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universoDAL CIELO ALLA TERRA

SETUN SHENAR E I FRATELLI DELLA LUCE COMUNICANO:

AGLI SCIENZIATI ARROGANTI DEL PIANETA TERRA

SE NOI NON ESISTESSIMO LA SPERANZA PER I DEBOLI, GLI INNOCENTI E TUTTI COLORO CHE SOFFRONO SCHIACCIATI DAI TIRANNI DIVERREBBE UNA PALLIDA STATUA DI MARMO. GRAZIE A DIO E A CRISTO NOI “ALIENI” ESISTIAMO E SIAMO NATI 15 MILIARDI DI ANNI PRIMA DI VOI.
PER NOI SIETE VOI I VIRUS ASSASSINI DEL COSMO, LA PESTE BUBBONICA DELL'UNIVERSO. AVREMMO VOLUTO CHE FOSTE ENZIMI COSCIENTI DEL BENE E DELL'AMORE DELLA CREAZIONE, MA PER VOSTRA STOLTEZZA NON LO SIETE. SIAMO NOI CHE STUDIAMO LA VOSTRA NEFASTA EVOLUZIONE E SIAMO SEMPRE NOI GLI ANGELI DI IERI, GLI EXTRATERRESTRI OGGI. NON DIMENTICATELO MAI.
VI PERDONIAMO!
PACE!                                                              

                                         SETUN SHENAR E I FRATELLI SALUTANO CON COMMISERAZIONE

San Giovanni di Polcenigo (PN-Italia)
2 agosto 2011. Ore 22:16
Giorgio Bongiovanni

 

LA GUERRA SEGRETA MA PALESE CONTRO LA VERITÀ COSMICA
di P.G. Caria

È vero, tutti quelli che si occupano di diffondere informazioni contro corrente, verità ritenute “scomode” dal sistema, sono abituati a sentirne di cotte e di crude contro i temi che vogliono portare all'attenzione del grande pubblico. Spesso gli attacchi arrivano dagli scienziati, cioè da quelli uniformati al pensiero o teoria dominante, vera o falsa che sia poco importa, l'importante è che dia i risultati voluti. La notizia protagonista ancora una volta è una delle più attaccate dal mondo accademico: la presenza di vita intelligente evoluta nell'universo, o meglio l'esistenza di civiltà Extratterrestri. Stavolta artefice delle presunta stroncatura  è il professore di fisica Elio Sindoni, dell'Università Bicocca di Milano. Ne citerò, commentandoli, le parti salienti, cercando di mettere in evidenza la sottile strategia con cui è stato creato l'articolo che trovate a questo link: http://www3.lastampa.it/scienza/sezioni/news/articolo/lstp/413264/
Il 27 luglio del 2011, dalle pagine del quotidiano “La Stampa”, Sindoni rilascia al giornalista Gabriele Beccaria le sue lapidarie dichiarazioni che gettano discredito e seppelliscono, ma senza nominarle e non è sicuramente un caso se non le citano, una enorme mole di prove che potrebbero convincere chiunque. Nell'articolo è evidente quanto entrambi, intervistato e intervistatore, palesemente ignorino, e con questo non intendo dire appunto che non lo conoscono, quanto esiste oggi come dati a sostegno della realtà della visita extraterrestre e si autocelebrano l'uno con l'altro come fonti autorevoli nel chiedere e nel rispondere.
Sindoni parla della ipotesi sulla non esistenza di vita intelligente nel cosmo come “della risposta scientifica più condivisa” ma io dico che una risposta scientifica, anche se largamente condivisa, non sarà mai una prova, una verità scientifica. Non è forse vero che gli scienziati di qualche secolo fa condividevano largamente la “risposta scientifica” che fosse il sole a girare intorno alla Terra? Questo prima che il povero Galileo li sbugiardasse tutti rischiando con ciò di finire al rogo. Purtroppo su quella falsa verità si era costruito un potere che dominava indiscriminato da secoli.Poi usare il programma SETI come paragone di riferimento è un giochino che forse può incantare il grande pubblico ignaro della vacuità e del vuoto di reali intenti e contenuti di questo progetto, ma è anche vero che sempre più sono coloro che ormai sanno quanto povero di mezzi e fallace sia il famigerato programma SETI e poi se realmente li trovassero lo direbbero?
Inoltre, nelle risposte di Sindoni leggiamo una reiterata sottolineatura di quanto numerose, incredibili e improbabili siano le condizioni necessarie allo sviluppo della vita su un pianeta, di vita intelligente poi... Ma scusate su quanti sistemi solari siamo andati per poter affermare questo? Qualcuno potrebbe obiettarmi: “ma abbiamo le sonde, i radiotelescopi, Hubble ecc.” e io rispondo con due notizie tra le tante, che ci dicono chiaramente il grado di attendibilità di tutto ciò.
Il 19 luglio del 2009 l'astronomo dilettante australiano Anthony Wesley scopre con il suo telescopio da 37 cm, montato in giardino, le tracce dell'impatto sulla superficie di Giove di un asteroide grande quanto la terra!!! Ma come! E la NASA, Hubble, le sonde, gli astronomi, Margherita Hack, Piero Angela e Sindoni dov'erano? Dove si trovava tutta quella scienza che afferma perentoriamente che non esistono gli extraterrestri? Erano girati dall'altra parte o erano accecati dalla loro stessa poco scientifica condotta?
Un asteroide grande quanto la terra entra nel sistema solare, colpisce Giove e non se ne accorge nessuno... possiamo dormire sonni tranquilli, no? Benedetti dilettanti...
La NASA dopo ha puntato Hubble su Giove e ha confermato la scoperta di Wesley, le foto sono facilmente reperibili in rete.
E ancora desidero citare una notizia più recente, è del 12 giugno di quest'Anno Domini 2011: le due sonde Voyager, lanciate ad agosto e settembre del 1977, hanno raggiunto il limite esterno del nostro sistema solare smentendo le teorie sinora accreditate sulla conformazione del campo magnetico solare in quella zona. Sinora “la risposta scientifica più condivisa” dagli scienziati era che il confine del campo magnetico del Sole avrebbe dovuto arcuarsi in semicerchi, eventualmente tornando indietro in direzione del Sole stesso. Invece le sonde Voyager, fregandosene irrispettosamente delle “risposte scientifiche più condivise” dei sapientoni li ha sbugiardati dimostrando il valore effimero dei loro sproloqui cattedratici e hanno dato le prove che invece il campo magnetico solare, ai confini del nostro sistema, è a bolle.

Le bolle sono di mastodontiche dimensioni, con un diametro approssimativamente di 160 milioni di chilometri, vale a dire che le sonde ne attraverserebbero una in qualche settimana. Quindi non piccole bolle, ma mostri di 160 milioni di chilometri di diametro! E questo nel cortile di casa nostra, nel nostro sistema solare! Allora mi chiedo e chiedo a chi mi legge: “ma se siamo tanto ciechi di fronte a fatti di questo tipo a due passi da casa, che credibilità hanno questi personaggi quando millantano certezze sull'universo infinito?
Poi nel proseguo dell'articolo improvvisamente Sindoni si avvita su se stesso e dopo aver sproloquiato sull'improbabilità, sulla remotissima possibilità della ripetitività degli eventi che hanno fatto scaturire la vita intelligente sul nostro pianeta, come se fosse una conoscenza più certa di quella che gli rende noto il contenuto delle sue tasche, afferma candidamente che in realtà di come sia nata la vita sulla Terra non ci sia alcuna certezza, cito testualmente le sue parole: «Non è detto che non ci sarà mai una scoperta: dato che non sappiamo come sia nata la vita sulla Terra, trovarla da qualche altra parte, anche in esseri che non sono approdati all’autocoscienza, potrebbe aiutarci a capire che cos’è successo qui».
E addirittura ammette che la vita sia potuta arrivare dallo spazio, sentite un po' cosa afferma Sindoni parlando delle comete: «In molte sono state trovate molecole organiche, rafforzando l’ipotesi della panspermia, vale a dire che la vita sia arrivata sulla Terra - e forse su altri pianeti – dall’esterno».
Ma se la vita è arrivata dallo spazio mi chiedo io, non è più probabile che lo spazio pulluli di vita?

Siamo davvero al delirio, o almeno così sembrerebbe...
Nelle righe precedenti questo era il tenore delle affermazioni di Sindoni, e cito di nuovo testualmente: «Il problema è rappresentato dall’insieme di eventi che ci ha portato da una forma probiotica fino all’homo sapiens. Sono successe vicende incredibili ed è stato necessario un pianeta come la Terra», e ancora rispondendo a questa domanda di Beccaria: «Eppure l’Universo è abbastanza vasto per ospitare altre Terre e altri habitat favorevoli: ora si stanno scoprendo centinaia di esopianeti»
Sindoni: «Sì, ma questo non significa che si arrivi automaticamente a manifestazioni di intelligenza paragonabili alla nostra», e per concludere ecco l'affossamento definitivo, alla domanda di Beccaria: «Batteri a parte, l’eccezionalità della nostra specie viene spiegata con il «Principio antropico», che enfatizza «la mostruosa serie di accidentalità» - come scrisse Fred Hoyle - che conducono alla nostra esistenza. E’ la pietra tombale per qualsiasi ET?
” Sindoni risponde;
«Le evidenze su cui si fonda il “Principio”, elaborato da molti grandi studiosi, da Brandon Carter a John Barrow, sono dati di fatto. Non c’è - come sospetta qualcuno - alcun sottofondo religioso».
E qui di nuovo invece di prove scientifiche assodate e dimostrate, vengono citati “principi” cioè ipotesi, di alcuni studiosi, come se fossero dei dati di fatto.
A parte anche il discorso sulla nostra tanto decantata intelligenza che evidentemente è meno intelligente di quanto Sindoni afferma e credo che lui lo sappia bene, e sul non meglio identificato “sottofondo religioso”, cosa dobbiamo commentare su un discorso così assurdo e contraddittorio?  Credo che siamo di fronte al solito giochetto, alla collaudata strategia con cui ad un pubblico distratto vengono proposte mezze verità e mezze bugie in modo da generare solo una gran confusione, ma con un titolo ad effetto che imprima nella memoria delle persone il concetto principale che si voleva rimanesse indelebile, anche se non dimostrato e che, lo ricordo, è: "L'alieno che non incontreremo". 
Un’ennesima fase della segreta guerra con cui i poteri forti, sostenuti e aiutati da una schiera di scienziati arroganti quanto ignoranti, cercano di tenere lontana dall'attenzione e dalla consapevolezza delle masse, la realtà di una visita cosmica che si fa sempre più palese in tutto il mondo e che fa sempre più paura a questa gente. Una realtà che spazzerebbe via questo sistema e tutti i suoi sostenitori e servi, in modo definitivo, ponendo fine ai gravissimi problemi da loro causati e che ci stanno sempre più velocemente spingendo lungo la china di una assurda e folle autodistruzione. Non durerà ancora a lungo questa guerra e la vittoria della verità cosmica è certa. Si tratta solo di resistere, resistere, resistere, e non sarà difficile perché gli eventi messi in atto da questi esseri e anche da uomini coraggiosi, diventano sempre più eclatanti:

Roma, 6 giugno 2010, alcune sfere di luce sorvolano la residenza dell'ambasciatore americano presso la Santa Sede. Sono avvistati e filmati da tre militari della contraerea, personale perciò specializzato a riconoscere oggetti in volo. I telegiornali italiani danno risalto a questo fatto.

Hangzou, Cina, 8 luglio 2010, un gigantesco sigaro volante luminoso sorvola la città a bassissima quota. Temendo possibili incidenti le autorità bloccano il traffico aereo dell'aeroporto locale, in partenza e in arrivo. La notizia fa il giro del mondo, persino i telegiornali cinesi, solitamente poco aperti a tali dichiarazioni, ne danno annuncio.

Washington, 29 Settembre 2010, sei veterani ufficiali della Aeronautica americana e britannica a nome di altri 120 militari dichiarano in una conferenza stampa: “gli UFO esistono e hanno danneggiato le testate nucleari delle basi NATO. I militari testimoniano le loro esperienze dirette, persino atterraggi di UFO nei pressi delle installazioni atomiche militari, e mostrano i documenti militari declassificati grazie alla legge sulla libertà d'informazione (FOIA)”.

New York, 13 ottobre 2010, durante l'intera giornata e sino a sera inoltrata, si svolge sopra la città più famosa del mondo un carosello di sfere di luce che la sorvolano a bassa quota. Per le strade si formano gruppi di numerose persone che osservano stupite l'incredibile spettacolo. 

Di questi fatti ne hanno parlato in tutto il mondo ma forse Sindoni e Beccaria erano occupati con le loro dotte dissertazioni “scientifiche” sul fatto che gli extraterrestri non esistono o comunque non ci visitano. Non importa, verranno sommersi dall'incalzare degli eventi che supereranno qualsiasi censura messa in atto dall'arroganza umana.

P. G. Caria
30 luglio 2011