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HO SCRITTO IL 5 MAGGIO 2009:

HO RICEVUTO DAL CARO AMICO MESSICANO DANIEL MUÑOZ UNA LETTERA NELLA QUALE EGLI MI RIMPROVERA CHE IO E I MESSAGGI CHE RICEVO DAL CIELO ABBIAMO PRESO DI MIRA IL MESSICO EVIDENZIANDO SOLO LE ATROCITÀ COMMESSE IN QUESTO PAESE, DIMENTICANDOMI  DEI PREGI E DEI SEGNI DIVINI CHE LA TERRA DEI MAYA MANIFESTA IN QUESTO TEMPO.
HO RISPOSTO CON AMICIZIA E DETERMINAZIONE CHE IL MIO AMICO NON AVEVA LETTO A FONDO IL MIO MESSAGGIO E CHE SI SBAGLIAVA. IN OGNI CASO SE AVETE LA PAZIENZA DI LEGGERE LA NOTIZIA QUI ALLEGATA VORREI DIMOSTRARE AL MIO AMICO DANIEL, SE MAI CE NE FOSSE BISOGNO, CHE NON SONO AFFATTO TENERO CON LA MIA TERRA NATIA, SIRACUSA (LA SICILIA), IL MIO  PAESE, L’ITALIA E L’EUROPA INTERA NELLA QUALE NON MENO CHE IN MESSICO VIVONO MOSTRI SENZA SCRUPOLI ASSETATI DI SANGUE E DEGENERAZIONI.
LEGGETE QUINDI !!!
RIMANE VALIDO E TOTALE IL GIUDIZIO CHE ABBIAMO ESPRESSO NEL PRECEDENTE COMUNICATO IN CUI SETUN SHENAR, PER CONTO DELLE POTENZE CELESTI, AMMONIVA SERIAMENTE E SEVERAMENTE L’UMANITÀ.
VOGLIO ANCORA RICORDARE CHE SI APPROSSIMA IL TEMPO DELLA GIUSTIZIA DIVINA. IL TEMPO CHE IL PADRE SI ERA RISERVATO. IL TEMPO DELLA SECONDA VENUTA SULLA TERRA, CON POTENZA E GLORIA, DI GESÙ CRISTO E QUINDI DEL GIUDIZIO DELL’UMANITÀ, DELLA SALVEZZA DEI GIUSTI, DEGLI AMANTI DELL’AMORE E DELLA CONDANNA DEGLI ASSASSINI DELLA VITA .

                                                                                 GIORGIO BONGIOVANNI
                                                                                         STIGMATIZZATO

Sant'Elpidio a Mare (Italia)
5 Maggio 2009. Ore 15:10
 

BLITZ CONTRO LA PEDOFILIA IN TUTTA ITALIA

Video con torture sui bimbi, 4 arresti
Il "Sadism", il nuovo incubo della Rete
Gli indagati sono professionisti di età compresa fra i 40 e i 60 anni
ROMA
Una vasta operazione contro la pedofilia on line, coordinata dalla Procura di Siracusa, è stata eseguita in 16 regioni italiane. All’operazione, eseguita dal Nucleo investigativo telematico della città aretusea, sono impiegati 200 militari tra carabinieri e guardia di Finanza. Quattro le persone finite in manette. Tra gli arrestati un impiegato di 57 anni del bergamasco, un medico sessantenne di Catanzaro e un quarantanovenne della provincia di Bergamo. Al centro dell’inchiesta in cui sono indagate 69 persone, la realizzazione di film pedofili e sadici. Sono stati sequestrati dei filmati che sarebbero stati verosimilmente girati nell’ambito dei circuiti del turismo sessuale, con le riprese di violenze estreme su bambini e bambine di 4-5 anni imbavagliati e legati. Si vedono i volti degli stupratori, che non fanno parte dell’inchiesta, e tra loro c’è anche una donna. I filmati sarebbero stati scambiati su Internet tra gli indagati che non sarebbero però tra le persone riprese nei video.
Gli indagati sono per lo più professionisti di età compresa fra i 40 e i 60 anni. Sette di loro in passato sono stati già denunciati per reati sessuali nei confronti di minorenni. Le regioni maggiormente interessate dalle perquisizioni e con il maggior numero di indagati sono Lombardia, Sicilia, Emilia Romagna e Veneto. In Lombardia l’operazione anti pedofilia è stata eseguita nelle province di Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Milano, Pavia, Sondrio e Varese. In Sicilia a Siracusa, Acireale, Aci Catena, San Giovanni La Punta, Gela, Caltanissetta, Palermo e Modica. In Veneto nelle province di Rovigo, Padova, Venezia, Verona, Treviso e Belluno, mentre in Emilia perquisizioni sono state eseguite nelle province di Bologna, Modena, Rimini e Ferrara. Le indagini del Nit, coordinate dal Procuratore della Repubblica di Siracusa Ugo Rossi, dall’aggiunto Giuseppe Toscano e dai sostituti Antonio Nicastro e Anna Trinchillo, sono state avviate dopo una serie di denunce dell’associazione Telefono arcobaleno.
Il «successo dell’operazione della Procura di Siracusa è un chiaro esempio di ciò che auspica il Presidente della Repubblica e di come si possa arrivare a perfezionare gli strumenti di contrasto al traffico di bambini». Lo afferma il presidente e fondatore di Telefono Arcobaleno, Giovanni Arena, ricordando che le indagini «sono state avviate dopo una delle 233.138 denunce anti pedofilia» della sua associazione. Secondo Arena, «il Sadism è un genere terribile, ancora poco diffuso ma in costante e preoccupante crescita. Cresce la domanda e cresce l’offerta - aggiunge - e i bambini sono sempre più piccoli, i materiali sequestrati oggi coinvolgevano vittime di 4-5 anni in media. Il mercato è in crescita ma il fenomeno non è inarrestabile». «Telefono Arcobaleno - conclude Arena - chiede che alle enunciazioni dei diritti dalla politica si accompagnino azioni concrete. Non si può parlare di speranza in un mondo che non si accorge che i suoi bambini sono usati come merce di scambio non virtuale ma che, al contrario, ha le proporzioni di un reale dramma dell’umanità».
29 Aprile 2009
La Stampa.