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 Segni dei Tempi

VENEZUELA: STATUA DELLA MADONNA DELL’ADDOLORATA PIANGE LACRIME UMANE
virgenymagdalena
 
Scritto da Eilyn Barrios/DLA Trujillo
 
Dalla notte di mercoledì scorso nella chiesa San Giovani Battista a Carache, nello Stato di Trujillo in Venezuela, la statua della Madonna dell’Addolorata ha iniziato a piangere lacrime umane. La manifestazione è avvenuta alle 7 di sera in presenza della signora Josefa María Zapata de Benítez.
La signora non aveva preso parte al corteo della processione del Nazareno per problemi di salute ed era rimasta in chiesa a recitare il rosario davanti alla statua della Madonna. Mentre le rivolgeva preghiere si è accorta che dagli occhi della statua uscivano lacrime. Pensando che ciò fosse dovuto alla sua immaginazione si è recata fuori dalla porta della chiesa per cercare qualcuno che le confermasse quello che lei stava vedendo. Così anche altre persone hanno potuto assistere al fenomeno. Dieci minuti dopo è entrata in Chiesa la processione e il fenomeno ha richiamato l’attenzione di diversi fedeli. Padre Francisco Linares, il parroco che ha celebrato la messa, si è emozionato tanto e ha confermato che si trattava di una manifestazione mariana, per questo la stessa sera ha voluto celebrare una messa di ringraziamento al Padre per il miracolo che è stato interpretato come una benedizione per tutti i fedeli della località trujillana. In seguito si sono accorti che anche la statua di Maria Maddalena aveva iniziato a lacrimare. Il giorno dopo centinaia di fedeli si sono recati al tempio per vedere questa impressionante manifestazione.

Secondo la signora Zapata, attraverso questo segno la Madonna sta toccando i cuori induriti dei suoi figli richiamandoli alla riflessione e alla pace. Anche altri credenti intervistati dagli inviati speciali di Diario de los Andes sono convinti che in qualche modo la Madonna cerca di comunicare con i suoi figli. Si tratta di un fatto soprannaturale nel quale si manifesta l’amore della Madre di Dio per gli esseri umani che rafforza la loro fede.

Fonte: Diario de los Andes
Venerdì 3 aprile 2009

LA MADONNA A KIBEHO – RUANDA ANNUNCIA IL RITORNO DI CRISTO

Alphonsine Mumureke
 
Le apparizioni della Vergine a Kibeho (28 novembre 1981 – 28 novembre 1989) sono le prime che si verificano in terra d’Africa e su cui la Chiesa ha espresso il suo riconoscimento, giudicandole autentiche, al termine di una lunga inchiesta e di un rigoroso processo canonico.
Tutto ebbe inizio in Rwanda, il 28 novembre 1981, in un collegio di studentesse, tenuto da Suore di una Congregazione religiosa rwandese in Kibeho (Ruanda).  Erano le 12,35. Le ragazze del collegio erano nel refettorio. Alphonsine Mumureke, di 16 anni, alunna della prima media, stava servendo le compagne a tavola quando sentì distintamente una voce che la chiamava: “Figlia mia, vieni qui”. La voce proveniva dal corridoio, accanto al refettorio. Alphonsine si diresse da quella parte e lì vide, per la prima volta, una giovane donna, sconosciuta, bellissima, vestita di bianco, con un velo bianco sulla testa, che nascondeva i capelli, e che sembrava unito al resto del vestito, e non si poteva capire come il vestito fosse cucito. Non aveva calzature. Le mani giunte sul petto con le dita rivolte al cielo. La Madonna non era proprio bianca (muzungu) come è presentata nei santini, ma neppure nera. Alphonsine affermerà, nella sua testimonianza, di non riuscire a dire con esattezza come fosse la sua pelle. La Madonna era di una bellezza incomparabile.
Alphonsine, piena di timore, chiese alla Signora chi fosse. La donna le rispose: “Ndi Nyina Wa Jambo”, cioè “Io sono la Madre del Verbo”. Il dialogo avveniva tutto in lingua rwandese. Le compagne di collegio, presenti, udivano le parole di Alphonsine, ma non quelle della Signora. Allora anche Alphonsine si presentò alla Madonna: “Nanjye nifwa Alphonsina”. “E io sono Alphonsine”.
L’apparizione durò circa un quarto d'ora poi  la Signora scomparve lentamente, non di spalle, ma ritraendosi verso l'alto.
Il collegio all’epoca ospitava 120 ragazze interne. La reazione delle compagne di Alphonsine dinanzi alle apparizioni non fu entusiasta. Anzi. Pensarono subito che fosse isterica o che fosse vittima di allucinazioni. Divenne il loro zimbello. Pregò, quindi, in una delle successive visioni, che la Vergine apparisse anche alle altre ragazze in modo che potessero credere. La Madonna la accontentò. La sera del 12 gennaio 1982, la Vergine Madre apparve anche a Nathalie Mukamazimpaka, che aveva allora 17 anni. Ma tale manifestazione non fu sufficiente a far cadere lo scetticismo. Alphonsine insistette presso la Madonna affinché apparisse anche ad altre ragazze e la Madre di Dio la accontentò ancora. Il 2 marzo 1982, la Madonna apparve a Marie-Claire Mukangango, di anni 21. Questa nuova apparizione fu determinante, dal momento che Marie-Claire era la più scettica e, data la sua età, condizionava anche il comportamento delle sue compagne collegiali. Quando anche lei dichiarò di aver visto la Madonna, tutte si arresero.

Questi i nomi dei veggenti a cui la Madonna sarebbe apparsa:

1. Alphonsine Mumureke, di 16 anni.
2. Nathalie Mukamazimpaka, di 17 anni
3. Marie Claire Mukangango, di 21 anni.
4. Stephanie Mukamurenzi, di 14 anni
5. Agnes Kamagaju, di 22 anni
6. Vestine Salima, 22 anni
7. Emmanuel Segatashya, un pastore di 15 anni, che non aveva alcuna conoscenza della religione cristiana e che assicurava aver visto Gesú, a luglio del 1982.

IL PRODIGIO DEL SOLE COME A FATIMA

Erano le 10 del mattino. Faceva già molto caldo. Improvvisamente, qualcuno ha cominciato a gridare dicendo di guardare il sole. In un attimo, tutti  avevano gli occhi puntati verso il cielo. Davanti al nostro sguardo si presentava  uno spettacolo stupefacente.  Il sole, fortissimo in Rwanda a quell’ora del mattino, si lasciava guardare senza provocare alcun fastidio agli occhi. E vicino al sole, si vedeva un altro astro, più piccolo, con le dimensioni della luna, lucentissimo,  che  danzava, girando intorno al sole, tra uno sfavillio di mille colori. Il fenomeno è stato visto da tutti, è stato anche fotografato e filmato,  ed è durato esattamente otto minuti.  Si è trattato certamente di un “segno” del cielo, come era accaduto a Fatima il 13 ottobre 1917.

IL MESSAGGIO

I messaggi della Madonna di Kibeho non riguardavano solo la popolazione rwandese. Lo disse esplicitamente la Vergine a Marie-Claire: “Quando io mi faccio vedere e parlo a qualcuno, intendo rivolgermi al mondo intero”. Un messaggio universale, dunque. E ciò che la Madonna voleva richiamare con le sue apparizioni era il fatto che il mondo vive senza Dio, ignorando i valori dello spirito. La Vergine diceva nei suoi messaggi di essere venuta a consolare i suoi figli, invitandoli all’unità ed alla pace, attraverso la conversione, la preghiera, la penitenza e la partecipazione alla Passione di Cristo.
È significativo, infatti, che in una delle apparizioni, e precisamente in quella del 19 agosto 1982, di fronte a oltre ventimila persone, i veggenti ebbero una spaventosa visione di quello che poi dodici anni più tardi sarebbe accaduto nel loro paese, con il genocidio rwandese.
Quel giorno, la Vergine apparve alle ragazze molto triste. Alphonsine riferì di averla vista in lacrime. Ed anche le stesse ragazze si comportarono diversamente dal solito: piansero, tremarono e battevano i denti dalla paura. Fu un’apparizione eccezionalmente lunga, durata otto ore. Le ragazze raccontarono, poi, di aver visto “un fiume di sangue, persone che si uccidevano a vicenda, cadaveri abbandonati senza che nessuno si curasse di seppellirli, un abisso spalancato, un mostro spaventoso, teste mozzate”.
Quello che accadde in seguito in Rwanda  non ha fatto che confermare quella visione tremenda. Quando scoppiò, in quel Paese, la guerra civile tra diverse etnie, i Tutsi e gli Hutu, ci furono massacri spaventosi. Il 7 aprile 1994 circa ventimila Tutsi e Hutu moderati si rifugiarono proprio nel luogo dove erano avvenute le apparizioni e dove era sorta una cappella per ricordarle, e lì furono massacrati. L’anno successivo andarono al potere i Tutsi e cominciarono le vendette. A Kibeho si erano rifugiati gli Hutu a decine di migliaia. Era stato costituito un enorme campo profughi con 250 mila persone. Il 18 aprile 1995  quel campo fu preso d’assedio dall’esercito patriottico ruandese dominato dai Tutsi  che spararono in continuazione per alcuni giorni addosso ai profughi. Non si è mai saputo quante persone furono uccise. In quell’occasione le strade del paese erano cosparse di sangue, come nella visione che i ragazzi avevano avuto quattordici anni prima.
Due ragazze, Alphonsine e Nathalie, inoltre, ebbero modo di compiere, in anima, diversi viaggi mistici con la Madonna nell’aldilà, dove poterono constatare l’esistenza di giudizio dopo la morte.
Alla veggente Alphonsine, Maria disse: "Sono venuta per preparare la strada a mio Figlio, per il vostro bene, e voi non lo volete capire. Il tempo rimasto è poco e voi siete distratti. Siete distratti dai beni effimeri di questo mondo. Ho visto molti dei miei figli perdersi e sono venuta per mostrargli la vera strada…". Se Maria sta venendo a Kibeho, è per preparare il ritorno di suo Figlio. Il mondo si sta avvicinando alla fine. Il ritorno di Gesù è vicino. Ma la fine del mondo non è una punizione. La Vergine Maria viene per avvisarci di prepararci per il ritorno di suo Figlio. Dobbiamo soffrire con Gesù, pregare ed essere apostoli per preparare il suo ritorno".
Ad Emmanuel Gesù disse: "…Il mondo è pieno di odio. Voi riconoscerete il momento del Mio ritorno quando vedrete scoppiare le guerre di religione. Quando vedrete accadere questo, sappiate che sto per arrivare. Nulla potrà fermare queste guerre".
La Madonna alla veggente Nathalie Mukamazimpaka: "Verrà il tempo in cui voi desidererete pregare, pentirvi e obbedire, senza più la possibilità di farlo, a meno che non lo cominciate a fare subito adesso, pentendovi e facendo tutto quello che io attendo da voi".
Nostra Signora a Vestine disse che il mondo non solo è diventato indifferente a Dio ma si è messo contro di Lui.
Durante una visione che durò quaranta ore, dal Venerdì Santo alla domenica di Pasqua (1 - 3 aprile 1983; durante tutto questo tempo la ragazza rimase in coma) la Madonna mostrò a Vestine il destino di chi rifiuterà di pentirsi: il Purgatorio e l’Inferno. Vestine raccontò di essere stata condotta dalla Madonna in luoghi che non erano sulla terra. Disse di essersi trovata in un universo differente dal nostro, diversissimo da quello che conosciamo o da qualsiasi altro che possiamo immaginare. Visitò un luogo dove vide un immenso fuoco. La grande sofferenza di quel luogo non era dovuta tanto al fuoco in sé quanto alla totale assenza di Dio.
Vestine parlava spesso dell’imminente ritorno di Gesù e supplicava la gente di prepararsi per questo evento. La ragazza metteva l’accento sulla necessità di staccarsi dai beni terreni e di concentrarsi invece su una continua ricerca di Dio.
Il 27 marzo 1982 la Madonna disse a Marie Claire: "Il mondo è sull’orlo di una catastrofe".
Gesù in diversi messaggi affidati ad Emmanuel ha detto: "Questo mondo finirà. Preparatevi finché c’è ancora tempo. Quando ritornerò sulla terra l’anima ritroverà il corpo che aveva prima…Non è rimasto molto tempo".
Gesù ad Agnes ha detto: "Di alla gente: smettete di prendere strade diverse. Dovete scegliere l’unica strada: penitenza e distacco dalle cose del mondo…Il comportamento dei giovani e le loro idee sono in contrasto con ciò che Dio si aspetta da loro. Essi non devono usare il loro corpo come strumento di piacere…Anziché essere al servizio di Dio sono al servizio del denaro…Pregate Mia Madre perché vi mostri la giusta strada che porta a Dio".
I sacerdoti e i religiosi sono stati anche ammoniti sul fatto di essere troppo attaccati al mondo e alle ricchezze".
Marie-Claire rimase uccisa nella città di Byumba nell’estate del 1994, assieme al marito. Emmanuel morì durante la fuga da Kigali. Vestine sarebbe invece morta a causa di una malattia cardiovascolare. Solo Anathalie, Agnes and Alphonsine riuscirono a sopravvivere agli orrori della guerra.
Alla fine del 1983 terminarono tutte le apparizioni, tranne quelle di Alphonsine che ebbero fine il 28 novembre 1989. La Madonna annunciò ad Alphonsine un segreto che avrebbe dovuto essere rivelato solo quando fosse arrivato il momento opportuno.
 

ARGENTINA: IMMAGINE DELLA  MADONNA APPARSA SU UN PALO DELLA LUCE

E’ apparsa l’immagine della Madonna su un  palo della luce di fronte ad un’umile casa nel quartiere Belgrano in località Wanda, Argentina. Il palo della luce di legno di pino sostiene il filo spinato del terreno della signora Teofila ed è stato il nipotino ad accorgersi dell’immagine mentre giocava.
Centinaia di persone sono accorse sul luogo per vedere la manifestazione  e per accendere candele.
Per alcuni  l’apparizione è un segno di benedizione per altri è un segno che la gente “sta voltando  le spalle alla Madonna” quindi Lei ora appare.
12 Marzo 2009

 

ISPICA SICILIA  18 SETTEMBRE 1994
FESTA DELL'ADDOLORATA - UN EVENTO STRAORDINARIO- LA MADONNA MUOVE GLI OCCHI

 
Riportiamo l'articolo comparso nel quotidiano “La Sicilia” di venerdì 23 set­tembre 1994 a  firma    di Gianni Bonina.
… La sera di domenica 18 settembre Domenico Di Martino un gio­vane di Ispica di  24  anni  portatore  di   handicap,   devoto di S. Maria Maggiore, porta  in  chiesa  la sua telecamera nuova per filmare la processione dell'Addolorata. Ma questa non può aver luogo perché imperversa un nubifragio.  Il Parroco Paolo Mansueto allestisce allora la proces­sione  lungo  la navata centrale. Con mano mossa, come può averla un principiante che prova a prendere dimestichezza con il nuovo mezzo, Domenico manovra la telecamera e si accorge, zummando, che la statua chiude i suoi grandi occhi e poi li riapre.  Si stropiccia lui stesso gli occhi credendo a un'illusione ottica, riprova e rivede lo stesso fenomeno. Non  sa che poco prima una decina di parroc­chiane hanno richiamato l'attenzione di Don Mansueto per fargli no­tare che la Madonna aveva chiuso gli occhi. Il parroco non ha dato loro ascolto, invitandole a pro­seguire la liturgia.
Poi Domenico dice al parroco che nella telecamera si vede tutto. E Don Mansueto verifica così che le palpebre della statua si sono veramente abbassate e rialzate. Don Mansueto consegna la stessa sera il filmato a un fotografo ed ha conferma che non è stato manipolato. I fedeli si sentono allora autorizzati a gridare al prodigio e si ricordano… che proprio la sera della domenica precedente alcuni parrocchiani avevano notato come l'aspetto della Madonna avesse qualcosa di insolito. Dice ora P. Mansueto: “ Era il giorno della festa dell'Addolorata, ripristinata solo da pochi anni  [per volontà dello stesso parroco e dell'associazione dell'Addolorata] a Ispica. Ciò può aver suggestionato i miei parrocchiani che tanto l'hanno voluta. Ma anch'io mi sono accorto che la Madonna aveva un'espressione, come posso dire, umanizzata.”
In seguito tecnici fotografici e televisivi esperti venuti da Roma hanno attentamente esaminato il filmato e non hanno potuto dare una valida spiegazione tecnica del fenomeno.
Secondo  noi  l'evento, pur  con la dovuta tradizionale prudenza delle autorità ecclesiastiche, se­condo l'ammonimento dell'Apostolo Paolo, che dice di non disprez­zare le profezie ma di esaminarle ed accogliere quello che è  vero e buono, può ben essere visto come “segno” della presenza della Madre di Dio, del suo compiacimento per la devozione verso di Lei dei fedeli e del suo desiderio di attirare tutti a sè e per Lei al Figlio suo Gesù Cristo. D'altra parte parecchie volte, in tempi e luoghi diversi altre statue della Madonna si sono animate: così nel 1971 ad Eisenberg in Austria e più di recente  nel  1988, ad Ardee  in Irlanda, una statua della Vergine ha mosso le mani e aperto e chiuso gli occhi.
 
Il video di AntennaSicilia  è stato trasmesso in Messico e il giornalista Daniel Muñoz nel video  racconta dell’intervista fatta alla mamma di  un bambino autistico che ha assistito al fenomeno e che da allora è migliorato molto, il bambino dice che la Madonna gli ha detto che lei apre e chiude gli occhi per non guardare gli orrori dei peccati degli uomini nel mondo.

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UN ALTRO SEGNO DELLA MADRE CELESTE CI GIUNGE DALLA LONTANA AUSTRALIA
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DAL NOSTRO AMICO E FRATELLO SPIRITUALE DOMENICO DI STEFANO
Il giorno 30.12.2009 Domenico Di Stefano, fratello spirituale che risiede in Australia ha scattato casualmente questa foto mentre giocherellava con il telefonino. Appoggiando la mano per terra, involontariamente, è  partito uno scatto dal telefonino che ha fotografato una mattonella del pavimento di casa.
Quando Domenico ha trasferito la foto sul computer si è accorto che in essa si rifletteva l’immagine della Madonna così bella e nitida che chiunque può coglierla con uno sguardo.

Sant’Elpidio a Mare, li 27 gennaio 2009

La redazione