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maria C1Di Maria Campobasso

E’ ancora una volta Giovanni Bongiovanni per FUNIMA International Onlus, che relazionando via Skype in merito alla grande opera d’amore da lui capitanata, a ricordarci che alla base di tutto, se vogliamo dare un senso alla nostra vita e salvarci, devono esserci le azioni sociali.

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Funima Bari

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Flavio Ciucani

Il primo intervento dei relatori presenti in sala è quello di Flavio Ciucani in merito alla “fede perduta”. Spesso dice, diciamo di essere cristiani e ci comportiamo come se lo fossimo, attraverso i sacramenti, la famiglia, il lavoro, e tutte le attività quotidiane da cui continuamente siamo presi e in tutto questo, dimentichiamo che dietro ciò che noi chiamiamo fede, dovremmo avere una presa di posizione differente… Una delle cose fondamentali che abbiamo rimosso dalla mente, prosegue Flavio, è il ritorno di Cristo. E’ la promessa fatta da Lui stesso e con cui si concludono i vangeli. “Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio dell’uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il figlio dell’uomo venire sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria. Egli manderà i suoi angeli con una grande tromba raduneranno tutti i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all’altro dei cieli” (Mt 24, 30 – 31). Sebbene durante la messa venga spesso ricordato, non riflettiamo abbastanza su queste parole, così come non ponderiamo adeguatamente su quanto ha predicato in tre anni Gesù Cristo, ovvero di sottrarre un po’ di tempo a noi stessi, per donarlo agli altri facendolo con amore fraterno e non per semplice apparenza.

“Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti; per il dilagare delle iniquità, l’amore di molti si raffredderà. Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato. Frattanto questo vangelo del regno sarà annunziato in tutto il mondo, perché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine” (Mt 24, 11-14). Il tempo da dedicare al prossimo, seguita Flavio, è da spendere nelle opere sociali. E’ sulla base di queste che saremo giudicati. Pregare e meditare è giusto, ma questa non deve essere la nostra priorità. (Anche Gesù sentiva il bisogno di isolarsi e pregare, per riequilibrarsi e mettersi in comunicazione con il Padre). E’ il Suo ritorno la buona novella e sono le opere in favore della vita, che lo realizzeranno.

Flavio proseguendo, cita il “Paraclito” nella parte che dice: “Ora io vi dico la verità, è bene per voi che io me ne vada, perché se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò. E quando sarà venuto, Egli convincerà il mondo quanto al peccato, perché non credono in me; quanto alla giustizia, perché vado dal Padre e non mi vedrete più; quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato. Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando poi verrà lo spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sè, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l’annunzierà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l’annunzierà” (Gv 16,7-15). Vi erano quindi altre cose che Gesù Cristo non disse agli apostoli e ai discepoli, non perché non sarebbero state comprese, ma perché sarebbero state troppo difficili da sopportare per l’epoca. E’ evidente che Lui trasmise solo una parte della verità, quella di tipo sociale, col proposito che successivamente sarebbe venuto lo SPIRITO DI VERITA’ a spiegarci la parte spirituale mancante negli insegnamenti di allora.

Flavio procede nel suo intervento richiamando alla nostra attenzione la particolare eredità che il Maestro ci ha lasciato (Gv 19, 26) “ Gesù allora vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre : “Donna ecco il tuo figlio”. Sono tante le persone che incontriamo durante la nostra vita e che ci aiutano a trovare la strada quando l’abbiamo smarritala e ci indicano la verità (nulla succede per caso, i segni.) Sono queste che ci fanno da guida, e ci aiutano a costruire certezze, personalità e ci spronano ad avere una visione della vita differente, che da soli non potremmo sviluppare. In questo passo del vangelo, Gesù dalla croce, fa l’ultimo testamento affinché le sue parole non vadano perdute.

Seguita poi spiegando la missione di Giovanni e di Maria che è quella di annunciare la venuta di Gesù (Gv 21,21) ”Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: e lui?”. Lo Spirito Giovanneo è rimasto sulla Terra e continua ad essere vivo quale modello culturale e spirituale, attraverso la divulgazione del messaggio del ritorno di Cristo. Egli è l’unico apostolo rimasto sotto la Croce accanto a Maria sua madre, ed è a questo che la affida, ovvero gli consegna la madre di tutti gli uomini, affinchè la custodisca fino al suo ritorno. E’ questo il filo conduttore che va dalla morte di Cristo, fino ai giorni nostri. La Madonna è stata colei che per prima ha annunciato la Sua venuta attraverso la gravidanza e continua ad annunciarlo anche adesso, attraverso le numerose apparizioni. Il cielo infatti è organizzazione e precisione.

Flavio prosegue il suo intervento richiamando alla nostra attenzione il CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA PARAGRAFO 567 dove viene affermato che, il regno dei cieli è stato inaugurato da Cristo in Terra e la chiesa ne è il germe, l’inizio e le cui chiavi sono affidate e Pietro. Pertanto, quando Gesù diceva “pascete i miei agnelli”, chiedeva la divulgazione delle leggi, affinché al suo ritorno tutto fosse pronto e l’uomo fosse rinnovato nello spirito. La chiesa tuttavia, non ha fatto altro che creare un’organizzazione mondiale ecumenica, per aspettare Cristo, quindi una mera istituzione che non ha nulla a che vedere con quel filo conduttore che va dalla crocifissione ai nostri giorni.

Avviandosi alla conclusione, Flavio ci parla del primo grande teologo della storia, Origene. Ci spiega che ancora oggi, nelle università cattoliche, si studiano le sue teorie, poiché è colui che ha creato la teologia ovvero, lo studio su Dio. Egli sosteneva che gli uomini hanno due anime. La prima animale, la seconda eterna, creata direttamente da Dio e pertanto immortale come Lui. Dunque secondo il Teologo Origene, la vita serve a questo, ad evolversi e, la reincarnazione, ci permette di apprendere i vari insegnamenti. Sosteneva inoltre che esistono più mondi, perché gli angeli non sono terrestri. Origene, per questo, fù accusato di essere un “eretico”. Flavio ci parla inoltre, di un altro grande uomo, Francesco D’Assisi e ci spiega che la chiesa cattolica ha dovuto proclamarlo santo, in quanto egli raccolse attorno a se migliaia e migliaia di persone, tra cui figli di nobili, professori della facoltà di Sorbona, dell’università di Bologna e, solo per questo, non poteva essere dichiarato eretico, nonostante affermasse cose poco conformi all’istituzione ecclesiastica. Francesco infatti sosteneva che nella natura, non esistono oggetti ma solo fratelli e sorelle. Quanto esposto evidenzia che anche il poverello di Assisi, stando agli stereotipi dottrinali dogmatici che ci hanno sempre imposto, di fatto, poteva essere considerato un eretico, ma nessuno ha mai osato dirlo, nonostante parlasse di seconda morte, tanto quanto Origene 1200 anni prima. Flavio continuando, pone una domanda naturale:” Alla luce di quanto esposto, quali sono le prospettive umane?” E ci spiega che le stesse, vengono ribadite dalla Madre Celeste a Fatima nel 1917, e prima ancora alla Salette il 19 settembre 1846, per ricordare ancora una volta il ritorno di suo figlio e quindi riportare l’ordine presso questa umanità. Il messaggio de La Salette, sembra scritto ieri, poiché descrive la situazione mondiale attuale. In quest’ultima apparizione, la Madre Santa, appare in un globo di luce, e poi si siede e “piange a singhiozzo”, così forte da non riuscire nemmeno a parlare, tanto e tale è il dolore che prova per le sorti dell’umanità. Prosegue Flavio, “Nonostante i messaggi lasciati dalla Madre Celeste, come ha risposto la gente?” Con dissonanza cognitiva…omissis… Non diamo nulla di noi stessi agli altri, perché non abbiamo tempo e crediamo che non il figlio dell’uomo non ritornerà, perché fino ad oggi non lo ha fatto… omissis…”

“IL TEMPO E’ COMPIUTO E IL REGNO DI DIO E’ VICINO; CONVERTITEVI E CREDETE NEL VANGELO” (Mc 1,15).

Flavio conclude il suo intervento pronunciando accorate parole di incoraggiamento “Non possiamo mollare adesso, poiché abbiamo dedicato il tempo a cercare di trasformare il male in bene. Non dobbiamo mollare proprio adesso, perché non è vero che non succederà mai e perché altrimenti tutto quello in cui abbiamo creduto, pregato e pianto non sarà valso a nulla. Tutto quello che possiamo fare sono le opere sociali, dobbiamo aiutare gli altri, perché questo significa evangelizzare “.
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Pier Giorgio Caria

Il secondo relatore presente in sala è Piergiorgio Caria, che introduce il suo intervento facendoci notare quanto la storia dell’umanità stia cambiando; ed ha cominciato a farlo dal 19 settembre 2019 quando il compito di divulgare la presenza degli ufo nei nostri cieli, è stato affidato alla marina militare Americana.

“Qualunque cosa i potenti stiano facendo, la stanno facendo per trarre un loro vantaggio e non per il bene del popolo”.

La società purtroppo non si accorge di questi cambiamenti, perché è troppo presa dai problemi quotidiani. I popoli sono stati convertiti in una massa di schiavi che vive in una vera e propria dittatura finanziaria e non è più in grado di reagire.

Gli E.T. incalza Piergiorgio, sono qui perché stanno manifestando la scienza e l’autorità che da il potere di realizzare una missione estremamente grandiosa. Queste civiltà potentissime, sono in grado di realizzare cose per noi inimmaginabili, sulla base di una visione della vita non impostata sul credo religioso, ma sulla scienza e su una visione univoca della stessa che daranno spazio ad un uomo nuovo. Proseguendo sottolinea che i politici non fanno altro che dividerci e tenerci in lotta uno contro l’altro. La nuova società invece, sarà composta da nuovi uomini con un’attitudine superiore di discernimento. Seguita dicendo che lo studio dei testi E.T. è inizialmente estremamente complicato, perché le sinapsi del cervello non hanno capacità cognitive adeguate alla loro comprensione. Ma leggendo e studiando, nel tempo, tutto viene compreso adeguatamente. Si avvia alla conclusione del suo intervento chiarendo attraverso un passo dell’apocalisse che è la menzogna a renderci infelici e inizialmente poco avvezzi alla comprensione di tali tematiche; siamo suoi figli e con lei siamo cresciuti. Essa non porta soluzioni nella vita quotidiana, ma fallimento. Questa, denominata “prostituta” nel citato testo biblico, ha una tale importanza per la società, da renderla confusa, ubriaca e fuori di senno a tal punto che non riesce ad intendere e volere. La prostituta ha fornicato con i potenti e si presenta come vergine anche se tale non è. Sono soprattutto i cristiani ad essere stati ubriacati e raggirati dalla menzogna. Apocalisse 17 “La donna era ammantata…omissis… sono anche sette Re”. La prostituta è la chiesa cattolica. Conclude dicendo che la profezia è un’anticipazione che la divinità fa per amore delle genti e in ragione della legge di causa ed effetti. “Renderò a ciascuno secondo le sue opere”. La vita del cristiano non è una pratica ritualistica, ma un fatto sociale.

CONSIDERAZIONI FINALI DELLA SCRIVENTE

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Ulivi affetti da xylella
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Ulivo secolare zona Fasano

Gli ulivi fanno da padrone nella mia amata Terra. Un breve viaggio da Bari verso Lecce. Improvvisamente mio fratello Vito alla guida mi dice: “Guarda questi alberi, sono malati. E’ la xylella”. Sono malati ripeto nella mia mente, proprio come il genere umano di questi tempi… Alberi secchi, privi di foglie, privi di vita… Una scena impressionante, raccapricciante. Come non paragonare il tutto ai cuori vuoti d’amore degli uomini? Da quando gli archetipi modificarono geneticamente il serpente piumato, per dar forma e vita all’essere Adamitico in cui successivamente sarebbe stato innestato l’Ego Sum “IO SONO”, l’alito di vita di Dio, non hanno mai smesso di osservare le nostre continue evoluzioni ed involuzioni… quante vite abbiamo vissuto, senza ricordarlo… le stesse dinamiche o differenti, grandi prove e difficoltà? Quante volte questa umanità dura di collo, ha dovuto distruggersi per rinnovarsi e reinventarsi? SARAS, il nome del pianeta blu, lo “sgabello di Dio” a Lui tanto caro… ripetizione dell’errore. E’ così che si spiega da sempre la presenza dei martiri e dei fratelli di Luce accanto e sopra di noi. Guide, programmate per condurre missioni di pace, amore ed evoluzione del genere umano. Il loro compito è quello di guidarci ed istruirci per diventare come loro ed essere in perfetta armonia e sintonia con il nostro Sole, il Cristo. Desiderano immenso amore e grande comprensione da parte nostra, quando incontrano difficoltà a comunicare con noi, perché tutto ciò dipende da noi stessi, dalla non totale accettazione a farci guidare verso quei valori di consapevolezza, armonia e fratellanza, privi di sofferenze di ogni genere, per la nostra completa evoluzione. I contattisti come Giorgio Bongiovanni, hanno il medesimo ruolo, ovvero quello di risvegliare le anime agli atavici ricordi, nonché alla presa di coscienza della vita eterna, sempre in divenire, e alla consapevolezza della presenza negli universi, ben 150 bilioni, di altre forme di vita, non necessariamente simili alla nostra, poiché di dimensioni differenti. “L’uomo terrestre è destinato ad evolversi, anche se non vuole riconoscere questa realtà”. Il male che quotidianamente viviamo è dovuto a questa presa di coscienza che tardiamo a far nostra, ed è così che diveniamo incapaci di reagire alle ingiustizie. Basta guardare l’attuale situazione politica Italiana per comprendere. Basta vedere quanto i potenti di questo mondo si sentano al sicuro dietro le loro bombe atomiche ed armi di ogni genere…La vita non ha più alcun valore, perché si tende a farsi un Dio a propria immagine e somiglianza piuttosto che tendere ad essere a somiglianza di Dio…Egli è amore, noi siamo odio… è giustizia, noi siamo ingiustizia…è armonia, noi siamo disarmonia… Nutriamo noi stessi il diavolo, perché amiamo tutto ciò che offre. Solo quando avremo imparato a scegliere bene, cesserà di tentarci e non avrà più motivo di esistere.

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Museo archeologico Egnazia

Religione e politica servono solo a creare divisione, pensieri illogici,menti addormentate e assoggettate ai più ricchi per essere ridotte in schiavitù. Non si riesce più a tendere la mano alla vita, piuttosto la si prende a pugni e la scienza senza coscienza, ha contribuito ad alimentare tutto questo. Solo la verità può rendere liberi, ma liberi davvero. Si crede ancora essere il cervello la sede dell’intelligenza, ma non è così. E’ il cuore la sede dello spirito che alberga e dimora in noi e che è in grado di discernere e prendere le giuste decisioni.

Come non pensare ancora una volta a tutti coloro che lavorano nella vigna del Signore? Si dovrebbe alzare la testa dai cellulari e guardare più spesso il cielo, giorno e notte, così da potersi proiettare nello spazio, conoscere le costellazioni ma non attraverso un cannocchiale, ma attraverso i nostri occhi, i nostri cuori... Dovremmo poter volare in quel mare di stelle e perderci in quel sole che elimina ogni ombra, ogni forma di buio e tristezza. Tutti i misteri del cosmo e del creato si dissolverebbero in un attimo…e allora sapremmo chi realmente siamo, riusciremmo a disciogliere come neve al sole tutte le paure, i dubbi, l’odio, l’invidia, la gelosia, la rabbia e tutte le emozioni negative che albergano dentro noi. Ogni stella una speranza di rinascita… un motivo per andare avanti e non mollare come paternamente ci ha ricordato Flavio.

Fedelmente e con servile amore,
Maria Campobasso
7 Dicembre 2019