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condenaDi Claudio Rojas G.

Sabato 23 marzo 2019, il quotidiano La Tercera ha pubblicato un articolo intitolato: "La Chiesa ha concluso che c’è un uso arbitrario della liturgia da parte di Mariano Puga”.

L'articolo è tendenzioso e crea confusione, ha il proposito di essere poco chiaro. Non aiuta il lettore a comprendere il motivo per cui il sacerdote Mariano farebbe "un uso arbitrario della liturgia", ancor meno fa capire perché, malgrado l’eventuale denuncia sia stata ritirata, l'indagine sia proseguita; un fatto alquanto curioso. Per quale ragione si continua a indagare se non risulta una denuncia in atto? La richiesta proviene dalla stessa gerarchia della Chiesa Cattolica?

Il punto è interessante, nonostante quanto detto sopra, poiché presuppone che la Chiesa Cattolica sia realmente impegnata nell’essere coscienziosa e nell’agire in seguito alle denunce di persone che si sentono danneggiate in uno o più aspetti; anche se poi ritirano la loro accusa. È singolare che i funzionari della Chiesa dimostrino tanto impegno proprio quando, se non fosse per le pressioni esterne e la costante lotta delle vittime, l'impunità sarebbe stata garantita. Si mostra insistenza per un tale processo, mentre i responsabili e i complici di ogni tipo di abusi sessuali hanno dimostrato mancanza di compassione, premura e responsabilità; negando scuse sincere alle vittime, abusate da rappresentanti del clero.

Non è il caso di questo vero pastore, il quale è giustamente un testimone coerente, non senza errori, dell’amore e del Vangelo verso i semplici e gli oppressi della Terra.

L'articolo è stato pubblicato lo stesso giorno in cui Papa Francesco ha accettato le dimissioni del cardinale Ricardo Ezzati, malgrado si fosse a conoscenza della presunta denuncia contro Mariano Puga, già dal settembre 2018. La decisione editoriale di pubblicare ieri l'articolo è certamente deliberata, ha come intenzione di infierire su uno dei volti più coerenti della Chiesa Cattolica del XX° secolo. Ci si accanisce contro la stessa persona che ha scelto di lasciare i propri privilegi originali e di far parte di Villa Francia, Cerro Navia, La Legua e Chiloé. Un uomo torturato, vessato e rispettato dalle persone comuni di realtà diverse, nelle quali gli esclusi e i senza potere si identificano.

L'articolo ha l'intenzione di infierire sul popolo in sintonia con questa liturgia.

Il sacerdote Mariano Puga è stato tacciato di essere vicino alla "Teologia della Liberazione", di essere un comunista, come se il suo comportamento fosse incompatibile con i veri insegnamenti di Gesù. (Matteo 10: 22 E sarete odiati da tutti a causa del Mio nome, ma chi avrà perseverato fino alla fine, sarà salvo.

Matteo 5:11 Beati voi quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa Mia. 12.Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei Cieli. Così, infatti, hanno perseguitato i profeti prima di voi).

… Lui non possiede niente di questo mondo.

C'è qui una dichiarazione di condanna verso questo articolo, pubblicato dal quotidiano:

1. Il giornale La Tercera di oggi diffonde una notizia legata al nostro sacerdote operaio-amico, Mariano Puga Concha. In modo tendenzioso e malevolo, pretendono di infangare la sua vita, collegando tutto con l'attuale crisi della Chiesa.

2. Chi conosce Mariano Puga, sa che è la persona che più si avvicina, oggi, all'immagine e alla vita coerente di un apostolo e seguace di Gesù di Nazaret. Mariano non solo ne parla, ma lo mette in pratica con una vita di austerità, di sobrietà, stando vicino ai perseguitati durante la dittatura; egli stesso è stato un detenuto nelle prigioni della Dina. Lui ha detto di essere un operaio, ma lo è stato davvero, condividendo la vita dei suoi amici nei cantieri.

3. È insolito che in questo modo, durante l’assenza di Mariano dal Cile, qualcuno tenti di seminare dubbi su di lui e si nasconda dietro certe calunnie; ma ci siamo noi: migliaia di persone pronte a testimoniare la sua dedizione, il suo amore senza limiti per l'essere umano. Un sacerdote sempre al nostro fianco negli scioperi della fame in nome della Verità e della Giustizia; Mariano ha ricevuto al ‘Sebastián Acevedo’ acqua e bastonate per difendere la vita. Un servo del Signore che percorre il mondo per conoscere, condividere e vivere l'esperienza di rendere reale la parola del Nazzareno.

4. Ad appoggiarlo ci sono i credenti e coloro che non credono, perché hanno fiducia in lui senza alcun dubbio; tutti sono sempre disposti a dare testimonianza della sua vita integra e coerente.

Fundación Ciudadana de DDHH (Fondazione Cittadina dei Diritti Umani).

Credo che valesse la pena includerla, perché chi lo conosce parla delle sue opere e della sua coerenza. Purtroppo, sono molto pochi quelli come lui, talmente pochi da essere l'unico che conosciamo nel Paese.

Claudio Rojas G.

25.03.2019