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DAL CIELO ALLA TERRA
 
EMILIA CARDOSO, UNA DELLE GIOVANI ANIME DELL'OPERA SUDAMERICANA PRESENTI ALLA NOSTRA CONFERENZA IN BRASILE.
IN FEDE
 
G. B.
Sant’Elpidio a Mare (Italia)
18 Giugno 2015
 
 
 
III FORO MUNDIAL DE CONTACTADOS
III FORUM MONDIALE DEI CONTATTATI
Porto Alegre, Brasile, 12 - 14 giugno 2015
Di Emilia Cardoso

Venerdì 12 giugno Giorgio Bongiovanni è arrivato in Brasile, una terra già visitata in precedenza e che ora lo ha accolto di nuovo a braccia aperte. Il motivo di questo viaggio è stato partecipare al III Foro Mundial de Contactados che si è svolto nei giorni 12, 13 e 14 giugno, a Porto Alegre, Brasile. Oltre 500 persone hanno accolto l’invito a parteciparvi, ansiose di  ascoltare il contattato italiano, che porta sul suo corpo le stigmate di Cristo, con il desiderio di vederlo ancora una volta e con il cuore aperto alle sue parole.  

Fratelli dell'Uruguay, Paraguay ed Argentina, arrivati il giorno prima, lo hanno accolto con l’amore di sempre, altri fratelli sono arrivati in seguito. Un sentito ringraziamento ad Ademar José Gevaerd, organizzatore dell'evento, direttore della rivista UFO ed amico di Giorgio Bongiovanni, che ha reso possibile la realizzazione dell’evento.   

Il Foro ha visto la partecipazione di 16 relatori tra coloro che hanno vissuto esperienze di rapimento, testimoni, esperti e contattati del Brasile e di diverse parti del mondo che hanno raccontato la propria esperienza ed esposto le loro ricerche.
La cerimonia di apertura è stata condotta da A. J. Gevaerd che ha introdotto le figure più importanti dell'ufologia brasiliana e mondiale. Ha messo in risalto l'importanza del Congresso, poiché i relatori sono stati testimoni diretti, che si sono trovati faccia a faccia con esseri extraterrestri o che hanno raccontato esperienze di persone a loro vicine.   

Il primo a prendere la parola la prima sera è stato il professore universitario, fisico e politico brasiliano Wilson Picler, il quale ha parlato della necessità di dare un approccio scientifico al fenomeno Ufo. Ha parlato anche della sua vita politica e della trasformazione della società proprio a partire dal contatto con esseri di altri mondi.  

La successiva ed ultima relatrice della sera è stata la nota dottoressa brasiliana Mónica di Medeiros, che ha studiato all'Università di Campinas (Sao Paulo-Brasile), ed ha ottenuto la specializzazione all'Università dell'Illinois (Stati Uniti). La dottoressa ha parlato della relazione tra i casi di sciamanismo e le esperienze di rapimento. Ha spiegato che questa pratica è una delle più antiche dell'umanità, risale ad oltre 40 mila anni fa, ed ha come obiettivo l’integrazione dell'uomo con la natura del pianeta. Ha ricordato inoltre che "sciamano", tradotto, significa inviato delle stelle. Ha mostrato diverse prove che evidenziano come differenti tribù native di ogni parte del mondo siano d’accordo nel ritenere che la nostra umanità abbia un'origine extraterrestre. 

La giornata di sabato 13 è iniziata in un clima di armonia alla presenza di un pubblico serio ed impegnato nella tematica ufologica, molto attento all’esposizione di tutti i relatori. Il primo oratore del giorno è stato Toni Inajar Kurowski di Paraná, Brasile, un medico veterinario e perito criminale dell'Istituto di Criminologia specializzato, tra le altre cose, in fotografia forense. I temi da lui trattati sono stati i rapimenti alieni nella storia dell'umanità, e la visita extraterrestre nel pianeta molto prima della comparsa dell'uomo sulla Terra. Ha presentato i risultati delle ricerche, analizzati dall'Ufo-archeologia. Ha citato dei passaggi biblici, sia del nuovo che del vecchio testamento, leggende e miti greci e romani, e le storie dei popoli indigeni latinoamericani. Ha sottolineato le coincidenze tra tutte queste storie, e come queste rafforzino l'idea di esseri venuti del Cielo.  

La parola è passata a Welliston Paiva, maggiore della polizia militare brasiliana, laureato in sicurezza, specializzato in politiche pubbliche e pilota di elicottero con 25 anni di esperienza. Ha parlato all'auditorium delle sue esperienze personali ed anche delle sue ricerche sui casi di "intervento extraterrestre". Ha raccontato un evento straordinario che gli è capitato anni prima e che ha cambiato la sua vita. Due esseri sono apparsi nella sua stanza e lo hanno portato nella loro astronave, stazionata sopra casa sua. A partire da quel momento, si è interessato a questo tipo di contatti che sono diventati sempre più frequenti per lui dopo che ha compiuto i trent’anni. Oltre al suo vissuto personale, Paiva ha portato avanti una serie di ricerche, circa 90 casi, in base alle testimonianze di persone che dicono di essere state rapite, guarite, perseguitate ed attaccate da esseri extraterrestri, in particolar modo nel nordest del Brasile.  Di tutto questo e di altri temi ha parlato il signore Paiva, che è stato ricambiato con un forte applauso.  

La parola è passata al contattista peruviano Ricardo González che ha raccontato il suo viaggio a bordo di un’astronave extraterrestre. Hanno parlato anche lo psichiatra argentino Néstor Berlanda, e l’argentino Juan Óscar Pérez, che hanno raccontato casi di rapimento, il primo come frutto delle sue ricerche, il secondo come esperienza personale.  

Altri contattati e ricercatori si sono succeduti durante la giornata fino all’ultimo intervento della sera, la psicologa clinica Gilda Moura che, attraverso l'ipnosi regressiva, ha rivelato il rapimento di A. J. Gevaerd.

Infine, domenica 14 giugno, alla presenza di una sala gremita, sono proseguite le attività con gli ultimi relatori. Svariati i temi trattati, dagli studi dei diversi tipi di esseri che visitano il pianeta, effettuati dal consulente della Rivista UFO e membro del Centro di Investigazione sui Dischi Volanti (CBPDV) Thiago L. Ticchetti, alle differenti esperienze personali di contatto con questi esseri.   

Una delle figure più prestigiose del Foro è stata Laura Eisenhower, bisnipote dell'ex presidente nordamericano Dwight D. Eisenhower, che ha parlato della realtà della presenza di esseri di altri mondi sul nostro pianeta, e degli accordi tra alcune specie di extraterrestri con lo stato americano, che hanno dato origine ai progetti Alternativa 3 ed ora Alternativa 4. Ha detto di essere stata chiamata a partecipare a questi progetti che trattano della colonizzazione segreta del pianeta Marte. Ma lei ha rifiutato questa offerta. In compenso si dedica a tenere conferenze in tutto il mondo preparando l'umanità al contatto massivo con esseri di altri mondi.

L'ultimo intervento è stato quello di Giorgio Bongiovanni che ha parlato del Terzo Segreto di Fatima e del contatto con esseri extraterrestri. A. J. Gevaerd lo ha accolto sul palco con un forte abbraccio presentandolo con queste parole:   
"Invito a salire sul palco il mio amico e fratello Giorgio Bongiovanni. (Applausi). Lui pubblica da molti anni una rivista chiamata Antimafia. Si è trasferito a Palermo, la terra della mafia. Ciò dimostra il suo immenso coraggio. Io conosco Giorgio da 20 o 30 anni, ci siamo incontrati in molti paesi diversi. Lui porta le Stigmate ed io posso affermarlo, perché l'ho visto sanguinare. Ha un messaggio estremamente importante da dare all'umanità, porta avanti una grande Opera ed ha trovato uno spazio nella sua agenda per essere oggi qui con noi. Molte grazie”.

Ecco l’intervento di Giorgio al Foro di  Porto Alegre.  

Grazie A.J e buona sera a tutti, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Sono emozionato di essere qui e voglio condividere con tutti voi parte della mia storia, ma soprattutto, il messaggio che io ho ricevuto dal Cielo, dalla Vergine di Fatima, da Cristo e da esseri che non appartengono a questo mondo e che la gente chiama extraterrestri. Io li chiamo esseri di luce, angeli. Ma prima di offrire a tutti voi il mio messaggio, voglio condividere alcune immagini dell'ultimo viaggio che ho fatto a Fatima nel 2014, dopo 25 anni dal mio primo viaggio, quando ricevetti le Stigmate alle mani. (Immagini di Fatima)  
In tutti questi anni ho viaggiato per il mondo e mi sono sottoposto a diverse analisi mediche, perché la scienza voleva studiare se il fenomeno delle Stigmate era da considerarsi un fenomeno umano o un fenomeno inspiegabile. Ora vedrete la spiegazione medica di una delle ultime analisi a cui mi sono sottoposto eseguite da un medico che lavora in un ospedale italiano. (Immagini della spiegazione delle analisi)   

Dopo 26 anni ho compiuto praticamente la mia missione. Quando il 2 settembre del 1989 nostra Signora di Fatima mi apparve, e successivamente anche nostro Signore Gesù Cristo, per indicarmi il cammino che avrei dovuto percorrere nel mondo, io l’ho fatto. Nonostante i miei limiti, i miei peccati umani, ho compiuto la missione di diffondere il messaggio. Ho girato il mondo, Russia, Stati Uniti, Australia, tutta l'Europa e tutta l'America latina, perché nostra Signora mi aprì la porta per parlare a migliaia di milioni di persone. Ed ora sento che sto per completare la mia missione. Ognuno di noi ha una missione. E la mia è quella che sto per presentarvi. In piccola sintesi, perché capirete che in 26 anni ho vissuto molte cose. Faccio un riassunto, perché voglio che voi conosciate il cuore di questa missione, il cuore di questo messaggio. 
 

Sono consapevole che nel 2015 può sembrare incredibile ascoltare un italiano, che non è potente, né politico, né vescovo, né cardinale, ma solo una persona semplice, un giornalista, perché sono un umile giornalista, che si presenta al pubblico, e dice: cari amici, ho visto Cristo, l’ho incontrato personalmente, l’ho toccato, abbracciato, ho mangiato con Lui. Queste parole nell'era della tecnologia moderna, del cellulare, della calcolatrice, di un mondo virtuale multimediale, nel terzo millennio, il millennio della razionalità, del cervello, del materialismo, capisco che sia incredibile. Magari io stesso, se stessi lì, al vostro posto, ad ascoltare un italiano che dice certe cose, non gli crederei.   

Perché la mia esperienza non è fatta solamente di visioni spirituali. La visione spirituale è qualcosa di bello, qualcosa che rientra nel campo della fede, uno ha fede e crede di vedere cose che non possono essere dimostrate. La fede è un valore molto personale, molto intimo. Ma quando una persona vede fisicamente e tocca con le proprie mani, non è più solamente una questione di fede, ma è anche un fatto molto umano. Allora, quando ascolto o mi raccontano un'esperienza spirituale, questa mi ispira rispetto, perché è un'esperienza di fede verso Cristo, Dio, il Vangelo. Ma quando si parla di un'esperienza umana come le mie ferite ed i miei contatti, non molti ma svariati, con Gesù e con questi esseri che io chiamo esseri di luce, è difficile crederlo. Ma è la verità, la mia verità, ed io non posso nasconderla.   

Se io ho visto ed ho toccato con le mie mani, la mia storia non è più solo una questione di fede. Io sono un testimone oculare e non posso tacere. Posso sfidare l'incredulità, posso essere perseguitato, posso essere creduto, ma devo raccontare ciò che ho visto se voglio essere onesto. Io credo, perché ho visto.  
In questo momento nel mondo, un mondo di guerre, un mondo di fame, di violenza, un mondo dove l'uomo fa prevalere l'odio, l'egoismo, un mondo dove i potenti predominano su di noi, io credo che Dio, il cosmo, l'energia dell'amore universale è qui, ci sta visitando, ci sta chiamando. E lo fa in un modo completamente differente da quello che noi ci aspettiamo e crediamo. Lo fa in un modo molto tenero, molto semplice e non violento. È la metodologia classica dell'amore.   
Gesù Cristo nel Vangelo si presenta molto potente, ha molti poteri, guarisce tutti, resuscita i morti, cammina sulle acque, dà ordini alle forze della natura, vede esseri, angeli, cioè, dimostra di avere grande potere, un potere divino. Ma invece di conquistare usando la forza, Egli non fa niente, se non offrire un messaggio di amore: la non violenza. Allora, Gesù di Nazaret presenta un Dio pacifico, un Dio che vuole dare amore, un Dio che denuncia i potenti, amico dei deboli, amico dei malati, nemico dei potenti, ma che non mette in pratica la sua autorità. Ama le persone e le guarisce.   

Questo Gesù promise 2000 anni fa, quando salì in Cielo, che sarebbe ritornato una seconda volta sul Pianeta Terra. E promise che non lo avrebbe fatto da solo, ma insieme ad altri esseri, gli angeli. Cosa significa? Significa che Gesù ritornerà con esseri di altri mondi. Il Vangelo ci dice che quando Egli si trovava di fronte a Pilato, questo gli chiese, tu sei un re? E Cristo rispose: sì, sono un re, ma io non sono di questo mondo, se io fossi di questo mondo i miei soldati verrebbero a liberarmi. Chi sono questi esseri fisici che Cristo dice che potrebbero liberarlo? Sono esseri di altri mondi? Sì. Sono esseri extraterrestri? Certo. Sono esseri di altre dimensioni? Anche.   

Adesso, ritornando alla mia esperienza, vi dico che io ho visto questo giovane bello, straordinario. Non so perché Lui ha scelto di presentarsi a me, ma lo ha fatto, più volte. Vi racconto una di queste esperienze. Un giorno mi trovavo a casa  mia, disteso sul letto, soffrendo il dolore delle Stigmate. Improvvisamente vedo scendere dal soffitto un fascio di luce che ha preso forma umana, fisica, e scorgo una figura molto simile a quella della Sacra Sindone di Torino, l’ho visto fisicamente. Aveva una tunica usata, era scalzo e si avvicinava a me. Eravamo a casa, mia, vicino ad un tavolo. Lui si avvicina e si siede a tavola. Io non so cosa fare, sono confuso ed emozionato. Mi viene spontaneo in quel momento, non so perché, offrirgli del pane. Signore, vuoi del pane? Ed Egli mi risponde: sì, e mi dà una pacca sulla spalla. E mi dice: ma ricorda che dobbiamo mangiare il pane della Vita. E dopo mi dice delle cose personali.   

Mi insiste che devo raccontare al mondo che Lui è qui, personalmente, Gesù di Nazaret resuscitato, non reincarnato, quello che resuscitò 2000 anni fa è qui, presente nel mondo, invisibile. Mi dice di dire a tutto il mondo che un giorno Lui si presenterà personalmente di fronte a tutti voi. Tutti lo vedranno, tutta l'umanità lo vedrà, lo guarderà e lo ascolterà di persona. 
 

Mi dice anche: glielo devi dire a tutti, non importa se non ti credono, alcuni ti crederanno, altri no. Ma tu hai il dovere di raccontarlo, perché tu stai vedendo quello che molti non vedono. Ed io dico: si Signore, lo racconterò. Mi dice anche: “glielo devi dire alla gente che l'universo, la creazione di mio Padre, ha molti mondi abitati da esseri viventi, ed il numero dei pianeti che hanno vita, che sono popolati da civiltà evolute fisicamente e spiritualmente, equivale al numero dei granelli di sabbia che hanno insieme tutti i deserti e le spiagge della Terra”. Capite? Un pugno di granelli di sabbia ne contiene circa 50 milioni. Quanti ce ne sono in tutti i deserti e le spiagge del Pianeta Terra? Per scrivere tale cifra occorrerebbe la distanza tra la Terra e la Luna. 300 mila chilometri per scrivere il numero dei pianeti abitati. Quanto è grande Dio, vero? Gesù di Nazaret mi ha detto anche che una Confederazione che fa parte di queste civiltà, visita oggi la Terra, così come fanno da migliaia di anni.  

Sono esseri che rispettano Dio, sono esseri che rispettano la vita, sono esseri che amano la vita ed il prossimo, e che viaggiano nell'Universo per aiutare l’evoluzione delle civiltà. Non intervengono direttamente per rispetto al nostro libero arbitrio. Se noi con una guerra atomica, mettessimo in pericolo il Pianeta Terra, a rischio di esplosione, loro interverrebbero per evitarlo.   

Il bellissimo messaggio che mi hanno dato Cristo e la Vergine di Fatima è che in questo Pianeta non ci sarà la fine del mondo, la nostra civiltà passerà ad una nuova era di pace ed amore. Soffriremo, vivremo eventi catastrofici, naturali, la Madre Terra reagisce alla nostra violenza, perché la madre Terra è un essere vivo, e non sopporta la nostra violenza ed il nostro continuo inquinamento nei suoi confronti. Allora, dobbiamo fare attenzione, dobbiamo rispettare il nostro Pianeta, dobbiamo cambiare. Possiamo evitare le catastrofi, ma se noi non cambiamo, le catastrofi naturali accadranno e l'umanità soffrirà molto. 
 

La presenza di questi esseri è legata al messaggio di Cristo. Cioè, la seconda venuta di Cristo è un evento che include anche il contatto con esseri extraterrestri. È inevitabile il contatto con esseri di altri mondi. È irreversibile e necessario per la nostra civiltà. Per questo dobbiamo prepararci. I potenti, i governi, i grandi capi, non vogliono che avvenga. Perché? Non perché siano invidiosi o gelosi. No, magari fosse così, sarebbe un sentimento umano. Il problema è un altro e ben più grave. I potenti, i grandi padroni dell'economia mondiale, i grandi organizzatori delle guerre e dell'egoismo materialista, non vogliono che esseri di altri mondi contattino l'uomo perché significherebbe perdere il potere che loro hanno su tutta l'umanità.   

Vi do alcuni esempi. Gli extraterrestri ci visitano, è la verità, viaggiano ad una velocità centinaia di volte superiore a quella della luce, e ciò significa che possiedono un'energia alternativa al carburante, al petrolio. Un'energia più naturale, più potente e più pulita, come appunto l'energia solare o l'energia magnetica del cosmo, non lo sappiamo. Sappiamo che hanno un’energia superiore a quella che può generare il petrolio, il gas o simili. Significa che se loro ci offrissero gratuitamente questa energia, i grandi petrolieri miliardari perderebbero tutto. Se queste civiltà avessero un piano politico per superare le guerre, un piano politico ed economico grazie al quale la gente della Terra potrebbe vivere in pace, nell’amore, con tutte le comodità, dove tutti possano vivere bene, essere ricchi, nessun povero, ed offrissero un piano politico ed economico secondo il quale il denaro scomparirebbe, ma l’umanità vivrebbe bene lo stesso, cosa succederebbe con i venditori di armi? Con i grandi guerrafondai? E con i padroni dell'economia mondiale, del denaro? Perderebbero tutto. E ancora. Se gli extraterrestri avessero la soluzione per tutte le nostre malattie, cosa succederebbe con le mafie delle industrie farmaceutiche, delle grandi multinazionali? Ed i narcotrafficanti, i mafiosi, i corrotti, i politici cosa farebbero? Perderebbero tutto. 
 

Ecco perché la visita extraterrestre costituisce una minaccia. Una minaccia al potere mondiale, una minaccia ai potenti. Per questo motivo non rivelano mai il segreto della visita extraterrestre. Noi, il popolo, conquisteremo il diritto a conoscere, più siamo più diamo loro l'opportunità di scendere e contattarci.   

Questo è importantissimo. E per questo motivo ci dobbiamo preparare. Noi che abbiamo avuto contatti, noi i contattati; lì leggo: ‘Terzo Foro Mundial de Contactados’, noi abbiamo un dovere. Uno dei messaggi più importanti che ho ricevuto dal Cielo è stato: tu – mi hanno detto - sei nostro contattato ed hai il dovere di lottare dentro la società ed appoggiare le persone giuste. Hai il dovere di dare la faccia e difendere i deboli, hai il dovere di denunciare i crimini, devi denunciare l'Anticristo, perché hai avuto il privilegio, l'onore, il dono di vederci. Quindi tutti noi abbiamo questo dovere. Ogni contattato, oggi, in un momento tanto terribile per l’umanità, ha il dovere di dare la faccia, fino a dare la propria vita per liberare i nostri fratelli della Terra dall'ignoranza e dalla manipolazione. Perché se il nostro contatto è vero sappiamo che siamo eterni, se è vero il nostro contatto sappiamo che non dobbiamo avere beni materiali, se è vero il nostro contatto dobbiamo amare il prossimo e dare la vita come fece il nostro maestro, il Cristo. Se non lo facciamo il nostro contatto è falso, è una menzogna, è un inganno. 
 

La nostra missione è la lotta, la lotta per liberare i nostri amici della Terra che stanno soffrendo in questo momento. Questo è il messaggio che volevo darvi, cari amici del Brasile. Io amo molto il Brasile, sono innamorato del Brasile. Dobbiamo essere più amici, più fratelli, se conosciamo la verità dobbiamo diffonderla, dobbiamo denunciare tutto ciò che è disonesto, essere attivi nella società civile e dare il nostro contributo per liberare la nostra Terra dal male.   
Presto accadranno delle cose, eventi, grandi segni si manifesteranno in Cielo, si vedranno molte astronavi e la popolazione del Brasile, così come quella di tutto il mondo - ma oggi ci troviamo in Brasile - vi cercherà, suoneranno il campanello alle vostre porte e vi chiederanno: cosa succede? Ed A. J. impazzirà perché milioni di brasiliani gli chiederanno: cosa succede? Cosa sta accadendo? Voi, i pazzi, avevate ragione. E voi avrete il dovere di spiegare che questo contatto è pacifico, è un contatto di amore.  

Ma non potremo evitare grandi eventi e grandi sofferenze. Non dobbiamo avere paura, dobbiamo avere fede, perché se noi siamo nella verità, se siamo testimoni della verità, non ci succederà niente. Ognuno di noi deve preparare il mondo a questo contatto cosmico, preparare il mondo a questo contatto con Dio. Perché questo contatto ci rivelerà realmente e veramente il volto di Dio. Grazie.  

Il pubblico ha applaudito calorosamente, mi sono emozionata molto quando ho visto le persone in piedi, centinaia di loro che avevano accolto il messaggio che Giorgio aveva appena dato, mi sono emozionata ogni volta che giravo la mia testa per osservarmi intorno, e vedevo persone che prendevano nota delle sue parole, scattavano foto ed annuivano con la testa nei momenti salienti del suo discorso. Il messaggio è entrato nei cuori delle persone presenti quella sera e si diffonderà in tutti coloro che sono sensibili a questa realtà. 
 
Emilia Cardoso  
18 Giugno 2015  
Arca Lily mariposa
Rosario, Santa Fe, Argentina