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DAL CIELO ALLA TERRA
 
 
HO SCRITTO IL 10 MAGGIO 2010:

LA RONDINE E IL CONSOLATORE
UN SEGNO DEL PADRE ADONAY E DI SUO FIGLIO IL CRISTO, DEL SUO AMORE VERSO DI NOI CHE LO SERVIAMO E LO ADORIAMO.
 
GIORGIO BONGIOVANNI
STIGMATIZZATO

 
Sant'Elpidio a Mare (Italia)
10 Maggio 2010


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Nota: In ambito cristiano la rondine è simbolo della resurrezione di Cristo per il suo ritorno primaverile, che porta il felice risveglio di tutta la natura. Molto presto i cristiani hanno assunto la rondine a emblema del trionfo pasquale del Redentore, vincitore della morte. Una antichissima leggenda armena racconta che la sera del venerdì santo tutte le rondini della Giudea e della Galilea si riunirono intorno alla tomba di Gesù e che all’alba di Pasqua, quando egli risuscitò, tutte, in coppia, partirono ad ali spiegate verso tutti i paesi del mondo per portare la novella ancora sconosciuta: "Surrexit Dominus vere, alleluja!". Le rondini conservano ancor oggi il carattere di annunciatrici di Cristo risuscitato, ad esempio in numerose contrade della Francia.

Venerdì 7 maggio, verso le 10:30, mi trovavo nel mio ufficio, come ogni giorno e stavo parlando al telefono via skype con una persona a me cara. Ad un certo punto entrano dalla porta che da sul piazzale, dove si trova la statua della Madonna di Medjugorie regalata a Giorgio in occasione del suo compleanno nell’anno 2007, due rondini che si inseguivano tra loro. Sorvolano sopra la mia testa e poi escono dalla porta.
Dopo circa 10 minuti, rientrano un’altra volta e volano verso la stanza adibita ad asilo per i bambini che si trova vicino al mio ufficio. Una delle rondini riesce ad uscire passando velocemente davanti a me. L’altra rimane nella stanza. In quel momento entra Lorenzo e vede la rondine, rimane meravigliato e sale nel suo ufficio. Poco dopo entra Emanuele e la vede pure lui. A questo punto mi alzo per cercare di farla uscire. Salgo su una sedia per aiutarla ma la rondinella vola verso il quadro del Consolatore e si posa su di lui, rimanendo ferma per oltre 3 minuti. Di fronte all’insolita scena, ho preso subito il cellulare per scattare una foto.  
Dopo Emanuele ed io siamo riusciti a farla uscire.

Matías Corvaro
10 maggio 2010