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matias CARI LETTORI

Vi scrivo per condividere con voi un mio sentimento.
Noi conosciamo il Natale come un giorno molto bello, allegro, indimenticabile e non vediamo l’ora che arrivi per stare insieme con la famiglia in una casa calda e piena di colori: il rosso come il cuore, fuoco dell’amore, o il verde come la natura.

Vi confesso però, cari lettori, che da tempo io, personalmente, non aspetto più quel giorno con lo stesso sentimento di prima perché in quel giorno sono ancora più evidenti le differenze che caratterizzano questo mondo, la povertà, l’indifferenza, l’egoismo. Siamo nel 2009 ed è più di 2000 anni che festeggiamo il Natale mentre la povertà nel mondo non si risolve. E allora vi chiedo: che Natale festeggiamo? Un Natale finto, un Natale di convenienza, arrogante, egoista e maledetto. Io sono stufo di festeggiare ma, malgrado tutto, continuerò a farlo e lotterò per le creature innocenti che meritano il mio e il nostro amore.
Cari lettori mi addolora molto, moltissimo, che per fare del bene dobbiamo passare attraverso questo sporco denaro, perché l’amore non si compra e non si vende, ma dobbiamo aiutare cosi purtroppo. E non è importante dare 1 o 1000 euro, perché l’importante non è quanto si dona, ma con quale sentimento lo si fa.
Grazie della vostra presenza e facciamo sì che i mille euro non vengano da una persona sola, ma da mille persone che donano un euro ciascuna perché se questo avverrà allora vorrà dire che non c'è una, ma ci sono mille persone con il cuore che hanno dentro il vero amore. L’amore per il popolo è quello che rende un uomo un uomo vero.

Grazie e buon Natale
Matías José Corvaro
14-12-09