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Diostenecesita100Sandra De Marco
Ecco riproporsi nella più insensata delle versioni, l'antica consuetudine di festeggiare l'inizio di un nuovo anno. Proiettati nella virtualità costruita in quel fantomatico laboratorio chiamato consumismo, tra fuochi d'artificio, veglioni, e regali privi di ogni sentimento. Slanciati in un'illogica euforia dove ogni buon auspicio viene rinnovato da pensieri vagabondi intrisi di patetica retorica; e nella migliore delle ipotesi, delegato a volgari riti scaramantici radunati intorno ad un bicchiere di spumante, tra schiamazzi ed effusioni familiari. È alquanto curioso come l'homo sapiens possa trarre beneficio da un evento cosi eclatante, a cui dedicare un colossale dispendio di energie e risorse.  
Ma assai più interessante sarebbe studiare l'esatto contrario, se quel chiassoso effetto domino che dalla mezzanotte investe da Oriente ad Occidente l'intero pianeta, per volontà Superiore venisse d'un tratto a mancare; se per un solo giorno il buon Dio togliesse l'audio a questo 'granello di sabbia nella progressione infinita dell'universo', lasciandolo avvolto nel nulla, ammantato da un silenzio spettrale.
Se gli occhi di questa umanità venissero simultaneamente puntati su milioni di corpi dilaniati dalle guerre e devastati dalla fame; se ad ogni padre e madre con in braccio i propri figli non restasse che osservare in silenzio il macabro scenario di milioni di giovani inviati al fronte, mentre donne partoriscono creature deformi a causa dell'inquinamento e l'impiego di energia nucleare. Se ad ogni uomo inginocchiato dinnanzi al proprio dio, fosse imposto di guardare gli scempi inflitti a Madre natura data in pasto a cinici speculatori e alle multinazionali; se a tutti gli atei del mondo di fronte allo scorrere del sangue lungo i paralleli e i meridiani della Terra rimanesse da ascoltare null'altro che la propria coscienza, dinnanzi ad un mondo dove la depravazione e l'ingiustizia regna sovrana.
E se il giorno seguente dopo aver memorizzato la follia infernale di cui siamo capaci, il buon Dio restituisse l'udito e impedisse di vedere, costringendo questa umanità indegna ad ascoltare ad occhi chiusi il pianto disperato che si innalza dai soprusi, le violenze e le sofferenze più atroci... forse l'uomo non avrebbe nulla più di cui andare fiero, svanirebbero gli auguri insieme al luccichio e al frastuono dei festeggiamenti. E forse solo allora riusciremo a realizzare il frutto delle nostre azioni quotidiane… Noi che nella nostra infinita superbia, dimentichiamo che se il male esiste è perché non lo abbiamo impedito; e che non è volgendo lo sguardo altrove che l'orrore scompare. Noi che sprofondiamo in astrusi teoremi e teorie filosofiche, e nella vita di ogni giorno permettiamo all'odio, gelosie e a piccoli rancori di scavare ferite sempre più profonde.
Intanto la giustizia divina continuerà ad alitare, mentre il Suo messaggero portante i sacri segni della Sua Passione giorno dopo giorno tenterà di risvegliare le coscienze ai valori universali; ammonendo che Sodoma e Gomorra e il giudizio Universale saranno un atto di misericordia in confronto all'ira di Dio che ci sovrasta. Perché il Figlio dell'Uomo sta per ritornare e verrà per giudicare non solo gli spietati sanguinari a capo dei governi e delle chiese. Ma anche coloro che fanno poco o nulla contro le ingiustizie, e per plasmare le proprie coscienze tengono il dito puntato sempre altrove.

01 gennaio 2012

Giorgio: In questi ultimi giorni abbiamo trascorso insieme momenti molto belli, durante i quali il Cielo ci ha dato dei bellissimi messaggi. Lo faremo anche stasera, anche se non so quante altre volte succederà. Se il Cielo ci concede di fare la comunione cristica mentre combattiamo la nostra guerra, approfittiamone. Questi momenti dobbiamo portarli dentro il cuore, perché ci servono tanto nella nostra vita quotidiana, nelle nostre battaglie, nella nostra missione. Sono un carico di energia, di insegnamento, e rafforzano la nostra unione.
Oggi aprirò questo incontro con la lettura di alcuni passi dell’imitazione di Cristo:    

PARLERÒ ANCORA, E NON TACERÒ; DIRÒ ALL'ORECCHIO DEL MIO DIO, MIO SIGNORE E MIO RE, CHE STA NEI CIELI: SE "È TANTO GRANDE E SOVRABBONDANTE, O SIGNORE, LA DOLCEZZA CHE HAI PREPARATO PER COLORO CHE TI TEMONO" (SAL 30,20), CHE COSA SEI TU, PER COLORO CHE TI AMANO E PER COLORO CHE TI SERVONO CON TUTTO IL CUORE? DAVVERO INEFFABILE È LA DOLCEZZA DELLA TUA CONTEMPLAZIONE, CHE TU CONCEDI A COLORO CHE TI AMANO.

Poi apre un’altra pagina e aggiunge:
“ABBIAMO COMINCIATO; NON CI È LECITO TORNARE INDIETRO, NÉ LASCIARE CIÒ CHE ABBIAMO INTRAPRESO. VIA, O FRATELLI PROCEDIAMO INSIEME: GESÙ SARÀ CON NOI. ABBIAMO PRESO QUESTA CROCE PER AMORE DI GESÙ; PER AMORE DI GESÙ PERSEVERIAMO NELLA CROCE. COLUI CHE CI GUIDA E CI PRECEDE SARÀ IL NOSTRO AIUTO.”

Chiunque – conclude Giorgio - volesse essere visitato da Cristo con una parola me lo chieda e io lo farò tramite questo libro. Tenete il libro chiuso tra le mani giunte, rivolgete a Gesù il vostro pensiero e quando il cuore ve lo dice, lo aprite. Però dovete sopportare qualsiasi cosa Lui vi dice! Perché Lui parla nel segreto del vostro cuore. Io sono solo un lettore e non faccio nessun commento perché solo Lui e voi sapete di che cosa state parlando. (Per ragione di privacy questa parte sarà omessa). Ora diamo spazio alle domande.

D: Per poter ricevere la gnosi è necessario nascere predisposti?
R: La conoscenza suprema è la chiave indispensabile per capire chi siamo, da dove veniamo e perché siamo qui. Ed è una grazia, la realizzazione massima che un iniziato possa raggiungere. Te la devi guadagnare giorno dopo giorno, lacerandoti la carne, con grande sacrificio. E quando hai la conoscenza di tutto, cioè la conoscenza divina, diventi un uomo-Dio perché hai conosciuto la Verità e diventi libero. Gesù diceva: “La conoscenza si acquisisce attraverso lo studio e l'azione”.

D: Quindi la gnosi si può acquisire?
R: La gnosi si può acquisire ed è alla portata di tutti. È un dono che lo Spirito Santo, l'Intelligenza Suprema, da al discepolo volenteroso che si dona agli altri e sacrifica tutto sé stesso per la ricerca della Verità. E nel momento in cui la misericordia dello Santo Spirito lo tocca, diventa un arcangelo. Può succedere a tutti ma è un'occasione che ti devi guadagnare. In tutti gli altri casi la prassi è fare tante reincarnazioni: morire e rinascere continuamente per acquisire conoscenza.  La conoscenza è la madre di tutte le filosofie. Infatti l'uomo in questo mondo si è ridotto in miseria perché è ignorante. L'uomo ha paura, vuole il potere e schiaccia gli altri perché è ignorante. Se riuscisse a comprendere che solo la conoscenza ti permette di godere delle ricchezze, di amare e addirittura governare ed essere amato dagli altri non si troverebbe in questa situazione. Ma l’uomo non vuole comprendere

D: Puoi raccontare il tuo incontro con Gesù sul lungomare di Porto Sant’Elpidio?
R: L’incontro risale agli anni ’86-’87. A quel tempo lavoravo come venditore per un’azienda di calzature. Non avevo ancora le stigmate, ma già avevo visioni e vivevo esperienze con la Madonna per cui ero già in fase di preparazione. Quel freddo pomeriggio d’inverno mi stavo recando da un cliente e con la macchina percorrevo il lungomare di Porto Sant’Elpidio. Ad un tratto noto un uomo fermo in piedi  sul lato della strada. Portava la barba e i capelli lunghi,  e vestiva abiti tipici degli indiani d’America, una sacca e dei mocassini. Percorro circa duecento metri e provo la sensazione di essere risucchiato da un vortice, sento una voce dentro di me che mi dice di tornare indietro. Allora faccio manovra con l’auto e ripercorro lo stesso tratto, mi accosto a quell’uomo, abbasso il finestrino e saluto: “Buonasera”, e Lui risponde con lo stesso saluto “Buonasera”. Dalla voce riconosco che è Lui, scendo dall’auto e Lui si rivela. Poi mi da alcuni messaggi per i fratelli di quell’epoca e altre cose che si sono verificate dopo vent’anni. Ma non era la prima volta che Lo

D: Quando Lo hai incontrato per la prima volta? Quante volte Lo hai incontrato?
R: Come faccio a dirlo? Io convivo con Gesù. E’ come se mi chiedessi quante volte ho incontrato mio figlio. E non lo so se questo è straordinario, ma è quello che sento. Io l’ho incontrato tante volte e quando è venuto e ha cenato con me, quello è stato il segno per tutti noi che Lui è sulla Terra.

D: Oggi ci hai mostrato dove si trova una delle tante porte dimensionali e alcuni effetti che ha sul corpo fisico nel momento in cui ci avviciniamo. A livello psichico si prova solo un senso di beatitudine o avviene un ampliamento delle capacità intellettive?
R: Si prova allegrezza, gioia, non un senso di beatitudine. Amplifica le capacità intellettive, sensoriali, emotive, la capacità di sincronia con il Cielo e di entrare in contatto con gli dei solari, gli Arcangeli e gli extraterrestri;  nessun uomo sulla Terra è in grado di entrarci, solo gli esseri divini. E questo avviene quando c’è la donazione totale verso il prossimo e i fratelli, verso tutti al di fuori di te stesso. Come fece la Madonna quando disse “Sia fatta di me la Tua volontà”. Solo quando ti annulli si amplifica il cervello, lo spirito, l’anima, e godi di tutto questo. Ciò non significa che sei posseduto e diventi incapace di intendere o di volere. Semplicemente diventi un altro e non sei più tu. Tutti lo desiderano ma il prezzo da pagare è privarsi di tutto, anche di sé stessi. Io ci sono riuscito, scusate la presunzione. Io sono disposto a lasciare tutto, anche la mia famiglia e le persone che amo di più. Voglio solo la felicità di coloro che amo, non la mia. Perciò mi è stata data questa grazia. Il Dio Solare viene e mi parla, perché sa che qualsiasi cosa Lui dica non la tengo per me, non la faccio mia. E se mi da dei segni d’amore attraverso le anime, io posso solo ringraziare perché lo Spirito Santo, che è il padrone di tutto ed è in tutto, attraverso questi esseri mi sta amando, mi sta ricompensando di qualcosa che Lui nella sua perfezione pensa che io ho fatto. E quindi lo accetto. Lo so che è difficile capire. Anche i miei figli, così come i miei fratelli sono un regalo dello Spirito Santo. Esso si manifesta attraverso di voi e mi dice ‘Io ti amo’.

D: L’anno 2012 sarà un anno decisivo, e riguardo ai due testimoni e al destino di questa umanità, “sapremo e saprete”. Dove possiamo identificarlo all’interno dell’Apocalisse?
R: Oggi ci troviamo nel cuore dell’Apocalisse e stiamo vivendo diversi capitoli nello stesso momento. È tutto concatenato: nel capitolo sette ci sono i sette sigilli, il capitolo undici riguarda i due testimoni vestiti di sacco, nel capitolo dodici la donna e il dragone. nel tredicesimo la bestia che viene dal mare e la bestia che viene dalla terra, e nel diciottesimo la caduta del Vaticano, la grande Babilonia.

D: Chi è il dragone?
R: Il dragone è l’Inghilterra, la testa pensante, l’impero che ha conquistato tutto il mondo. Gli Stati Uniti sono la bestia proveniente dal mare che diventa più forte del dragone e parla la stessa lingua. La Russia e l’Oriente sono la bestia che viene dalla terra. Il falso profeta è l’anticristo e tutto ciò che l’anticristo propone: la scienza senza coscienza l’energia nucleare, le bombe atomiche, etc.

D: È difficile dare una cronologia all’Apocalisse?
R: No, è fatta proprio per questo. Ad eccezione del primo e dell’ultimo, i capitoli sono scritti seguendo l’ordine delle visioni, non l’ordine cronologico degli eventi. Giovanni inizialmente ha visioni della fine dei tempi, ma le visioni successive si riferiscono a tempi antecedenti. Non dobbiamo commettere l’errore di pensare che l’ultimo capitolo dell’Apocalisse, il diciottesimo, sia da collocarsi alla fine degli eventi. Infatti la caduta del Vaticano a cui fa riferimento, potrebbe succedere anche domani mattina mentre il capitolo sette, i sette sigilli, è da collocarsi alla fine dei tempi. La prima visione è l’annuncio della venuta di Cristo: “Ecco, viene sulle nubi e ognuno lo vedrà; anche quelli che lo trafissero e tutte le nazioni della terra si batteranno per lui il petto. Sì, Amen!” (Apocalisse 1:7) e chiude con “E vidi la santa città, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo da presso Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo.” (Apocalisse 21,2). La tecnica e lo stile di stesura ovviamente non sono una sua volontà: furono tali affinché solo gli iniziati e chiamati ne comprendessero il significato. Tutti i messaggi che io ricevo oggi, e in parte anche i messaggi ricevuti da Eugenio, sono spiegazioni dell’Apocalisse di Giovanni.

D: Questo vale anche per le profezie di Rasputin?
R: Le profezie di Rasputin sono un aiuto alla spiegazione, ma sono sempre annunci in parabole con doppi significati. Mentre i messaggi che io ricevo dal ’92, e soprattutto nel ‘Terzomillenio’  a partire dall’anno duemila, sono chiari e parlano il nostro linguaggio. Solo uno stolto non capirebbe, perché non vuole capire.

D: Perché Rasputin, che era guidato dall’apostolo Giovanni, ha voluto dare altre profezie? Non poteva limitarsi a spiegare l’Apocalisse?
R: Lui ha ubbidito ad una volontà superiore: noi messaggeri siamo solo strumenti e facciamo la volontà di coloro che ci guidano. Noi non scegliamo, facciamo quello che il Cielo chiede.

D: Perché il cielo ha trasmesso altre profezie?
R: Le profezie sono le stesse, espresse con un linguaggio differente. I messaggi che oggi riceviamo, provengono sempre dagli stessi esseri. Non sono cambiati mai, sono semplicemente più comprensibili, più accessibili. I messaggi di Eugenio, ad esempio, non arrivavano a tutti, ma solo a chi dovevano arrivare. Mentre oggi i nostri messaggi sono tradotti anche in inglese, per cui anche un miliardo e mezzo di cinesi hanno accesso. Tutti possono leggerli, se vogliono. Il problema è volere. E sono sempre più convinto che il nostro sito internet, oggi visitato da decine di migliaia di persone, viene letto anche dai potenti della Terra; io, come tutti i contattati, sono seguito anche dai servizi segreti dei paesi più potenti che sanno perfettamente che sono guidato da intelligenze superiori. E non mi riferisco agli scritti dove si parla di Cristo, che loro considerano deliranti. Ma a quelli che parlano di politica internazionale, di guerre o di certe malattie che io anticipo. Il Vaticano è il primo fra tutti.
I fratelli extraterrestri mi hanno anche informato che nelle nostre arche si infiltreranno personaggi dei servizi segreti. Non entreranno nel gruppo operativo, ma ci gironzoleranno intorno, partecipando agli incontri pubblici e alle conferenze. Sono molto intelligenti e potrebbero avvicinarsi dicendo di aver visto la Madonna e di aver ricevuto dei messaggi per poi offrire collaborazione. Ma io ho un dono, e so chi sono. E comunque mi hanno anche assicurato che mi proteggeranno da tutti e da tutto. C’è solo una cosa dalla quale gli extraterrestri non mi possono proteggere: da me stesso e dai miei fratelli, quelli che amo di più. Su questo mi devo proteggere da solo usando il discernimento. Certo è che se il tradimento di fratelli che io amo dovesse mettere a rischio l’opera, loro interverrebbero per l’opera, non per me.

D: La notte di Natale ho sognato che nell’essere umano avveniva una mutazione genetica per la quale una minoranza della popolazione, forse l’1% o poco meno si trasformava in farfalle a dimensione uomo. E sebbene queste creature volassero, il resto della popolazione comunicava con loro. Solo l’istituzione si rivelava ostile e cercava di rinchiuderle in una sorta di carcere o manicomio. A tutto questo si opponeva una minoranza, tra cui c’eravamo anche noi, che le nascondeva e proteggeva.
R: Questo sogno è molto bello e significativo. L’1% della popolazione sono le persone che si salveranno. La Mariposa, la farfalla, è il simbolo della spiritualità, e rappresenta gli eletti. Coloro che cercano di proteggerli, tra cui noi, sono i discepoli dei 144.000. Il nostro destino è diventare loro discepoli, e già lo siamo, ma dobbiamo rimanere fedeli alla chiamata.

D: Gesù disse: «Quanto a coloro che non vi accolgono, nell'uscire dalla loro città, scuotete la polvere dai vostri piedi, a testimonianza contro di essi» (Lc 9,5). Che cosa significa?
R: Significa che ovunque andiamo o siamo invitati, se non ci ascoltano o non ci rispettano, abbiamo il diritto di non dare loro la Verità, di scrollare la polvere dai calzari e andarcene. E a questo passo del Vangelo ne aggiungo un altro: «Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi» (Mt 7,6). Quindi non date le perle ai porci, altrimenti le masticano e poi ve le risputano addosso. Noi dobbiamo dare tutti noi stessi nella divulgazione della Verità, ma dobbiamo avere il discernimento;  e a chi non vuole conoscere la Verità non dobbiamo trasmettere nulla e rispettare la loro scelta. Questo non significa che possiamo giudicare a priori e decidere a chi dare: noi dobbiamo dare a tutti, sempre, e poi vedere chi è idoneo ad approfondire.

D: Come si fa a capire se i segni che si ricevono durante momenti particolari e che lasciano sensazioni bellissime sono positivi o sono inganni?
R: Sono segni che vengono dalla luce nel momento in cui queste sensazioni bellissime, questi segni di luce, ti proiettano nell’azione a favore dei tuoi fratelli, nell’aiutare il prossimo, nel diffondere con coerenza il messaggio e a non giudicare gli altri; a non esaltare la propria persona ed essere sempre in sintonia con gli altri, al servizio di Gesù Cristo per essere uno strumento di amore e di giustizia. Se invece questi segni ti ostacolano nell’opera che è annunciare la venuta di Gesù Cristo, ti impastoiano la mente e ti fanno perdere tempo, allora è meglio lasciar perdere. Questo concetto è molto importante. Tutto ciò che apporta all’opera dell’annunciazione, è un segno divino. Tutto ciò che nell’opera di Cristo ristagna o è statico, viene dal diavolo.

D: Questa notte ho fatto un sogno particolare. La scena era scena nitida, quasi reale. Mi trovavo in un luogo di campagna, simile a questa arca e Giorgio era in compagnia di Sonia ed altre persone, me compreso. Ad un certo punto ho percepito in modo molto forte quello che stava per succedere. Si avvicina in velocità un'autovettura con a bordo alcuni uomini e tutti avevamo intuito che erano venuti per Giorgio. Dalla macchina escono due o tre individui che vogliono colpirlo e Sonia tenta di difenderlo chiudendo la porticina del cancello. Ma Giorgio sa benissimo cosa l’aspetta, e invece di difendersi apre la riapre, e uno di loro gli spara. Tra i presenti c’era anche la persona che lo aveva tradito, un fratello che gli stava vicino da tanto tempo. Io mi dispero mentre Sonia in modo compassionevole mi abbraccia e mi fa comprendere quello che era successo. Giorgio sembrava morto e invece, nonostante il colpo d’arma da fuoco non era così. Il sogno è finito con Giorgio più vivo e forte di prima che diceva: “Signore, sia fatta la Tua volontà’”.
R: Io non ho aperto l’imitazione di Cristo. Diciamo che il sogno è molto significativo.

D: Perché il tradimento dei tuoi fratelli più vicini è l’unica cosa da cui i fratelli extraterrestri non ti possono proteggere?
R: Perché l’opera di Cristo implica il tradimento, la passione, la crocifissione e la persecuzione; e se il tradimento fa parte dell’opera di Cristo, loro non possono contrastarla. Spero che non accada, ma dipende da me e da voi, non da loro. In ventidue anni di stimmate io credo di averle vissute tutte: la passione e la crocifissione, nel mio piccolo con le stimmate e il tradimento; manca la persecuzione, il carcere e la morte che penso vivrò tutte nello stesso momento. Su questo posso solo dire “Sia fatta la Sua volontà”, perché fa parte del mistero della Sua Opera. Se ci sarà il tradimento, lo devo sopportare come l’ha sopportato Cristo, altrimenti non sono un Suo discepolo. Noi guerrieri dobbiamo essere sempre forti nel superare le prove, uniti e lottare. Il vittimismo non ce lo possiamo permettere perché, lentamente ma inesorabilmente porta verso il tradimento.

D: È giusto protestare se si viene sfruttati sul posto di lavoro?
R: Si, devi protestare e farti dare ciò che ti spetta. Questo è legittimo soprattutto perché quello che ti è dovuto tu lo usi per vivere e servire Cristo. Quindi il fine ultimo è fare l’opera. Se il fine fosse invece un altro, e riguarda solo te stesso, la protesta è legittima ma è una protesta egoista. Ma io sono convinto che la tua sarebbe una protesta altruista, perché quello che ti è dovuto poi tu lo faresti fruttare per far l’opera alla quale sei chiamata.

D: E se la protesta mette a rischio il posto di lavoro?
R: Se protestando rischiassi il posto di lavoro, devi attuare il discernimento e valutare la situazione. Se il ‘dovuto non percepito’ ha conseguenze che si ripercuotono su tutti noi, vale la pena di lottare e rischiare. Ma se in quel momento il tuo piccolo stipendio ti permette comunque di vivere, di fare l’opera e di partecipare, è più importante sopportare. La devi prendere come una persecuzione divina e dire ‘Sia fatta la Tua volontà’. Se invece quello stipendio non ti permette di sopravvivere, devi lottare a denti stretti con fede e otterrai ciò che ti spetta. Io la penso così, questa è la mia metodologia. Quando ero giovanissimo, e non avevo ancora le stigmate, lavoravo dodici ore al giorno, sette giorni alla settimana, e non godevo di alcun diritto. Tutto questo per quattrocentomila lire al mese. Prendere o lasciare. E quando feci ad Eugenio la domanda che ora tu hai fatto a me, lui mi rispose: ‘Quattrocentomila lire ti permettono di mangiare, di venire da me e seguirmi? Se si, allora fatti sfruttare. Anche Gesù si è fatto frustare. Perché se domani ti licenziano, devi ritornare a casa dai tuoi genitori e quello che fai ora non lo potrai più fare”. Quindi ho attuato il discernimento, ho continuato a lavorare e quando protestavo lo facevo entro i limiti. Questa è una scelta, non è un obbligo: io ho sentito di fare così, di stare vicino alla mia guida, al mio maestro. L’ho presa come una prova.

D: A Fatima, giorni prima dell’apparizione mariana, i pastorelli incontrarono l’angelo della pace che li preparò insegnandogli una preghiera di perdono per coloro che non credono, non sperano e non amano il Signore. Dopo alcuni giorni lo stesso angelo portò l’Ostia consacrata a Lucia, porse il calice a Giacinta e Francesco e da quel momento l’angelo non tornò più. Che significato ha?
R: È il messaggio di Cristo. Pregare per chi non crede, per chi è contro Dio, e perdonare, affinché li possiate aiutare a risvegliarsi. Fino al giorno in cui Gesù non scenderà dalle nuvole io prego che i cattivi si pentano, perché dopo non ci sarà più scampo. Noi dobbiamo arrestare e imprigionare i delinquenti, ma poi pregare per loro affinché si ravvedano; non dobbiamo torturarli, ma convincerli a pentirsi. Io prego che un giorno Totò Riina si penta, mi chiami e dica tutta la verità, che venda tutti i suoi beni  per aiutare i bambini bisognosi e le famiglie dei bambini che ha fatto massacrare.  Solo così andrà in paradiso, altrimenti dovrà marcire in carcere e andare all’inferno. Questo è il messaggio di Cristo. Fino all’ultimo istante dobbiamo pregare che i grandi criminali si pentano, passino dalla nostra parte. Saranno accolti a braccia aperte, ma devono dire tutta la verità e dare tutto, ma proprio tutto.

D: Perché l’ostia la da interamente a Lucia mentre il calice lo divide tra Giacinta e Francesco?”
R: Lucia è portatrice del messaggio, mentre Francesco e Giacinta lo devono sostenere. Purtroppo, a mio parere, Lucia non ha portato a termine la sua missione; mentre Giacinta e Francesco si, perché si sono reincarnati.

Giorgio apre nuovamente l’Imitazione di Cristo e legge:
“ABBIAMO COMINCIATO; NON CI È LECITO TORNARE INDIETRO, NÉ LASCIARE CIÒ CHE ABBIAMO INTRAPRESO. VIA, O FRATELLI PROCEDIAMO INSIEME: GESÙ SARÀ CON NOI. ABBIAMO PRESO QUESTA CROCE PER AMORE DI GESÙ; PER AMORE DI GESÙ PERSEVERIAMO NELLA CROCE. COLUI CHE CI GUIDA E CI PRECEDE SARÀ IL NOSTRO AIUTO.”
E ancora: “O FIGLIO, OGNI TUA FACCENDA AFFIDALA A ME; A TEMPO GIUSTO DISPORRÒ SEMPRE IO PER IL MEGLIO. ATTIENITI AL MIO COMANDO E NE SENTIRAI VANTAGGIO. O SIGNORE, DI GRAN CUORE AFFIDO A TE OGNI COSA.”

D: Per quale motivo Gesù Cristo si è manifestato in quel preciso momento storico?
R: Non c’è un singolo motivo. I motivi sono tanti. Principalmente perché in quel momento l’umanità si trovava, come si trova oggi, ad un bivio. O meglio, uno dei tanti bivi, perché l’umanità è nata milioni di anni fa, non qualche migliaio come sostiene la religione ebraica e la legge islamica. Quella è solo una grande favola. In quel tempo si trovava di fronte a una svolta spirituale, nella quale poteva intraprendere un cammino positivo. Se avesse accolto Gesù, ci sarebbe stato un effetto domino in tutto il mondo che l’avrebbe proiettata in una superciviltà. Il popolo di Israele in quel momento era l’incarnazione di una razza spiritualmente, culturalmente e intellettualmente superiore; la sua genetica nei millenni si era mescolata con egiziani, assiri, babilonesi, orientali ed era diventata forte a tal punto che se avesse accettato Gesù avrebbe proiettato l’umanità intera verso valori cristici. Questo te lo dimostra il fatto che sia avvenuto esattamente il contrario, e che il cristianesimo ha conquistato il mondo negativamente. C’è stato l’effetto domino inverso, ed è questo il motivo per cui Hitler l’ha annientata. Gesù è nato nel popolo che portava la genetica del Padre Adonay, il popolo più evoluto. Voi dovete credere per fede che il sondaggio effettuato dagli extraterrestri in quella piazza dove è stato gridato ‘Crocifiggi!’ rifletteva la volontà di tutta l’umanità. Se avesse gridato ‘Barabba!’ la legione celeste sarebbe intervenuta a favore del popolo che aveva scelto Cristo. Purtroppo il popolo ha scelto il potere, non Cristo.

D: Non avrebbe potuto scegliere altri popoli evoluti, come ad esempio i Pellirossa?
 R: Forse li era già stato. Cristo è venuto tante volte nel mondo. La manifestazione più eclatante di Gesù è stata in Cristo perché si è incarnato, ma Gesù Cristo si è mostrato anche in altre civiltà e popoli. Infatti in un passo nel Vangelo Gesù dice: “Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono inviati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una gallina raccoglie i pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! (Mt 23,37). Cristo si è presentato attraverso Krishna, la Coscienza Cristica, Buddha, Confucio, etc; ma l'espressione massima di tutti gli esseri cristici, che è Gesù Cristo, ha scelto Israele perché in quel momento c’erano i presupposti e, nonostante tutte le sue contraddizioni, spiritualmente era più evoluto. Infatti Gesù non era solo: c'era Giovanni Battista, la Madonna, e altri esseri divini.

D: Riguardo alla nascita di Cristo sulla Terra, una corrente sostiene che moltissime comunità in quel periodo fossero preparate all’Avvento, e lo aspettavano. E c’è addirittura chi sostiene che la Madonna e molte altre donne, fossero spiritualmente preparate con la consapevolezza che una di loro sarebbe stata la prescelta.
R: Si, c'è stata una preparazione, così come c'è stata in tutti noi che seguiamo l'opera spirituale, la Verità. Nessuno di noi sapeva chi sarebbe stato il prescelto. Il prescelto fu indicato dalla volontà divina nel momento in cui riceve le ferite di Cristo sul suo corpo.  La stessa cosa avviene per la Madonna. Lei nella sua purezza, intimità e spiritualità si preparava, ma non sapeva. Quando è stata scelta ha saputo, e quando ha detto  “Si”, lo spirito della Terra l'ha compenetrata. Si sono preparate in molte, ma hanno scelto la migliore.

D: Così come è avvenuto per Gesù e Giovanni Battista, anche Maria venne a contatto con la comunità essenica?
R: La Madre Celeste ha ricevuto una iniziazione spirituale molto stretta sulla discendenza di Mosè, del Dio Adonay. A Lei verrà affiancato uno sposo spiritualmente preparato ad essere la sua guida.  Giuseppe infatti era un iniziato delle scuole esseniche e,  a differenza di chi seguiva la legge severa di Mosé, era molto aperto sulle donne; se così non fosse stato, nel momento in cui Lei viene concepita, la legge gli avrebbe imposto il ripudio.  Invece lui capisce che è una volontà di Dio, diventa il suo istruttore e sarà lui ad iniziare Lei. Nel momento in cui la Madonna dice “Si” e il seme di Cristo entra nel Suo seno, Lei non è più discepola di Giuseppe, ma Lei e il Bambino diventeranno la guida di Giuseppe che in quel momento termina la sua missione.

D: Gesù è nato con parto naturale?
R: Alla nascita di Gesù, nella grotta oltre al bue e l’asinello, era presente una levatrice. Durante il travaglio la Madonna ha sofferto tantissimo, ma al momento del parto c'è stato un intervento astrale degli esseri di luce per evitare che l’utero della Madre Celeste, che era vergine, potesse lacerarsi e per diluirne il dolore. Loro sono padroni della vita e della morte, possono fare questo ed altro. Durante l’espulsione la levatrice vide l’utero aprirsi e il bambino fuoriuscire da una sfera di luce, che in quel momento fungeva da calmante. Probabilmente, dopo duemila anni, la levatrice in preda allo shock sta ancora vagando per Israele a raccontare il fatto… Sopra la grotta c’era un’astronave di luce, quella che la tradizione indica come la stella cometa e siccome non c’era nessuno ad accogliere il loro Re, a rendere omaggio al Re dell’Universo, gli esseri di luce si presentarono ai pastori e li inviarono ad adorarLo. Quegli esseri sono gli stessi angeli giustizieri che volevano intervenire per impedire la crocifissione: una specie di “ribellione” tra le legioni angeliche che Ashtar Sheran, che è l’arcangelo della giustizia che opera nel nome di Cristo, ha sedato immediatamente.

D: Che rapporto aveva Gesù con Giuseppe?
R: Il rapporto tra Gesù e Giuseppe è stato sempre da Maestro a discepolo, al contrario: il bambino faceva da maestro al padre. Nella vita domestica Gesù si lasciava guidare perché fisicamente era comunque un bambino; ma nella vita, nella sapienza, Lui diceva quello che si doveva fare e quello che non si doveva fare. Io non credo che Gesù abbia avuto fratelli fisici, ma siccome il Vangelo ne parla, non lo escludo. E’ probabile che i fratelli di Gesù fossero figli di Giuseppe, che nel matrimonio precedente l’unione con Maria, era rimasto vedovo. Giuseppe morirà di vecchiaia quando Gesù, ancora giovane, non aveva ancora iniziato la Sua missione; sarà Gesù stesso a sollevarlo in astrale.

D:  C’è una possibile correlazione tra la persecuzione vissuta da Giuseppe e Maria, e l’esodo ai giorni nostri  di tutti i popoli extracomunitari?
R: Certo. L'esodo biblico si ripete.

D: La mamma di Maria ha avuto le stesse esperienze della figlia?
R: Maria è stata concepita naturalmente. La madre di Maria, che era armena, ha vissuto delle esperienze dove ha preso coscienza che sua figlia era speciale.

D: Perché nella parabola dell’amministratore infedele Gesù dice: «Fatevi degli amici con le ricchezze ingiuste» (Lc 16,9)?
R: I figli di Dio, che Gesù nella sua grande misericordia definisce ‘poco avveduti’, sono molto meno astuti dei figli del mondo. Infatti nel Vangelo dice anche “Se i miei figli avessero l'astuzia del demonio, Io avrei molti più frutti nel mio Regno”.  Con questa parabola Gesù vuole far capire che se vieni favorito da una ricchezza proveniente da fonte dubbia, devi usare l’astuzia, quindi trasformarla e usarla per fare del bene. Un esempio calzante di questa parabola sono i beni confiscati alla mafia e utilizzati per finalità sociali. Alla redazione di Antimafiaduemila lo Stato dovrebbe assegnare alcuni beni e dei fondi tra quelli confiscati a Provenzano e Ciancimino e contribuire così alla nostra lotta alla mafia. Ma siccome lo Stato è più mafioso dei mafiosi, non lo farà mai. E vi faccio un altro esempio. Se mi chiamasse un illustre sconosciuto e mi dicesse: “Io ho condotto una vita indecorosa, nel lusso sfrenato e ho guadagnato tanti soldi. Ma sono cambiato e li voglio dare a te”, io li metterei subito a servizio di Cristo, e Lui mi benedirà. E benedirà anche colui che ha fatto la donazione, perché ha donato all’uomo giusto. La nostra è una guerra spirituale, quindi dobbiamo lavorare in questo sistema schifoso e usarlo per portare le anime a Cristo.

D: Alcuni sostengono che in un prossimo futuro le  dodici tribù, compreso la nostra che è la giovannea, si dovranno riunire. Ci verranno date istruzioni su come operare con le altre comunità?  
R: Spiritualmente è così, ma nella pratica non so come avverrà. Con la lotta alla mafia e il volontariato noi abbiamo contatti con diverse comunità spirituali. Io credo di averne già individuate alcune che collaborano con noi e che apparentemente sono diverse da noi, ma in futuro ne incontreremo delle altre e ne gioiremo. Ma se non ci dovessimo unire a tutte, significa che per preservarci tutte e dodici Dio vuole che rimaniamo così. Ma vi posso tranquillizzare subito. Io sulla Missione e su quello che dobbiamo fare so già tutto, non devo aspettare nessuna istruzione. Eventualmente saranno gli altri si dovranno adattare a quello che devo fare io.

D: Nell’epoca che stiamo vivendo, la donna offre all’umanità qualcosa di diverso rispetto a prima?
R: Io posso parlare per quello che vivo nella mia vita e quello che succede nel mondo. Ad eccezione di tutti i bambini che sono puri e innocenti per antonomasia, oggi purtroppo il male è ovunque, mescolato tra uomini e donne: ci sono uomini e donne sanguinari e criminali, uomini perversi e donne perverse. Ma se in questo momento dovessi scegliere e affidare qualche compito, tra i due sceglierei una donna. Perché la donna ha vinto su molte cose nella vita, anche qualche battaglia spirituale contro il demonio, mentre l’uomo le ha perse tutte e ha fallito la propria missione. Quindi è grazie alla donna se vinciamo qualche battaglia spirituale, umana  e  sociale. Io ho un rispetto sacro per la donna e sebbene ci siano uomini per cui darei la vita, mi fido più di lei. Oggi è raro incontrare uomini veri: non hanno più dignità, un onore. Sono diventati flosci, non hanno resistenza, non hanno forza. Mentre le donne sono forti, sono madri, e per le loro cause danno la vita.

D: Come può una donna far tornare l’uomo forte?
R: La donna non riuscirà a far ritornare l’uomo forte, solo Cristo lo può fare. L’uomo, che ha perso l’onore, la dignità, la forza, l’amicizia, la serietà e tutti quei valori tipici del Tao, con l’umiltà dovrebbe dire: ‘Donna, sei più brava di me, aiutami’. Io, grazie a Dio, in tutte le arche del mondo ho degli amici che sono uomini veri. Anche tutti i ragazzi delle arche sono uomini e soldati veri, ma purtroppo rispetto al resto del mondo siamo in minoranza. Infatti le donne che ci accompagnano ci amano tantissimo, con forza, amore e rispetto, perché gli uomini veri oggi non sono la regola, ma l’eccezione.

D: Krishna usava la spada della giustizia nel senso pratico e fisico. Era una sua particolare prerogativa?
R: Non era una prerogativa particolare: aveva una missione ben precisa, quella di portare la giustizia per riequilibrare dove c’era il caos. Gesù invece ha portato l’offerta di redenzione. Oggi, alla fine dei miei giorni, mi permetto di dire che Cristo è più grande di Krishna, più grande di tutti. Tutti si devono inginocchiare di fronte a Lui, anche Krishna. Tutti i maestri, gli iniziati, i grandi inviati da Dio sulla Terra, perché Gesù Cristo è l’incarnazione divina dell’Avatar degli avatar. Cristo ha superato tutti perché è stato l’ultima offerta di redenzione con l’Amore più grande di tutti gli amori e adesso a Lui sarà data la spada della giustizia. E lo dice un uomo che ama tutti i maestri che sono venuti sia da Oriente che da Occidente. Ma non c’è essere più grande di Cristo. Krishna, così come Yogananda e altri grandi maestri ha avuto una missione, mentre Cristo ha avuto “la missione” e tutti ci dobbiamo conformare, stare al suo fianco, e riconoscere in Lui il Maestro dei Maestri. Questo è il tempo per farlo, altro tempo non ce n’è.

D: Dai mezzi di comunicazione si ha l’impressione che ci siano meno remore nel parlare del 2012 Può essere nutrita la speranza che l’uomo capisca,  si ravveda e decida di cambiare rotta?
R: No, io non nutro alcuna speranza. Tutto è possibile, anche un grande miracolo, ma  non ci credo perché i fatti mi dicono il contrario. Se ci fosse anche un solo barlume di miglioramento, crederei. Ma io vedo solamente una corsa folle verso l’autodistruzione.

D: Quanto sta succedendo in Iran con i test missilistici delle navi iraniane e le minacce di bloccare lo stretto, prelude ad una guerra?
R: Si, certo. Sono tutti preludi ad una guerra, come lo sono la questione delle centrali nucleari, l’arricchimento di uranio, l’attacco preventivo di Israele contro l’Iran, la Siria, etc. Sono scintille che ci fanno comprendere che la situazione non è pacifica, ma è sempre tesa. E la questione iraniana è molto estremamente preoccupante, perché si potrebbe scatenare qualche cosa che solo noi che seguiamo l’opera possiamo immaginare.

D: Secondo uno studio effettuato da un istituto della California il disastro di Fukushima continua a mietere migliaia di vittime a causa delle radiazioni. Secondo te per quanti anni ne subiremo gli effetti?
R: Per tantissimi anni. Se non tornasse Cristo, per milioni di anni.

D: Il gruppo Bilderberg è uno strumento occidentale del potere per gestire il potere mondiale. Esiste un gruppo simile anche in Oriente?
R: Il gruppo Bilderberg lo puoi paragonare ad un’organizzazione di rappresentanti e agenti che lavorano per delle aziende che fabbricano pentole. Nessuno è proprietario, sono tutti impiegati, e siccome in questo momento il mercato è saturo, hanno deciso di scatenare una guerra per incrementare la domanda. Sono solo dei pagliacci, dei portaborse, anche se talvolta i veri padroni inviano dei veri dirigenti.
In Oriente i grandi potenti che si riuniscono ci sono, ma sono pochi. A contrastare i Bilderberg c’è principalmente la Cina che ha un potere centrale e comanda veramente sui ricchi; poi segue la Russia e i mercati asiatici dei grandi mafiosi. Questi due blocchi di potere, come lo stato e la mafia, sono in trattativa. Trattano continuamente sulle strategie da attuare: sulla sopravvivenza dei pochi ricchi che governano il mondo sono sempre d’accordo, su altri temi a volte non lo sono. In questo momento c’è un problema gravissimo che è il tema strategico generale: i grandi potenti temono che alcuni paesi perdano potere rispetto a Cina, Russia e alcuni paesi arabi e asiatici, e si scateni una guerra mondiale. Alla Cina, che è lo stato più ricco del mondo, e alla Russia, che è lo stato più ricco del mondo in risorse, questo poco importa: proseguiranno con le loro strategie di mercato e di potere e si difenderanno se verranno attaccati. Mentre noi, Occidente, che stiamo morendo e agonizzando, attaccheremo. La Russia se provocata può chiudere le frontiere a tutti, diventare uno stato dittatoriale autoritario come l’unione sovietica e garantire per cento anni la sopravvivenza del popolo russo; non ha bisogno  di materie prime, né di soldi, di petrolio, di gas o carbone, né di armi nucleari. Mentre la Cina ha bisogno di comprare tutto e per questo motivo si è aggrappata alla Russia, che le garantisce protezione militare in cambio della sua ricchezza. Il quadro della situazione lo conosco nei minimi dettagli perché su questo sono stato informato dagli extraterrestri. Quindi la strategia sul tavolino dei Bilderberg è quella di attaccare la Cina, tra il 2017 e il 2020, e bombardarla anche con armi atomiche se necessario. Questo fa si che la profezia dell’apocalisse si avveri. Purtroppo non avevano previsto che la Russia si rivoltasse contro gli Stati Uniti e l’Europa, quindi i conti si dovranno rifare. Perdere la Russia significa essere condannati a morire: economicamente, nella migliore delle ipotesi. Nella peggiore delle ipotesi, perdere di nuovo la guerra, se ci sarà.

D: Che ruolo riveste l’Italia in questo quadro di politica internazionale?
R: L’Italia è una provincia piccolissima che insieme al Latino America e alla Spagna rappresentano la nuova Galilea di un nuovo impero romano: gli Stati Uniti. Noi siamo una provincia dell’Impero statunitense che, come duemila anni fa è in declino, in disfacimento e per evitare di implodere e autodistruggersi, i suoi capi, nella loro follia, stanno organizzando una guerra dove intendono utilizzare tutte le armi che hanno a disposizione. Duemila anni fa fu sconfitta dai barbari perché nonostante combattesse ad armi pari o addirittura in vantaggio, era divisa, corrotta e per questo la sua economia era allo sfacelo. Mentre gli avversari avevano una grande forza: l’unione, la compattezza e la determinazione. La storia si ripeterà in forma molto più grande. Purtroppo, con grande rammarico, oggi ci sono le armi nucleari e i due imperi che si contengono il mondo, non vogliono capire nella loro follia, che si autodistruggeranno. L’Italia oggi rappresenta un punto di snodo centrale e strategico. A livello politico ha da sempre rappresentato la frontiera tra est e ovest, tra due grandi blocchi: l’Unione sovietica e l’Occidente. E a livello economico, chi ha nelle mani il nostro Paese, governa il mondo. E’ una terra ricca di arte, di cultura, di menti geniali e di immensi patrimoni liquidi delle organizzazioni criminali. C’è anche una forte spiritualità e chi ha in mano il mondo e studia l’esoterismo lo sa benissimo.  Questi uomini, compreso il Vaticano, appartengono ai grandi poteri illuminati, ai grandi poteri massoni. Chi ha nelle mani l’Italia, e oserei dire anche il Latino America, ha nelle mani parte del mondo, forse il mondo intero.

D: Che ruolo ha rivestito Berlusconi?
R: Berlusconi era uno strumento, come tutti gli altri. Inizialmente era ubbidiente, ma poi ha cominciato a sfarfallare con le tentazioni. Allora i capi del mondo gli hanno imposto di fare marcia indietro e, se non avesse ubbidito  lo avrebbero fatto attraverso la mafia, mettendo a ferro e fuoco l’Italia con le stragi dove sarebbero morti magistrati, giornalisti e anche gente comune. Avrebbero fatto saltare in aria mezza Palermo e il risultato lo avrebbero ottenuto comunque. E’ probabile che nella trattativa gli abbiano garantito la rielezione e quindi l’immunità. O addirittura, quando si calmeranno le acque, lo eleggeranno senatore a vita per i meriti. E Berlusconi, da buon imprenditore, non si è opposto. Lo hanno sostituito con un uomo eletto in poche ore senatore a vita e subito dopo presidente del Consiglio. Questo è il potere, non esiste la democrazia.

D: Che posizione occupa Putin rispetto ai potenti del mondo?
R: Putin è l’esponente del potere forte russo, della grande ricchezza degli oligarchi russi. Ma non è un burattino. E’ uno che sta nel potere, ma non si fa gestire dal potere, e vuole gestirlo insieme agli altri. Adesso non so cosa succederà, ma se riuscirà a farsi rieleggere il mondo dovrà stare attento. Perché Putin, a differenza del presidente gli Stati Uniti che non conta quasi niente, è uno che comanda veramente la Russia.

D: La Russia non è stata mai conquistata?
R: No, e non lo sarà mai. Non a caso si chiama santa madre Russia. Putin nella sua mafiosità insiste con il dire che la Russia non attaccherà mai nessuno. Ma se noi attaccheremo, si difenderà e distruggerà tutti. Come ho già spiegato, il blocco Russo - Cino è la spada al servizio di Dio.

D: Quindi in un certo qual modo è protetta?
R: Se deve fare una missione, si. La Madonna ha sempre detto che la Russia è il castigo di Dio per gli uomini.
Si chiude cosi questo ciclo di incontri carichi di intensità e profondità spirituale che ci hanno accompagnato dalla vigilia di Natale fino al nuovo anno. Ad ascoltare colui che sta preparando la strada al Maestro dei Maestri e con la sua fiamma d'amore pazientemente ci addestra, armandoci di fede e sete di giustizia in questa battaglia contro il male. Affinché il desiderio e la gioia di servire il Cristo bruci dentro i nostri cuori e alimenti i nostri spiriti, fino al glorioso gran finale: il ritorno del Figlio di Dio Gesù Cristo. L’Amore più grande di tutti gli Amori.

Sandra De Marco
San Giovanni di Polcenigo
01 marzo 2012