: Preparatevi perchè Antonio è destinato, se mantiene il programma come ognuno di noi, a filmare il primo contatto tra la civiltà umana del terzo millennio, fisico, con gli uomini: lui fungerà da uomo, anche se abbiamo capito che non è di qua, e filmerà questo contatto, che sarà proiettato in tutte le televisioni del mondo. E quindi questo si sta preparando; ho parlato tante volte di tanti Segni: ecco uno dei Segni programmati dalla confederazione è che questo ragazzo, questo uomo, amico mio, fratello nostro, filmerà un’astronave che scende su Milano, o su un posto che sarà scelto da loro, ma penso dove abita lui, e escono gli esseri e salutano, e poi rientrano e se ne vanno. Questo sarà un test che tutte le televisioni del mondo si contenderanno per vedere la prima reazione che faranno le persone. Probabilmente, ma non ne sono ancora certo, non sarà solo questo, sarà anche che lui filmerà uno di noi, probabilmente io, che mi avvicino e mi confronto con questi esseri. Questo come test di prova. Ma è logico, chi lo doveva fare se non noi e nella nostra opera? O è vera la nostra opera o non è vera: se è vera deve succedere questo, che Antonio sta già mostrando con ampi Segni, ma nemmeno questo ancora è sufficiente a convincere gli scienziati.

Pier Giorgio Caria ci ricorda la ricchezza indegnamente guadagnata nella nostra opera... i giovani, le astronavi di Antonio Urzi, la conoscenza che ci è stata donata. Nonostante le nostre debolezze umane e i nostri problemi dobbiamo difendere questa verità. Mai Pier Giorgio avrebbe pensato di fare quello che fa, di vivere quello che ha vissuto.

Giorgio infine ci dice quello che gli ha detto la Santissima Vergine. Chi abbandona l’opera, in questo momento storico, si ammala e muore. Non c’è più la tolleranza e l’attesa, perchè si sono accorciati i tempi. Quindi stiamo insieme, aiutiamoci: l’unico modo per sconfiggere satana è stare insieme.

Sono onorato di far parte di questa Famiglia.. Dal cielo il giorno 16 agosto fotografiamo un’aquila che ci simboleggia lo spirito giovanneo.. giorno 16 agosto.. giorno in cui viene consacrata la Comunione e giorno in cui viene consacrata una unione che ha più valore di tutti i contratti possibili e immaginabili che si possano firmare su carta... ecco, la luce del Padre Adonay è qui in mezzo a noi, il sole emana calore, ma fosse anche una giornata cupa e tenebrosa noi siamo qui, insieme.

Gabriele Pappalardo

7 settembre 2018