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Riceviamo da Loredana
27 febbraio 2016
Buongiorno Giorgio,

mi chiedevo se ha visto il film "Nosso Lar" e se quello che ha visto corrisponde alla realtà  e quindi è quello che ognuno di noi deve aspettarsi… Quando i veli che ci rendono cechi si leveranno?

Questo film parla delle possibili condizioni dell’anima umana dopo la morte. Nella prima fase  l’anima si trova in una landa desolata piena di dolore, dove deve capire che per progredire deve abbandonarsi completamente a Dio. Nella seconda parte i fratelli di luce, accolta la preghiera, trasporta l’anima in un Ospedale futuristico e lì comincia la guarigione/apprendimento. Li trova risposta alle sue domande.

Questo film che fino a pochi mesi fa si poteva scaricare da you tube, mi ha colpito. Volevo sapere se quello che dice/insegna è realmente così e perchè non ricordiamo niente di tutto questo durante la vita terrena,

Grazie

Loredana

RISPOSTA:
Cara Loredana Giorgio non ha visto questo film, ma dal racconto il film si riferisce allo spirito (la reale natura dell'uomo, la scintilla divina) appartenente alla terza dimensione. Perchè bisogna distinguere gli spiriti delle dimensioni superiori,  che si incarnano sulla Terra per missione di aiuto all'umanità,  da quelli che si incarnano per sperimentare ed  espiare Karma!
L'anima invece è il corpo energetico astrale, cioè l'involucro dello spirito.
Lo spirito di terza dimensione resta vincolato alla Terra e dopo la morte va nel mondo spirituale, che è la dimensione del non tempo e non spazio,   diviso in vari strati:  quello tenebroso, quello di purgamento dove avviene l’autocritica, o quello di luce che è bellissimo.

Se lo spirito è positivo sosta nelle Fasce di Van Allen dove, libero dal condizionamento della materia contempla le leggi cosmiche, soppesa le azioni svolte in vita e in attesa di potersi reincarnare, con l'aiuto di Esseri evoluti si programma la prossima esperienza umana per acquisire conoscenza ed evolvere.

Più lo spirito acquisisce conoscenza attraverso le diverse incarnazioni,  maggiore è  la possibilità di  ricordare, durante l'incarnazione umana, le vite precedenti, riconoscere luoghi della Terra che ha visitato in altre vite, riconoscere lo spirito di altri esseri con cui ha condiviso esperienze.

Quasi sempre  il non ricordare  è però necessario per evitare l'esaltazione o l'afflizione, se nella vita precedente siamo stati dei santi o al contrario degli assassini. E' un reset che permette di svolgere l'esperienza necessaria allo spirito in maniera neutrale, confrontandosi con altri esseri senza nessun condizionamento del passato.

Quando lo spirito ha compiuto la conoscenza di tutti i valori binari: bene-male. gioia-dolore, egoismo –altruismo, etc. non ha più l'obbligo di incarnarsi nella materia e passa  alla dimensione  della Luce  dove inizia la crescita "Universitaria" dello spirito.

Di seguito ti copio la trascrizione della spiegazione che Giorgio ha fornito sulla vita dopo la morte durante un incontro spirituale :

G. - "Quando l'uomo lascia il corpo cioè muore in questa dimensione, si ritrova in un altro mondo cioè nasce in un altro mondo. Appena il neonato nasce sulla Terra piange non perché sta male ma perché vive qualcosa di sconosciuto, la madre lo porta al suo petto, lo accarezza, lo riempie d'amore, di tenerezza, almeno nella maggioranza dei casi.  Dall'altra parte accade la stessa cosa, è una vera e propria rinascita. Se sulla Terra ti sei comportato bene ed il tuo destino quindi è il mondo della luce, ti si avvicinano esseri che ti spiegano com'è la situazione, ti consolano, ti abbracciano, ti assistono, perché anche se non stai male, vivi qualcosa di nuovo, sei sorpreso, disorientato, non capisci. All'inizio pensi che stai sognando perché ti avvicini verso la luce ma nel mentre vedi dall'altra parte gli esseri che ami e pensi: "Appena mi sveglio devo raccontare questo sogno incredibile!".  Ma non ritorni ed incominci a salire, salire, salire e quando inizi a prendere coscienza che sei "morto”, cioè che hai lasciato il corpo, incominci a trovare esseri chiamati "spiriti guida" che ti si avvicinano e ti spiegano perché tu sei lì. La prima sensazione è quella di un amore infinito. Immaginatevi uno dei momenti più belli che avete passato nella vostra vita:  ecco, quello è niente comparato a quello che si prova in quel momento. E quell'amore infinito ti spinge a sapere di più, a conoscere di più di quel mondo.

-Perché sono tanto felice qui? Che succede qui? -

E inizi a fare domande.

C'è un'organizzazione sociale nell’aldilà, una convivenza di esseri. Non è che uno contempla tutto il giorno, prega tutto il giorno gli angioletti, o cose di questo tipo. Non è così. È completamente diverso dalla nostra esistenza sulla Terra. Vivi un’altra esperienza. Ogni tanto il morto, che non è morto e che sta nella luce, per ragioni di missione, riceve l'autorizzazione di ritornare temporaneamente in spirito sulla Terra per manifestare segni alle persone che ama, in modo da aiutarle a prendere coscienza che la morte non esiste e poter realizzare il proprio cammino spirituale. Queste anime non dimenticano mai l'ultima incarnazione,  ma sanno di avere un altra missione dall'altra parte. Sempre parlando del mondo della luce, trascorso un dato tempo, diverso per ognuno, gli Esseri disincarnati si reincarnano in altri pianeti o si reincarnano qui sulla Terra per preparare la Seconda Venuta di Cristo (se ci riferiamo a questo tempo) e divengono Angeli, o extraterrestri,  è la stessa cosa, incarnati per missione. Anche nell'aldilà hanno l'obbligo di partecipare alla preparazione della Seconda Venuta di Cristo perché hanno vissuto in questo pianeta ed il giudizio sarà anche per loro.

 Se invece lo spirito ha commesso delle gravi colpe sulla Terra, quando muore all'inizio pensa che sta vivendo un incubo e vuole risvegliarsi ma non ci riesce.

Mentre nella Luce hai una visione a 360 gradi, qui invece non hai nessuna visione, vivi nell’oscurità. Vivi nel panico. Cerchi di vedere qualcosa, gridi, tocchi esseri che vivono il tuo stesso tormento, ti senti toccare da altri esseri, senti continui lamenti. Lo spirito trascorre molto tempo in questo stato. I primi momenti che possono corrispondere ad un mese, due mesi del nostro tempo sono di totale tormento. Questo è il luogo dove si trascorre molto più tempo per analizzare l'autocritica. Possono passare decine di anni del nostro tempo, fino a quando poi riesci a ricordare punto per punto tutto ciò che hai vissuto durante la vita terrena. Lentamente ti ambienti alle tenebre e incominci a intravedere qualcosa. In questo stato puoi stazionare per migliaia di anni ed è qui che chiedi disperatamente alla Luce di avere la possibilità di reincarnarti in qualsiasi forma: da storpio, da disperato. Sei disposto a chiedere una vita di tortura, ma da incarnato, purché ti tirino fuori da lì. Sei costretto ad avere davanti agli occhi continuamente senza sosta i crimini che hai commesso durante la vita e a sentir, provare emozionalmente la sofferenza, la disperazione e tutti i sentimenti che hai causato al prossimo. Vorresti morire ma non puoi perché sei eterno. Questo è l’inferno. La morte seconda. Il tormento. Si dice eterno perchè appunto dura tantissimo nel tempo. Un tempo che varia e che può durare migliaia di anni. Puoi restare in attesa mille, duemila, cinquemila, diecimila anni. Questo lo decide l’Architetto, il Capo, e dopo questo periodo stabilito devi reincarnarti. Coloro che hanno commesso delitti contro lo Spirito Santo dopo questo lungo periodo di tormentata attesa saranno proiettati nell'anima collettiva animale o addirittura minerale.  Questa non è vendetta, si chiama insegnare la vita. L'esempio biblico che spiega bene il mondo delle tenebre è il peregrinare di Caino nel mondo.”

Elisabetta

Segreteria dal Cielo alla Terra