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GIORGIO BONGIOVANNI: "UNA MISSIONE SPIRITUALE DIVINA È TALE, SE C’È L’IMPEGNO NELLA SOCIETÀ CIVILE A FAVORE DELLA PACE E DELLA GIUSTIZIA IN TUTTI I SENSI".
Di Sandra De Marco
Non ho mai preteso di sapere cosa sia l'amore. È una parola tanto falsata e contaminata da schemi, ideologie, ristretto da esperienze di vita e credenze popolari. Storpiata da un linguaggio umano limitato, invischiata tra sacro e profano, tra ciò che noi crediamo potrebbe o non dovrebbe essere. Eppure tutta la mia vita avrei voluto che l’amore fosse diverso, lo sentivo soffocato da luoghi comuni e definizioni inadeguate e in cuor mio non ho mai smesso di cercare quel qualcosa che colmasse il vuoto abissale che le cose di questo mondo non riuscivano a saziare.
Finché un giorno é apparso lui. Una storia come tante. Cambiano i personaggi, i luoghi, ma tutte convogliano nello stesso cammino, tutte rispondono alla stessa chiamata. L’ho guardato incuriosita, con sospetto, quell’uomo dall’accento siciliano, quasi fosse uno straniero venuto da un paese cosí lontano. Non ho neppure contemplato i sacri Segni che portava, li ho ignorati totalmente, forse nel mio inconscio impaurita di lasciarmi travolgere da qualcosa di troppo grande, di dover mettere in discussione il mio essere ribelle, quasi selvatico, anticonformista ad ogni costo, di accogliere e infine sottomettermi ad un Amore che non avevo assolutamente calcolato.
Per tanto tanto tempo ho osservato da lontano ogni suo movimento, pesato ogni parola, con il timore struggente che prima o poi lo avrei colto in fallo, nel terrore di dover riconoscere a me stessa che quel Sogno non si era mai avverato.
E invece no, ogni giorno lo riscoprivo più grande e più vero. Ogni giorno mi ritrovavo assetata più di prima da quell’amore indescrivibile, disumano, che questo essere ha incarnato.

Ho inseguito con il cuore un uomo con una croce enorme sulla spalla attraversare questa umanità in lungo e in largo, l’ho visto trovare il tempo per dare ascolto ad ogni anima bisognosa di affetto e conforto, ridare la speranza e la gioia di vivere nonostante tutto, donare la forza di amare in ogni condizione, anche la più disagiata.
Ho intravisto l’amico che sa attendere pazientemente con fiducia e a lungo, che non si stanca mai dell'uomo e delle sue infedeltà, disposto a cercare per primo anche il più arrogante, a ripartire da zero. Ho passato notti insonni tra messaggi e cronache di tanti splendidi fratelli, fino a distruggere il mito del “meglio soli che male accompagnati”, realizzando che ognuno di loro, anche quelli che nella mia superbia evitavo, mi erano maestri; che senza di essi questo cammino non aveva alcun senso. L’ho visto forgiare come un padre tanti giovani, istruirli fino a notte fonda armandoli di valori universali, stringere tra le sue braccia tutti i pargoletti che gli sono corsi incontro, consolare e spronare atei e credenti, anche i più anziani, per costruire quel mondo migliore di giustizia, pace e amore, promesso.
L’ho visto vivere la Passione di Cristo tante tante volte ed un istante dopo raccogliere tutte le sue forze, con quel sorriso che divampa e dissolve ogni incertezza e debolezza umana e, nonostante le immani sofferenze, con passo tremolante andare a servire i suoi fratelli; raccomandando all’infinito senza mai stancarsi di restare uniti nel Suo nome.
A tutti loro parlava del Figlio di un Dio, di quel Nazareno dimenticato dal mondo, imitandoLo in ogni Suo passo, tanto da non riuscire più a separare l’uno dall’Altro, vestito di quell’umiltà che sconvolge la pochezza e la miseria dell'uomo, che ti impedisce di scivolare nell'abitudine, nella superficialità, nel pressapochismo. Il solo uomo che in questi tempi bui ha il coraggio di annunciare l’ira tremenda del Padre che sovrasta questa generazione perfida e malvagia, il Suo pentimento per averla creata e la volontà Superiore di distruggerla. L’ho sentito gridare il Vangelo con l’esempio di una vita, puntare il dito e lottare contro le ingiustizie, insegnando ad avere fede e la forza di tenere sempre le mani salde sull’aratro, nell'attesa del Ritorno con Potenza e Gloria del Re dei Re.
 
Sono passati quasi dieci anni e ancora oggi non ho la pretesa di dire cosa sia l’amore vero, ma il mio sguardo dinanzi al Verbo che si fa parola è rimasto immutato: quello di un bambino con gli occhi sconvolti e la bocca spalancata dinanzi ad un imponderabile miracolo, tant’è che Mara, che più di tutti con pazienza infinita condivide le mie stranezze, spesso mi si avvicina con disinvoltura e con un dito risolleva il mio mento verso l'alto. No, ancora oggi davvero non saprei trovare le parole, ma senza dubbio alcuno, vorrei gridare al mondo intero di aver scoperto l'Amore più grande di tutti, di aver incontrato il Verbo fatto carne e sangue, l’imitazione di Cristo. Cristo stesso.
 
3 NOVEMBRE 2013 - SANT’ELPIDIO

A.D. 2013 - Il Sangue Redentore continua ad irrorare col Suo sacro furore quel sentiero che conduce attraverso la porta stretta, tracciando il Logos della Croce per gli eletti e tutti i chiamati. Una via voluta dal Padre affinché i Suoi discepoli e fratelli, raccolti a Sé, potessero vedere, ascoltare, pregare, confidare e infine credere. Un cammino dove il colloquio incessante con Dio è vero, verissimo, se realizzato in ogni singola azione, dando corpo a quelle leggi cosmiche eterne e immutabili che mantengono l’equilibrio armonico di tutto il Creato; dove il credo è vero, verissimo, se ogni passo, sia esso zoppo, stremato o scalzo, sarà un grido d'amore e di giustizia che spalanca le porte al Nostro Re.
 
Giorgio: Oggi non parlerò molto, perché sento che il Signore sta per chiamarmi per una prossima sanguinazione. Stavo parlando del segno che sento prima di sanguinare, delle sanguinazioni in genere. Dato che non ne parlo quasi mai, vorrei dedicare cinque minuti e ricordare a tutti che l’essere segnati è un’esperienza soprattutto spirituale. Il riflesso si ha anche nel corpo, perché Gesù e la Madonna vogliono che si continui ancora a vedere, ma non dimentichiamo che è una segnatura spirituale. Si manifesta nella mia persona, ma è il nostro segno, tutti noi lo abbiamo. Il segno delle stimmate nelle mani, nei piedi e nel costato e delle sue sanguinazioni è il segno che la chiesa di Giovanni porterà fino al ritorno di Cristo. Succederanno delle cose importanti nel prossimo futuro, accadranno eventi celesti che saranno visibili a tutti. Migliaia di persone vi verranno a cercare e per tale motivo ora il Cielo vi metterà alla prova, costringendovi a fare delle scelte. Presto sarete chiamati da milioni di persone, ognuno di voi dovrà dedicarsi a decine, forse a centinaia di anime che cercano la Verità; non sarà più solo Giorgio a parlare. Quindi nelle prossime settimane, mesi, anni, poco prima che si manifestino questi eventi, ognuno di voi sarà messo alla prova direttamente dal Cielo, senza il mio tramite, per testare e constatare la disponibilità che voi avete a divulgare o a testimoniare la Verità.
Non chiedetemi quali siano le prove, io posso immaginarlo, ma sono considerazioni assolutamente personali. Il Cielo mi ha solo detto di dire ai miei fratelli, nelle prossime riunioni che farò in tutte le arche, che ognuno di voi sarà messo alla prova dai fatti della vita; perché il Cielo sta designando le candidature dei prescelti, i quali dovranno testimoniare la Verità a livello massivo.
Ciò significa che milioni, centinaia di migliaia di persone si rivolgeranno alla chiesa giovannea per capire cosa sta succedendo nel Cielo, sulla Terra, il perché di tanti maremoti, cosa sono le sfere di luce, etc. La candidatura avverrà in modo molto spontaneo, ognuno sarà in grado di capire che sta ricevendo dei segni e dovrà rispondere agli stessi. Io vi sto avvertendo. È una cosa bella, non un ammonimento. Chi è disposto a lasciare tutto e testimoniare la Verità, verrà selezionato. Chi non è a disposizione sarà scartato, ma non significa che verrà allontanato dall’Opera, semplicemente non avrà quel compito. Una cosa, però, la devo dire. Chi, per scelta, non avrà la forza di dare tutta la sua vita, il suo tempo, non solo non riceverà quel compito, ma difficilmente potrà stare con noi, perché tutti quelli che saranno con noi dovranno parlare alle migliaia di persone che chiederanno, e non ci sarà il tempo per meditare, pregare o stare in comunione. L’unico tempo che avremo sarà quello di spiegare alla gente cosa sta succedendo, ed eventualmente riunirci per organizzare le strategie di divulgazione. Siccome noi abbiamo il compito di divulgare il Vangelo fino alla Seconda Venuta di Cristo, non possiamo tirarci indietro. Allora auguri e spero che tutti possiate essere scelti ed avere l’onore di dare la vita per Gesù Cristo. Questo era il messaggio che volevo darvi oggi e che approfondirò giorno per giorno, nella misura in cui il Signore mi darà la possibilità di vedervi e stare con voi. Sono a disposizione se avete domande.
 
D: Secondo la tua intuizione, quali potrebbero essere le prove a cui saremo sottoposti?
G: Io posso parlare per me e spero così di aiutarvi. Guardate la mia vita. I candidati saranno chiamati a fare le cose che io faccio in modo del tutto trasparente, di fronte a tutti; sarà testata anche la disponibilità che diamo a quest’Opera. Se siamo fratelli in tutto, dobbiamo esserlo anche nelle scelte. Quindi non è giusto che uno faccia una scelta e gli altri la facciano a metà. Siamo fratelli quando Gesù ci parla, ama e ci consola; siamo fratelli nella lotta per i diritti umani, nel sentirci tutti uguali, ma dobbiamo esserlo anche quando Gesù ci chiede di sacrificarci. Quindi, guardate quello che sto facendo io, perché probabilmente vi sarà chiesta la stessa cosa che è stata chiesta a me. Io prego il Signore con tutto il cuore e con tutta l’anima che ci vada un po’ cauto, ma sia fatta la Sua volontà, perché se chiederà le stesse cose che ha voluto da me sarete messi un po’ malino. Da me ha preteso tutto, anche la vita, in cambio della vita eterna. E non è poco.
 
D: Se tutti possiamo essere chiamati, tutti dovremmo avere un giusto livello di preparazione. A livello personale io mi sento molto impreparato su parecchi temi, a parte il discorso della mafia su cui, personalmente, già lavoro.
G: Ognuno deve svolgere il proprio compito: il panettiere deve fare il panettiere, il calzolaio farà il calzolaio; se tu sai fare il giornalista antimafia basta e avanza, perché gli eventi che accadranno coinvolgeranno anche quel settore, e la gente chiederà spiegazioni. Non saranno solo avvenimenti celesti e mistici, ma anche eventi dove l’anticristo sarà ferito a morte e la mafia c’entrerà con tutte le scarpe. Migliaia e migliaia di persone chiederanno ad Antimafiaduemila cosa sta succedendo, quindi avrai la tua bella fetta di massa, non complicarti la vita per studiare altri temi. A tutti i giovani e adulti che mi ascoltano, voglio chiarire che la domanda da porsi, non è se saremo in grado di rispondere e soddisfare le richieste delle persone che arriveranno. Vi dovete chiedere se sarete disponibili a lasciare tutta la vostra vita, per dedicarla solo ed esclusivamente all’Opera: questo è il vero problema. Ciò non significa lasciare il lavoro. Il Cielo vi testerà uno ad uno, ovviamente senza giudicare e senza ledere la sensibilità di nessuno di noi. Chi, come me, già lo sta facendo, semmai deve solo migliorare la scelta. Chi lo sta iniziando a fare, dovrà farlo di più; chi ancora si ritrova ad ascoltare dovrà scegliere, ma non abbiate fretta, né ansia, facendovi  prendere dalla depressione, perché bisogna seguire la natura ed il Cielo, cioè adattarsi agli eventi.
 
D: Dopo la scelta individuale, il lavoro di divulgazione potrà essere fatto da gruppi di persone o sarà solo individuale?
G: Prima dovete fare la scelta, perché io ho tanti dubbi che voi la facciate. Innanzitutto fate questo, poi vi spiegherò come divulgare.
 
D: Se, tra le migliaia di persone che verranno da noi, ci imbatteremo nel fratello che si era allontanato dall’Opera, come ci dovremo comportare senza dare giudizi?
G: Gli daremo due schiaffi e poi lo faremo entrare di nuovo. Gli schiaffi dovranno fare rumore e lasciare le cinque dita stampate sulla faccia. Gli farete una foto e l’appenderete nell’ufficio dove lui si metterà a lavorare di nuovo per l’Opera.
 
D: La cometa Isone diretta verso la Terra è seguita da un asteroide. A cosa porteranno questi due corpi?
G: Io so solo che c’è un asteroide diretto sulla Terra e ti assicuro che uno basta e avanza, perché potrebbe cadere nell’Oceano Atlantico e provocare tsunami sufficienti ad inondare le coste di tutti e cinque i continenti. Io non so quando e se accadrà.
 
D: Oggi tu parli ancora di scelte. La scelta fatta venti anni fa non è valida attualmente? O forse la dobbiamo rinnovare?
G: Si sceglie sempre, ogni giorno. Venti anni fa hai fatto la scelta di credere nel segno delle stimmate che porta Giorgio Bongiovanni, e fino a prova contraria è il segno di Gesù Cristo. Venti anni fa hai risposto alla chiamata ed imbracciato questo cammino. Adesso arriverà l’Arcangelo Gabriele e dirà ad ognuno di voi di lasciare moglie, figli, padri, madri, case: tutto. Questo avverrà e siccome vi amo, ve lo anticipo. Io ho già fatto questa scelta e la metto in pratica da 24 anni, adesso sarete chiamati voi. Non so nemmeno se saremo insieme, perché milioni di persone ci potrebbero dividere. Alcuni saranno insieme a me, altri senza la mia presenza, ma tutti noi lo dovremo fare. Coloro, che in questo momento seguono le arche, saranno chiamati dall’Arcangelo Gabriele e dovranno rispondere come Gesù ci insegna: “Sì, sì. No, no”. La mia risposta è mistica, ora non dovete restare fuori ad aspettare l’Arcangelo Gabriele. Ci sarà un segno forte per ognuno di voi, senza il mio tramite, così traumatizzante che mi chiamerete dicendomi: “Giorgio, mi è successo quello che avevi anticipato. Che cosa devo fare?”. E la mia risposta sarà: “Arrangiati. Io ti ho dato 20 anni di insegnamento spirituale, la risposta che devi dare già la conosci. Perché me lo chiedi?”. Non so quando avverrà, forse domani, fra mesi, dieci anni o quando vi sarete già dimenticati di ciò che vi ho detto. Ma avverrà di sicuro, perché io so quello che deve succedere prima della Seconda venuta di Cristo. Accadranno cose grandi, che ci impegneranno al punto di dare tutta la nostra vita, anche fisica; altrimenti nel Regno dei Cieli non ci potremo entrare. Vi ho detto tante volte, migliaia di volte, che non c’è futuro. Non organizzate futuro per i vostri figli e nipoti, non ci sarà lavoro, né case, professioni, famiglia, posizione sociale... Non ce ne sarà! Ci saranno solo catastrofi, morte, miseria, fame, depressione, autodistruzione, perché questo è quanto ha causato la nostra società. Allora come ci dobbiamo organizzare per evitare di soccombere? Restando uniti, vivendo insieme giorno per giorno, organizzandoci per una sopravvivenza comune per  affrontare gli eventi con gioia e amore. Prima di questo saremo messi alla prova, poi vedremo in quanti resteremo. Io dico a mia figlia: “Amore mio, studia, prenditi il diploma, la laurea, ma non ci sarà altro”. E lei: “E cosa ci sarà, papà?” Io le rispondo: “La Seconda Venuta di Cristo e basta. Non c’è futuro, amore mio”. Non le posso mentire dicendole che andrà all’università, farà la professoressa e si comprerà la casa, perché sarei ipocrita e vigliacco. Io so quello che dovrà succedere, non la posso ingannare. Ai bambini che sono nati e a tutti gli angeli che stanno nascendo in mezzo a noi, dobbiamo dare cultura, filosofia, insegnamento, educazione spirituale, amore per la natura e bandirli da questa società; ripararli con uno scudo di valori dalla degenerazione, e dire loro la verità. Io ho amici, uomini e donne, che seguono Steiner, Yogananda, messaggeri straordinari. Mi vogliono bene, ma secondo loro io sono un pazzo che traumatizza i figli. Sebbene siano consapevoli di ciò che deve succedere, mi contrastano dicendo che non lo dovrei dire. E cosa dovrei fare allora? Dire che nei prossimi 15-20 anni ci sarà la crescita e lavoro per tutti? Fatelo voi, bugiardi! Io dico la verità, anche se costa caro, ma è la verità.  Noi siamo già uniti, dobbiamo solo rafforzarci. Io sono felice ed orgoglioso di tutte le arche, anche a Palermo mi sento protetto e consolato.
 
D: Chi ritiene, o presuppone, di aver scelto un determinato percorso di verità, come e in quale modalità prenderà atto degli strumenti a disposizione per agevolare e rendere più celere la costruzione e la bellezza dell’Opera? Molti di noi sentono una forza interiore di azione, ma non sono in grado di gestirla perché dispersi e smarriti per l’incapacità di evolverla nel concreto.
G: Con la fede. Se ti senti forte, hai fede; se sei smarrito, non ce l’hai. Certo, a volte vacilla, questo vale anche per me, ma sono onesto e vi dico che se io chiedo una cosa al Padre e non mi arriva, è perché non ho fede. Quando la chiedo con tutto me stesso e Lui me la concede, è perché ho avuto fede. Io vivo così giorno per giorno, con la consapevolezza di essere un messaggero di Dio, faccio dei progetti per diffondere il messaggio, per fare l’antimafia e dico: “Signore mi serve il pane”, oppure “Signore mi fai arrivare dei soldi?”. Se mi arrivano, ho avuto fede; nel caso contrario non l’ho avuta e non perché gli altri non me li hanno voluti dare. Quindi prego, m’inginocchio e dico: “Signore sono un miserabile, adesso mi faccio tornare la fede. So che tu mi premierai, poi andrò avanti, tra alti e bassi, perché io voglio compiere la volontà di Dio”. La mia vita gira solo intorno a questo. Non è facile, lo capisco. Il consiglio che posso dare ai fratelli è di stare uniti, perché se restiamo soli non siamo buoni nemmeno in Paradiso. Se vai in Paradiso e trovi solo Pietro, non riuscirai a fare niente. In quel caso sarebbe più utile scendere all’inferno, dove c’è tanta gente e costruire qualcosa lì, per poi ritornare in Paradiso in tanti. L’unione è basilare, possiamo fare tante cose se siamo uniti in corpo, anima e spirito.
Poi abbiamo i segni, senza i quali staremmo tutti a casa a fare la calzetta o a raccogliere le patate. Io sono molto sincero con il Signore. Il discorso che vi sto facendo è futuristico.
Adesso, oltre quello che stiamo facendo, non possiamo fare altro. Anzi, vi ammiro e vi ringrazio con tutto il cuore perché noi stiamo dando il massimo senza segni; l’unico che abbiamo sono le stimmate. Non è poco, sono d’accordo, ma oggi, tranne qualche avvistamento, è l’unico. Quindi ora dovete restare dove siete, essere uniti e pregare, poiché noi della redazione Antimafia facciamo un lavoro importante, ed è anche a favore vostro; organizzare conferenze, stare insieme, fare riunioni, crescere i bambini con l’armonia più assoluta. Le coppie innamorate devono stare insieme e non separarsi, creare famiglia, essere sempre più vicini. Non lo vedete che io viaggio come un pazzo tra Sicilia, Marche, Pordenone, Bari e Torino? Io vivo nelle arche, non abito più a casa, perché voglio mantenere uniti voi fratelli. Ora non posso chiedervi niente di più, solo di stare uniti e sono disposto a darvi la vita per questo. Quando il Signore illuminerà il cielo di astronavi bianche, scatenerà i vulcani ed i terremoti, ci metteremo a disposizione. Intanto ci diamo da fare, evangelizziamo le arche, organizziamo eventi e andiamo avanti così. Di sera, quando preghiamo, diciamo: “Signore, io ti voglio dare la disponibilità 24 ore su 24, voglio lasciare tutto, lavoro, figli, nipoti, mamme, ma Tu dacci i segni, se non lo farai la gente mi riderà in faccia”. Ditelo al Signore, non preoccupatevi, Lui non si offende. Anzi, manderà prima i Suoi segni, perché sa di avere tanti figli a disposizione. Ma se il Signore ne avrà pochi pronti a prodigarsi ed io Gli chiedo: “Signore quando arrivano i terremoti e gli tsunami?”, Lui mi risponderà: “Caro Giorgio, potresti chiedere a coloro che sono disponibili, dopo che ho innalzato un’onda di mille metri, chi è disposto a spiegare cosa sta succedendo 24 ore al giorno?” Io cosa Gli dovrò rispondere? Noi dobbiamo dimostrare la nostra disponibilità almeno con la mente ed il cuore, solo dopo il Signore manderà i segni.
 
D: Come farò a sapere se colui che mi appare è l’Arcangelo Gabriele o un’entità dispettosa?
G: Io sono sulla Terra e ti aiuterò, te lo prometto. Se non dovete saperlo tramite me, non significa che non vi possa aiutare a capire se chi vi appare è un Arcangelo o un cretino.

D: Oggi stai dicendo quello che sento da giorni nel cuore, la necessità di fare di più, di oltrepassare il nostro limite naturale per Cristo. In questa riflessione mi chiedevo: come posso concretizzare la volontà di essere più operativa, di servire Cristo e l’Opera?
G: Quello che hai detto è già sufficiente, devi solo mantenere, costantemente, la sintonia con le parole che hai espresso adesso, giorno per giorno, e fare quello che puoi. Voi a Gubbio, come in tutte le altre arche, state facendo tutto ciò che è nelle vostre possibilità. Io sono molto critico con voi, vi sprono a fare sempre di più, ma sono anche il vostro avvocato. Di fronte a Dio, io rappresento tutti i miei fratelli e posso dire: “Signore, questa gente si è svenata per aiutarmi, i ragazzi vivono tutta la giornata per l’Opera, gli adulti lavorano e poi pensano all’Opera, cosa pretendi di più? Adesso devi dare Tu a noi. Non vogliamo soldi, vogliamo segni!”. Allora il Signore mi ascolterà. Ma se poi mi tradirete? Se il Signore manderà i segni e voi esitando direte: “Ma io ho il fidanzato, sto costruendo la casa, devo pensare al mio futuro, andare all’università per diventare qualcuno…” Se invece ora restate così come siete, lavorate, venite all’arca, fate quello che potete, e nel cuore siete disponibili a lasciare tutto per dedicarvi a questo, quando arriveranno i segni, allora il Signore lo farà.
 
D: Le persone portate nell’Eldorado dagli Extraterrestri, ritornano in superficie istruite?
G: Sì certo, in entrambi i casi li portano dentro e fuori. Alcuni di voi vengono da lì.
 
D: Il mio sogno è una vita comunitaria con i fratelli, come forse lo era per i primi cristiani, nella natura e nell’aiuto reciproco. Arriveremo a questo?
G: Ci arriveremo dopo la Seconda Venuta di Cristo.
 
D: Ti risulta che la figlia di Salvo Lima abbia ricevuto un indennizzo di 1,8 milioni di euro, dal fondo dei familiari vittime di mafia? Come viene usato questo fondo e chi ne è responsabile?
G: Lo ha ricevuto, negli anni 90, dal signor Giuliano Amato, adesso Presidente della Corte Costituzionale. A quel tempo la legge prevedeva indennizzi di questo importo alle vittime di mafia, così come avvenne per i familiari di Falcone e Borsellino. Ma Lima è stato ucciso perché non ha rispettato i patti, non fu un eroe dell’antimafia. Quindi lo Stato-mafia ha ricompensato il lavoro di Lima, il quale fece da tramite tra la mafia e Andreotti per tanti anni. È una vergogna, una delle tante del nostro Paese, con tutto il rispetto per la figlia.
 
D: Quali patti Lima non ha rispettato?
G: Lima è stato ucciso da Cosa Nostra perché non riusciva più a garantire la protezione della Democrazia Cristiana, ossia della corrente di Giulio Andreotti, a Totò Riina e alle famiglie di Cosa Nostra. Non poteva condizionare la Cassazione e la Corte Suprema, affinché i mafiosi fossero assolti dal Maxi processo di Falcone e Borsellino. Non riuscendo in tale impresa, dove vennero condannati tutti, Salvo Lima fu ucciso per non aver rispettato i patti. Quindi, lo Stato ha attribuito l’indennizzo alla famiglia Lima quale vittima della mafia, paragonando Salvo Lima a Falcone e Borsellino. Lui invece era amico dei mafiosi, degli assassini, uno sporco politico pagato dalla mafia. Lo abbiamo avuto in Sicilia per cinquant’anni, e qui ha fatto gli interessi della mafia. Mi dispiace per sua figlia, ma la verità è questa. Se la famiglia di un assassino delinquente riceve quasi due milioni di euro, mentre la gente muore di fame, io lo reputo un insulto a Cristo, alla Madonna, al popolo, ai bambini, a tutti. È come se alla morte di Riina, la sua famiglia fosse risarcita con due milioni di euro. Anzi, Salvo Lima è peggiore di Riina, perché è stato il politico con la faccia pulita che ha ingannato tutta la Sicilia per decenni. L’uccisione di Lima fu comunque un messaggio ad Andreotti, il referente della mafia in Sicilia. Lima era suo figlio spirituale, il suo delfino, ma non contava più di tanto.
 
D: Cosa significa Automedonte?
G: È una definizione di Archetipo, ha lo stesso significato di genio solare, creatore di forme, sostanze ed immagini (immagini nel senso di entità spirituali).
 
D: La Chiesa rivelerà la presenza Extraterrestre?
G: Non c’è bisogno che la Chiesa la riveli, si rivelerà da sola perché è una delle cose che accadranno.

1 DICEMBRE 2013 - PORDENONE
 
Giorgio: Oggi parleremo di un progetto di divulgazione che sto sviluppando per le conferenze e gli incontri del prossimo anno, anche con i mezzi di comunicazione. Nel 2013 il tema è stato “Dialogo con l’universo”, quindi la presenza Extraterrestre ed il Ritorno di Cristo; l’anno prossimo questo sarà un sottotitolo per lasciare spazio ad un nuovo tema centrale, molto forte: l’ira di Dio. Un tema particolarmente serio di cui si parla spesso nella Bibbia, nel Vangelo e nei messaggi che io ho ricevuto in questi anni. Ira è una parola forte. Eppure la presenza di Dio, in tutto il Vecchio e Nuovo Testamento, non è solo una presenza d’amore infinito, misericordia e perdono. Dio è presente anche nella giustizia, soprattutto negli eventi che hanno segnato la storia e traumatizzato l’animo umano. Se oggi andassi in mezzo alla strada con un microfono e domandassi alla gente: “Hai mai sentito parlare del diluvio universale?” La maggior parte risponderebbe di sì, come per Sodoma e Gomorra, anche senza sapere dove sia scritto. Questi sono tutti aggettivi, soggetti e concetti espressi nella Bibbia, dove Dio ha scatenato la Sua ira perché in quel momento, è scritto nella stessa, la civiltà umana era degenerata e meritava di essere distrutta. Il livello di decadenza della civiltà di oggi è forse uguale a quello di quel tempo? Secondo me è peggiorato. Attualmente, dal momento che la degenerazione ha raggiunto livelli estremi, come mai nell’antichità del mondo, la storia di Sodoma e Gomorra ed il diluvio universale potrebbero ripetersi?
La risposta a questo quesito sarà il tema che svilupperemo nelle future conferenze, e noi risponderemo: “Sì, può accadere”. Io sto trascrivendo i messaggi dell’ira di Dio che ho ricevuto, in parte li ho già divulgati nel sito, i quali parlano appunto della Sua giustizia. Ho già scritto il capitoletto numero cinque e credo arriverò alla parte decima, ad ognuno farà riferimento un comandamento.

Io sento profondamente nel mio cuore che la giustizia divina verrà! Ci saranno dei segni, ma tutta l’umanità capirà che provengono da Dio e non saranno solo cose naturali: catastrofi, terremoti spaventosi, uragani... I piccoli segni già li abbiamo; se prendessimo un po’ di coraggio per studiarli ed approfondirli, realizzeremo che gli ultimi segni tremendi che abbiamo avuto non sono del tutto naturali. Mi riferisco allo tsunami del 26 dicembre 2004, che causò la morte di centinaia di migliaia di persone; lo tsunami del 2011 in Giappone, che ha provocato moltissime vittime e l’esplosione della centrale nucleare di Fukushima, dalla quale sono fuoriuscite acque radioattive, che hanno contaminato quasi tutto l’Oceano Pacifico.
Faccio riferimento anche all’ultimo uragano delle Filippine, i cui venti hanno raggiunto una velocità di 379km/h, e agli ottanta uragani che in pochi giorni hanno devastato gli Stati Uniti.
C’è chi afferma che gli uragani e le tempeste ci siano sempre stati, altri puntano il dito sull’effetto serra, inquinamento e cambiamento climatico. Sì, i dati dimostrano che il cambiamento climatico causa dei danni, ma io sento che sono i segni che preannunciano qualcosa di molto più grande. Potrebbe accadere il diluvio universale? Sì, perché l’umanità ha toccato il fondo. C’è rimasta ancora una sola cosa da fare e poi abbiamo fatto tutto: premere il pulsante per lanciare i missili nucleari. Due bombe atomiche le abbiamo già lanciate nel 1945, sperimentando così anche questa arma spaventosa che ha ucciso centinaia di migliaia di giapponesi, nostri fratelli; abbiamo effettuato anche qualche migliaio di test nucleari sottoterra e nell’acqua, manca solo che li lanciamo sulla nostra testa e poi ci annienteremo. Per il resto abbiamo toccato il fondo.
 
In questi giorni il Signore mi ha fatto un regalo: ad aprile uscirà “Noah”, un film sul diluvio universale con l’attore Russell Crowe ed  Anthony Hopkins.
Il Padre Adonay ha telefonato alla Paramount Picture, ad Hollywood, e ha detto: “Laggiù c’é un ragazzo siciliano che scalpita come un puledro. Fate questo film, così riesco a calmarlo un pochino”. Al Padre non puoi dire di no e Gli hanno risposto: “Certo Padre, faremo un film con i fiocchi”, hanno persino scelto gli attori che mi piacciono di più. http://www.youtube.com/watch?v=vD3Vj1ZX6Rk
Nel trailer Noé (Russell Crowe), dopo aver ricevuto l’avviso da Dio che distruggerà il mondo, si rivolge a Matusalemme, il patriarca (interpretato da Anthony Hopkins), e gli chiede se è possibile scongiurare il diluvio, ma lui risponde di no, perché l’uomo ha corrotto questo mondo e l’ha colmato di violenza.  
Io non voglio impaurirvi, però vi devo avvertire. La mia missione è annunciare tutto quello che succederà. E io dico che accadrà, non so quando, ma noi dobbiamo prepararci e continuare a fare quello che stiamo facendo, andare avanti, perseverare nella Verità e impegnarci.

Gli Esseri di luce mi hanno ordinato di riferire a tutti coloro che ricevono messaggi extraterrestri, vivono un contatto con Loro o un’illuminazione anche divina, a chi si sente ispirato da una missione che viene dal soprannaturale e ai messaggeri di Cristo, insomma a tutti questi miei amici, fratelli e colleghi coscienti (se coscienti di vedere, come me che vedo Gesù e la Madonna) e incoscienti (coscienti di fare senza vedere), che non c’è contatto con il soprannaturale, con gli esseri spirituali, se la persona chiamata non si impegna nella società. Io ho delle visioni e sono un messaggero stimmatizzato, ciò che lo prova veramente è solo il mio impegno nella società, per questo sono davvero un veggente o un medium che diffonde messaggi spirituali.
Tutto ciò che acquisisco da contatti, conoscenze spirituali e di vita, lo devo trasferire nell’impegno sociale, per tentare di cambiare la società nella quale vivo e dove mi sono incarnato. Se non opero così, significa che il contatto non viene dagli Esseri di luce, ma da altre entità che non hanno niente a che fare con noi. Una missione spirituale divina è tale, se c’è l’impegno nella società civile a favore della pace in tutti i sensi: per migliorare l’ambiente, la politica, denunciare la corruzione, la mafia, additare i criminali, aiutare i magistrati, i giovani, fornendo loro un indirizzo di lavoro per il futuro e lottare contro la guerra. Quando scendiamo in piazza e protestiamo, gridiamo. Se una persona vive dei contatti e poi resta a casa a scrivere i suoi bei messaggi, a divulgare le dottrine spirituali e nient’altro, la sua è un’opera incompiuta. Magari, nel passato una persona che si dedicava alla diffusione del messaggio senza metterlo in pratica era tollerato. Oggi non più.
Spesso, mi viene chiesto il motivo per cui faccio il giornalista antimafia, io che porto i Segni di Cristo, parlo di Dio, invito a pregare, pentirsi e ad intraprendere il cammino evangelico.
Non tutti devono comportarsi come me, ma vi dico che tutto ciò che faccio rientra negli insegnamenti di Cristo ed io devo metterli in pratica con la mia famiglia, i miei amici e nella società. Cosa dovrei fare? Leggere il giornale, guardare le notizie e restare indifferente? No, devo impegnarmi. Purtroppo con tutti i mali che ci sono nel mondo, c’è l’imbarazzo della scelta: posso scegliere tra le varie associazioni che si dedicano ai bambini, le associazioni antimafia, quelle rivolte ai giovani drogati, agli anziani abbandonati che soffrono, per le persone disoccupate che si vogliono suicidare, associazioni per i feriti di guerra come Emergency. Impegnarsi in un settore non significa non portare avanti la propria fede spirituale, ma vuol dire metterla in pratica. Questo lo dico a noi, a coloro che vivono dei contatti, ma anche a chi non vede niente ed è un semplice credente; il fatto che credi in Cristo non ti differenzia da chi vede, perché Cristo lo porti dentro. Quindi, tutti siamo chiamati ad impegnarci, “visionari” e non.
 
D: Ieri alla conferenza ho ascoltato la contattata Tonin. In qualche occasione l’ho sentita dire che Gesù non ha sofferto sulla croce, perché Lo hanno narcotizzato e quindi la  morte era apparente. O meglio si è sdoppiato per non sentire dolore. Molti dicono di aver trovato tracce del Suo passaggio in India. Se lei è contattata, non dovrebbe parlare solo degli insegnamenti che le vengono dati? L’argomento è un po’ in contrasto con la sua esperienza.
G: Io l’ho incontrata per pochi minuti, non la conosco personalmente, mi sembra una persona molto armoniosa, ma non so nulla dei suoi contatti. Non mi permetto di dire niente su persone che vivono contatti con Esseri extraterrestri o di luce. Nel merito, posso affermare che tale  informazione, se è stata data da lei in questo modo, è sbagliata. La grandezza di Gesù Cristo non è stata quella di truccare le carte. Se un Figlio della Luce scende sulla Terra e dice: “Io mi sacrifico per voi tutti, mi faccio ammazzare per aiutarvi, per salvarvi” e poi trucca le carte, allora che Figlio di Dio è? Se gli Esseri Extraterrestri avessero narcotizzato Gesù, avrebbero fatto un imbroglio. Gesù non agisce così. Sulla Croce e durante il flagello, Egli ha sofferto in forma devastante. Io non lo dico metaforicamente, ero presente e vi assicuro che le grida di nostro Signore sulla Croce non erano un trucco, nemmeno gli spasmi ed il sangue che Gli usciva dalla bocca. Prima di morire ha lanciato un urlo che ha fatto tremare tutta Gerusalemme, non stava recitando. Lui ha sofferto veramente.

La Sua grandezza è stata quella di soffrire, vincere la sofferenza, la paura del Getsemani, la natura umana e glorificare la natura divina per la nostra salvezza. Noi miserabili, invece, come al solito… Quindi non sono d’accordo con la nostra sorella Tonin, Egli non è stato narcotizzato affatto, ma lasciato così com’era. Gesù aveva una forza di volontà sovraumana dentro di Sé, che ha vinto tutto, Lui che è eterno ha sopportato e ha voluto assaporare il dolore con grande forza e passione, la visita della morte. Su una cosa sono d'accordo con la sorella contattata: che Gesù non è mai morto. È morto fisicamente, come muore un essere umano massacrato di bastonate, non Gli hanno fatto un’iniezione letale sulla sedia elettrica o nella lettiga per farlo morire tranquillo. Cristo è stato  ammazzato di bastonate ed è spirato. Non è morto, il Suo Spirito è eterno. Dopo tre giorni è risorto, ed ha cicatrizzato tutte le ferite che aveva, tranne quelle nelle mani, nei piedi e nel costato, per farsi riconoscere e dare all'Umanità il Segno del Messaggio di Cristo. Se ascoltate attentamente quello che vi dico, capirete di più, perché altro non dirò. Lui si è mostrato con i Segni delle Stimmate, perché ha voluto lasciare all'Umanità il Segno della Sua presenza. Il Cristo dice: “Dove ci sono quei Segni, ci sono Io personificato”. Quando i Segni si manifestano in qualunque persona della Terra, provocando il dolore della Croce, la persona che li porta deve avere la forza di volontà, il coraggio, la fede di sopportarlo. Se non ce la farà, gli verranno tolti. Il Messaggio intrinseco della Verità di Cristo è il dolore.
Forse la nostra sorella non ha compreso bene il messaggio, perché è successo esattamente il contrario: gli Esseri di Luce volevano intervenire con i loro mezzi tecnologici, annientare i Suoi carnefici per proteggere Gesù dalla flagellazione e dalla Crocifissione.
Con molta autorità l'Arcangelo Michele, che noi chiamiamo Ashtar Sheran, ha proibito il loro intervento, altrimenti avrebbero perso la luce, in quanto era volere del Maestro sacrificarsi. Per Amore, solo per amore. Per noi miserabili.
Come ho già detto a lei, ad altri contattati ed ufologi, ribadisco che noi non possiamo limitarci a fare contattismo di salotto. Possiamo parlare di cose belle, straordinarie, realizzare valori spirituali, stare insieme come stiamo facendo, ma quando andremo a casa se ognuno continuerà la propria vita ignorando le ingiustizie del mondo, significherà che oggi abbiamo fatto contattismo da salotto. Non sarà così, se ci saremo arricchiti lo Spirito parlando di Gesù, del Vangelo, o degli Esseri di Luce; se domani mattina, come facciamo, grazie a Dio, ognuno di voi, dopo il lavoro, si impegnerà e cercherà in tutti i modi di realizzare qualcosa per il prossimo.
 
D: Chi è il Consolatore?
G: Il Consolatore è una figura che ha visitato diverse realtà spirituali. L'origine è indefinita, io ne conosco diverse. Eugenio Siragusa, il mio maestro, la ricevette dai monaci tibetani; la ritroviamo nella scuola teosofica di Helena Blavatsky, in quella antroposofica di Rudolf Steiner e nei gruppi iniziatici degli Esseni. È un’immagine che riguarda il nostro Dio, il Dio di tutti, una figura molto mistica. È la figura di Cristo, ma anche del Padre e dello Spirito Santo.  In questa immagine io vedo la Trinità. Per me il Consolatore è la manifestazione fisica di Cristo e del Padre Adonay, lo sguardo del Padre. Quando dico Padre, guardo Lui. Da qualsiasi lato la osservi, Lui ti guarda intensamente, ti spoglia nudo.
 
D: Stiamo assistendo, da qualche tempo a questa parte, a una serie sempre più numerosa di avvistamenti. Anche questi sono segnali della prossima discesa di Gesù Cristo sulla Terra?
G: Assolutamente sì. Tutti i segnali che riguardano le cose celesti, compresi quelli catastrofici naturali, riguardano la Seconda Venuta di Cristo. Tutti, dalle apparizioni della Madonna alla stella cometa, dalle astronavi extraterrestri agli sconvolgimenti naturali, dai miracoli alle sanguinazioni di quadri.. Anche gli atti terrificanti che gli uomini commettono, le uccisioni di bambini, le guerre fratricide, gli scandali per i quali non abbiamo nemmeno il coraggio di guardare, tanto è l’orrore; tutto ciò che sta accadendo al di fuori della norma, sono un segno del Suo Ritorno; anche i segni negativi. Lui l'ha detto: «Insorgerà nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno terremoti in vari luoghi; vi saranno carestie…  Il fratello darà il fratello alla morte, il padre darà il figlio; i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire». La cosa più incredibile ed inquietante a cui ci dobbiamo preparare è che il Signore arriverà all'improvviso, senza che nessuno se ne accorga, in una giornata come questa. Apparirà con la Sua corte Angelica, perché se venisse solo Lo ammazzerebbero di nuovo. Questi sono i segni dell'avviso e non potrete dire che Lui non vi aveva avvisato! Se sottovaluterete i segni, vi allontanerete dalla Verità.
 
D: In riferimento alla cometa Ison, quale nuova genetica ha portato questo zoide cosmico?
G: La cometa ha caricato il Sole di missili. Ogni cometa dà al Sole un'informazione genetica che proviene dal Sole Centrale Manassico. L'informazione che ha avuto il nostro Sole è che è arrivata l'Ira di Dio, la Sua Giustizia; questo è l'input per poter agire fisicamente.
 
D: Qual è il significato vero di fare la volontà di Dio?
G: Fare la volontà di Dio significa non avere paura di servirLo. Purtroppo noi abbiamo sempre paura di farlo. Ci fa paura ogni cosa che facciamo per Cristo, la Verità, per il prossimo e per l’amore. Al contrario, non abbiamo paura quando facciamo qualcosa per noi stessi, ma quello è egoismo. Fare la volontà di Dio consiste nel riuscire a trasmettere l’amore o il senso di giustizia verso il prossimo o un fratello, senza la certezza di ricevere alcuna ricompensa (non mi riferisco ai soldi, ma all’affetto); con il solo desiderio di beneficiare la persona o il fratello che lo riceve. Bisogna farlo senza paura. Quando Dio vede uomini che non hanno paura o che comunque la superano, li chiama direttamente e si presenta a loro. Quello che Dio ci chiede è sempre la stessa cosa, che vi dico da sempre: dare tutto noi stessi al prossimo, in questo caso al fratello, senza chiedere niente in cambio, e farlo senza paura. Nel momento in cui prenderete coscienza di essere eterni, automaticamente farete la volontà di Dio, perché chi ha questa coscienza può essere solo felice e soffrire per gli altri, non per se stesso. Io so di essere eterno, di non morire mai, viaggerò e vivrò sempre nell’universo; incarnandomi tutte le volte che voglio, sottoposto alla legge di causa ed effetto. Tuttavia, se sbaglierò, o meglio persevererò nell’errore, so che dovrò pagare il debito con una purificazione e una pena limitata, all’interno di un istituto di pena per la riabilitazione, ma non ci sarà una condanna eterna. Attraverso il processo della reincarnazione, acquisisco conoscenza, sconto la pena e continuerò ad essere eterno.
Se sei veramente cosciente di questo, farai sempre la volontà di Dio. Se invece, quando Dio vuole una cosa da noi, temiamo che ci possa succedere qualcosa o di non farcela, la Sua volontà viene messa in discussione e non la faremo. Siccome siamo attanagliati dai problemi quotidiani ed ogni giorno dobbiamo lottare per sopravvivere, faremo la Sua Volontà solo se ci uniremo, formando una famiglia spirituale nelle arche, come già facciamo. In caso contrario, se ci divideremo, non riusciremo a realizzarla, perché saremo noi a non volerlo fare.
 
D: Cosa pensi della terapia con cellule staminali?
G: Riprendendo il concetto espresso poc’anzi, ti dico quello che penso, ma non consideratelo come un messaggio, altrimenti mi accuseranno di essere nazista, di pensare che i malati non servano a niente e quindi di non voler guarire nessuno. Mi riferisco alla mia persona. Io non voglio vivere ad ogni costo. Mi trovo qui di passaggio, sono venuto per un atto d’amore infinito, quindi tollero e accetto di assumere farmaci che mi mantengano in vita, essendo diabetico, per poter svolgere la mia missione. Io ubbidisco ad un atto d’amore della mia famiglia e delle persone che mi amano; tuttavia per me non è importante vivere ad ogni costo, perché se muoio, rinasco. A me non interessano le terapie e le medicine: se mi ammalassi, è perché il Signore vuole così, e lo stesso vale se dovessi morire. Diverso è il caso dei bambini, io non posso giudicare. Se la cura con le cellule staminali potesse salvare un bambino, forse accetterei, ma bisognerebbe valutare caso per caso. Io sono un mutante ed i mutanti sono esseri spirituali che si reincarnano istantaneamente. Potrei nascere tramite parto naturale, o, se il mio Signore vuole che avvenga immediatamente, scegliere uno strumento che si addica alla mia qualità fisica, mentale e carismatica e lo personificherei. Nel mio caso, se morissi ritornerei subito per darei i segni affinché mi riconosciate. Tutti i segni. Se ciò avvenisse, tornerei uomo solo per determinate esigenze operative, non perché le donne non siano in grado; anzi, come ho già detto, le donne sono migliori di noi uomini perché nel senso evangelico la donna ha vinto e spiritualmente l’uomo ha perso. La donna è più forte, più fedele e  sbaglia perché i suoi peccati sono indotti. Noi uomini, invece, provochiamo con coscienza, quindi il nostro peccato rimane. Il peccato della donna è indotto per una ragione di vendetta, di gelosia, di reazione o di sofferenza. La donna non è capace di fare del male poiché esprime la creazione; lei ha dentro sé lo Spirito Santo, quindi sbaglia per paura. L’uomo, al contrario, sbaglia perché è diabolico e quindi deve essere distrutto.
 
D: Cosa succederebbe se l’uomo tentasse di clonare un feto tramite le cellule staminali?
G: Un simile atto sarebbe un peccato contro lo Spirito Santo. La nostra è una scienza senza coscienza, ancora allo stato brado. La tecnologia utilizzata dalla NASA, la più sofisticata al mondo, se paragonata alla scienza cosmica è ancora agli inizi della seconda classe elementare, e i nostri fratelli Extraterrestri sono laureati da miliardi di anni. Il problema grave è che noi, con la seconda classe elementare, tocchiamo fili rischiosi della scienza cosmica, i quali possono annientarci. Quando l’uomo sperimenta la clonazione gioca con il fuoco, perché la nostra scienza non riconosce la trascendenza della vita, ma lavora alla stregua di un’officina meccanica, all’interno della quale i pezzi di ricambio di ogni macchina, considerata senza anima e ubbidiente a strumenti ben precisi, vengono continuamente sostituiti, rimossi o aggiunti. È questo l’errore che fanno gli uomini. Tutta la scienza è invece governata dalla trascendenza, cioè da una vita eterica. Se noi avessimo la capacità di controllarla, potremmo fare anche clonazioni, ma dovremmo avere il controllo dello spirito, dell’anima. Purtroppo, noi non sappiamo nemmeno cosa sia lo spirito, anzi lo rifiutiamo. Tutto ciò che concerne la manipolazione della materia sarà sempre sbagliato, se la scienza terrestre non riconoscerà prima la trascendenza della vita. Gli Extraterrestri viaggiano alla velocità della luce perché la loro scienza viene dallo spirito, non dalla conoscenza meccanica. Solo così hanno potuto scoprire i misteri dell’universo, altrimenti sarebbero rimasti attaccati alla Terra, come lo siamo noi.
 
D: Se le donne non sono capaci di fare del male, come collochi le donne dell’ndrangheta che hanno preso il posto dei mariti, o le madri che permettono ai loro figli di acquistare video games, come il famoso Theft Auto V?
G: Anche in questo caso il male è indotto. Non crederò mai che una madre possa causare la rovina dei figli per volontà propria. La sua volontà è condizionata, tentata, sconfitta, fallita, tutto quello che vuoi, ma la causa non è interna a se stessa, è esterna, indotta dagli uomini. La responsabilità del fallimento della Terra è degli uomini. Dio infatti vuole distruggere la Terra perché l’uomo ha fallito, non la donna. Se la donna avesse mancato e l’uomo continuasse a reggere ancora in qualche modo, Dio non distruggerebbe il mondo. Purtroppo, l’espressione della paternità, del carisma, della creatività, dell’autorità, del rispetto, della disciplina, quindi alla fine dell’amore, ha fallito. Non ha saputo proteggere la donna, né entrare in sintonia con l’essere femminile, provocando il fallimento della creatura che rappresenta lo Spirito Santo. L’uomo fu creato per proteggere e camminare insieme a colei che è depositaria dello Spirito Santo; quindi Dio scatenerà la Sua ira perché l’uomo ha peccato contro di Esso, e non ci sarà perdono. Io sono maschio e in me riconosco il Tao, quindi l’autorità ed il ruolo di comando, ma allo stesso tempo ravviso nell’uomo una responsabilità maggiore; non che la donna non abbia colpe, ma attribuisco all’uomo-maschio la responsabilità primaria del fallimento dell’umanità.
 
D: Perché l’uomo, inteso come umanità, è tanto stupido da ripetere, in tutte le epoche della storia, gli stessi errori? Perché l’uomo nutre il desiderio di prevaricare e ridurre il suo simile in schiavitù?  Perché, salvo qualche eccezione, nessuno impara?
G: L’uomo continua a perseverare costantemente in questo stupido errore, che lo porterà, se non ci sarà un cambiamento, all’autodistruzione; di fatto, l’uomo non vuole cambiare. Sembra banale, ma è così. Noi non vogliamo essere liberi. Quando scopriremo che la nostra vera vita è la libertà, in tutti i sensi, allora usciremo dal desiderio di sopraffare, dominare, di accaparrare ricchezza materiale per schiacciare il prossimo. Più precisamente, noi abbiamo paura di essere liberi, non vogliamo mettere in pratica il dono più grande che Dio ci ha dato, che non è la vita, ma la libertà.
Tutti hanno la vita, anche gli animali, ma sono vincolati dall’istinto della natura; sono creature meravigliose che esprimono anche concetti straordinari, ma non sono liberi; lo saranno quando diventeranno degli spiriti individuali. Noi invece non dobbiamo ubbidire all’istinto della natura, abbiamo un dono immenso, più grande di qualsiasi ricchezza, della vita stessa: siamo liberi. Si dice che la vita sia il dono più grande di Dio, ma in realtà è il secondo, perché il primo dono è la libertà. Purtroppo noi la confondiamo con la paura. In fondo tutto quello che succede nel mondo scaturisce dalla paura di perdere qualcosa. Se non possedessimo niente, o per meglio dire, se avessimo tutto, perché dovremo avere timore di perderlo? Non a caso, Gesù disse: «Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi, ma liberi davvero», ma noi abbiamo sempre paura di perdere qualcosa, quindi non vogliamo essere liberi.
Di fatto, analizzando la questione, vediamo come l’uomo non usi il libero arbitrio, ma agisca per istinto: l’unico momento in cui ne fa uso, lasciandosi poi soggiogare da un sistema nefasto, è quando ha paura. Ogni tanto si lascia prendere dall’amore, veramente grazie a Dio, e s’innamora di una donna, di un uomo o di una causa. Quello è l’unico flash, il solo momento in cui viene usato, ma poi l’innamoramento finisce e ritorna ad avere paura. Anzi, dopo cinque minuti lo assale il timore di essere lasciato, di non farcela, di non essere soddisfatto e si pone due milioni di domande, finché l’innamoramento si addormenta e viene schiacciato dal terrore. Quando l’uomo non avrà più paura di niente e scoprirà di essere eterno, tutto il male del mondo finirà.
 
D: Secondo Erodoto, sebbene non sia stato confermato da altri storici dell’antichità, ci sono state civiltà gestite solo da donne; la stessa guerra di Troia è stata uno scontro tra una società matriarcale ed una patriarcale. Questo passaggio viene qui visto come una necessità evolutiva dell’uomo. Tale pensiero ha fondamenti seri oppure si tratta di fantasia?
G: Indubbiamente nella storia dell’uomo sono esistite sia civiltà matriarcali che patriarcali. Quello che ti posso dire è che nella superciviltà con la quale io mi confronto, perché sono un osservatore e ho questo privilegio, non c’è la civiltà matriarcale o patriarcale, c’è la complementarità.  L’uomo fa l’uomo e la donna fa la donna, trasmettendosi vicendevolmente questi valori con tutta l’evoluzione che hanno. Nella società ideale, l’uomo ha il valore del Tao, dell’autorità, della dirigenza, della forza trainante e del coordinamento, ma la donna non è suddita perché ha la sensibilità, la saggezza, l’essere madre, l’amore e quindi si completano a vicenda. Nessuno è superiore o inferiore, poiché sono diretti dal valore della comunità. Quando c’è un’anomalia o una dissonanza si affidano all’autorità dei grandi saggi, rappresentati in numero uguale da uomini e donne, che li correggono. C’è la perfezione, una complementarità bellissima, straordinaria.
 
D: Nell’apertura di questo incontro hai annunciato il progetto, per il prossimo anno, di una serie di conferenze sull’ira di Dio. Io suggerirei un’assunzione di responsabilità da parte dell’uomo, perché l’ira è uno dei sette vizi capitali. In realtà esiste solo la giustizia divina, non l’ira divina. La collera è dell’uomo che compie atti nefasti. Tutto ciò che Dio ha creato è  perfetto. Se l’uomo si allontana creando il caos, attira una sorta di risanamento dell’ordine generale. Se noi uomini ci prendessimo la responsabilità, scriveremmo: “l’ira dell’uomo e la giustizia di Dio”, perché l’ira è un peccato capitale che fa l’uomo.  Dio fa giustizia.
G: L’ira di Dio è un sentimento divino, perché Egli è al di sopra della Legge e si può permettere di avere un sentimento umano. Lui non rispetta alcuna legge, solo Se stesso. Dio è andato molte volte contro la stessa per amore nostro, ma adesso scatenerà la Sua collera e ripagherà l’uomo con la stessa moneta, perché quest’ultimo con ira ha distrutto la Sua Creazione. Quindi l’ira di Dio è la Sua giustizia, non il contrario.
Io parlerò dell’ira del Padre perché voglio far capire agli uomini che i sentimenti violenti che l’uomo mette in pratica sono sempre sbagliati. Quelli messi in pratica da Dio sono solo un grandissimo atto di amore, anche se si tratta di ira.
Lui è tutto, se lo limitassimo in qualche cosa non sarebbe più Dio. Se un giorno apparisse per annunciare la Sua decisione di voler distruggere la Creazione, così come l’ha creata, chi glieLo potrebbe impedire? Noi potremmo dire: “Signore, Tu ci hai creati e ci stai dando la gioia di vivere. Perché ci vuoi annientare?” E se rispondesse: “Perché lo voglio”, noi con profonda umiltà Gli diremo: “Va bene Signore, sia fatta la Tua volontà”. Solo allora Egli non ci annienterà. Dio può tutto, niente escluso, ed è ciò che io sostengo da sempre, poiché Lo conosco. Egli potrebbe fare anche quello che non ha mai fatto finora; perfino annientarci e toglierci l’eternità. Non lo farà mai, ma potrebbe agire in questo modo.
Quando l’uomo dice a Dio: “Questo non puoi farlo!”, suscita in Lui l’ira; noi purtroppo non l’abbiamo suscitata, ma scatenata. Il Padre potrebbe apparire un’altra volta ad un nuovo Mosè e dire: “Primo comandamento: non usare mai l’ira, perché è diabolica”, visto che è lo stesso Dio che ha creato  Satana e lo usa secondo la propria volontà.
Tu non hai detto una falsità, ma una verità assoluta, tuttavia questo è il motivo per cui nella Bibbia Dio dice che scatenerà la Sua ira; non certo perché è un Dio iroso. Per antonomasia è il Dio della misericordia e dell’amore infinito, ma noi possiamo scatenare la Sua controparte, come stiamo facendo. Ogni secondo ci dispensa amore infinito, ci ha dato anche Suo Figlio, mentre ha scatenato il diluvio universale solo una o due volte. Quindi, nella statistica è un Dio di infinito amore. Ma attenzione, dal momento che scatenerà la Sua ira, la situazione sarà grave.
 
8 DICEMBRE 2013 - BARI
(Intervento G. Bongiovanni – Conferenza “DIALOGO CON L’UNIVERSO”)
 
Giorgio: Buonasera a tutti. Scusatemi se non sono li con voi, ma ho un po’ di febbre e dolori alla schiena, chiedo perdono a tutti i miei amici e fratelli spirituali per la mancata presenza. Sono qui a Palermo, spero di dare ugualmente il mio contributo dalla mia stanza da letto. In questo momento, sono molto concentrato nel capire bene gli eventi che si stanno manifestando nel mondo. Da ventitré anni vivo questa esperienza mistica, quindi per me è scontata la manifestazione dei segni che Pier Giorgio ha mostrato poc'anzi, come lo è pensare che questi facciano parte di un'unica realtà. Ma, se siamo credenti, come nel mio caso, aldilà dell'ufologia, dobbiamo capire soprattutto il messaggio spirituale degli Esseri che ci visitano, fino ad arrivare più in alto agli Esseri divini.
Se noi cristiani cattolici crediamo che esistano Gesù Cristo, il figlio di Dio, Dio stesso, gli Angeli, gli Arcangeli, dobbiamo anche capire cosa vuole Dio da noi, cosa stiamo facendo per Lui ed il pianeta Terra. I messaggi che abbiamo ricevuto negli ultimi tempi potrebbero sembrare duri, ma in realtà sono un grande atto d’amore perché parlano della giustizia di Dio. Un tema di cui, purtroppo, nelle chiese spirituali, anche nella nostra chiesa cattolica, non  parla nessuno.

Io sono cristiano cattolico, ma ho profondo rispetto per tutte le altre chiese, anche quelle cristiane che si differenziano dalla nostra su alcune metodologie; per la religione buddista ed islamica, che costituiscono le grandi religioni del mondo, così per il movimento spirituale sorto negli ultimi anni, definito un po’ genericamente: “New Age”. Alla fine tutte credono in Gesù Cristo, quindi le differenze sono più umane che spirituali.
Io ho profondo rispetto per tutti, ma devo capire che cosa c’è nel pensiero di Dio ed in questo momento credo che, se Dio è Dio, come lo è, Egli non sia a favore dei potenti, altrimenti non sarebbe Dio. Lui è a favore dei deboli, degli innocenti, degli assetati di giustizia, di chi muore di fame. L’ufologia quindi è molto bella, ma se un bambino non ha di che sfamarsi, a lui non importerà nulla dell’ufologia, dei dischi voltanti e degli alieni. A me interessa molto di più riuscire a sfamare il mondo e additarne i mali, pensare a come portarvi la pace e l'amore. Se questi Esseri extraterrestri, gli Angeli o i loro superiori, ci dicono come poter additare i mali del mondo e cambiarli, allora questo tema è veramente interessante e vale la pena svilupparlo. Quello che io posso dire, secondo quanto ho ricevuto negli ultimi anni, mesi, settimane e giorni, è che la giustizia di Dio si manifesterà molto presto. La giustizia di Dio non sono le guerre, causate invece dagli uomini, ma le forze della natura, ed è sempre stato così.

Se qualcuno, tra il bellissimo pubblico oggi presente, non mi comprende, lo invito a leggere la Bibbia dove la giustizia di Dio si manifesta nel Vecchio e Nuovo Testamento, anche con Gesù Cristo che annuncia il giudizio finale. Nel diluvio universale le forze della natura distrussero il mondo con un'inondazione, che potrebbe ripetersi, perché il mondo si trova in una situazione peggiore dei tempi di Noè. Quindi, il mio messaggio è questo: arriverà la giustizia di Dio e presto ci sarà una Seconda Venuta di Gesù Cristo, con il giudizio finale di tutti gli uomini, che si concluderà con l'instaurazione del Regno di Dio sulla Terra. Regnerà la pace, la fratellanza, ma il Paradiso spetterà solo a coloro che ne saranno degni; purtroppo, abbiamo dimenticato che Dio sul Monte Sinai ha fatto un patto con noi. Se sono state le navi stellari a scendere sul Monte Sinai per conto di Dio, oppure un fuoco ardente che parlava a nome Suo, è un discorso bello da studiare per gli appassionati come me, Pier Giorgio e tanti altri ufologi. Ciò che noi dobbiamo sapere è cosa abbia detto Dio e ve lo voglio ricordare leggendo il messaggio che ho ricevuto proprio oggi, alle 16:32, mentre ero a letto con la febbre:
 
DAL CIELO ALLA TERRA
 
L’IRA DI DIO VIII PARTE
 
L’AMORE CHE MUOVE IL SOLE E LE ALTRE STELLE
L'AMORE CHE MUOVE IL SOLE E LE ALTRE STELLE! (Dante Alighieri)
L'AMORE ETERNO, CHE INFIAMMA IL CUORE DEI GIUSTI.
L'AMORE CHE DISSETA LE ANIME AFFLITTE DALLA SOFFERENZA UMANA!
L'AMORE CHE SPLENDE, ILLUMINA GLI SPIRITI REDENTI E LI RENDE LIBERI, MA LIBERI DAVVERO!
CRISTO È L'AMORE PIÙ GRANDE DI TUTTI GLI AMORI. È LA FONTE PRIMARIA CHE ANIMA IL SOLE. È COLUI CHE CREA MILLE E MILLE FORME E MILLE E MILLE SOSTANZE CHE VIVIFICANO L'INTERO SISTEMA SOLARE E GLI ESSERI UMANI CHE LO ABITANO.
DIO È AMORE INFINITO, MISERICORDIOSO E INEFFABILE PER TUTTI COLORO CHE FANNO LA SUA VOLONTÀ E UBBIDISCONO ALLE SUE LEGGI.
RICORDATE E NON DIMENTICATELO MAI:
IO SONO IL SIGNORE DIO TUO:
1.NON AVRAI ALTRO DIO ALL'INFUORI DI ME!
2.NON NOMINARE IL NOME DI DIO INVANO
3.RICORDATI DI SANTIFICARE I GIORNI SACRI AL SIGNORE
4.ONORA IL PADRE E LA MADRE
5.NON UCCIDERE
6.NON COMMETTERE ATTI IMPURI
7.NON RUBARE
8.NON DIRE FALSA TESTIMONIANZA
9.NON DESIDERARE LA DONNA D'ALTRI
10.NON DESIDERARE LA ROBA D'ALTRI
SE UBBIDIRETE AI COMANDAMENTI CHE L'ALTISSIMO VI HA DATO SUL MONTE SINAI E, SOPRATTUTTO, AL PIÙ GRANDE DI QUESTI CHE IL CRISTO VI HA LASCIATO -AMA IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO-, ALLORA, IN VERITÀ VI DICO, SARETE RISPARMIATI DALL'IRA DI DIO E SARETE DEGNI EREDI DEL SUO REGNO IN TERRA.
IN ONORE AL GIORNO DELLA SANTISSIMA IMMACOLATA CONCEZIONE HO SCRITTO QUANTO HO SCRITTO.
PACE SULLA TERRA!

UN MESSAGGERO SOLARE
 
Palermo (Italia)
8 dicembre 2013. Ore 16:32
G.B.
 
Giorgio: Questo significa che noi dobbiamo mettere in pratica i dieci comandamenti, altrimenti saremo ripresi severamente. Adesso io vorrei sapere, da tutti voi, se l’umanità li sta mettendo in pratica. Da quello che vediamo, credo proprio di no, quindi aspettatevi che l’aria, l’acqua, la terra e il fuoco ammoniscano duramente tutta l’umanità. Io prego che il Signore possa calmare la Sua ira, ma non sono assolutamente nessuno per convincerLo, posso pregare e dire solo: “Sia fatta la Tua volontà”.
 
D: Nei messaggi che hai ricevuto dalla Santa Vergine, ti è stato svelato che comunque questi Esseri cosmici sono anch’essi interpreti della misericordia o della giustizia di Dio. Puoi dirci qualcosa in merito?
G: Se Dio esiste, come esiste, se Gesù Cristo, il figlio di Dio esiste, come esiste, se esistono questi angeli di cui parla Gesù stesso nel Vangelo e che chiama legioni angeliche, credo che questi Esseri facciano parte della creazione di Dio. Essendo sin da fanciullo un appassionato di astronomia e ufologia, ho letto un libro che parla del Sole e dell’Universo, in cui si afferma che la NASA e gli scienziati hanno stabilito che nell’Universo vi sono tante stelle, anche più grandi del Sole, pari ad un numero venti volte maggiore dei granelli di sabbia del Sahara e di tutte le spiagge del mondo. Quindi, se è logico che vi siano miliardi e miliardi di civiltà, cosa siamo noi di fronte alla Creazione? Siamo niente. Anzi, niente è già qualcosa, quindi meno di niente. In un altro articolo, gli scienziati della NASA hanno inoltre stabilito che sui quaranta miliardi di pianeti della nostra galassia, esiste il 90% di probabilità che questi ospitino la vita come avviene sulla Terra. Pensare di essere soli nell’Universo è veramente una sciocca assurdità. Dovete abituarvi a pensare che non solo non siamo soli, ma siamo anche visitati da Esseri molto più evoluti di noi. Quando essi vengono nel nostro pianeta pensano di visitare un ospedale psichiatrico, dove sono ricoverati i più grandi criminali della Via Lattea che, per divertirsi, scarnificano ed uccidono i propri figli. Questo è quello che pensano gli Extraterrestri di noi, ci osservano con grande pena ed ogni tanto mandano qualche infermiere in missione, per assistere i pazienti e curarli da una malattia mentale che si chiama odio, vendetta, egoismo, cercando di cambiarli. Questi Esseri non hanno vincoli di tempo, non sono aggressivi, ma pacifici, ci osservano e se possono aiutarci con amore lo fanno, ma non impongono nulla. Certamente conoscono Dio e se Egli dovesse dire loro di distruggere l'umanità, lo farebbero in 8 minuti del nostro tempo senza problemi; porterebbero in salvo solo le persone buone. In questo momento non mi risulta che debbano distruggere niente, si limitano ad osservarci con molta pena e preoccupazione.
 
D: Quando ti ho incontrato, avevi un gran mal di testa e la croce sulla fronte, e ho sempre pensato al peso che portavi. Ti ho visto camminare poggiando i piedi su un fianco e mi sono sempre chiesta come avrebbe camminato il Signore se fosse venuto tra noi, indossando un paio di scarpe da tennis. Che ne è stato della croce che avevi sulla fronte? Ci sono ancora i bambini che dicono: “vogliamo nascere in un modo migliore?” Io chiamo Gesù l’amore dell’amore. Noi però non riusciamo a mettere in pratica una parola così semplice, basterebbe soltanto essere un pochettino più buoni, ce la potremmo cavare in calcio d’angolo con il Signore. Da parte mia farò quello che posso. Ti abbraccio, ti voglio bene.
G: La croce sulla fronte ora è invisibile ed ogni tanto sanguina, mentre nelle altre parti del corpo i segni sono permanenti. Io non soffro di mal di testa, io soffro di mal di spirito e faccio il possibile per controllare i dolori del mio corpo. I bambini ci sono ancora nelle tante arche del mondo, che io, insieme ai fratelli, cerco di crescere. Ma loro sono salvi. Tutti i bambini del mondo lo sono, mentre noi adulti non sappiamo se ci salveremo. I bambini sono tutti sacri, anche i figli dei mafiosi, anche di Totò Riina. Noi adulti invece non lo sappiamo, dobbiamo meritarcelo. Se ubbidiremo ai dieci comandamenti ci salveremo, altrimenti periremo. Mi dovete perdonare, io adoro e sono devoto a Gesù Cristo e alla Sua croce, ma amo molto la Sua giustizia e meno il perdono. Il perdono lo condivido quando l’uomo si pente; ma se questi inganna Dio dicendo di pentirsi e continua ad uccidere bambini e fare guerre, allora non sono più per il perdono: sono per la giustizia. Tale pensiero andava bene fino a qualche tempo fa, oggi questo discorso non basta a Dio. Lui vuole che diamo tutta la nostra vita per riscattare il nostro peccato, che è quello di aver trasformato questo bellissimo mondo e la civiltà umana in un inferno.
 
D: Non riesco a comprendere la contraddizione tra il messaggio di Dio, che è un messaggio d’amore, di perdono ed il messaggio in cui Lui dice che ci sterminerà in otto minuti, se non Gli ubbideremo. Mi sembra un atteggiamento quasi poliziesco. Lo puoi spiegare?
G: Caro, non so cosa risponderti, è scritto nel Vangelo. Gesù Cristo ha detto: “Guai a voi se scandalizzerete uno solo di questi piccoli!” (Mc 9, 42), “Guai a voi se commetterete degli atti impuri, vi butterò nel fuoco eterno”. Lo devi chiedere a Lui, io sono solo un messaggero di Cristo. Egli vuole la pace nel mondo, ma se noi bestemmiamo Dio, uccidiamo continuamente, sacrifichiamo i bambini, commettiamo atti impuri e disubbidiamo ai comandamenti, che cosa dovrebbe fare secondo te questo Dio? Voltarsi dall’altra parte? Pensa ad una generazione di bambini che in Africa muore di fame; qui ci sono 600 milioni di persone che stanno morendo di fame ed invece di ricevere pane, arrivano armi per autodistruggersi. Cosa dovrebbero chiedere questi bambini a Dio? “Perdonali, è giusto che moriamo di fame...?” Io penso invece che, se Dio esiste, la situazione deve cambiare, Lui deve intervenire come ai tempi della Bibbia. Dio è amore se noi ci pentiamo, ci vogliamo bene e rispettiamo la creazione, ma se la distruggiamo Dio diventa giustizia. Secondo te, nel mondo viviamo in pace, siamo tutti bravi? Penso proprio di no, ecco perché c’è quella che tu chiami “contraddizione”; ma in realtà non lo è. Rappresenta la doppia faccia di Dio: la faccia dell’amore, del perdono quando ci comportiamo bene, la faccia della giustizia quando noi ci comportiamo male e non vogliamo ravvederci. Se dicessimo: “Si Signore, ho sbagliato, adesso facciamo la pace”, Dio ci perdonerebbe. Ma noi non facciamo così, il mondo continua ad andare avanti, anzi, più che avanti sta andando indietro, autodistruggendosi. Quindi per amore di tutte quelle persone che non possono difendersi, Dio deve intervenire. Come facciamo a difenderci da bombe atomiche, carri armati, mitragliatrici, raggi laser, dittature, dalla mafia, se siamo persone pacifiche? Speriamo che Dio intervenga, io lo spero. Se non dovesse prendere provvedimenti, non sarebbe un Dio giusto, ma un alleato dei potenti e quindi io mi scaglierei contro.
Io Lo conosco, so che è il Dio dei pargoletti, dei sofferenti e che tornerà, siatene certi. È già successo, Gesù Cristo si è scagliato contro i potenti e, per la prima volta, ha scelto di farsi ammazzare per darci una possibilità. Ora sarebbe la seconda volta, ma se torna sulla Terra non si farà uccidere, giudicherà con severità.
 
D: Conoscerti è un dono che l’Immacolata mi ha fatto. Ho settantasette anni e sono un ex sottoufficiale della marina mercantile. All'età di ventitré anni mi trovavo a Hiroshima per lavoro, dove ho visto i segni e ho riflettuto. Ho avuto un'educazione religiosa, con i miei alti e bassi, e adesso che sto quasi per varcare la frontiera ho avuto questo grande dono. Se possibile, vorrei rispondere al giovane che poc'anzi affermava che Dio è un distruttore. Dio non distrugge nessuno. Una Santa Gli ha detto: “Chi è il peccatore?”. “Il peccatore è colui che non si redime fino alla fine della sua vita”. Lui ci ha dato il libero arbitrio: guarda quanto è buono Dio! Se pecchi e ti penti, lui annulla tutto e sei pulito come quando sei nato. Ti immagini che grande opportunità ci ha dato Dio? Egli perdona sempre, è questa la meraviglia che ci ha dato. Io faccio parte di un movimento mariano, un dono che la Madonna mi ha fatto, credo molto nel Rosario e nella preghiera, quindi invito tutti i presenti a recitare almeno un'Ave Maria al giorno o fare il segno della croce. Se questo segno si diffondesse nel mondo, noi riusciremo a riequilibrare la bilancia dove il braccio del male tende a sinistra, riportandola un po’ al centro. Questo volevo dire e ringrazio tanto la Madonna che mi ha fatto il grande dono di conoscervi ed impegnarmi. Nella mia pochezza, cercherò di pregare. Grazie.
G: Grazie caro, sono d’accordo. Se l’uomo si pente, Dio perdona tutto. Ma devo dire purtroppo che, se l’uomo non si pentirà, Dio castigherà tutti.
 
D: Io ho qualche perplessità in merito al messaggio divino e alle affermazioni introduttive di Pier Giorgio Caria, riguardo l’importanza dell’informazione ed il pericolo posto in essere dalla manipolazione della stessa. Non sarebbe meglio se Dio, piuttosto che limitarsi a punire chi non Lo segue, ci fornisse in modo chiaro le modalità d'interpretazione del Suo Messaggio? È probabile che il messaggio inviato non sia sufficientemente chiaro e, secondo il mio punto di vista, il messaggero ha la responsabilità di farlo comprendere, non chi l'ha ricevuto.
G: La ringrazio per la domanda, ma forse sono stato frainteso o lei non ha capito. Il messaggio non è mio, non sto dicendo niente di nuovo. Io ho solo il coraggio di dare la vita e dire la verità. E la verità è che il messaggio vi è stato dato da Gesù Cristo duemila anni fa, fino ad oggi. Da cinquemila anni attraverso Krishna e Mosè, da mille anni con San Francesco, da cinquanta tramite Yogananda e Padre Pio, e così via; potrei elencare fino a domani mattina una quantità di Santi che Dio ha mandato. Tutta l’umanità sa cos’è l’amore, la giustizia e la fratellanza; conosce gli insegnamenti del bene dati da uomini meravigliosi che sono venuti nel vostro mondo. Io vi sto solo ricordando che, siccome non avete voluto ascoltare nemmeno uno di questi messaggeri e soprattutto il più importante, Suo Figlio, che avete crocifisso ed ammazzato come un cane, adesso Dio non ne vuole più sapere. Il messaggio è chiarissimo, se pensiamo che non lo sia, siamo ipocriti o mentiamo a noi stessi. Possiamo mentire agli altri, ma se ci guardiamo allo specchio sappiamo benissimo cosa siano l’amore e la pace, ma non le mettiamo in pratica.
Anzi, secondo me Dio è in ritardo nello scatenare la Sua ira, perché l’uomo Lo ha buggerato ed ingannato, ha fatto promesse non mantenute. Ha sempre detto che si sarebbe pentito e non lo ha fatto e ci ritroviamo oggi, nel 2013, con un pianeta semi distrutto, con centinaia di milioni di bambini che muoiono di fame, con le chiese che dicono: “amatevi, amatevi” e sono piene di miliardi, di traffici loschi, di droga… Cosa volete ancora da questo Dio? Questa è la mia risposta. Vogliamo ancora sfidarLo, chiedendo al Signore un messaggio più chiaro? La Bibbia è il libro più venduto del mondo, quindi dov’è la manipolazione dell’informazione? Essa riguarda la politica di oggi, i dischi volanti, ma non il messaggio spirituale. Tutti conoscono il bene, ogni chiesa ha il suo Dio e tutti parlano d’amore. Secondo voi perché non c’è amore nel mondo? Perché non lo vogliamo, e questo ci costerà caro. Io non sto dicendo niente di nuovo, non ho nessuna rivelazione da fare, non ho nessun messaggio che vi possa dare orgasmo o alterare i vostri sensi. Io ripeto le stesse cose che ha detto Cristo. Ciò che possiedo sono solo i segni che porto e ricordano che Gesù esiste, l'unica novità forse è che sono venuto in questo mondo a ricordarvi la giustizia di Dio, perché tutti l’avete dimenticata! Anche i miei fratelli. Io sono venuto per ricordarvi il diluvio universale, Sodoma e Gomorra, per rammentarvi che Dio ha anche la spada. Se andate su internet, non troverete tanti che hanno il coraggio di dire quello che vi sto dicendo, anche perché non è di moda. Infatti io sono un lupo solitario, ma a me non interessa, l’importante è che io vi scuota l'anima, non voglio avere proseliti, né fare nessuna chiesa. Io desidero la giustizia per i bambini che vengono torturati, se la ottengo sono l’uomo più felice del mondo; in caso contrario la chiedo a Dio, perché Cristo mi ha insegnato: «Chiedi e ti sarà dato» (Mt 7,7). La mia unica richiesta al Padre è la giustizia, non voglio altro. Io sono un assetato di giustizia e, perdonatemi, ho tanta sete. Datemi un po’ d’acqua, datemi un po’ di giustizia.. Io non la chiedo a voi, cari presenti, ma a chi dall’alto ci sta ascoltando.
 
D: Eppure abbiamo una grande speranza che ci viene dalla domanda che Padre Livio, direttore di Radio Maria, ha rivolto a Miriana, chiedendo se avrebbe fatto in tempo a vivere i dieci messaggi. La Madonna tramite Miriana ha risposto di sì e che, dopo l'annuncio e gli accadimenti profetizzati, ci sarà un secolo di provvidenza per tutta l’umanità. Questo è un grande segno di speranza. Noi, me compreso, siamo un'umanità abietta. Però di questa speranza possiamo tenere conto e paragonarci un po’ al buon ladrone, che sulla croce disse a Gesù: “Ricordati di me”. Era un ladro assassino ed è diventato il primo Santo.
G: Certo caro. Non è una speranza: è una certezza che ci saranno non solo un secolo, ma mille anni di pace. Con tutto il rispetto per Miriana e per la Santa Madre, io ovviamente mi attengo ai testi sacri che valgono più di tutti i messaggi, anche dei miei. L’Apocalisse parla di mille anni di prosperità, di pace, d’amore. Quindi io non ho speranza, ma la certezza assoluta che ci saranno mille anni di Regno di Dio in Terra, tuttavia ho anche la totale convinzione che lo erediterà solo chi lo merita. Cristo ha detto anche: «Separerò i caproni dai capretti, il bene dal male». Noi siamo il ladrone che si pente, almeno lo spero, se ci pentiamo; ma c’è anche l’altro ladrone che non si pente, l'altra parte di umanità che continua a bestemmiare Cristo e dice: «Tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso! Se tu sei Figlio di Dio, scendi dalla croce!» (Mt 27,40) «Ha salvato gli altri, non può salvare se stesso. È il re d'Israele, scenda ora dalla croce e gli crederemo. Ha confidato in Dio; lo liberi lui ora, se gli vuol bene. Ha detto infatti: Sono Figlio di Dio!» (Mt 7,42) Cristo infatti lo ignora, Egli porta con sé in Paradiso uno solo dei due. Quindi una parte di umanità andrà nel Regno di Dio, quella perversa no. Questo è quello che voglio sottolineare. Solo a colui che disse: “Ricordati di me”, Cristo rispose: «In verità ti dico, oggi sarai con Me nel Paradiso» (Lc 23,43), mentre l'altro lo ha lasciato soffrire. Io non voglio niente, il mio cuore desidera Giustizia e se non lo meriteremo andremo all’inferno. Siamo stanchi di questa umanità flagellata dalle ingiustizie, io non temo la sofferenza, sono disposto a farmi tagliare a pezzettini. Quello che non capisco e non condivido è l’ingiustizia sugli innocenti. Per loro, io prego tutti i giorni il Padre nostro e l’Ave Maria, dicendo: “Signore, vogliamo la Tua giustizia per i Tuoi figli”. Lo ha detto Gesù Cristo: «Se il Padre non abbreviasse i tempi nemmeno gli eletti si salverebbero”, ed io chiedo al Padre che abbrevi i tempi.
 
D: Se, come tu affermi, Gesù è sulla Terra, come mai nessuno lo riconosce?
G: Nessuno Lo riconosce perché è invisibile. Dà segni con le Sue stesse apparizioni e quelle mariane, attraverso gli stimmatizzati, i quadri che lacrimano ed i segni in cielo. Sono tutti segni che vengono da Lui e dai Suoi angeli, il Signore è sulla Terra in questo senso, ci sono i segni e c’è anche Lui. Presto si manifesterà al mondo, l’ha detto Egli stesso: «E vedrete il Figlio dell’Uomo con grande potenza e gloria sulle nubi del cielo» (Mt 24,30). Lo vedremo tutti, ma non sarà incatenato, frustato e portato alla croce. Lo vedremo nella gloria e nella potenza, dice il Vangelo, come Giudice Supremo. Nessuno sa quale sarà il giorno, io spero che il Signore lo faccia venire presto. Ogni mattina mi affaccio dalla finestra e guardo se Gesù è tornato; se non lo è dico: “Sia fatta la Tua volontà, andiamo avanti”. Io non credo, come invece fanno i miei fratelli missionari che amo tantissimo, che l’uomo riuscirà a cambiare le cose. Mi dispiace, vedo troppo male nel mondo e credo che solo Cristo potrà farlo.
 
D: Nella parabola dei vignaioli omicidi, il Padrone, dopo aver mandato vari servi e persino il Figlio a ritirare il raccolto, toglie loro il Regno e lo dà ad un popolo che lo farà fruttificare. È questo il tempo?
G: Questo è il periodo della vendemmia e ti dò una novità. Il Padrone verrà personalmente ad accompagnare Suo Figlio e nessuno lo potrà fermare. Se mandasse Suo Figlio da solo, lo ammazzerebbero di nuovo, come un cane. Questa volta per l'uomo non ci sarà niente da fare e tutto si risolverà.
 
D: Adesso siamo governati da Satana?
G: No, siamo governati dall’uomo, che ha messo in gioco e ingannato persino Satana.  Siamo peggiori di lui, perché Satana ubbidisce a Dio, noi no. Nel Vangelo, quando Cristo dice agli indemoniati: «Satana, esci da quell’uomo, te lo ordino!», i demoni escono e Gesù li libera dagli stessi. Oggi invece, quando Cristo chiede agli uomini di pentirsi, questi fanno una pernacchia e Gli ridono sulla faccia. Chi ubbidisce a Dio? Satana o l’uomo? Satana è uno strumento di Dio, al quale lui ubbidisce; l’uomo, anche se Cristo sanguina chiedendo per favore di cambiare, continua ad uccidere i figli di Dio. L’uomo per perversità e malvagità ha superato Satana. Per tale ragione, il Padre lo distruggerà, a meno che non dica: “Benedetto Colui che viene nel nome del Signore”. In caso contrario sarà distrutto. Quindi l’anticristo è l’uomo ed io so chi è. Un giorno ve lo dirò, quando mi sarà dato il permesso.
 
D: Cosa pensi del Papa?
G: È una bravissima persona che vuole riformare una chiesa corrotta e piena di problemi, e sta facendo il possibile. Io prego sempre per lui, ma non deve avere paura; in caso contrario, soccomberà perché dentro il Vaticano c’è tanta gente malvagia, perversa, criminale, assassina e mafiosa, di cui deve liberarsi. Mi sembra che dica delle cose belle, fa emozionare tutti quando predica, quindi Dio lo benedica. Ma attenzione! Se non parlerà anche della giustizia divina, i lupi lo divoreranno. Il Papa parla molto della misericordia e dell’amore di Cristo, che dobbiamo spogliarci di tutte le cose materiali, ma non parla della giustizia divina. Non mi permetto di dare consigli, è solo il mio parere: lui deve iniziare a gridare: “State attenti alla giustizia divina!”, come fece Giovanni Paolo II in Sicilia, quando ammonì i mafiosi, dicendo che Dio avrebbe abbattuto su di loro la Sua giustizia. Questo dovrebbe fare Papa Francesco. Se lo farà, è veramente il Santo che tutti aspettavamo; altrimenti se non ci riuscirà per debolezza, l’amore e la misericordia non basteranno. Preghiamo che il Papa lo gridi, perché il resto lo sa fare benissimo, non ha bisogno di noi.
 
D: La profezia di Jacques de Molay (morto nel 1314) rivolta alla Chiesa Romana dice: "Il Papato terminerà entro 700 anni dalla mia morte". Ovvero entro il 18 Marzo 2014. A me sembra un Papa buono, mi piace molto e sinceramente io mi auguro di no. Sul papato incombe davvero questo pericolo?
G: Certo, ma non so rispondere riguardo questa profezia. So che il Papa è in pericolo perché disturba gli interessi dei delinquenti. Voi tutti sapete che io faccio il giornalista antimafia a Palermo, quindi ne sono al corrente sia dal punto di vista giornalistico che spirituale. Noi sappiamo che il Papa è sotto il mirino della ’Ndrangheta perché sta disturbando gli interessi economici all’interno del Vaticano. Preghiamo per lui e speriamo che non succeda niente. Non ho idea di cosa accadrà il 18 marzo 2014. Quello che so, è che presto si scatenerà ovunque l’ira di Dio con le forze della natura: l’acqua, l’aria, la terra ed il fuoco. Questo ve lo posso dire.
Vi saluto con tutto il mio amore, con tutta la mia amicizia e vi chiedo un piccolo gesto di amore alla Santissima Madre, ossia il segno della croce: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Che Dio vi benedica e dia tanta pace, ne abbiamo bisogno tutti.
 
Con il Segno della Croce e lo sguardo fiero verso una solenne promessa mantenuta, l’indomito guerriero estrae la spada dall’antico fodero, impaziente di allungare il passo… verso un altro e un altro ancora, una corsa contro il tempo fino al compimento della sua missione. Anche questa sera i colori della notte, con il suo prezioso mantello, si adageranno sui cuori di tutti i fratelli, frastornati da un Amore assoluto, mentre i suoi sogni ci faranno da padrone fino al sorgere del Sole. Domani sboccerà un altro fiore, un’alba nuova annuncerà la prossima battaglia.. la  mano destra vorrebbe rincorrere ogni gesto, oltrepassare i limiti del tempo per scrivere di lui e del Suo Signore, dipingere quella devozione che travalica sofferenze, sacrificio e corona ogni colpo sferrato contro il male.  
Il tempo divora inesorabile preziosi attimi… la sinistra allora prende il sopravvento nel tentativo di annunciare al più presto il grande Evento, di disegnare anch’essa i tratti di ogni insegnamento, i contorni di un Amore sconfinato, affinché nessuno sia privato di questo sacro privilegio. Con la speranza ardente che un giorno siano le nostre vite a parlare.
 
Sandra De Marco
31 gennaio 2014
San Giovanni di Polcenigo