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BAMBINA FALLUJA100I NEONATI DI FALLUJA, SOTTOMMESSI AD UN NUOVO TIPO DI ASSEDIO
Dahr Jamail - Alzazeera - 6 gennaio 2012
I medici ed abitanti di Falluja incolpano le armi degli Stati Uniti dei catastrofici livelli di malformazioni congenite nei neonati di Falluja.    
Mentre, da una parte, i militari degli Stati Uniti si sono ritirati formalmente dall'Iraq, dall’altra, i medici ed abitanti di Falluja ritengono le armi all’uranio impoverito e al fosforo bianco, usate durante due devastanti attacchi statunitensi contro Falluja nel 2004, responsabili di ciò che viene descritto come “catastrofici” livelli di difetti e malformazioni alla nascita.    

La dottoressa Samira Alani, pediatra al Falluja General Hospital, si è interessata personalmente di investigare il repentino insorgere di malformazioni congenite che hanno proliferato dal 2005, a radice degli assedi statunitensi.    

“[…]  Abbiamo riscontrato tutti i tipi possibili di malformazioni, che vanno dalle cardiopatie congenite alle gravi anomalie fisiche: non potete neanche immaginare quante sono”.

Il 21 dicembre, Alani, che lavora in questo ospedale dal 1997, ha dichiarato di aver personalmente registrato 677 casi di difetti alla nascita nel solo mese di ottobre 2009. Otto giorni dopo quel numero aveva raggiunto quota 699.

“[…] Non ci sono ancora dei termini medici per descrivere alcune di queste condizioni, perché così non ne abbiamo mai viste fino ad ora", prosegue il dottore, che da parte sua ammette: “Tutto quello che posso fare è descrivere questi difetti”.

L'impossibilità di vivere    

La maggior parte di questi bambini muore entro 20 o 30 minuti dalla nascita, ma non tutti.

Quattro anni, Mohammed Abdul Jalil è nato a ottobre 2007. La sua diagnosi clinica comprende la dilatazione dei due ventricoli del cuore, e un serio difetto alla parte bassa della schiena, che i medici non sono riusciti a rimuovere.
Abdul ha difficoltà a controllare i suoi muscoli, fatica a camminare, non può controllare la vescica, e s’indebolisce facilmente. Nei prossimi anni potrebbe sviluppare un accumulo di liquidi nel cervello, e questo potrebbe essergli fatale.
    
“[…] Questo è il primo caso di qualcosa del genere nella nostra famiglia”, ha detto Rahim ad Al Jazeera. “Noi abitavamo in una zona pesantemente bombardata dagli americani nel 2004, ed un missile cadde precisamente di fronte a casa nostra. Cos’altro potrebbe mai provocare questi problemi di salute”?    
    
La dottoressa Alani ha manifestato ad Al Jazeera che nella grande maggioranza dei casi che lei aveva registrato non vi erano in famiglia degli antecedenti di malformazioni congenite.    
Alani ha mostrato ad Al Jazeera centinaia di foto di neonati con fessura del palato, teste esageratamente allungate, un neonato con un occhio nel centro del viso, arti di grandezza esagerata o estremamente corti, nasi, orecchie e colonna vertebrale malformati.
Ha parlato di casi di “displasia tanatoforica”, un'anomalia dello scheletro e della gabbia toracica che impossibilita la vita al neonato.”    

Rahim ha affermato che molti dei suoi familiari che hanno avuto figli dopo il 2004 avevano dei problemi. “[…] Uno di loro aveva l’aspetto di un pesce quando è nato”. “So personalmente di almeno altre tre famiglie che vivono vicino a noi che hanno avuto questi stessi problemi.”    

Abdul andrà a scuola il prossimo anno e la preoccupazione della famiglia in questo momento è se sarà accettato. “[…] La protuberanza nella sua schiena è tanto dolorosa e inoltre lui si vergogna tanto, cosa succederà a scuola?” dice Rahim.

Il nonno di Abdul, Maloud Ahmed Jassim, dice che ci sono molti aborti e si domanda arrabbiato il perché della mancanza di indagini sulla questa grave crisi sanitaria: “I media occidentali sembrano interessati a ciò che sta accadendo, al contrario della nostra stampa e del nostro governo”.

Ad aprile 2011, le autorità irachene hanno dibattuto se gli attacchi degli Stati Uniti sulla città [di Falluja] costituissero un genocidio. Tuttavia, le richieste per un procedimento internazionale non arrivarono da nessuna parte.    

Prove scientifiche    
    
Alani, per conto del dottor Christopher Busby, uno scienziato britannico e attivista che ha effettuato la ricerca sui rischi di inquinamento radioattivo in Iraq, ha raccolto i campioni di capelli di 25 genitori di famiglie con bambini che hanno malformazioni alla nascita, per inviarli a un laboratorio in Germania.

Insieme ad altri medici e ricercatori, i due hanno poi pubblicato uno studio, diffuso nel settembre del 2011, con i dati ottenuti analizzando i campioni di capelli, terreno e acqua. [3].    
    
Nella conclusione della relazione si legge:    
    
“[…] Benché bisogna essere cauti nel momento di escludere altre possibilità, poiché non esistono relazioni che nessuno degli elementi trovati in eccesso possano provocare malattie congenite e cancro, salvo l'uranio, gli elementi riscontrati suggeriscono che l'esposizione all'uranio arricchito è la causa principale oppure incide notevolmente nell’incremento di anomalie congenite e cancro. Sorgono a questo punto degli interrogativi sulle caratteristiche e composizione delle armi che vengono usate nei moderni campi di battaglia.”    
    
“[…] Come medici, sappiamo che il mercurio, l'uranio ed il bismuto possono contribuire allo sviluppo di malformazioni congenite e crediamo che questo potrebbe essere relazionato con l'uso da parte degli Stati Uniti di armi proibite durante queste battaglie”, afferma Alani. “[…] Ho esposto questa connessione nell'indagine giudiziaria della contea inglese di West Midlands sulla morte di un veterano della prima guerra del Golfo […] ed una giuria di istruzione accettò la mia dichiarazione”, ha dichiarato ad Al Jazeera.    
    
“[…] Un tribunale di istruzione sentenziò che il cancro era stato provocato dall'esposizione all’uranio impoverito.” Busby ha aggiunto: “Negli ultimi dieci anni è emerso dalle indagini che l’uranio è una delle sostanze conosciute più pericolose per l'essere umano e, ovviamente, nella forma in cui viene impiegato quando si usa in queste guerre.”    
    
Nel luglio del 2010, Busby aveva già pubblicato uno studio sull’incredibile aumento di tumori infantili, 12 volte superiore alla media prima degli attacchi del 2004. Il rapporto aveva anche mostrato come il rapporto tra i sessi fosse sceso a 86 maschi ogni 100 femmine, insieme a una diffusione di malattie indicativa di un “danno genetico simile, ma di gran lunga superiore, a quello di Hiroshima.

La dottoressa Alani ha visitato recentemente il Giappone, dove si è riunita con medici giapponesi che studiano i tassi di malformazioni congenite che secondo loro sono relazionate con la radiazione dei bombardamenti nucleari statunitensi di Hiroshima e Nagasaki. Giunto nel paese asiatico, Alani ha scoperto che l’incidenza delle malformazioni alla nascita di Hiroshima e Nagasaki è stata dell’1-2% contro il 14,7% dei neonati iracheni di Falluja, oltre 14 volte il tasso delle zone del Giappone.    
    
Un paese inquinato?    
    
In provincia di Babilonia, al sud dell'Iraq, il dottore Sharif al-Alwachi, direttore del Centro Tumori di Babilonia, ha affermato che l’uranio e fosforo hanno contaminato tutto il paese, provocando vittime innocenti da nord a sud. In provincia di Babil, nel sud dell'Iraq, il capo del Cancer Center della città, il dottor Sharif al-Alwachi, ha dichiarato che i tassi di cancro stanno aumentando a un ritmo allarmante dal 2003.

“[…] L'ecosistema è stato inquinato da armi chimiche e da uranio impoverito in conseguenza della guerra in Iraq”, ha detto il dottore al-Alwachi ad Al Jazeera. […] “Terra, aria e acqua sono tutti inquinati da queste armi, e come entrano in contatto con gli esseri umani diventano velenosi, spesso mortali. Questa è una novità per la nostra regione, e la gente sta soffrendo”.

I militari statunitensi e britannici hanno fornito informazioni confuse sugli effetti dell'uranio impoverito, ma medici iracheni come Alwachi ed Alani, insieme ad altri investigatori, attribuiscono alle armi l'aumento del tasso di cancro e malformazioni congenite [4].    

Abdulhaq al-Ani, autore di Uranium in Iraq, ha studiato gli effetti dell'uranio impoverito nella popolazione irachena dal 1991. Ha riferito ad Al Jazeera che egli stesso ha misurato i livelli di radiazione nella città di Kerbala, così come a Bassora, e il suo misuratore Geiger iniziò a fischiare perché l'indicatore superò ogni livello”.

La dottoressa Alani ha spiegato che lei è l'unico medico di Falluja che registra i casi di malformazioni congenite. “[…] Non disponiamo di nessun sistema per registrarli tutti, e quindi ci mancano molti casi.” Ha affermato: “Ieri stesso, una collega mi ha parlato di un neonato con displasia tanatoforica e lei non lo ha registrato. Credo di conoscere soltanto un 40/50% dei casi, perché molte donne danno alla luce i loro figli a casa e di loro non sapremo mai nulla e anche perché neanche altre cliniche li registrano”.    
L'ospedale dove lavora Alani è stato costruito nel distretto Dubad di Falluja nel 2008. Secondo Alani, questo distretto fu bombardato intensamente durante l'assedio di novembre del 2004. “[…] C'è anche una scuola elementare costruita vicino e già solo da questa scuola tre professori si sono ammalati di cancro al polmone e due di loro sono morti”, afferma Alani. “Abbiamo molti casi in questa zona, precisamente dove si trova l'ospedale.”    

Nonostante la quantità enorme di prove concrete, attualmente, la causa esatta della crisi sanitaria di Falluja non può essere stabilita in modo conclusivo senza un studio completo e a fondo che ancora deve essere realizzato. Tuttavia, nonostante la mancanza di appoggio governativo e del poco aiuto che riceve dall'esterno dell'Iraq, Alani è decisa a continuare il suo lavoro. “[…] Andrò avanti. Non mi fermerò”, ha affermato ad Al Jazeera.    
    
Note di IraqSolidaridad:    
    
1. - Chris Busby. “A secret Enriched Uranium Weapon”, video disponibile in inglese in: https://www.youtube.com/watch?v=aZQZcRG1I9U&feature=youtu.be
    
2. - Lo studio, pubblicato dall’International Journal of Environment and Health, è stato realizzato dai dottori Samira Alani e Muhamed Tafash, pediatri del Falluja General Hospital, Chris Busby, professore dell’Università dell’Ulster, Malak Hamdam, ingegnere chimico e presidentessa della Fondazione londinese Cancro e Malformazioni Congenite ed Eleonore Blaurock-Bush il cui laboratorio in Germania ha realizzato il lavoro analitico.    
    
3. – Articolo “Identificata nell’uranio arricchito dei nuovi sistemi di armamenti spiegati dagli Stati Uniti la causa come delle malformazioni congenite e del cancro a Falluja”, 23 ottobre 2011.
    
4. - Kelly Beaucar Vlahos, “I bambini della guerra. Le armi statunitensi che hanno pacificato Falluja e avvelenato una generazione, 13 luglio 2011, disponibile in: http://www.rebelion.org/noticia.php?id=142813    
   
Testo originale:
http://www.aljazeera.com/indepth/features/2012/01/2012126394859797.html