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DAL CIELO ALLA TERRA
 
HO SCRITTO IL 24 APRILE 2013:
 
ANCHE L'ITALIA ORMAI È CONDANNATA AD UNA PROBABILE MORTE NUCLEARE. COSÌ ABBIAMO CONFERMA DELLE INFORMAZIONI CHE PER LUNGHI ANNI I NOSTRI AMICI ALIENI CI HANNO DATO. IL CUORE CENTRALE DELLA GALILEA DEI GENTILI, L'ITALIA, INFESTATO DI BOMBE ATOMICHE COLLOCATE PROPRIO NELLA TERRA DOVE SORGE UNA DELLE NOSTRE AMATISSIME ARCHE SPIRITUALI: AVIANO-PORDENONE.
LA VIGILANZA CELESTE DEGLI ESSERI DI LUCE IN QUESTA ZONA È COSTANTE, IL MIO AMICO ALIENO DI LUCE SETUN SHENAR MI HA DETTO CHE NEMMENO UN SOLO CAPELLO DEI MIEI FRATELLI E DELLE MIE SORELLE SARÀ TOCCATO, NEL CASO IN CUI GLI F35 AMERICANI DOVESSERO DECOLLARE CON IL LORO CARICO DI KILOTONI NUCLEARI MORTALI.
HO GIÀ SPIEGATO TANTE E TANTE VOLTE COME INTERVERRÀ IL CIELO SE IL DELIRIO FOLLE UMANO DOVESSE SCATENARE UNA GUERRA NUCLEARE.
SE AVETE IL CORAGGIO LEGGETE I MESSAGGI ALLEGATI.
HO RINGRAZIATO E SALUTATO IL MIO AMICO ALIENO DI LUCE SETUN SHENAR.
 
G. B.

Palermo, 24 Aprile 2013
 
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GUARDIAN: 70 ATOMICHE USA CUSTODITE IN ITALIA,
SARANNO ADEGUATE PER IL LANCIO CON GLI F-35
 
A sorpresa rispetto agli impegni di Obama sul disarmo, il Pentagono stanzia 11 miliardi di dollari per interventi di 'ammodernamento' dei 200 ordigni B61 ospitati da basi Nato europee: 50 sono ad Aviano, 20 a Ghedi. L'operazione ruota intorno al controverso caccia-bombardiere di ultima generazione
ROMA - Dagli Usa arriva un apparente voltafaccia rispetto agli impegni di Barack Obama verso il disarmo nucleare. Il Pentagono si appresta infatti a spendere 11 miliardi di dollari per ammodernare 200 ordigni nucleari tattici B61 allocati in Europa per trasformarli in "bombe atomiche intelligenti (teleguidate)" sganciabili dal controverso caccia di ultima generazione F-35, di cui si doterà anche l'Italia. E' quanto rivela il britannico Guardian.
Le B61 sono ordigni americani conservati negli arsenali Nato europei. Sono 'nascosti' in Belgio, Olanda, Germania, Turchia, ma anche in Italia sul cui territorio sono ancora presenti 90 di questi ordigni (70 secondo le ultimissime stime): 50 ad Aviano in Friuli e 40 (20) a Ghedi, in provincia di Brescia.
Si tratta di atomiche piuttosto antiquate, ma sempre armi di distruzione di massa, realizzate alla fine degli anni Sessanta: pesano fino 320 kg, sono lunghe 3,56 metri ed hanno un diametro di 33 cm. La loro potenza massima è di 340 chilotoni (oltre 30 volte la bomba di Hiroshima) ma quelle depositate in Europa, il modello B61 Mk12, si fermano a 50 chilotoni (un chilotone corrisponde alla potenza esplosiva di 1.000 tonnellate di tritolo).
Degli 11 miliardi di dollari stanziati, il Pentagono - che nel 2010 si era impegnato a ridurre il numero degli ordigni atomici e a non svilupparne di nuovi - ne spenderà 10 per prolungare la vita operativa delle B61 e uno per dotare ogni ordigno di alette di coda per trasformarle in bombe atomiche guidate. Alla fine le 200 nuove B61 saranno pronte tra il 2019 e il 2020 in tempo per essere usate dal discusso caccia-bombardiere 'invisibile' F-35.
Quello degli F-35 rappresenta il più ambizioso e costoso programma della storia militare non solo statunitense: 2.443 aerei per 323 miliardi di dollari. L'Italia ha di recente confermato il proprio impegno all'acquisto, pur riducendo gli ordini a 90 esemplari.
In teoria un F-35 potrebbe penetrare indisturbato (perchè non rilevabile ai radar) lo spazio aereo di qualsiasi nazione e sganciare una di queste bombe atomiche tattiche. A quanto riferisce il Guardian, secondo l'amministrazione Obama, l'aggiunta delle alette di coda per rendere indirizzabili (Gbu) le B61 non rappresenta "un significativo cambiamento per cui non viola gli impegni del 2010".
La Repubblica, 21 aprile 2013